Quindi: la donna lavora con tutti gli inconvenienti del caso, ma è sempre l'uomo che deve mantenerla!
E l'architetto single deve mantenere le donne altrui.
Non solo i single....ma anche tutti gli altri.
Gli unici uomini che indirettamente ne beneficiano sono gli architetti uomini sposati o compagni di architetti donne (architette è per me impronunciabile
).
Quanti saranno?
Aggiungo.
Siccome sono un uomo, e appartengo ad una compagine che da qualche millennio contribuisce al miglioramento delle società in cui è vissuto, credo che questo contributo sia corretto.
Ci interessa (ordini professionali e cassa di previdenza) che
i figli delle nostre colleghe, possano nascere in un contesto di sicurezza economica.
Ma allora pretendo che tu non dipinga la categoria in maniera stereotipata, "dominata" dagli architetti maski in cui le donne non emergono per chissà quale disegno di prevaricazione.
Tutte queste "archistar" poi....chi le ha viste?