Autore Topic: Cavour e Mazzini padrini?  (Letto 1406 volte)

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Offline Vicus

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Cavour e Mazzini padrini?
« il: Maggio 08, 2017, 04:39:30 am »
Tempo fa scrissi un post in cui ipotizzavo che la criminalità organizzata italiana fosse emanazione del governo stesso, essendo nata con esso (unità d'Italia). Tale ipotesi è in qualche modo condivisa da magistrati e giornalisti (es. Iannuzzi).
Il post suscitò lo stupore (un po' ilare) di alcuni utenti.

Ebbene:
http://www.maurizioblondet.it/gia-bakunin-ci-inquadrato-bene-italiani/

Impressionante constatare come, nonostante i pregiudizi progressisti  su Garibaldi e Mazzini –  essi non fanno velo a Bakunin   nel giudizio, durissimo, sulla Consorteria che ha non « liberato », ma  preso l’Italia come una terra  che ha spogliato,   riducendone  in rovina le finanze e lo spirito stesso.

Ancor più m’impresssiona constatare  che questa verità,   che già appariva in tutta la sua aberrazione agli occhi di uno straniero intelligente, sia stata nascosta a noi italiani –  dalla storiografia ufficiale  o piuttosto propaganda di regime che è stata insegnata nelle scuole del regno e poi della repubblica.

Per sapere la degradante  verità, noi  abbiamo dovuto attendere un secolo e mezzo,  gli scavi originali negli  archivi di una generazione di storiche animose – di  Angela Pellicciari (Risorgimento da riscrivere, 1998) di Elena Bianchini Braglia  (Risorgimento ; le radici della vergogna, La storia esemplare della Brigata Estense – e soprattutto  il memoriale del poliziotto Filippo Curletti, l’uomo di mano del Cavour e del Farini La verità sugli uomini e le cose del Regno d’Italia, 2005, assolutamente da leggere) ; nonché la pubblicazione di La Rivoluzione Italiana (2000)  dello storico e parlamentare  irlandese Patrick O’Clery, testimone oculare a Porta Pia, e da ultimo i libri di Pino Aprile.

E ancor oggi,  questi libri che hanno rivelato come  il  Risorgimento sia stato un fatto  di opportunismo cinico di una classe dirigente ingorda quanto incapace,  di manipolazione del consenso e brogli elettorali, di ruberie senza  limiti de denaro pubblico di partiti fin da subito contigui e ammanicati alle cosche malavitose, di dipendenza servile allo straniero, di repressioni militari  disumane  –  non sono entrati ancora nella coscienza comune. L’0ligarchia (la Consorteria) ha ancora cura di bollare la Pellicciari come « revisionista » (poco meno che “negazionista”), la Bianchini Braglia è definita « pasionaria » dai media mainstream ;  le loro opere, semi-censurate (basta non recensirle su Repubblica e il Corriere, non citarle mai nei salotti  progressisti), sono  note solo a  pochi.

Dobbiamo constatare quindi che vige ancora la Menzogna Primaria sull’Italia, che Bakunin identificò.  Il regime oligarchico – permanente da monarchia savoiarda a repubblica della resistenza, da liberista a progressista – si regge  tuttora, diciamo, sulla « fake news » originaria.   Che fino a che non sarà dissipata, nessuna speranza di rinascita è possibile.

Ciò detto, resto dell'idea che l'Italia sia un Paese troppo piccolo (e troppo vicino a Germania e Francia) per dividersi di nuovo in staterelli.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Sardus_Pater

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Re:Cavour e Mazzini padrini?
« Risposta #1 il: Maggio 08, 2017, 10:47:21 am »
Come scritto da Blondet i partiti erano ammanicati e contigui alle cosche, non che fossero loro i fondatori.
Tracciare le origini di mafia e camorra è nebuloso (principalmente nel primo caso, mentre per la Nuova Camorra Organizzata possiamo possedere una cronologia più precisa, anche perché avvenimento più vicino ai giorni nostri), ma che, in Sicilia, esistessero forme protomafiose anche prima del fatidico 1860 è indubbio (i gabellotti, società di mutuo soccorso nate nell'epoca borbonica corrotte eccetera).
Qui si parla di "fratellanze" in un documento del 1837:
http://digilander.libero.it/fiammecremisi/approfondimenti/mafiagabellegabellotti.htm
Nel resto del testo sopra linkato c'è spiegata in maniera precisa (ma IMHO non esauriente) la nascita della mafia post-unitaria, che sicuramente diventa un corpus più eterogeneo e letale rispetto alla protomafia dell'epoca borbonica, portando alla nascita della criminalità organizzata (sia qui, sia in Nordamerica per diretta emanazione, vedi la Mano Nera) come la conosciamo noi oggi. Ma quando sono arrivati i garibaldini, il terreno su cui lavorare non era certo vergine.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Sebastiano

