Autore Topic: Arrivano le architette  (Letto 4635 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline bluerosso

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 857
  • Sesso: Maschio
  • ET SI OMNES EGO NON
Re:Arrivano le architette
« Risposta #15 il: Aprile 29, 2017, 10:04:20 am »
Il "vero" architetto lo vedi in  cantiere.
Il cantiere è il circo massimo dell'architetto.
E' il luogo dove le forze della natura si scontrano.  :shifty:
Non poche volte sono arrivato quasi allo scontro fisico con impresari edili, capi cantiere, manovali.
E' un mondo maschile per eccellenza.
Ci sono in ballo interessi economici a volte anche rilevanti.
E hai un potere (come direttore lavori o coordinatore per la sicurezza) enorme.
Ma il rispetto e la considerazione te lo devi conquistare. Giorno per giorno.
E all'apertura di un nuovo cantiere il gioco ricomincia da capo....
In quel mondo li non c'è troppo spazio per chi pretende di declinare il calcestruzzO armatO al femminile.


p.s. - naturalmente parlo del settore privato dove io opero. E difatti sarà un caso, ma nel settore pubblico la presenza femminile (anche tra gli ingegneri e geometri donne) è più forte. Quote rosa?

Offline Sardus_Pater

  • WikiQM
  • Veterano
  • ***
  • Post: 2821
  • Sesso: Maschio
Re:Arrivano le architette
« Risposta #16 il: Aprile 29, 2017, 10:11:36 am »
Citazione
p.s. - naturalmente parlo del settore privato dove io opero. E difatti sarà un caso, ma nel settore pubblico la presenza femminile (anche tra gli ingegneri e geometri donne) è più forte. Quote rosa?

No, il miglior modo per affossare definitivamente il settore in questione :lol: . E meno male che le architette e geometre sono comunque una minoranza, nonostante tutti gli studi femministi sulla parità d'accesso alle professioni maschili...
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21341
  • Sesso: Maschio
Re:Arrivano le architette
« Risposta #17 il: Aprile 29, 2017, 10:14:58 am »
Il "vero" architetto lo vedi in  cantiere.
Il cantiere è il circo massimo dell'architetto.
E' il luogo dove le forze della natura si scontrano.  :shifty:
Non poche volte sono arrivato quasi allo scontro fisico con impresari edili, capi cantiere, manovali.
E' un mondo maschile per eccellenza.
Ci sono in ballo interessi economici a volte anche rilevanti.
E hai un potere (come direttore lavori o coordinatore per la sicurezza) enorme.
Ma il rispetto e la considerazione te lo devi conquistare. Giorno per giorno.
E all'apertura di un nuovo cantiere il gioco ricomincia da capo....
In quel mondo li non c'è troppo spazio per chi pretende di declinare il calcestruzzO armatO al femminile.
Dev'essere un lavoro appassionante.
Citazione
E difatti sarà un caso, ma nel settore pubblico la presenza femminile (anche tra gli ingegneri e geometri donne) è più forte. Quote rosa?
Una mia conoscente è imbucata al Comune. Lasciamo perdere.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline bluerosso

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 857
  • Sesso: Maschio
  • ET SI OMNES EGO NON
Re:Arrivano le architette
« Risposta #18 il: Aprile 29, 2017, 11:26:27 am »
Dal sito associazionemnesicle:

Ci è sembrato naturale infatti porre attenzione sulla figura femminile, che ancora a fatica riesce ad emergere in un mondo, quello dell'edilizia, in cui la figura maschile domina.
La donna architetto, che nel settore risulta spesso penalizzata nell'individuazione dei compensi e nella progressione di carriera, invece emerge per peculiari aspetti professionali   :blink: che si devono necessariamente evidenziare.
Ed è per questo motivo  che l'azienda Italcementi Group ogni anno conferisce l'arcVision Prize - Women and Architecture, un premio internazionale di Architettura al femminile, istituito nel 2013.

(Italcementi è un'azienda privata che ha il suo core-business nella vendita di calcestruzzi. Finanzierebbe qualsiasi cosa gli permetta di ampliare il suo mercato. E' naturale)

L'azienda vuole premiare una donna architetto capace di emergere nelle attività di ricerca e di progettazione in modo significativo, ponendo l'attenzione su alcune questioni centrali dei diversi processi costruttivi quelli: della tecnologia; della sostenibilità; delle implicazioni sociali e culturali.

Quest'anno, nella sua terza edizione, è l'architetto Angela Deuber nata nel 1975 in Svizzera, la vincitrice dell'arcVision Prize - Women and Architecture. (cioè un premio riservato a sole donne)
Il premio le è stato consegnato lo scorso 6 Marzo a Bergamo presso i.lab, il Centro Ricerca e Innovazione di Italcementi.
La giuria era composta da professioniste di eccellenza nel settore dell'Architettura e non solo, ossia:
·     Shaikha Al Maskari, membro del Consiglio Direttivo dell'Arab International Women's Forum-AIWF.
·      Vera Baboun, Sindaco di Betlemme.
·      Odile Decq, titolare dello studio di architettura Odile Decq.
·      Yvonne Farrell, socia fondatrice dello studio di architettura Grafton Architects.
·      Louisa Hutton, socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton.
·      Suhasini Mani Ratnam, attrice, produttrice e scrittrice indiana.
·      Samia Nkrumah, presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah.
·      Benedetta Tagliabue, titolare dello studio Miralles Tagliabue EMBT.
·      Martha Thorne, direttore Pritzker Prize*, il “Nobel” dell’architettura.
Nella motivazione la stessa giuria dichiara: “Angela Deuber è una delle più giovani nominate in questa edizione.
Riconosciamo nel suo lavoro nuove direzioni per l’architettura che al tempo stesso condensano con successo gli aspetti importanti per la ricerca strutturale della costruzione e dell’uso dei materiali, insieme al coinvolgimento e all’impegno per un decisivo ruolo sociale delle donne architetto”.

