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Una antifemminista parla di diritti sessuali

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Frank:

--- Citazione da: Vicus - Aprile 01, 2017, 13:34:30 pm ---Non proprio, le associazioni di diritti maschili sono diffuse ovunque, dall'Europa agli USA (altrove non ce n'è bisogno).
--- Termina citazione ---

Dal mio punto di vista è sempre poca roba.
E comunque, la gran parte di coloro che ne fanno parte, non ha una piena consapevolezza del perché e del percome accade questo e quell'altro.
In questo la penso come Rino Barnart.



--- Citazione ---Mi riferisco a quello che diciamo (o se preferisci molti dicono) qui, abbastanza spesso -specie quando si posta nella sezione Pars Construens: non ci sono soluzioni conosciute o collaudate della QM, l'unica scelta valida è abolire (magari per sempre) le relazioni stabili, se non addiritttura i rapporti sociali con le donne (questo almeno mi pare di capire).

--- Termina citazione ---

Da qualche parte, su uomini3000, lessi che lo stesso Rino non aveva reali soluzioni al riguardo; e se non vado errato anche Cosimo, in una occasione, confermò quanto sopra.
Con questo non sto asserendo che non esistano o che non possano esistere soluzioni; no, affatto. Dico semplicemente che la questione è ben più complessa di quanto si crede, o si possa credere.
Inoltre, per quanto mi riguarda, non ho "soluzioni definitive" (ed anche questo l'ho già scritto).



--- Citazione ---Taluni propongono seriamente bambole di gomma non solo come soddisfacimento sessuale, ma come soluzione definitiva della QM!
--- Termina citazione ---

Sì, lo so bene, ma quelle son realmente puttanate che vanno prese per quel che sono, cioè delle puttanate, peraltro scritte da un giovanotto che a mio parere mente pure a se stesso.

Vicus:
Decenni di centinaia di migliaia di famiglie felici sono per me dimostrazione sufficiente che soluzioni valide esistono.

Il primo passo è fare reinformazione, ma proponendo (anche coi fatti) modelli positivi per tutti, uomini e donne, non "le donne vadano tutte a remengo".
Tali modelli si baserebbero su costanti sociali nei rapporti tra i sessi presenti in tutte le culture di tutti i tempi (capofamiglia, divisione dei ruoli ecc.)
In tal modo si spezza il monopolio della narrazione femminista sulla fantomatica società patriarcale.
Il secondo è quello di creare una galassia di micro-realtà funzionanti immuni dal femminismo (l'idea è di un ex parà della Legione, autore della Manif') inserite nella realtà moderna e in contatto tra loro.
Il terzo è quello di agire ancor più incisivamente nel tessuto sociale con l'associazionismo, l'attivismo e la partecipazione politica a livello locale (tutti punti già attuati in Francia con ottimi risultati).

Frank:
Vicus, una domanda, visto e considerato che io non conosco la realtà francese.
Secondo te, quanto è differente la realtà francese rispetto a quella italiana ?
Non mi riferisco alle minoranze o alle piccole nicchie, ma alla società nel suo complesso, poiché stiamo parlando di un paese dell'Europa dell'ovest, che per forza di cose non può non avere delle forti similitudini con la nostra società.

Vicus:
Sono molto simili. Non ci considerano stranieri e i loro legami con l'Italia sono forti (leggono i nostri autori, si informano su cosa succede di qua dalle Alpi).
L'unica differenza sono 1500 anni di unità nazionale (uno 0 in più di noi) e soprattutto la necessità di sopravvivere tra istituzioni molto ostili: prima il laicismo fanatico della Rivoluzione, con una classe politica che ha svenduto il Paese (come la nostra quindi); poi una Chiesa prostituita ai valori (massonici) della Francia laica e che ha svuotato la dottrina, abolito confessionali e inginocchiatoi e ridotto la fede a un vago umanitarismo filantropico senza sacro.
La scelta era tra reagire o scomparire. Tantissima gente (senza guru ecclesiastici) si è organizzata, ha fondato partiti politici, scuole, giornali TV di livello nazionale e ha creato dal nulla una Francia che funziona, dalle radici solide.
I francesi sono un popolo combattivo (per difendere i loro valori ti fanno le barricate e nel caso affrontano anche la galera), poco incline a lamentarsi.
Associazioni maschili sono andate in TV in prima serata su France 2, una antifemminista di 22 anni ha sbugiardato in diretta il tecnocrate e grande vecchio Attali, furioso di scoprire di non essere intoccabile.
Se possiamo imparare qualcosa da loro, è la compattezza e la capacità organizzativa.

Alberto1986:

--- Citazione da: Frank - Aprile 01, 2017, 13:23:22 pm ---Vicus, perdonami, ma gli uomini che si occupano della QM son veramente quattro gatti, in Italia come in Francia, o altrove.
Inoltre in pubblico le donne possono dire quel che gli uomini "non possono dire", tranne che in forum (unici) come questo e dietro soprannome (o nickname).*
Altro particolare che non condivido: dal mio punto di vista scrivere "noi uomini" è sbagliato, perché pur comprendendo bene cosa vuoi dire, non mi sembra che io, te, Cosimo, Alberto, ecc siamo impegnati a fare le boccacce e a battere i piedi.
....

--- Termina citazione ---

La parte in blu è molto importante. Dire che le donne "ci hanno superato a sinistra" mentre noi perdiamo tempo, è un concetto totalmente sbagliato, primo perchè loro possono permettersi di dire, su giornali e tv, tutto quello che passa loro per la testa senza subire alcuna conseguenza rilevante e secondo perchè gli uomini lucidi su questi argomenti si contano, percentualmente, sulle dita di una mano. Per cui è questione di mezzi, opportunità e numeri, non di maggiore coscienza femminile. Basterebbe che un giornale di rilevo nazionale desse l'opportunità a qualcuno di noi di scrivere e riportare le stesse cose che scriviamo da anni sul forum e poi vorrei vedere il sorpasso che faremmo noi.
E comunque, quante saranno mai le donne che, per motivi personali vari, difendono la famiglia normale gerarchicamente capeggiata dall'uomo? (una difesa femminile esclusivamente focalizzata per il maschile, però, non c'è mai). Per cui, di cosa stiamo parlando? Le eccezioni non salveranno il declino sociale. Non è una questione di pessimismo, ma di realismo. Pensare che qualche rara persona che ragiona diversamente, possa salvare un'intera società lobotomizzata e snaturata a forza di buoni propositi ed a forza di una qualche forma di controinformazione di nicchia, è totalmente irreale.
Ricordo una scena di Rambo 4 (John Rambo), in cui un gruppetto di predicatori attivisti chiede di essere condotto in una zona di guerra per diffondere la pace attraverso la parola. Al che Rambo chiede loro: avete armi con voi? E loro rispondono di no, che sono contrari alla violenza. Per cui Rambo replica loro: "allora non risolverete niente".
La questione maschile potrà avere voce in capitolo, solo quando un certa percentuale di soggetti prenderà piena coscienza su questi argomenti ed adotterà le dovute contromisure. A quel punto il cambiamento sociale verrà in automatico. Ed è a quel punto che si potrà tentare di pilotarlo nella direzione giusta. Ma siamo in una fase lontana, ancora.

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