E' di oggi la notizia che una speleologa nel corso di una escursione sotterranea si fa male e resta infortunata nel fondo di una grotta. Sono
necessari ben 60 uomini per tirarla fuori e alla fine ci riescono. Siccome è la classica situazione in cui gli uomini salvano una donna, quindi è
un fenomeno assolutamente NON SIGNIFICATIVO E IRRILEVANTE il TG5 si è limitato a riportare la notizia senza alcun commento o anche un
"approfondimento" che sia uno. O meglio, un commento il Tg5 lo ha fatto. Indovinate di che tipo. Ma sì, ci avete azzeccato: è stato relativo
al "dramma di quella povera donna sola in balia della solitudine e delle sue sofferenze in un ambiente terribile come quello di una spelonca
(nella quale è andata a cacciarsi lei stessa) per di più terrorizzata anche da una scossa sismica avvenuta nel frattempo. Come se le fatiche
di sessanta uomini che si sono dati da fare per tirarla fuori non contassero un'emerita mazza. Infatti il fatto è stato menzionato in maniera
asettica e con tono monocorde dal conduttore televisivo. Non poteva essere diversamente: quegli uomini hanno fatto semplicemente " ciò
che dovevano fare". E basta. Se fosse stato un uomo a farsi male sarebbe stato solo "un imbranato" che mette a repentaglio le vite altrui.
Appropriato simbolo del maschio di oggi smarrito, in crisi e inadeguato. La donna da soccorrere è solo una povera vittima delle circostanze.