Autore Topic: Considerazioni personali sul fascismo  (Letto 2826 volte)

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Offline Sardus_Pater

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Considerazioni personali sul fascismo
« il: Giugno 13, 2017, 18:52:43 pm »
Va bene, ma tu stai parlando sempre di sinistra. La destra, quella che tu chiami "fascista", non c'entra nulla. Poi possiamo discutere di tutto quello che vuoi nonchè delle cazzate fatte delle destre, ma dire che la destra "fascista" (cioè quella italiana di stampo nazional-socialista) era contro i lavoratori, è un'affermazione antistorica.

No, la destra mussoliniana era attentissima al sociale, quello che continua a non convincermi è il suo tenere il piede in due staffe, quella di Confindustria e quella del socialismo depurato dall'afflato rivoluzionario marxista. Molte riforme a favore dei lavoratori erano chiaramente di stampo paternalista. Nella società dell'Italia mussoliniana il "rischio" che il figlio dell'operaio o del contadino facesse progressi sulla scala sociale era oggettivamente molto basso. Stai al tuo posto e ti farai il sabato fascista viaggiando sul treno popolare. Facendo mille sacrifici forse ti potrai permettere la radio "balilla" e ascoltarti i Quattro Moschettieri.
Già la Topolino, reclamata come auto del popolo, se la potevano permettere i medioborghesi...
"Mille lire al mese" è una canzone squallidamente piccoloborghese.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline ReYkY

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #1 il: Giugno 13, 2017, 19:19:57 pm »
Ma che stai dicendo... :doh: se la Riforma Gentile è riconosciuta unanimemente (antifascisti compresi) come la miglior riforma scolastica mai fatta in Italia... (infatti chi ci ha messo le mani dopo ha sempre peggiorato, Gelmini su tutti).
Poi parliamo dell'Italia degli anni '20/30. :sleep:

Comunque vi consiglio un libro


http://www.lulu.com/shop/associazione-cultura-fascista/cosa-deve-litalia-a-mussolini/paperback/product-20986923.html


Aldilà del titolo e di tutto il resto, vi sono elencate un sacco di riforme a favore della QM. Appena avrò tempo farò delle trascrizioni di quei capitoli (Naturalmente col permesso degli admin, visto che talune ideologie non sono ben viste).

Offline Vicus

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #2 il: Giugno 13, 2017, 19:34:48 pm »
Anche le dittature abbisognano del consenso e fanno cose positive (da Stalin a Pinochet) ma il loro problema è altrove.
Quel che salta immediatamente agli occhi del fascismo è la propaganda (lavaggio del cervello al popolo) e l'ideologia inutilmente guerrafondaia che è costata moltissimo all'Italia. Non era un governo ponderato e prudente (qualità necessarie alla stabilità di un Paese), ma una barbarie futurista indegna di un Paese che ha civilizzato il mondo dall'antichità al Rinascimento.
Secondo varie fonti fu voluto da poteri stranieri globali (USA e UK) per limitare il comunismo e far continuare a funzionare coi manganelli un'Europa alla bancarotta (la storia si ripete in Grecia con Alba Dorata).
Ricordate Churchill che ci faceva la morale?

Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti.

In quei 45 milioni evidentemente c'era anche lui, poiché aveva anche detto:

Se fossi italiano voterei per Mussolini.

Anche oggi vari gruppi di estrema destra con molta visibilità mediatica (chi parla mai del volontariato silenzioso non estremista?) ostentano iniziative sociali di grande impatto propagandistico, ma quando vengono da bulli da strada qualcosa non torna, che saggezza ed esperienza politica potrebbero avere? Oggi come ieri sono teleguidati senza cervello da servizi e infiltrati stranieri vari.
« Ultima modifica: Giugno 17, 2017, 05:05:16 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ReYkY

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #3 il: Giugno 13, 2017, 21:09:39 pm »
Anche le dittature abbisognano del consenso e fanno cose positive (da Stalin a Pinochet) ma il loro problema è altrove.
Quel che salta immediatamente agli occhi del fascismo è la propaganda (lavaggio del cervello al popolo) e l'ideologia inutilmente guerrafondaia che è costata moltissimo all'Italia. Non era un governo ponderato e prudente (qualità necessarie alla stabilità di un Paese), ma una barbarie futurista indegna di un Paese che ha civilizzato il mondo dall'antichità al Rinascimento.
Secondo varie fonti fu voluto da poteri stranieri globali (USA e UK) per limitare il comunismo e far continuare a funzionare coi manganelli un'Europa alla bancarotta (la storia si ripete in Grecia con Alba Dorata).
Ricordate Churchill che ci faceva la morale?

Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti.

In quei 45 milioni evidentemente c'era anche lui, poiché disse:

Se fossi italiano voterei per Mussolini.

Anche oggi vari gruppi di estrema destra con molta visibilità mediatica (chi parla mai del volontariato silenzioso non estremista?) ostentano iniziative sociali di grande impatto propagandistico, ma quando vengono da bulli da strada qualcosa non torna, che saggezza ed esperienza politica potrebbero avere? Oggi come ieri sono teleguidati senza cervello da servizi e infiltrati stranieri vari.

Vicus hai fatto una marmellata di argomenti a cui potrò rispondere solo domani con la mente lucida.
Poi di guerra coloniale ne conosco solo una, la campagna d'Africa. Mi sfuggono altre guerre in cui non ci siamo immischiati per cause di forza maggiore. Comunque domani chiarirò pure questi eventi. Notte . :)

Offline Vicus

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #4 il: Giugno 13, 2017, 21:21:15 pm »
Mi sfuggono altre guerre in cui non ci siamo immischiati per cause di forza maggiore.
La militarizzazione del popolo fu iniziata molti anni prima (vale anche per la I Guerra Mondiale). Che preveggenza!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline giacca

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #5 il: Giugno 15, 2017, 07:35:22 am »

Dai... adesso fermati... I fascisti disprezzano i poveri? Ma lo sai in che partito stava Mussolini prima di fondare i Fasci da combattimento? Sai quale fu l'unico governo italiano a realizzate 8 dei 10 punti del partito comunista? Sai chi stava per realizzare la socializzazione delle imprese? Potrei andare avanti per ore...


Casomai avresti dovuto usare la parola "destra neoliberista".
Parlavo della destra istituzionale, quella che difende la libera iniziativa senza limiti e le classi sociali elevate. Non c'è solo la destra fascista, dove mi pare di aver detto che almeno verso chi è della nazione cerca comunque di mantenere una pace e di tenersi buone le classi più basse con alcuni elementi di socialismo, anche se poi non è democratica su altre cose.

Offline giacca

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #6 il: Giugno 15, 2017, 07:42:41 am »
Va bene, ma tu stai parlando sempre di sinistra. La destra, quella che tu chiami "fascista", non c'entra nulla. Poi possiamo discutere di tutto quello che vuoi nonchè delle cazzate fatte delle destre, ma dire che la destra "fascista" (cioè quella italiana di stampo nazional-socialista) era contro i lavoratori, è un'affermazione antistorica.
Parlo anche dei conservatori inglesi e dei repubblicani americani. In Italia c'è Forza Italia e una volta c'era il Partito liberale che ora non lo vota quasi nessuno (Fratelli d'Italia non so se può farne parte). In sostanza le forze che da sempre (non come le sinistre solo in questi ultimi anni) si contrappongono allo stato sociale e a far star meglio le classi basse e gli operai. La destra non è solo il fascismo, che comunque su molte cose è incompatibile anche con la destra liberale.

Offline ReYkY

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #7 il: Giugno 15, 2017, 09:18:07 am »
Parlavo della destra istituzionale, quella che difende la libera iniziativa senza limiti e le classi sociali elevate. Non c'è solo la destra fascista, dove mi pare di aver detto che almeno verso chi è della nazione cerca comunque di mantenere una pace e di tenersi buone le classi più basse con alcuni elementi di socialismo, anche se poi non è democratica su altre cose.


