Non ho la mentalità da perdente, ma è da troppo tempo che gioco e perdo. Più che un perdente, sono un vinto. Da dimenticare...
Quel che personalmente mi sento di consigliarti è di stare alla larga da questo forum. Questa tua remissività è patologica e probabilmente è nata leggendo questo forum o siti analoghi di matrice antifemminista o femminista (più probabile che sia nata leggendo siti di matrice femminista).
In questo forum troverai soltanto una ripetitiva, logicamente strutturata e spersonalizzata moltiplicazione dell'atteggiamento ossessivo-compulsivo che hai sviluppato.
Infatti il movimento del quale il forum, pur nella sua diversità dai gruppi analoghi, fa parte, è l'antifemminismo. La parola antifemminismo apparentemente contiene un "anti-" che indica contrapposizione (nel senso in cui diciamo anti-patico); in realtà contiene quell' "anti-" che indica anticipazione propedeutica (nel senso in cui diciamo anti-pasto). Lo capisci dal loro sostegno dato a tutti i deliri del femminismo: parità dei sessi, condanna della violenza sulle donne, condanna della misoginia, emersione del punto di vista femminile nella società e nella pubblicizzazione dell'affettività. L'intero programma di rieducazione femminista qui lo trovi implicitamente accettato e sottilmente promosso.
Accanto a ciò trovi l'esagerazione di problematiche maschili inesistenti, esattamente come inesistenti sono le problematiche femminili. Sentirai dire che queste "problematiche" minano nel profondo la natura umana, ma non sentirai dire che la soluzione stessa di questi problemi, ammesso che possa esserci, minerebbe altrettanto profondamente la natura umana. Un esempio: le morti maschili sul lavoro; sempre ci sono state e sempre ci saranno, ma se venissero a mancare, un giorno, ciò che l'uomo è verrebbe a mancare. Anche le morti maschili sul lavoro sono un finto problema, esattamente come la violenza sulle donne o le disparità salariali.
In merito a queste finte questioni tu ti senti chiamato in causa. Siccome però i problemi che qui vengono fatti passare per veritieri, in realtà non ti riguardano, questa "chiamata alle armi" mediatica (antifemminista o femminista che sia) ti fa sentire, nel tuo isolamento, come tagliato fuori dal mondo. Chi viene tagliato fuori dal mondo è un reietto; perciò questo tuo sentirti escluso ha generato in te dei sentimenti di inferiorità. Tali sentimenti stanno alla base del tuo matrimonio in rovina.
La prima soluzione che ti viene offerta da questo forum per i disagi che in te nascono proprio dall'antifemminismo, è quella di non sentirti più escluso. La tua individualità sarà annichilita ulteriormente e la rieducazione completa. Sarai un
uomo nuovo, proprio come le donne che aderiranno al femminismo saranno
donne nuove. Questa tua nuova condizione sarà mantenibile, però, solo a patto che continui a ingigantire dei problemi marginali. Da uomo nuovo sarai diventato un
militante attivista.
Una volta che i finti problemi saranno ingigantiti e che avrai creato un buon sistema di
referrals che alimentano ulteriormente i problemi, la maggioranza della società sarà ben spersonalizzata, come te. A quel punto i quattro gatti che stanno al vertice del sistema piramidale delle "vittime del sistema", un po' di antifemministi ed un po' di femministe (in un'espressione:
i cristiani), ti offriranno la loro
soluzione preconfezionata ai problemi che si sono inventati per te e che tu non avevi. La loro soluzione preconfezionata li proietterà al potere e loro crederanno di avere finalmente l'opportunità di creare la loro "utopia" - massonica o cristiana non cambia molto, giacché si tratta di un mondo immaginario senza violenza (se non quella di Stato), un mondo "migliore"
-. A quel punto avverrà la catastrofe.
Fonte: "Le origini del totalitarismo", Hannah Arendt.