Autore Topic: Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.  (Letto 22663 volte)

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Offline MAKAPAKA2017

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #15 il: Marzo 23, 2017, 12:57:39 pm »
Col tempo magari capirai che non � una "casistica" ma � la norma che le donne abusino psicologicamente (e non) di te, forti della loro intoccabilit�.

Risparmiati l'inutile disclaimer sulla "parit�", non ce n'� bisogno. Dobbiamo smettere di sentirci colpevoli di criticare le donne, non suonerebbe assurdo se tu oggi leggessi su facebook da parte di una donna "premetto che sono per la parit� dei sessi ma mio marito abusa di me e non so cosa fare"? Che significato avrebbe quel "sono per la parit� dei sessi"? NESSUNO.

Benvenuto.
MMH... radicale eh? Io non sono per fare di tutte le erbe un fascio. Le mele marce esistono a prescindere dal genere sessuale e tendo a considerarle come eccezioni piuttosto che la regola. Obiettivamente non si possono rinnegare figure di grande merito umano tra donne quanto tra uomini, ma comunque normalmente nel quotidiano. Ogni persona, maschio o femmina, è un pianeta a sé e può essere abitabile oppure no.
Nel mio caso, io sono consapevole di essere rimasto vittima di una tempesta perfetta in cui da anni hanno confluito, sommandosi, gli effetti di una crisi economica interminabile, la disoccupazione matura con la conseguente difficoltà a rientrare nel mondo del lavoro, la fine degli ammortizzatori sociali, e da allora una compagna che ha deciso che non le servo più.
L' uccello in gabbia non canta per amore, canta per rabbia.

Offline MAKAPAKA2017

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #16 il: Marzo 23, 2017, 13:07:47 pm »
Quando sei padre di famiglia e a quarant' anni sei rimasto improvvisamente senza lavoro, la comprensione umana di chi ti sta a fianco, altrettanto repentinamente va a farsi benedire. Il possedere un' occupazione dà a un cosiddetto capofamiglia la dignità, senza tante parole, di un ruolo tranquillizzante, per sè e per tutti. E tutto fila. Del resto "dentro casa tutto è pace, se il marito lavora e la donna tace". A valle della sacrosanta emancipazione femminile, tante donne ancora in questa Italietta sono rimaste ancorate mentalmente al progetto di famiglia antico; e perchè no? - dico io. Poi sono tutte libere di decidere... Ma quando tutto crolla sulle spalle dell' uomo di casa, siamo sicuri che esse siano in grado di capire? Sono consapevole che questo discorso può sembrare provocatorio e anche misogino; io sono completamente d' accordo sulla parità sociale e morale dei sessi ma, quando i ruoli non ci sono più, su cosa ci vogliamo mettere d' accordo? In televisione compaiono lavoratori manifestanti davanti alle fabbriche che li mettono fuori, e spesso vi si affiancano le loro mogli a dargli solidarietà, e ciò è bello; ma a casa sarà una tragedia continua, perchè il quotidiano è diverso se non sei più nessuno... Lo Stato sa tutto questo? Ne dubito fortemente.
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Offline Red-

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #17 il: Marzo 23, 2017, 13:49:57 pm »
La parità di cui parli è un costrutto sociale, non sarà mai completamente così; in natura non esiste una tale parità. Questo non vuol dire che si debba essere talebani, vuol dire solo che, volendolo fare, serve un certo impegno individuale per realizzare in pratica tale progetto.
Lo dimostra la vicenda di cui ci parli, ed allora la soluzione forse sta nell'impegnarsi a realizzare nella pratica la "parità", ben sapendo che non è naturale, ma l'essere umano dovrebbe avere dalla sua una certa dose di intelligenza ed altre risorse in più, rispetto agli altri animali. Ad esempio può parlare e farsi capire meglio.