Non esiste la "destra fascista". La destra è l'antitesi del Fascismo. Questa confusione è nata grazie all'antifascista Giorgio Almirante, che in accordo con gli USA (da ben prima del 25 Aprile) fondo il M.S.I. per convogliare i reduci fascisti in uno sbocco democratico (quindi nel sistema "nato dalla resistenza") ed in chiave anticomunista durante la guerra fredda in nord europa.
D'altro canto è risaputo che quel partito fu finanziato dagli USA.

Stessa cosa si potrebbe dire di Berlinguer, che anziché schierarsi con gli URSS diventò atlantista... bel comunista eh?


Ragazzi la politica demoliberale è una pantomima. Lo stesso Beppe Grillo cosa sta facendo? Ha coinvogliato la rabbia popolare nel suo "movimento", facendo decantare quella che poteva diventare una guerra civile in una "X" su un foglio di carta... ha fatto bene?
Di concreto il m5s cosa ha ottenuto da quando è in parlamento? Le unioni gay? O almeno io non ricordo altro.
L'unica cosa che hanno fatto è stato proteggere il sistema* dai forconi del popolo: "la guardia bianca della borghesia".

*sistema che dicono di voler combattere.


Offline bluerosso

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #8 il: Giugno 15, 2017, 10:53:41 am »
Ragazzi la politica demoliberale è una pantomima.

Dovresti magari chiarire cosa intendi per politica "demoliberale", perché non se ne coglie il senso.
Se poi la contrapponi al "fascismo" di cui (almeno a me appare) tessi le lodi, allora il chiarimento risulta ancora più necessario.
Mi piacerebbe conoscere una tua definizione di "libertà" tanto per cominciare.
E il ruolo dello "stato" o di qualsiasi sovrastruttura politica nella vita delle persone (il cosiddetto Popolo).
Perché su queste due cose il fascismo (quello storico del ventennio intendo) non può essere certo interpretato.
La sua idea e realizzazione "pratica" sono cosa certa, da cui non è che si può prescindere. Almeno di non falsificare la storia o (peggio) minimizzarla.

Un appunto per chiunque di noi: se si preconizza la "rivoluzione" bisogna ricordarsi che fischieranno i proiettili.
Solo le femministe (dicono loro) hanno fatto la rivoluzione con carta, penna e sfilate in piazza.

Offline Sardus_Pater

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #9 il: Giugno 15, 2017, 11:05:15 am »
Reyky:

Citazione
Di concreto il m5s cosa ha ottenuto da quando è in parlamento? Le unioni gay? O almeno io non ricordo altro.
L'unica cosa che hanno fatto è stato proteggere il sistema* dai forconi del popolo: "la guardia bianca della borghesia".

Personalmente questo l'avevo capito già dal 2009. Da quell'anno ho smesso di essere sostenitore di Grillo.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline bluerosso

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #10 il: Giugno 15, 2017, 11:38:49 am »
Provo un certo fastidio, quando si attaccano i sistemi liberali, contrapponendoli a quelli socialisti (destra sociale o marxista che sia).
Mi ricorda il femminismo, che cresciuto all'interno del sistema "patriarcale oppressore" narra* di essersene affrancato in completa autonomia in forza della sua superiorità morale, a costo di "durissime" battaglie.

I sistemi liberali realizzati, sono pieni di contraddizioni e di falle. Ma sono sistemi perennemente in equilibrio ed autoregolanti.
Sono definibili come una sorta di sistemi "naturali", tremendamente competitivi ma incredibilmente efficaci.

Definirli una volta per tutte, decretarne l'imminente crisi, il superamento, la dissoluzione, è un'operazione miope.
I risultati elettorali nei vari paesi lo dimostrano.

Al di fuori della gamma dei sistemi liberali esistono solo i sistemi oppressivi.
Fin ad oggi è capitato così.
Domani sarà diverso? Bene. Vedremo.....

A me personalmente interessa quale dei sistemi possibili (su questa terra però) garantisca il maggior livello di libertà personale e di autodeterminazione.
Ricordiamoci sempre che l'onda lunga dell'utopia della "rivoluzione d'ottobre" sfiorò l'olocausto nucleare.


