Pero' per non vedere tutto negativo bisogna dire che tanti post di donne oneste intellettualmente hanno demolito le tesi di Elisabbetta Ambrosi.
Evidentemente l'ingiustizia della situazione era troppo eclatante, e il comportamento di certe ex mogli troppo ripugnante da accettare anche per le donne stesse.
Alcuni esempi presi da Facebook:
Maria C.
Io parlo da donna e da impiegata in uno studio legale... onestamente stavolta sono da parte degli uomini. Io vivo al sud e qua la maggior parte delle donne non lavora. Donne giovani pretendono il mantenimento, usano i figli per spennare i mariti sopratutto se il marito si crea una nuova vita. Le donne quando vogliono sono vipere, plagiano i figli, li mettono contro il padre, voi non avete idea di quello che vedo ogni giorno. Ci sono padri disperati che non vedono i figli da anni. Perché una donna di 30/35 anni deve stare nella casa di famiglia e prendere 1000e al mese + gli extra? Io la vedo un offesa per le donne che lavorano e nella pausa pranzo cucinano, fanno fare i compiti ai figli, attaccano la lavatrice e c... e la sera cenano di corsa, stendono, stirano ecc... e nel fine settimana dedicano tutto il tempo a lavorare in casa. Io la penso così. Se non siete cosa non vi sposate, oggi ci si sposa per gioco o perché ad una certa età ci si prende il prima che capita per non restare sole.
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Medea C.
L'ennesima a cui viene data possibilità di parola su una testata nazionale senza meritarlo. La sentenza sull'assegno di mantenimento ci rende più povere? No bella di casa, ci rende solo più responsabili. Prima di fare un figlio d'ora in poi dovrai pensarci tre volte, esattamente come fa l'uomo, ed entrare nell'ottica di andare a "sporcarti le mani" a lavorare per mantenerlo, se serve, esattamente come fa l'uomo dai tempi di Adamo. Basta parassite. Basta gravidanze di comodo per poi divorziare e lavorare in nero, mentre il poveretto fa la fame per mantenervi. Fai un figlio e non ha da mangiare? Vai a servire i tavoli d'estate, come facciamo in molte ed in silenzio. Siete il male del genere femminile.
Sara G.
MA più povere de che??? Sono sempre gli uomini a mantenere delle inette approfittatrici che potrebbero benissimo lavorare ma non fanno comodamente un cavolo. Vadano a lavorare, le donne!
Anna Chiara B.
Premetto con forza: prima di tutto la difesa dei figli e del più debole. Però vogliamo considerare quelle donne, e sono tante, che godono della casa acquistata in comunione, e soprattutto non si sono mai interessate a trovare un lavoro perché campavano e campano benissimo con l'assegno divorzile. E dopo decenni e decenni di mantenimento senza pensieri hanno diritto anche ad una parte della buonuscita dell'ex coniuge. Guardando e considerando questi casi, e sono tantissimi, mi chiedo che fine ha fatto quella dignità tutta femminile che ci contraddistingue
Valentina A.
È giustissimo invece: una donna può tranquillamente mantenersi e badare a se stessa, prima-durante-e pure dopo un matrimonio. Ci si divide proprio perché ognuno vada per la propria strada: rimanere dipendenti economicamente non ha alcun senso (discorso figli escluso).
Gloria M.
Finalmente le donne la smetteranno di fare le femminucce e si rimboccheranno le maniche. Non ho mai capito perché alcune donne debbano sempre dipendere da qualcuno per farsi mantenere. Ogni separazione/divorzio è un caso a sé: è auspicabile che ci sia un giudice intelligente e le parti in causa invece di farsi guerre inutilmente dannose soprattutto quando ci sono i figli usino il cervello per un accordo dignitoso per entrambi. Se una storia è finita si va a capo è si cambia pagina!
Alessia C.
Finalmente!! Da donna mi vergognavo per tutte le donne mantenute da uomini impoveriti . Donne che hanno sempre visto il matrimonio per sistemarsi e arricchirsi. Una vergogna. W l indipendenza! Tutte a lavorare
Maria F.
È questione di dignità, perché dovrei vivere facendomi mantenere da qualcuno? Ha lavorato mia nonna, mia madre,io, mia figlia e spero per il suo bene, che lavori anche mia nipote.
Idacristina N.
1. Lavoro da 32 anni come infermiera ospedaliera, lavoro duro e impegnativo, quando torno a casa sono casalinga a tutto tondo, avendo anche i figli, allora anch'io voglio lo stipendio da casalinga. Con le mie tasse dovrei finanziare gli stipendi delle casalinghe, questo è assurdo. Andate a lavorare.
2. Alla dott.ssa Saraceno, che oggi è da tempo siano gli uomini in povertà, non ha mai interessato molto. Si facesse un giretto alle mense della Caritas e vedrà quanti papà divorziati ci sono. Che tristezza.
Francesca D.
Da donna mi sento di dire che se si è arrivati a questo punto è perché troppe donne in passato hanno approfittato della loro posizione per farsi mantenere e per speculare sull'ex marito. Anche questo fa parte dell'emancipazione femminile... Ci sono donne che chiedono più indipendenza però ogni mese incassano l'assegno dall'ex marito...coerenza quella sconosciuta!
Rita B.
Questa volta sono a favore degli uomini. Non ha senso pretendere lo stesso tenore di vita se ti separi, ci si deve adeguare entrambi. Oltretutto siamo in recessione e non si possono più vedere uomini che mangiano alla Caritas perché la ex moglie approfitta della situazione (non sempre ma spesso). Il divorzio è un cambiamento che deve portare a eventuali sacrifici e rinunce entrambe le parti se occorre. La donna italiana deve veramente emanciparsi, avere sempre l'obiettivo del lavoro, partecipare alla vita economica del Paese, non vedere famiglia e figli come una "sistemazione" comunque vadano le cose nella vita.
Nicoletta R.
Pagano tutte per la disonestà delle femmine venute prima... che usavano gli assegni di mantenimento come vendetta, raccontanto un sacco di balle... finalmente un altro passo verso la parità dei sessi!
Beena Laura C.
Il fatto come sempre ha eccellenti blogger che della situazione non hanno capito un cazz. Qua si parla, finalmente, di pari diritti e doveri. Solo i figli devono essere garantiti in quanto non ancora indipendenti e autosufficienti. Una moglie, madre, donna deve innanzitutto vivere per sé, per la propria crescita e realizzazione. In caso si sposasse e poi divorziasse, DEVE saper badare a sé. Non è una lattante né una malata o cose così. Pensa? Lavora? Cucina? Pensa a sé, ai figli ecc? Deve essere autonoma. Io questa dipendenza dagli uomini non l'ho mai concepita. Un conto è se ci sono gravi problemi, ma se una è capace di intendere e volere, qual è il problema? Non so chi ha scritto questo pezzo ma vorrei avvertirlo/a che siamo felicemente nel 2017, ed era anche ora, dato i casi ingiusti di molti padri abbandonati, umiliati e sfruttati