"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

Offline Vicus

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #18 il: Marzo 23, 2017, 15:03:51 pm »
Perché quando passo dalla visualizzazione dei post in logout a quella in login mi spariscono i testi contenuti? Mi diventa impraticabile rispondere. E' normale?
Prova a selezionare la lingua inglese e cambiare browser.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #19 il: Marzo 23, 2017, 15:18:38 pm »
Quando sei padre di famiglia e a quarant' anni sei rimasto improvvisamente senza lavoro, la comprensione umana di chi ti sta a fianco, altrettanto repentinamente va a farsi benedire. Il possedere un' occupazione dà a un cosiddetto capofamiglia la dignità, senza tante parole, di un ruolo tranquillizzante, per sè e per tutti. E tutto fila. Del resto "dentro casa tutto è pace, se il marito lavora e la donna tace". A valle della sacrosanta emancipazione femminile, tante donne ancora in questa Italietta sono rimaste ancorate mentalmente al progetto di famiglia antico; e perchè no? - dico io. Poi sono tutte libere di decidere... Ma quando tutto crolla sulle spalle dell' uomo di casa, siamo sicuri che esse siano in grado di capire? Sono consapevole che questo discorso può sembrare provocatorio e anche misogino; io sono completamente d' accordo sulla parità sociale e morale dei sessi ma, quando i ruoli non ci sono più, su cosa ci vogliamo mettere d' accordo? In televisione compaiono lavoratori manifestanti davanti alle fabbriche che li mettono fuori, e spesso vi si affiancano le loro mogli a dargli solidarietà, e ciò è bello; ma a casa sarà una tragedia continua, perchè il quotidiano è diverso se non sei più nessuno... Lo Stato sa tutto questo? Ne dubito fortemente.
Non sei solo: un'azienda anni fa licenziò del personale, e il 68% delle mogli chiese la separazione (senza aspettarsi tornaconti economici ovviamente).
Citazione
perchè il quotidiano è diverso se non sei più nessuno...
Da sempre il ruolo e la dignità maschile consiste anche nel poter mantenere la propria famiglia. Di per sé non c'è niente di male quando anche la donna rispetta il suo ruolo, cosa che oggi non fa.
Lo Stato lo sa eccome, ma è troppo occupato a salvare banche con i soldi pubblici.

Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online fabriziopiludu

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #20 il: Marzo 24, 2017, 01:36:47 am »

 Ciao da Fabrizio Piludu!

 Un mio ex Compagno di Scuola ha perso il Lavoro, ed è quasi un clochard.
 Avrà perso la moglie - coi due figli, però l'amante gli è rimasta accanto.

 

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #21 il: Marzo 24, 2017, 11:21:58 am »
Ciao da Fabrizio Piludu!

 Un mio ex Compagno di Scuola ha perso il Lavoro, ed è quasi un clochard.
 Avrà perso la moglie - coi due figli, però l'amante gli è rimasta accanto.

 
Il salutino al coniuge è roba da ricchi... i poveracci non divorziano, specie se non c'è lavoro che crei autonomia... C' è poco da spartire, e poi ci sono i figli prima di tutto. Ma anche, una separazione coniugale, all' interno di clan famigliari poco inclini al dialogo, può scatenare comportamenti di ritorsione sommaria tipicamente sull' uomo/capro espiatorio... Una catastrofe...
L' amante? Se non è zuppa è pan bagnato. Vuol dire che non si è spaventato abbastanza.
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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #22 il: Marzo 24, 2017, 11:32:37 am »
Prova a selezionare la lingua inglese e cambiare browser.
GRAZIE
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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #23 il: Marzo 24, 2017, 12:10:18 pm »
Quando il marito perde il lavoro queste tensioni sono frequenti. La prima cosa da stabilire è se tua moglie si comporta in modo semplicemente caratteriale oppure subdolamente abusante.

Nel primo caso sarebbe consigliabile, per quanto possibile, tendere alla ricomposizione del rapporto nel lungo periodo (magari con un nuovo lavoro?) Come puoi leggere qui, se ti separi ci saranno conseguenze sull'affido dei figli ed economiche.

Nel secondo caso ciò potrebbe non essere possibile e la gestione della situazione sarebbe più complessa, ma risolvibile.

