Autore Topic: Le grandissime figlie di "Podemos"  (Letto 10831 volte)

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Offline Sardus_Pater

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #30 il: Giugno 12, 2017, 16:49:43 pm »
Per una volta non concordo con Angelo. Sempre facendo l'esempio della Merlin il suo protofemminismo era venato di cattopietismo, molto lontano dagli slogan tipo "il corpo è mio e lo gestisco io". Altre protofemministe poco avevano a che fare con la successiva ondata dworkinsolasiana di stampo misandrico e maschicida, ad esempio le donne politiche e sindacaliste che si occupavano dei diritti di operaie e mondine. Erano, mettendo da parte il senno di poi, proposte di miglioramento della condizione femminile fatte in larga parte con un costrutto logico e che non mi sento di condannare, pur sapendo che son state il grimaldello con cui la generazione femminista sessantottina, imbevuta di marxismo interpretato ad cazzum, ha cominciato ad abbaiare contro il "maschio oppressore".
Mettere la Merlin sullo stesso piano delle femministe post sessantottine sarebbe un grave errore concettuale, IMO.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online bluerosso

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #31 il: Giugno 12, 2017, 17:27:35 pm »
Per una volta non concordo con Angelo. Sempre facendo l'esempio della Merlin il suo protofemminismo era venato di cattopietismo, molto lontano dagli slogan tipo "il corpo è mio e lo gestisco io". Altre protofemministe poco avevano a che fare con la successiva ondata dworkinsolasiana di stampo misandrico e maschicida, ad esempio le donne politiche e sindacaliste che si occupavano dei diritti di operaie e mondine. Erano, mettendo da parte il senno di poi, proposte di miglioramento della condizione femminile fatte in larga parte con un costrutto logico e che non mi sento di condannare, pur sapendo che son state il grimaldello con cui la generazione femminista sessantottina, imbevuta di marxismo interpretato ad cazzum, ha cominciato ad abbaiare contro il "maschio oppressore".
Mettere la Merlin sullo stesso piano delle femministe post sessantottine sarebbe un grave errore concettuale, IMO.

Può darsi, ma c'è un fatto che mi fa pendere per l'analisi di Angelo sull'importanza dei dettagli apparentemente insignificanti.
La Merlin era antidivorzista accanita: perchè?
Stiamo parlando degli anni '70 beninteso non degli anni '50. E lei non era democristiana ma socialista.
Pensava (e a ragione*) alla penalizzazione economica del soggetto "debole" in caso di divorzio: cioè la donna.
Non c'era nessun afflato morale o moralistico nella sua posizione politica.
Era il tentativo di consentire alle donne di mantenere una posizione economicamente salda anche in caso di naufragio matrimoniale.
Una posizione perfettamente in linea con il femminismo.
Tant'è vero che ancora oggi la Merlin è considerata un icona femminista.


* basta questo a far cadere il mito che la legge sul divorzio sia stata il frutto della battaglia femminista.
La presenza femminile in quel parlamento era meno del 10%

Offline ilmarmocchio

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #32 il: Giugno 12, 2017, 18:15:59 pm »
Credo che il processo sia diverso. Il femminismo è nato ed è stato foraggiato dal Sistema stesso per corrompere la società e nei primissimi tempi, pur non essendoci femministe nei partiti di sinistra, il femminismo già c'era e faceva leggi. Lina Merlin si comportava da femminista ma non si dichiarava femminista. Il diavolo è nei dettagli piccoli e quasi insignificanti.

il femminismo è marcio sin dai suoi inizi

Offline Sardus_Pater

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #33 il: Giugno 12, 2017, 20:11:01 pm »
Pensava (e a ragione*) alla penalizzazione economica del soggetto "debole" in caso di divorzio: cioè la donna.

Che con le sentenze di tribunale e le leggi successive son diventate tutt'altro che soggetto "debole".
Rimango comunque della mia opinione: la Merlin era una cattosocialista. Solo così si spiegano le apparenti contraddizioni del suo pensiero (e del suo agire).
Ad esempio, ha fatto tanto per la parificazione giuridica di trovatelli e figli di N.N., non era giusto che fossero considerati cittadini di serie B.
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Online bluerosso

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #34 il: Giugno 12, 2017, 20:32:59 pm »
Che con le sentenze di tribunale e le leggi successive son diventate tutt'altro che soggetto "debole".

