Ra1: "Gli uomini preferiscono le straniere". La censura femminista chiude il programma.

[Massimo]

Il lavoro non si trova, il potere di acquisto degli italiani si depaupera di giorno in giorno, non c'è futuro per i giovani, ma la cosa importante
per dirigenti stampa e partiti è che non si critichino le donne italiane. Solo in questo caso si chiedono le dimissioni immediate. Se invece ci si
scappella di fronte alle donne si può fare invece qualsivoglia crimine e reato, ma nessuno chiederà mai le dimissioni del colpevole.  Neppure in caso di condanna definitiva da parte della Cassazione. Siamo messi così.

[Massimo]

E tu ti giocheresti una palla sola? Figurati che io me le giocherei tranquillamente tutte e due. Mai scommessa e puntata sarebbe così priva
di rischi e di sorprese.

[claudio camporesi]

E con questo si e' chiuso rapidamente un problema strategicamente rilevante ai fini della nostra permanenza nell' Europa a due velocita'.

Con le italiane non si scherza , e nemmeno con gli zerbinotti italici.

[ReYkY]

Oggi è una giornata di lutto. È tornata la censura, o meglio, è uscita allo scoperto.

Programma chiuso (fonte TG La7).

[Faust]

Il fatto è non grave, gravissimo.

Propongo, se siete d'accordo, di fare una petizione per la rimessa in onda del programma.

E poi un'altra petizione per far licenziare i responsabili della cancellazione.

E la petizione è poco.

[ReYkY]

Puoi tenere tutto il pomeriggio la scritta: "Uomini, se mi lasci tu uccido"... però, se dici che gli uomini preferiscono le donne dell'est*, ti chiudono il programma.


"La nostra è una società maschilista".

*ma poi che c'è di male a dire quest'ovvietà? Mah!


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Petizione? Giusta. La libertà di espressione è sacra! Hanno stufato, non si può più dire nulla.

[Faust]

Petizione? Giusta. La libertà di espressione è sacra! Hanno stufato, non si può più dire nulla.

Domattina provo a buttar giù qualcosa e ve la propongo qui.

[ReYkY]

Change?

[Alberto1986]

Come prevedibile, una piccola critica in tv alle femminucce italiane ha generato il pronto intervento censorio e sanzionatorio dell'apparato mediatico ed istituzionale nazi-femminista. D'altronde i regimi non possono essere criticati, si sa. Anni ed anni di male-bashing e violenza psicologica mediatica contro il sesso maschile vanno più che bene. Ma non si osi, in nessun modo, attaccare il sacro potere vaginal-matriarcale italico. Avanti così mentecatte complessate italiane, che il processo di sostituzione verrà accelerato. Tanto gli uomini che si sposano e figliano con voi, saranno sempre meno. Ne vedremo delle belle in futuro, tra boicottaggio maschile ed immigrazione massiccia.

[Frank]

Come la penso sulle donne dell'est l'ho già scritto, per cui non mi ripeterò, tuttavia queste affermazioni sono vere.

E poi, aggiunge Marta Flavi, "sono tutte curatissime. Anche chi vende i pomodori al mercato ha le unghie curate".

I sei punti vengono commentati dagli ospiti, interpellate per prime naturalmente le due ragazze ucraina e siberiana che spiegano agli astanti in che modo affrontano i rigori casalinghi senza "pigiamone", se è vero che perdonano il tradimento e via raccontando. Interviene Fabio Testi che cerca di ricondurre la discussione a "un approccio culturale di base":"Il problema - commenta l'attore - è che le nostre donne sono troppo bene abituate agli uomini italiani. Gli uomini italiani amano la donna, la femmina. Se si incontrano, l'uomo la guarda dal bassoverso l'alto mentre la donna russa non viene mai guardata in questo modo. L'altra cosa, importantissima - aggiunge Testi - se per caso l'uomo italiano ha qualche difficoltà nell'approccio finale con la donna, la brutta figura la fa l'uomo. Mentre se una donna russa vede che l'uomo non riesce a ottenere l'orgasmo, è lei che si sente in colpa. La femminilità esce in un altro modo".

Perego: "Ma quale femminilità, ma ti prego: se tu non funzioni, la colpa me la devo prendere io?".

Sì, Perego, in molti casi se un uomo non funziona dipende proprio dalla donna.

[Frank]

Come prevedibile, una piccola critica in tv alle femminucce italiane ha generato il pronto intervento censorio e sanzionatorio dell'apparato mediatico ed istituzionale nazi-femminista. D'altronde i regimi non possono essere criticati, si sa.

E' così, le donnicciole nostrane sono una specie protetta come i panda, nei cui confronti non si può fare (secondo loro, ovvio) la minima critica.
Mentre il contrario va bene e peraltro è la norma.

[Alberto1986]

Come la penso sulle donne dell'est l'ho già scritto, per cui non mi ripeterò, tuttavia queste affermazioni sono vere.

Sì, Perego, in molti casi se un uomo non funziona dipende proprio dalla donna.

L'insofferenza maschile non potranno censurarla per sempre. Potranno pure far finta che non esiste continuando a dare mediaticamente addosso al sesso maschile. Ma, prima o poi, verrà presentato loro il conto. Non so se noi ci saremo ancora quando ciò avverrà, ma succederà. Ne sono convinto.

[Vicus]

Le donne avendo perso la loro femminilità sono diventate psicologicamente repellenti. Ce ne accorgiamo quando conosciamo un'asiatica ad esempio.

[Jason]

Tempo fa un programma mandó la scritta "uomini: se li lasci uccidono". Per quella frase infame nessuna censura.

Purtroppo ha ragione chi dice che sugli uomini si puó dire tutto mentre una minima critica alle donne scatta il finimondo.

[Faust]

Quando poi, nel programma "L'Eredità", vengono resi pubblici i risultati di uno studio che annuncia "alle donne piacciono gli uomini che bevono vino", nessuno fiata.
Come se l'uomo che beve vino fosse di per sé un modello d'uomo positivo (lo so che, secondo le teorie di molti - con le quali non sono d'accordo - bere un po' di vino fa bene; ma è una questione di principio, sul fatto che di per sé il "bere vino" è una regola che può anche portare molti danni).
Che nessuno fiati su questo è normale. Se lo studio parla di "cosa piace alle donne degli uomini" o "quali uomini piacciono alle donne", non c'è motivo di censurarlo: non sta mica dicendo "uomini, dovete bere vino per forza". Ma a maggior ragione non c'è motivo alcuno di censurare un programma che parla di "cosa piace agli uomini delle donne" o "quali donne piacciono agli uomini".
Fermo restando che di questi programmi si può fare benissimo a meno, della libertà di espressione no.