Se il fascismo ha bisogno in un paese di una maggioranza di persone che sono così intelligenti da aver capito il valore del fascismo, allora a quel punto se la maggioranza è intelligente funziona pure la democrazia.
Riguardo alle figlie di podemos, ho già scritto, credo su Twitter, che la cosa più grave è lo slogan misandrico usato dalle femministe per promuovere l'iniziativa, cioè "non permettere che gli uomini invadano il tuo spazio, ne in metro, ne nella vita". Se qualcuno per aiutare i padri divorziati in difficoltà economiche avesse usato uno slogan del tipo "non permettere alle donne di rubare i tuoi soldi" sarebbe stato bollato come misandria allo stato puro. Invece di quello sopra nessuno dice nulla.
Rispondo sempre secondo quella che è la dottrina del ventennio,
senza voler apologgizzare: Secondo il Fascismo la vera democrazia si realizza nello stato corporativo e organico, perché il sistema democratico liberale, secondo la loro tesi, dà solo l'illusione di far comandare il popolo: "
Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete. La democrazia è un regime senza re, ma con moltissimi re talora più esclusivi, tirannici e rovinosi che un solo re che sia tiranno"
La vera Democrazia (Demos kràtos: potere del popolo) non è realizzabile quando hai dei sistemi nazionali e sovranazionali (sia occulti che visibili a tutti) che decidono ad arte chi deve andare al potere e cosa debbono realizzare.
Ci sarà un motivo se i politici più rilevanti; i giornalisti più "allineati"; i capi di giornali e televisioni più influenti ecc. fanno parte di associazioni segrete (segrete nel senso che NESSUNO sa cosa viene detto dentro queste riunioni, ma tutti sanno quando si tengono e la lista dei partecipanti... quindi non è "complottismo", visto che è visibile a tutti) quali Bilderberg, Trilateral, CFR ecc.?
Poi, se proprio non vogliamo scomodare il Fascismo, basta rispolverare alcune tesi di Platone, secondo cui la democrazia liberale fallisce nel momento in cui il popolo non vota secondo gli interessi della collettività (come si è portati a credere), ma secondo i propri - piccoli - interessi personali.
Esempio banale: chi gode di buona salute non ha interesse nel funzionamento del S.S.N., perché crede che le malattie capitino sempre agli altri, chi ha un lavoro
stabile farà spallucce quando si parla di disoccupazione, così come ad un giovane interessa poco la pensione... ecco, a queste persone se gli dici: "privatizzeremo la sanità, dimezzeremo le pensioni (anche minime), non faremo nulla per il lavoro... però ti faremo pagare il 10x100 di tasse in meno" ebbene, questa persona non voterà pensando al bene della comunità, ma voterà il demagogo che gli abbasserà le tasse, anche se gli distruggerà il welfare sotto i propri occhi.
D'altro canto non è così che stanno vincendo da decenni i vari Renzi e Berlusconi? Nelle campagne elettorali sento sempre e solo frasi tipo "abbasseremo le tasse", non sento mai dire cose del tipo "dimezzeremo la disoccupazione, potenzieremo gli ospedali e la ricerca, aumenteremo le pensioni" (giusto il Berlusconi degli inizi lo faceva, ma subito dopo si è uniformato pure lui...)
Altro esempio, quando si parlava del "partito animalista" ho letto una miriade di gente che avrebbe votato Berlusconi per aver creato questo movimento... è normale che si voti chi pensa a cani e gatti, anziché chi promette la lotta alla povertà ed altri temi decisamente più seri? Al borghese medio interessa più il cagnolino abbandonato, piuttosto che l'ESSERE UMANO che rovista nella spazzatura?
Se è questa la democrazia, o meglio il liberalismo, signori, sono fiero di essere "incostituzionale".