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Re:Cavour e Mazzini padrini?
« Risposta #2 il: Maggio 18, 2017, 10:13:01 am »
Le mafie hanno origini per lo più massoniche. Cavour e Mazzini erano massoni. Fate due più due...

Offline TheDarkSider

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Re:Cavour e Mazzini padrini?
« Risposta #3 il: Maggio 18, 2017, 10:55:57 am »
Sull'origine delle mafie quoto Sardus Pater.

Sul discorso piu' generale dell'unificazione d'Italia come conquista coloniale dei Savoia nei confronti del Regno delle Due Sicilie, e' tutto vero, cosi' come e' vero che fu necessaria una massiccia e sanguinosa repressione per "convincere" i duosiciliani a restare sotto i Savoia.
Come scrive wikipedia "A cavallo degli anni 1862-1864 le truppe dedicate alla repressione vennero aumentate sino a 105.000 soldati, circa i due quinti delle forze armate italiane del tempo."
Chiaro che i territori meridionali non erano molto d'accordo con lo stare sotto i Savoia.


Detto questo, ad oggi al situazione e' totalmente ribaltata. Sono i territori del nord, soprattuto di Lombardia e Triveneto, che non ne possono piu' di questo stato ladrone e mafioso, e i sedicenti "svantaggiati" meridionali neanche ci pensano a votare in massa un movimento indipendentista o almeno autonomista. Quindi alle lamentele dei meridionali non credo piu' da tempo: se stessero cosi' male, farebbero di tutto per staccarsi dall'Italia, ma chissa' perche' non si sognano neanche di farlo...
"Le donne occidentali sono più buone e tolleranti con gli immigrati islamici che le stuprano che con i loro mariti."
Una donna marocchina

Offline Sardus_Pater

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Re:Cavour e Mazzini padrini?
« Risposta #4 il: Maggio 18, 2017, 11:06:10 am »
Citazione
i sedicenti "svantaggiati" meridionali neanche ci pensano a votare in massa un movimento indipendentista o almeno autonomista.

I neoborbonici son concentrati principalmente a Napoli e hinterland. E comunque sono in numero modesto.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Jason

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Re:Cavour e Mazzini padrini?
« Risposta #5 il: Maggio 18, 2017, 12:14:21 pm »
Sull'origine delle mafie quoto Sardus Pater.

Sul discorso piu' generale dell'unificazione d'Italia come conquista coloniale dei Savoia nei confronti del Regno delle Due Sicilie, e' tutto vero, cosi' come e' vero che fu necessaria una massiccia e sanguinosa repressione per "convincere" i duosiciliani a restare sotto i Savoia.
Come scrive wikipedia "A cavallo degli anni 1862-1864 le truppe dedicate alla repressione vennero aumentate sino a 105.000 soldati, circa i due quinti delle forze armate italiane del tempo."
Chiaro che i territori meridionali non erano molto d'accordo con lo stare sotto i Savoia.


Detto questo, ad oggi al situazione e' totalmente ribaltata. Sono i territori del nord, soprattuto di Lombardia e Triveneto, che non ne possono piu' di questo stato ladrone e mafioso, e i sedicenti "svantaggiati" meridionali neanche ci pensano a votare in massa un movimento indipendentista o almeno autonomista. Quindi alle lamentele dei meridionali non credo piu' da tempo: se stessero cosi' male, farebbero di tutto per staccarsi dall'Italia, ma chissa' perche' non si sognano neanche di farlo...

Da un pò di tempo sono in netto aumento anche indipendentisti meridionali .
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Sardus_Pater

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Re:Cavour e Mazzini padrini?
« Risposta #6 il: Maggio 18, 2017, 12:21:13 pm »
Rimangono movimenti minoritari.
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