Su questo concordo.
E difatti per fare ciò hanno dovuto "occupare" il corpo della magistratura giudicante, e costruirsi una "loro" giurisprudenza.

Alberto1986

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #35 il: Giugno 12, 2017, 20:40:37 pm »
Non solo.
Anche la destra europea e italiana* lo sono.
Ormai per ogni esponente (o candidata) politica donna di qualsiasi orientamento politico, la tematica femminista variamente declinata è garanzia di pescare in un ampio serbatoio elettorale.
E perché dovrebbero fare il contrario?
Rimango instancabilmente della mia opinione: N.O.N.E.S.I.S.T.O.N.O.F.E.M.M.I.N.I.S.M.I.
Punto.

* De Girolamo, Mussolini, Santanchè, Carfagna, Prestigiacomo, Lorenzin, Meloni, Biancofiore, Gelmini.
Ravetto!
Vi ricordate la Ravetto e la pantomima delle camicette bianche al tempo dell'approvazione (abortita) della legge sulle quote?

http://www.repubblica.it/politica/2014/03/10/foto/l_elettorale_deputate_vestite_di_bianco_per_parit_di_genere-80644633/1/#1

Tutto giustissimo ma da tener conto che il "centro-destra" non è destra vera o propria, ma un'insieme di individui cosiddetti "moderati" di area di stampo centrista con politica più orientata verso destra. Che poi il femminismo abbia infettato più o meno tutti i partiti per ragioni politico-elettorali non ci piove, soprattutto a seguito  dell'approvazione della legge nazi-femminista delle quote rosa, che ha riempito immeritatamente di donnine dappertutto. E dato che le femmine per loro natura, pensano sempre ed esclusivamente ai cazzi loro, non poteva essere altrimenti. Se poi, a tutto ciò, ci aggiungi lo zerbinismo/donnismo psicologico del maschio medio italiano/occidentale, il quadro si completa perfettamente.

Offline Angelo

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #36 il: Giugno 12, 2017, 21:17:03 pm »
Per una volta non concordo con Angelo. Sempre facendo l'esempio della Merlin il suo protofemminismo era venato di cattopietismo, molto lontano dagli slogan tipo "il corpo è mio e lo gestisco io". Altre protofemministe poco avevano a che fare con la successiva ondata dworkinsolasiana di stampo misandrico e maschicida, ad esempio le donne politiche e sindacaliste che si occupavano dei diritti di operaie e mondine. Erano, mettendo da parte il senno di poi, proposte di miglioramento della condizione femminile fatte in larga parte con un costrutto logico e che non mi sento di condannare, pur sapendo che son state il grimaldello con cui la generazione femminista sessantottina, imbevuta di marxismo interpretato ad cazzum, ha cominciato ad abbaiare contro il "maschio oppressore".
Mettere la Merlin sullo stesso piano delle femministe post sessantottine sarebbe un grave errore concettuale, IMO.

Però, come tu stesso affermi, le politicanti femmine si occupavano già dai primordi quasi sempre delle donne e non di uomini e donne. E' una sfumatura ma che già fa pensare. Oggi lo puoi verificare tranquillamente sulle proposte di legge fatte dalle politicanti donne italiane... La stragrande maggioranza delle proposte di legge fatte da donne riguardano le donne soltanto.
La Merlin non è sullo stesso piano delle femministe postsessantottine? Hai ragione ed hai torto su questo. Hai ragione perchè i modi e gli slogan e il "punto di partenza" ideologico è diverso. Hai torto perchè il fine è sempre quello di avvantaggiare la donna rispetto all'uomo. Ed il femminismo, o i "femminismi", che siano della differenza, che siano dell'uguaglianza, o "queer"/intersezionali sempre alle stesse conclusioni arrivano. C'è poi da dire che il cattolicesimo attuale, diciamo quello più "professato", quello "Bergoglione" è una cosa , il cattolicesimo vero, professato da una minoranza in crescita, ha idee antifemministe o assai simili. La Merlin, che stupida non era, si è trovato nel periodo storico in cui la Chiesa ha cominciato ad "aprirsi". All'epoca era difficilmente visibile questa apertura (apertura al "mondo") ma la Merlin subito si è infilata in quel "neocattolicesimo" che oggi è palesemente anticristiano o "bergoglione". 
Ti faccio un altro esempio, su un'altra femminista famosa: Simone De Beauvoir. Io non sapevo che la Beauvoir avesse "anticipato" il gender , eppure lo ha fatto. Così come non sapevo che giustificasse la pedofilia. Eppure, paragonata alla Solanas, pare una "moderatissima" e quasi normale donna di cultura che "piange" per una società maschilista. Invece, scavando scavando si trovano certi scheletri negli armadi di queste criminali...
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline giacca