Anche il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, lo scorso 6 marzo a Roma, inaugura "Aequale" un nuovo progetto informatico, uno spazio web dedicato alle pari opportunità in ambito professionale.
Tra gli obbiettivi quello di affrontare anche le problematiche della professione al femminile, con attenzione dedicata:

·   Alle normative di riferimento sia europee, sia nazionali (?)
·   Ai concorsi rivolti alle professioniste del settore.
·   All'individuazione di possibili incentivi per le attività professionali ed eventuali startup provenienti da fonti europee e dal Dipartimento Pari opportunità.
·   A eventi e iniziative per la parità di genere proposti dagli Ordini provinciali.
·   All'individuazione di link delle associazioni che affrontano il tema della pari opportunità in ambito professionale.


Come dire: la cultura della riserva indiana.


* Pritzker Prize: vincitori (in rosa gli architetti donna)
2016 Alejandro Aravena, Santiago, Cile
2015 Frei Otto, Siegmar, Germania
2014 Shigeru Ban, Tokyo, Giappone
2013 Toyo Ito, Seoul, Corea del Sud
2012 Wang Shu, Ürümqi, Cina
2011 Eduardo Souto de Moura, Porto, Potogallo
2010 Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, Ibaraki, Giappone
2009 Peter Zumthor, Basilea, Svizzera
2008 Jean Nouvel, Fumel, Francia
2007 Sir Richard Rogers, Firenze, Italia
2006 Paulo Mendes da Rocha, Vitória, Brasile
2005 Thom Mayne, Waterbury, Stati Uniti
2004 Zaha Hadid, Baghdad, Iraq
2003 Jorn Utzon, Copenaghen, Danimarca
2002 Glenn Murcutt, Londra, Inghilterra
2001 Herzog and De Meuron, Basilea, Svizzera
2000 Rem Koolhaas, Rotterdam, Olanda
1999 Sir Norman Foster, Manchester, Inghilterra
1998 Renzo Piano, Genova, Italia
1997 Sverre Fehn, Kongsverg, Norvegia
1996 Rafael Moneo, Tudela, Spagna
1995 Tadao Ando, Osaka, Giappone
1994 Christian de Portzamparc, Casablanca, Marocco
1993 Fumihiko Maki, Tokyo, Giappone
1992 Alvaro Siza, Matosinhos, Potogallo
1991 Robert Venturi, Filadelfia, Stati Uniti
1990 Aldo Rossi, Milano, Italia
1989 Frank Gehry, Toronto, Canada
1988 Gordon Bunshaft, Bufalo, Stati Uniti
1988 Oscar Niemeyer Soares Filho, Rio de Janeiro, Brasile
1987 Kenzo Tange, Osaka, Giappone
1986 Gottfried Boehm, Offenbach-am-Main, Germania
1985 Hans Hollein, Vienna, Austria
1984 Richard Meier, Newark, Stati Uniti
1983 Ieoh Ming Pei, Guangzhou, Cina
1982 Kevin Roche, Dublino, Irlanda
1981 James Stirling, Glasgow, Scozia
1980 Luis Barragan, Guadalajara, Messico
1979 Philip Johnson, Cleveland, Stati Uniti
« Ultima modifica: Aprile 29, 2017, 11:41:49 am da bluerosso »

Offline ReYkY

  • Affezionato
  • **
  • Post: 1015
  • Sesso: Maschio
Re:Arrivano le architette
« Risposta #19 il: Aprile 29, 2017, 23:37:08 pm »
A noi grammar-nazi fumano le orecchie a sentire 'ste robe qua. :doh:

VADE RETRO.   :mad:

Online Frank

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 9985
  • Sesso: Maschio
Re:Arrivano le architette
« Risposta #20 il: Aprile 30, 2017, 02:07:13 am »
Il "vero" architetto lo vedi in  cantiere.
Il cantiere è il circo massimo dell'architetto.
E' il luogo dove le forze della natura si scontrano.  :shifty:
Non poche volte sono arrivato quasi allo scontro fisico con impresari edili, capi cantiere, manovali.
E' un mondo maschile per eccellenza.
Ci sono in ballo interessi economici a volte anche rilevanti.
E hai un potere (come direttore lavori o coordinatore per la sicurezza) enorme.
Ma il rispetto e la considerazione te lo devi conquistare. Giorno per giorno.
E all'apertura di un nuovo cantiere il gioco ricomincia da capo....
In quel mondo li non c'è troppo spazio per chi pretende di declinare il calcestruzzO armatO al femminile.


p.s. - naturalmente parlo del settore privato dove io opero. E difatti sarà un caso, ma nel settore pubblico la presenza femminile (anche tra gli ingegneri e geometri donne) è più forte. Quote rosa?

E' così.


Citazione
Non poche volte sono arrivato quasi allo scontro fisico con impresari edili, capi cantiere, manovali.

Idem.