E' importante sfatare certi cliché dovuti a scarsa conoscenza diretta di chi sono e cosa fanno queste persone:
1. Non sono missionari, amish, predicatori fuori dal mondo: il CV di Stéphanie parla da solo. Né vivono solo tra loro, ma coinvolgono la società civile con media e manifestazioni di portata nazionale (i TG italiani non ne parlano mai, per questo "non esistono" o sembrano marginali)
2. Non sono un fenomeno di nicchia: parliamo di centinaia di migliaia, se non milioni di persone. La Francia (tolti i musulmani) ha la natalità più alta d'Europa grazie a queste famiglie. Tra non molti anni saranno i soli francesi rimasti.
3. Ci sono anche uomini antifemministi, tra cui Eric Zemmour, conduttore televisivo di prima serata su una rete nazionale e autore del pamphlet "Il primo sesso", tradotto anche in Italia; e Alain Soral, fondatore di un movimento politico e autore del libro "La società femminilizzata".
4. Le donne che difendono la famiglia normale con l'uomo capofamiglia e sono dichiaratamente avverse a femminismo, divorzio ecc. sono di conseguenza dell'ordine delle centinaia di migliaia.
5. Molti di loro sono professori, uomini politici nazionali o locali, conduttori televisivi, fondatori di media alternativi di portata nazionale, alti funzionari pubblici, che fanno sentire la loro voce con conferenze (Youtube è pieno), trasmissioni, associazioni, libri e iniziative civili.
6. Data la vasta portata
numerica del fenomeno, potrà senz'altro cambiare le cose, per selezione naturale (natalità) ma anche per il coinvolgimento di fasce sempre più ampie della popolazione (sono moltissimi i convertiti in età adulta,
anche musulmani, o quelli che partecipano alle manifestazioni nazionali di questi movimenti: solo la Manif' un milione e mezzo di persone per evento).
Questo dovrebbe ristabilire un po' la verità.