Autore Topic: Costi dei parlamenti nazionali per cittadino: condividete!  (Letto 1010 volte)

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Offline Vicus

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Costi dei parlamenti nazionali per cittadino: condividete!
« il: Giugno 26, 2017, 13:36:07 pm »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Costi dei parlamenti nazionali per cittadino: condividete!
« Risposta #1 il: Giugno 26, 2017, 18:36:23 pm »
Questi, invece, sono gli stipendi dei parlamentari nel mondo.

http://www.ilpost.it/2013/07/19/grafico-stipendio-parlamentari/
Citazione
Venerdì 19 luglio 2013
Gli stipendi dei parlamentari nel mondo
Un grafico dell'Economist mostra quanto guadagnano, in assoluto e in rapporto al PIL pro capite dei loro paesi, Italia compresa

L’Economist ha pubblicato un grafico in cui visualizza la retribuzione dei parlamentari in diversi paesi del mondo, in termini assoluti e in rapporto al prodotto interno lordo (PIL) pro capite di ciascun paese. Nel Regno Unito la questione della retribuzione dei parlamentari – tema molto ricorrente dalle nostre parti – è tornata di attualità la scorsa settimana: la commissione indipendente che decide, da alcuni anni, lo stipendio dei parlamentari ha presentato le sue decisioni, che hanno scatenato molte proteste tra i politici perché stabiliscono un aumento di alcune migliaia di sterline l’anno e contemporaneamente una sostanziosa riduzione di altri benefit, tra cui le pensioni.

Il calcolo degli stipendi dei parlamentari è particolarmente complicato, nel Regno Unito come in parecchi altri paesi del mondo, proprio a causa delle agevolazioni e dei rimborsi che vengono assicurati ai membri del parlamento. Nel caso italiano, il parlamentare del PD Ivan Scalfarotto ha presentato e discusso le sue entrate pochi giorni fa, mentre una commissione istituita dal governo Berlusconi per ridefinire gli stipendi in base alla media europea concluse a inizio 2012 che calcolare quella media non era possibile.

Nel grafico dell’Economist, che si basa sui dati pubblicati dai governi e dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), il cerchio a sinistra rappresenta la retribuzione annuale in un numero assoluto, calcolato in dollari, mentre i diversi paesi sono ordinati in base alla barra di destra, che mostra il rapporto tra lo stipendio dei parlamentari e la ricchezza nazionale per ogni cittadino. Si va così dalla Norvegia, uno dei paesi con il PIL pro capite più alto del mondo e retribuzioni parlamentari non troppo lontane, al costoso parlamento del Kenya e della Nigeria.

Offline Vicus

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Re:Costi dei parlamenti nazionali per cittadino: condividete!
« Risposta #2 il: Giugno 27, 2017, 02:32:46 am »
Il Kenya è messo peggio di noi, ma il paragone andrebbe fatto con altri Paesi europei.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline bluerosso

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Re:Costi dei parlamenti nazionali per cittadino: condividete!
« Risposta #3 il: Giugno 27, 2017, 10:31:09 am »
A cui vanno sommati quelli riferiti ai parlamenti regionali. A statuto speciale o ordinario poco cambia.
A mio avviso però il problema non è dato dal costo assoluto.
Paradossalmente il problema è il costo relativo, legato alla "produttività".
Il legislatore italiano (statale, regionale...) è malato di bulimia legiferatoria e negli anni si è instillato nel corpo legislativo un meccanismo perverso.
Piuttosto che diminuire stipendio, numero dei membri e in generale le strutture parlamentari, che avrebbero conseguentemente diminuito anche la sovrapproduzione di leggi e decreti, si è preferito lo status quo (molti soldi e poltrone per tutti), ampliandone a dismisura la produzione per giustificarne ex-post il mantenimento.*
Ridicolo il ministero della semplificazione dell'epoca berlusconiana.
E' noto e stranoto che ormai le leggi che contano davvero (tipicamente quelle socioeconomiche), non vengono più elaborate nei parlamenti ma nelle strutture ministeriali o negli assessorati.
Si sfornano leggi con due articoli che rimandano a decreti attuativi ministeriali (che a volte nemmeno arriveranno mai).
Li (nelle strutture burocratiche) sta il vero potere politico. L'intellighenzia vera.

Il dramma vero poi è che questo tonnellaggio legislativo è di pessima qualità e di ancor peggiore comprensibilità.
Talché si lascia di fatto campo libero interpretativo a tutte le specializzazioni giurisprudenziali (costituzionale, penale, civile, amministrativa, consiglio di stato...).

Tralasciando il problema del recepimento delle direttive EU e le sanzioni che ne seguono.

Ma noi abbiamo la "costituzione più bella del mondo".


* la proposta potrebbe essere quella di abbassare a dismisura la produzione a parità di emolumenti. Si comincerebbe così ad eliminare almeno uno dei due problemi.  :D
« Ultima modifica: Giugno 27, 2017, 10:41:12 am da bluerosso »