A presto
Quando l' alterco coniugale verte sul fatto "che sì, il 12% degli abili al lavoro è disoccupato, ma l' 88% stà a lavorare" (sic), ergo, l' incapace sei tu..., c'è poco da ragionare...
Purtroppo nel comportamento ostile di mia (sic) moglie confluiscono elementi caratteriali, intenzionali e non escluderei neurologici.
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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #24 il: Marzo 24, 2017, 13:42:06 pm »
Quando l' alterco coniugale verte sul fatto "che sì, il 12% degli abili al lavoro è disoccupato, ma l' 88% stà a lavorare" (sic), ergo, l' incapace sei tu..., c'è poco da ragionare...
Purtroppo nel comportamento ostile di mia (sic) moglie confluiscono elementi caratteriali, intenzionali e non escluderei neurologici.
Da quel che scrivi pare che il problema coniugale verta essenzialmente sul lavoro e sia risolvibile trovandone uno quale che sia. Se ti separi prima o poi un lavoro lo trovi e ti ritrovi senza casa a romperti la schiena per pagare gli alimenti della moglie e dei figli che non vedi.
Tua moglie lavora? Se ha tanto tempo per romperti le scatole, perché non coinvolgerla nella ricerca di una lavoro che lei dice essere facile? Questo dovrebbe farla stare più zitta, capire la tua condizione e chissà, magari essere di aiuto anziché di ostacolo.
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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #25 il: Marzo 24, 2017, 18:37:26 pm »
Citazione
Quote from: krool on March 21, 2017, 10:58:21 AM
Col tempo magari capirai che non � una "casistica" ma � la norma che le donne abusino psicologicamente (e non) di te, forti della loro intoccabilit�.

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krool non è radicale, bensì realista e consapevole.



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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #27 il: Marzo 24, 2017, 21:48:12 pm »
A valle della sacrosanta emancipazione femminile, tante donne ancora in questa Italietta sono rimaste ancorate mentalmente al progetto di famiglia antico; e perchè no? - dico io. Poi sono tutte libere di decidere... Ma quando tutto crolla sulle spalle dell' uomo di casa, siamo sicuri che esse siano in grado di capire? Sono consapevole che questo discorso può sembrare provocatorio e anche misogino; io sono completamente d' accordo sulla parità sociale e morale dei sessi ma, quando i ruoli non ci sono più, su cosa ci vogliamo mettere d' accordo? In televisione compaiono lavoratori manifestanti davanti alle fabbriche che li mettono fuori, e spesso vi si affiancano le loro mogli a dargli solidarietà , e ciò è bello; ma a casa sarà una tragedia continua, perchè il quotidiano è diverso se non sei più nessuno... Lo Stato sa tutto questo? Ne dubito fortemente.

Scusa eh, ma noto che pure tu, al pari di tanti altri italiani non riesci proprio a non definire il Paese in cui sei nato"Italietta", anziché Italia.
Ma sentito un rumeno che definisse "Romanietta" la Romania, oppure un albanese che facesse altrettanto con l'Albania, bollandola come "Albanietta".
Ma va beh, sorvoliamo pure.

Riguardo alla "sacrosanta emancipazione femminile" (ma da cosa, di preciso...?), quali vantaggi reali avrebbe portato agli uomini odierni ?
Sei dell' opinione di aver beneficiato della suddetta "emancipazione" ?
E in cosa di preciso ?


Ma poi, cosa ci sarebbe di "misogino" (?) nell' affermare che:
"... quando tutto crolla sulle spalle dell' uomo di casa, siamo sicuri che esse siano in grado di capire?"

Voglio dire: i dati di fatto son dati di fatto, per cui chiamare le cose col loro nome è cosa buona e giusta e non "misogino".
Al contrario credi che una viziatissima donna moderna si farebbe tanti scrupoli e paranoie ?
No, per niente.

Anche il discorso relativo alla "parità sociale e morale", cosa vuol dire di preciso ?
Ora, a prescindere dal fatto che la "parità", come la intendi tu, è semplicemente un' utopia, vorrei farti notare che qui e ora, in questo contesto sociale, sei tu il discriminato, sei tu che davanti a una donna conti meno di zero e non il contrario.
Sei tu ad esser considerato "moralmente inferiore" e non loro, le "discriminatissime" donne.

