Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
Sardus_Pater:
Quanti anni ha la signora Ravera, se è possibile saperlo :shifty: ?
bluerosso:
Credo la signora Ravera sia caduta nel più classico dei modi di fare delle persone da poco: parlare di se stessi facendo finta di parlare degli altri.
In questo il suo essere scrittrice con l'aggravante della militanza femminista non l'aiuta di certo.
Requiem.
claudio camporesi:
La signora Lidia Ravera ha 66 anni , scrisse , immedesimandosi nel personaggio di Antonia, il " capolavoro" Porci con le Ali , 1976 ( il famoso f..a ripetuto compulsivamente , cui echeggiava un altrettanto compulsivo c...o ) .
Protagonista di quella buffonata di rivolta del sessantotto ( che giustamente DeGAULLE DENOMINO' momento di ricreazione) , potrei chiedermi , volgarmente , se ha proseguito quella numerologia.
Forse si , ma poi si e' fermata li '.E vorrebbe proseguire , ma forse non trova.
Secondo questa letterata , probabilmente , il coautore Marco Lombardo Radice , essendo uomo , gode di un vitalizio sessuale negato a lei in quanto femmina.
Una delle tante barricadere finita iscritta al Rotary , come preconizzai , ironizzando sui sinistri sempre piu' a sinistra, in una infuocata assemblea ; mi costo' come gia' detto in un altro intervento , un processo popolare, ma fu il viatico per il definitivo mio allontanamento dal mondo della sinistra.
Mai processo sorti' risultato migliore
Per me finiva la militanza a sinistra , per tutti noi , in particolare i nati nei settanta ( Frank) cominciavan i nostri guai.
Ecco , amici , quelle passerotte grigie talora mi puntano ancora ( affinita' di colori ) ma , citando l' immenso John Wayne ( che Verdone , in " Borotalco" fa passar per frocio) graziealcielo a questa eta' non ho piu' nulla da dire e da dare alle donne.
Frank:
"Nuovo" articolo delle solite complessate.
http://27esimaora.corriere.it/articolo/la-disuguaglianza-dellorgasmoistruzioni-per-luso/
--- Citazione ---Una ricerca dice che nei rapporti sessuali non ancora consolidati raggiunge l'orgasmo il 40% delle donne a fronte dell'80% degli uomini
L’orgasmo, questo sconosciuto
Perché le donne non sanno chiedere?
di Elvira Serra
Tags: Carla Lonzi, donne, Harry ti presento Sally, Meg Ryan, orgasmo, sesso, Sylvia De Béjar, uomini
La parità tra uomo e donna a letto è ancora lontana. Se è vero che oggi ci sentiamo libere di invitare un uomo a uscire a cena, non lo siamo nel chiedergli quelle attenzioni che renderebbero il dopocena altrettanto piacevole per noi, oltre che per lui.
La denuncia arriva dal New York Times, che in un articolo molto ampio che potete leggere qui, mette a confronto una serie di studi molto accurati sulla sessualità, arrivando alla stessa conclusione: nei rapporti occasionali le donne provano meno piacere rispetto agli uomini. In particolare, una ricerca condotta per cinque anni su 24 mila studenti di ventuno college da Paula England, sociologa della New York University, mostra come nel corso dell’ultimo rapporto occasionale solo il 40% delle donne abbia raggiunto l’orgasmo, mentre gli uomini sono stati l’80 per cento.
Come mai?
Rispondere che siamo diversi è fin troppo facile. E forse non è neppure il caso di tirare in ballo il mai troppo citato saggio anni Settanta di Carla Lonzi, Donna clitoridea e donna vaginale (Distinzione tra donna per sé e donna per l’uomo): andiamo oltre le rivendicazioni femministe, per un momento. Al netto di un sano rapporto con il partner (cioè dettato da rispetto, passione, condivisione, e non dunque di sudditanza psicologica e, anche, sessuale), una donna fa parte di una categoria o dell’altra (il più delle volte è del primo tipo). Da lì non si fugge, e non è mai un problema.
Il problema evidenziato dal New York Times, semmai, è che la donna non chiede al partner di essere appagata. Le testimonianze raccolte raccontano di ragazze che restano a guardare fisse il soffitto mentre i loro nuovi partner russano della grossa già da un pezzo, senza essersi curati minimamente delle loro esigenze, né aver fatto finta di volerlo fare.
Duvan Giraldo, 26 anni, tecnico dei computer, ha ammesso candidamente:
«Soddisfare la mia partner è sempre la mia missione. Ma diciamo che non ce la metto proprio tutta quando si tratta di una donna di cui mi importa poco».
Peccato che Duvan non abbia mai avuto le stesse remore a raggiungere il suo, di orgasmo.
È più interessante osservare che tutta questa proclamata emancipazione femminile non abbia una corrispondenza sotto le lenzuola. Certo, i dati del New York Times assicurano che poi, durante una relazione duratura, l’orgasmo venga raggiunto da tre donne su quattro, quindi c’è speranza che l’esperienza insegni qualche cosa.
Ma il punto, qui, non è sentirsi libere di replicare le prodezze cinematografiche di Meg Ryan in Harry ti presento Sally, come è appena successo nel flash mob al Katz’s Deli di Manhattan (non perdetevi il labiale di un inserviente che dice: Oh My God). Ma sentirsi libere di chiedere, di pretendere, anche, senza farsi fermare da insensati sensi di colpa. E, soprattutto, conta conoscere se stesse, prima di tutto, il proprio corpo, i propri tempi.
Un libro illuminante, a questo proposito, è il saggio della scrittrice spagnola Sylvia De Béjar Il piacere è tutto mio (Tea). La prima edizione originale è di ormai oltre dieci anni fa, ma non ha perso la sua attualità (e utilità). Una cosa nel testo, più di tutte, dovrebbe ispirarci: a letto (o anche fuori dal letto) la telepatia non funziona, meglio essere chiari, senza aver paura di essere didascalici. L’autrice scrive:
«La tua vita sessuale ti appartiene e, per quanto riguarda il tuo corpo e il tuo piacere, solamente tu hai la possibilità di: Tentare e sbagliare. Tentare e fare centro. Chiedere. Non chiedere. Andare con uno, una, vari o nessuno. Godere. Soffrire. Ridere. Piangere».
Una bella responsabilità. Ma vale la pena di assumersela. O no?
--- Termina citazione ---
--- Citazione ---La parità tra uomo e donna a letto è ancora lontana.
--- Termina citazione ---
... :doh:
Queste sono da ricovero coatto in un ospedale psichiatrico.
--- Citazione ---Se è vero che oggi ci sentiamo libere di invitare un uomo a uscire a cena,
--- Termina citazione ---
Eh già, certo.
Donne che invitano gli uomini ad uscire a cena e magari pagano pure loro...
Campa cavallo ché l'erba cresce.
@@
https://www.facebook.com/psicologia.applicata/videos/1859759230979986/?pnref=story
ReYkY:
Non so se ridere o piangere... Nel dubbio vado a cena. :doh:
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