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #37 il: Giugno 13, 2017, 00:12:46 am »
Tutto giustissimo ma da tener conto che il "centro-destra" non è destra vera o propria, ma un'insieme di individui cosiddetti "moderati" di area di stampo centrista con politica più orientata verso destra.
Su alcune cose (disprezzo verso i poveri e chi non ce l'ha fatta, almeno nell'ambito della nazione italiana) sono ancora più reazionari della destra fascista.

Alberto1986

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #38 il: Giugno 13, 2017, 03:01:44 am »
Ripubblico anche l'ottimo scritto di Giulio Tandiod di AVFM http://it.avoiceformen.com/misandria/chiudi-le-gambe-oppressore/



Su alcune cose (disprezzo verso i poveri e chi non ce l'ha fatta, almeno nell'ambito della nazione italiana) sono ancora più reazionari della destra fascista.

Spiegati meglio. Se poi ti riferisci a quel puttanaio che è il partito del Berlusca, posso pure darti ragione, ma ti assicuro che il cosiddetto centro-sinistra non è certo da meno, il quale, negli anni, è solo stato capace di prendere meglio per il culo l'imbecille elettore medio nonchè le facili prede elettorali quali sono le donne.
« Ultima modifica: Giugno 13, 2017, 03:13:30 am da -Alberto86- »

Offline giacca

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #39 il: Giugno 13, 2017, 06:54:01 am »
Parlo del vento liberista che c'è ora e a cui purtroppo aderito anche molti partiti che una volta si rifacevano alla socialdemocrazia e i democratici americani.

Offline ReYkY

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #40 il: Giugno 13, 2017, 09:46:42 am »
Su alcune cose (disprezzo verso i poveri e chi non ce l'ha fatta, almeno nell'ambito della nazione italiana) sono ancora più reazionari della destra fascista.


Dai... adesso fermati... I fascisti disprezzano i poveri? Ma lo sai in che partito stava Mussolini prima di fondare i Fasci da combattimento? Sai quale fu l'unico governo italiano a realizzate 8 dei 10 punti del partito comunista? Sai chi stava per realizzare la socializzazione delle imprese? Potrei andare avanti per ore...


Casomai avresti dovuto usare la parola "destra neoliberista".

Offline Sardus_Pater

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #41 il: Giugno 13, 2017, 10:42:42 am »
Sai chi stava per realizzare la socializzazione delle imprese?

La socializzazione delle imprese faceva a pugni col corporativismo e con l'appoggio che i grossi industriali davano al regime. Dove l'hai letta questa cosa :lol: ?

Citazione
Casomai avresti dovuto usare la parola "destra neoliberista".

Questo è vero.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline ReYkY

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #42 il: Giugno 13, 2017, 11:07:09 am »
La socializzazione delle imprese faceva a pugni col corporativismo e con l'appoggio che i grossi industriali davano al regime. Dove l'hai letta questa cosa :lol: ?

Questo è vero.


Punto 12 del Manifesto di Verona

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Manifesto_di_Verona

Legge che fu poi scritta da Nicolino Bombacci, uno dei fondatori del Partito Comunista d'Italia (il primo partito dichiaratamente comunista italiano, nato da una scissione dell'area massimalista del PSI, area di cui faceva parte lo stesso Mussolini).

Per finire il discorso, il governo Fascista fu IL PRIMO a riconoscere la legittimità dell'Unione Sovietica.