Offline MAKAPAKA2017

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #28 il: Marzo 27, 2017, 12:37:49 pm »
Da quel che scrivi pare che il problema coniugale verta essenzialmente sul lavoro e sia risolvibile trovandone uno quale che sia. Se ti separi prima o poi un lavoro lo trovi e ti ritrovi senza casa a romperti la schiena per pagare gli alimenti della moglie e dei figli che non vedi.
Tua moglie lavora? Se ha tanto tempo per romperti le scatole, perché non coinvolgerla nella ricerca di una lavoro che lei dice essere facile? Questo dovrebbe farla stare più zitta, capire la tua condizione e chissà, magari essere di aiuto anziché di ostacolo.
Ai tempi del mio fidanzamento con mia moglie, la logica popolare prevalente dalle mie parti era che la sposa si sistemasse in casa; lei lavorava come operaia in un laboratorio calzaturiero, come tanti ne spuntarono allora come funghi, consentendo a una massa di ragazze sfruttate di farsi comunque il corredo matrimoniale. Io, a mia volta di estrazione popolare, essendomi riuscito a strappare un diploma tecnico, riuscii insperatamente a diventare dipendente di una grande ditta tecnologica nazionale e, con la mentalità di allora, mi vidi sistemato col cosiddetto "posto", che ai tempi aveva una sua concretezza. Cosicché, dopo un paio di anni dal matrimonio, filando tutto a gonfie vele, mia moglie aveva quel diritto di ritirarsi in casa e non dispiaceva neppure a me che potevo col mio lavoro consentirglielo.
Ma la ditta di prestigio, che mi aveva consentito di mettere su casa e famiglia, sullo scorcio del nuovo secolo smise di essere di prestigio, lasciando a casa una massa di persone tra cui come me 35/40enni. Abbiamo avuto la cassa integrazione e la mobilità, che comunque sono finite da tempo ma, e a differenza dei colleghi più anziani che si sono potuti agganciare, la pensione è lontana, per cui ciò che serve è proprio un lavoro, come tu dici, quale che sia.
Rompermi la schiena e pagare gli alimenti non mi scomporrebbe; mi sconforta invece proprio il fatto di non riuscire a trovarlo il lavoro.
Non direi mai a mia moglie di andare a lavorare, anche perché, se per assurdo lo facesse, io dovrei solamente scomparire. Intanto lamenta continui mal di schiena. Certo, dovrebbe solo provare, a cercare, per rendersi conto che non è facile trovare, ma sarebbe di magra consolazione. E poi, se il lavoro ci fosse, probabilmente lo troverei prima io.
Purtroppo, mia moglie mi giudica standosene sugli spalti, convinta presuntuosamente che da lì non la scalza nessuno.
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Offline giuspal

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Re:Uomini sull' orlo di una crisi di nervi.
« Risposta #29 il: Marzo 27, 2017, 22:12:09 pm »
Purtroppo, mia moglie mi giudica standosene sugli spalti, convinta presuntuosamente che da lì non la scalza nessuno.

Il tuo problema è tutto in questa frase, tutto il resto è usato come pretesto per chiuderti in quest'angolo.

Te lo dice uno che vive la tua stessa situazione lavorativa, che si adatta come può ad aiutare in casa e, nonostante ciò, è amato e rispettato da moglie e figli.

Una moglie che ama veramente il proprio marito sa anche aprire gli occhi dinanzi alla realtà e non lo colpevolizza di situazioni che non si è creato da sé.

Come ti dissi nel mio messaggio di benvenuto, finché ti lascerai influenzare dai suoi "giudizi" non ne verrai mai a capo.

La tua Questione Maschile parte da te e te soltanto.

Coraggio e avanti.
"SANTO DIO! PERCHE' SI BEFFANO COSI' DELLA GENTE?" (Enrico V)

"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" (Alexis Carrel)