* grazie Rino della Vecchia

Offline ReYkY

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #11 il: Giugno 15, 2017, 13:19:22 pm »
Dovresti magari chiarire cosa intendi per politica "demoliberale", perché non se ne coglie il senso.
Se poi la contrapponi al "fascismo" di cui (almeno a me appare) tessi le lodi, allora il chiarimento risulta ancora più necessario.
Mi piacerebbe conoscere una tua definizione di "libertà" tanto per cominciare.
E il ruolo dello "stato" o di qualsiasi sovrastruttura politica nella vita delle persone (il cosiddetto Popolo).
Perché su queste due cose il fascismo (quello storico del ventennio intendo) non può essere certo interpretato.
La sua idea e realizzazione "pratica" sono cosa certa, da cui non è che si può prescindere. Almeno di non falsificare la storia o (peggio) minimizzarla.

Un appunto per chiunque di noi: se si preconizza la "rivoluzione" bisogna ricordarsi che fischieranno i proiettili.
Solo le femministe (dicono loro) hanno fatto la rivoluzione con carta, penna e sfilate in piazza.

Non bisogna pensare al Fascismo come una dittatura perpetua ed infinita. Il Fascismo ragionava in questo modo: quando lo stato liberale fallisce (come quello pre-fascista o..... il nostro) occorre una Rivoluzione.
Rivoluzione che però non deve essere una "rivolta di schiavi", ovvero dilettanti allo sbaraglio che si presentano in massa sotto il parlamento per poi essere caricati dalla polizia e mandati a casa. La prassi prevede il Pensiero seguito dall'Azione. Nel Fascismo la Rivoluzione continua anche dopo la presa del potere, la mancanza di libertà (dittatura) che ne scaturisce è solo per annientare le forze contro-rivoluzionarie.
Una volta compiuta e portata a termine la Rivoluzione, il Fascismo vuole la democrazia, ovviamente una democrazia molto diversa da quella che intendiamo oggi, semplificando una "democrazia organica" (molto simile a quella che vige in Vaticano). D'altro canto anche Mussolini sapeva di non essere eterno... quindi...

Per chiarire meglio il concetto faccio un esempio concreto: oggi abbiamo una classe politica indegna ed i sondaggi parlano chiaro: la gente è pronta a ri-votare gli stessi. Dunque che senso avrebbe fare una "rivoluzione"; spargere proiettili; morti, sangue; per ridare tutto in mano a chi c'era prima tramite il voto?

E' chiaro che se vuoi fare una Rivoluzione ne deve seguire una "dittatura", necessaria per portare fino in fondo gli obiettivi della Rivoluzione. Poi, quando sei riuscito a dare un indirizzo al popolo ed al paese, puoi tornare alla democrazia.


NOTA BENE: questo è un riassunto ed un esempio di ciò che recitano i documenti ed il pensiero dell'epoca, unito ad un paragone con l'oggi per rendere tutto più chiaro. NON vuole essere apologia di fascismo né incitazione ad una rivoluzione. Diffido chiunque a fare sue queste parole e compiere atti illegali o anticostituzionali o semplicemente all'appoggiare tale ideologia.

Offline bluerosso

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #12 il: Giugno 15, 2017, 13:31:43 pm »
Guarda ReYkY,
involontariamente hai descritto la traiettoria della Spagna franchista.
Fai tu.....

Offline BonoboPower

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #13 il: Giugno 16, 2017, 03:32:12 am »
Se il fascismo ha bisogno in un paese di una maggioranza di persone che sono così intelligenti da aver capito il valore del fascismo, allora a quel punto se la maggioranza è intelligente funziona pure la democrazia.

Riguardo alle figlie di podemos, ho già scritto, credo su Twitter, che la cosa più grave è lo slogan misandrico usato dalle femministe per promuovere l'iniziativa, cioè "non permettere che gli uomini invadano il tuo spazio, ne in metro, ne nella vita". Se qualcuno per aiutare i padri divorziati in difficoltà economiche avesse usato uno slogan del tipo "non permettere alle donne di rubare i tuoi soldi" sarebbe stato bollato come misandria allo stato puro. Invece di quello sopra nessuno dice nulla.
Un terzo del femminismo è odio per gli uomini. Un altro terzo è odio malcelato per gli uomini. Il restante è odio ben celato per gli uomini.