L'economia corporativa (...Fascista, da non confondere con le "corporate" americane che non c'entrano nulla) non va affatto in contrasto con la socializzazione delle imprese, specie quando Mussolini si liberò delle influenze e dai ricatti dei capitalisti alla nascita della R.S.I.



Detto questo, anche Fascismo = destra è errato. Il Fascismo rigettava le vecchie dicotomie destra-sinistra, ritenendole un retaggio della Rivoluzione Francese, dei termini vuoti e utili solo a confondere le masse nelle democrazie liberali.

« Io non ho paura delle parole. Se domani fosse necessario, mi proclamerei il principe dei reazionari. Per me tutte queste terminologie di destra, di sinistra, di conservatori, di aristocrazia o democrazia, sono vacue terminologie scolastiche. Servono per distinguerci qualche volta o per confonderci, spesso. »(Benito Mussolini, dal discorso tenuto al Senato il 27 novembre 1922)


« I nostri programmi sono decisamente rivoluzionari, le nostre idee appartengono a quelle che in regime democratico si chiamerebbero "di sinistra"; le nostre istituzioni sono conseguenza diretta dei nostri programmi; il nostro ideale è lo Stato del Lavoro. Su ciò non può esserci dubbio: noi siamo i proletari in lotta, per la vita e per la morte, contro il capitalismo. Siamo i rivoluzionari alla ricerca di un ordine nuovo. Se questo è vero, rivolgersi alla borghesia agitando il pericolo rosso è un assurdo. Lo spauracchio vero, il pericolo autentico, la minaccia contro cui lottiamo senza sosta, viene da destra. A noi non interessa quindi nulla di avere alleata, contro la minaccia del pericolo rosso, la borghesia capitalista: anche nella migliore delle ipotesi non sarebbe che un'alleata infida, che tenterebbe di farci servire i suoi scopi, come ha già fatto più di una volta con un certo successo. Sprecare parole per essa è perfettamente superfluo. Anzi, è dannoso, in quanto ci fa confondere, dagli autentici rivoluzionari di qualsiasi tinta, con gli uomini della reazione di cui usiamo talvolta il linguaggio. »(Enzo Pezzato in La Repubblica fascista, 22 aprile 1945)

“Mi rifiuto di qualificare di destra la cultura cui la mia rivoluzione ha dato origine. Cultura di destra, del tutto rispettabile, è quella che fa capo all'Action Francaise. Cultura di destra è quella di cui la gente di Codreanu è fautrice. Cultura di destra è da considerarsi quella alla quale il mio amico inglese Mosley sta lavorando. Ma la cultura fascista, che recupera valori dell'intero Novecento italiano, non è di destra”. (Benito Mussolini)

Offline Vicus

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #43 il: Giugno 13, 2017, 14:20:31 pm »
Per una volta non concordo con Angelo. Sempre facendo l'esempio della Merlin il suo protofemminismo era venato di cattopietismo
Comunque la Merlin era socialista non democristiana.

Lina Merlin, all'anagrafe Angelina Merlin (Pozzonovo, 15 ottobre 1887 – Padova, 16 agosto 1979), è stata una politica, partigiana e insegnante italiana, componente dell'Assemblea Costituente e prima donna a essere eletta al Senato.

Per quanto si possa essere in disaccordo con lei, vale cento Renzi di oggi MA è proprio questo il problema di ideologie nefaste come il femminismo, all'inizio si aprono una breccia nella società con proposte apparentemente positive (ma dagli sviluppi negativi) portate avanti da persone fuori del comune (ma donne e femministe) per poi rivelarsi per quel che sono molto tempo dopo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:Le grandissime figlie di "Podemos"
« Risposta #44 il: Giugno 13, 2017, 15:13:06 pm »
Parlo del vento liberista che c'è ora e a cui purtroppo aderito anche molti partiti che una volta si rifacevano alla socialdemocrazia e i democratici americani.

Va bene, ma tu stai parlando sempre di sinistra. La destra, quella che tu chiami "fascista", non c'entra nulla. Poi possiamo discutere di tutto quello che vuoi nonchè delle cazzate fatte delle destre, ma dire che la destra "fascista" (cioè quella italiana di stampo nazional-socialista) era contro i lavoratori, è un'affermazione antistorica.