Offline ReYkY

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Re:Considerazioni personali sul fascismo
« Risposta #14 il: Giugno 16, 2017, 13:02:16 pm »
Se il fascismo ha bisogno in un paese di una maggioranza di persone che sono così intelligenti da aver capito il valore del fascismo, allora a quel punto se la maggioranza è intelligente funziona pure la democrazia.

Riguardo alle figlie di podemos, ho già scritto, credo su Twitter, che la cosa più grave è lo slogan misandrico usato dalle femministe per promuovere l'iniziativa, cioè "non permettere che gli uomini invadano il tuo spazio, ne in metro, ne nella vita". Se qualcuno per aiutare i padri divorziati in difficoltà economiche avesse usato uno slogan del tipo "non permettere alle donne di rubare i tuoi soldi" sarebbe stato bollato come misandria allo stato puro. Invece di quello sopra nessuno dice nulla.

Rispondo sempre secondo quella che è la dottrina del ventennio, senza voler apologgizzare: Secondo il Fascismo la vera democrazia si realizza nello stato corporativo e organico, perché il sistema democratico liberale, secondo la loro tesi, dà solo l'illusione di far comandare il popolo: "Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete. La democrazia è un regime senza re, ma con moltissimi re talora più esclusivi, tirannici e rovinosi che un solo re che sia tiranno"

La vera Democrazia (Demos kràtos: potere del popolo) non è realizzabile quando hai dei sistemi nazionali e sovranazionali (sia occulti che visibili a tutti) che decidono ad arte chi deve andare al potere e cosa debbono realizzare.

Ci sarà un motivo se i politici più rilevanti; i giornalisti più "allineati"; i capi di giornali e televisioni più influenti ecc. fanno parte di associazioni segrete (segrete nel senso che NESSUNO sa cosa viene detto dentro queste riunioni, ma tutti sanno quando si tengono e la lista dei partecipanti... quindi non è "complottismo", visto che è visibile a tutti) quali Bilderberg, Trilateral, CFR ecc.?


Poi, se proprio non vogliamo scomodare il Fascismo, basta rispolverare alcune tesi di Platone, secondo cui la democrazia liberale fallisce nel momento in cui il popolo non vota secondo gli interessi della collettività (come si è portati a credere), ma secondo i propri - piccoli - interessi personali.
Esempio banale: chi gode di buona salute non ha interesse nel funzionamento del S.S.N., perché crede che le malattie capitino sempre agli altri, chi ha un lavoro stabile farà spallucce quando si parla di disoccupazione, così come ad un giovane interessa poco la pensione... ecco, a queste persone se gli dici: "privatizzeremo la sanità, dimezzeremo le pensioni (anche minime), non faremo nulla per il lavoro... però ti faremo pagare il 10x100 di tasse in meno" ebbene, questa persona non voterà pensando al bene della comunità, ma voterà il demagogo che gli abbasserà le tasse, anche se gli distruggerà il welfare sotto i propri occhi.

D'altro canto non è così che stanno vincendo da decenni i vari Renzi e Berlusconi? Nelle campagne elettorali sento sempre e solo frasi tipo "abbasseremo le tasse", non sento mai dire cose del tipo "dimezzeremo la disoccupazione, potenzieremo gli ospedali e la ricerca, aumenteremo le pensioni" (giusto il Berlusconi degli inizi lo faceva, ma subito dopo si è uniformato pure lui...)


Altro esempio, quando si parlava del "partito animalista" ho letto una miriade di gente che avrebbe votato Berlusconi per aver creato questo movimento... è normale che si voti chi pensa a cani e gatti, anziché chi promette la lotta alla povertà ed altri temi decisamente più seri? Al borghese medio interessa più il cagnolino abbandonato, piuttosto che l'ESSERE UMANO che rovista nella spazzatura?

Se è questa la democrazia, o meglio il liberalismo, signori, sono fiero di essere "incostituzionale".