Autore Topic: La libertà che ancora manca alle eterne complessate...  (Letto 2627 volte)

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Online Frank

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La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« il: Aprile 14, 2017, 19:54:14 pm »
http://27esimaora.corriere.it/17_aprile_07/liberta-che-ancora-ci-manca-invecchiare-come-uomini-23d3123c-1b98-11e7-bf2d-ecac79a952f6.shtml

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Una libertà che ancora ci manca?
Invecchiare come gli uomini
di Lidia Ravera

Hanno misure diverse, i tempi di vita delle femmine e dei maschi, nella specie umana. Il corpo dei maschi non porta scadenze, il nostro sì. È per questo che ci inchiodano alla croce dell'età fin da quando licenziamo l'adolescenza? Ci infliggono aggettivi da vegetali: fresca, appassita. Fertile, non più fertile. E che cosa siamo? Zolle di terra? Una donna che diventa madre dopo i 50 anni è una pericolosa egoista, se si serve della scienza per superare il limite dell'età riproduttiva, diventa una sorvegliata speciale, i vicini la spiano, è giudicata dai servizi sociali. Un uomo che diventa padre a 70 anni è un simpatico vegliardo, un gran bel figlio di p..., uno che sa godersi la vita. È riuscito a ingravidare una donna che ha 30 anni meno di lui. Un eroe dei nostri tempi.

Ci offende e ci difende, il nostro corpo. Ci offende perché trascende la persona e ci obbliga a far parte del creato. Ci difende dal rischio di onnipotenza: abbiamo un limite, siamo costrette ad un legame con la natura. Subiamo il ciclo, come le maree. Viviamo una primavera e poi, quando arriva, l'inverno. Stagioni diverse. Ma chi di noi vorrebbe eliminare l'inverno? Chi vorrebbe la monotonia di un mondo senza stagioni? 

Teniamo dentro di noi, nel mistero di un sesso che non si vede (non si erge, non sventola, non si impone né espone), il dispositivo che produce esseri umani. Che lo usiamo oppure no, non ci è concesso disattivarlo. Ci condiziona, questa relazione coatta con la natura, ma ci arricchisce. Viviamo nella cultura, siamo teste pensanti, donne di studio, di organizzazione mentale, ma anche creature in armonia, parte dell'universo sensibile, mammiferi pregiati. Stiamo bene, infatti, abbiamo vite piene. Sappiamo perfettamente di valere quanto un uomo, e se proprio deve esserci una classifica, sappiamo di essere noi, le numero uno. Più complesse, più complete. Eppure... ancora ci togliamo gli anni, piccole patetiche menzogne per non cadere fuori dal bacino del desiderabile, per continuare ancora un po' a giocare la nostra parte in commedia, quella che hanno scritto per noi. Ancora ci facciamo staccare la pelle della faccia, pompare il seno, liposucchiare i glutei, gonfiare la bocca. Ancora ci forziamo ad entrare in un costume stretto e inadeguato come se fosse l'unico. La divisa della seduzione. Uguale per tutte, uguale per tutta la vita.

Gli uomini, invecchiando, non di rado, acquistano fascino, carisma. Potere d'attrazione. Se rimangono soli (vedovi, separati) possono relazionarsi con tre generazioni di donne: quelle dell'età delle figlie, le mature, le coetanee (eventualmente le più vecchie, se sono veramente degli originali). Le donne, se passano il rubicone dei 40 (50?) sono destinate alla solitudine sessuale e sensuale, o a ripiegare, su uomini residuali, di caratura inferiore (i pari sono presi, per lo più dalle figlie). Perché?

Non acquisiscono, con il tempo, fascino, carisma, potere d'attrazione le donne. Nemmeno adesso che hanno un peso sociale indipendente dal peso sociale del marito? Sì, certo che sì. Ma sono pur sempre lontane dal modello unico, dalla freschezza delle ragazze-insalata.

Non mi sto, sia chiaro, lamentando. La protagonista del mio ultimo romanzo, Costanza Gatti, di anni 64, donna segnata da una naturale tendenza a inseguire la felicità fuori dall'età canonica, non me lo perdonerebbe mai. Lei cerca addirittura l'allegria. : «In fondo nella terza parte della vita ti trovi in una condizione dannatamente simile a quella dell'adolescenza», dice. Hai molto tempo per te. Hai paura della solitudine, hai paura del tuo corpo che sta cambiando. Ti senti sola. Ti senti unica. E hai bisogno di fare rumore. Ti senti forte per tutto quello che credi di aver capito, ti senti debole perché non sai come affrontare il futuro. Diventare grande, diventare vecchia. Sono appuntamenti impegnativi. Hai bisogno dell'approvazione degli altri quando sei molto giovane perché devi costruirti una corazza difensiva, una specie di armatura tessuta di lodi per poterti accettare, per lusingarti di essere te stessa. Ne hai bisogno anche quando stai entrando nella terza età. Devi imparare a contare su quello che sei, devi uscire dal dimorfismo, smettere di sentirti sempre troppo grassa o troppo magra, troppo pallida o troppo scura, troppo riccia o troppo liscia. E sempre sempre... terribilmente inadeguata».  Costanza ha le migliori intenzioni di invecchiare come gli uomini, non da oggetto del desiderio altrui (con le sue regole avvilenti), ma da soggetto, con tutti i suoi diritti, con tutta la sua libertà.

11 aprile 2017 (modifica il 11 aprile 2017 | 00:38)
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Ovviamente non poteva mancare la solita vaginata secondo cui gli uomini (quali uomini...?) "invecchiando acquistano fascino, carisma, potere d'attrazione", bla bla bla, ecc ecc.
Bah... che cazzo di dementi 'ste tipe.

Citazione
Gli uomini, invecchiando, non di rado, acquistano fascino, carisma. Potere d'attrazione. Se rimangono soli (vedovi, separati) possono relazionarsi con tre generazioni di donne: quelle dell'età delle figlie, le mature, le coetanee (eventualmente le più vecchie, se sono veramente degli originali).


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Se rimangono soli (vedovi, separati) possono relazionarsi con tre generazioni di donne: quelle dell'età delle figlie

Sì, certo, all' età di 45-50-55 anni uno può "relazionarsi" con la 28enne rumena di Focsani oppure la trentenne estone di Tallinn, conosciuta in qualche night...
Ma vai a cacare, ridicola.

Offline claudio camporesi

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #1 il: Aprile 14, 2017, 20:42:47 pm »
Gli uomini, invecchiando, non di rado, acquistano fascino, carisma. Potere d'attrazione. Se rimangono soli (vedovi, separati) possono relazionarsi con tre generazioni di donne: quelle dell'età delle figlie, le mature, le coetanee (eventualmente le più vecchie, se sono veramente degli originali). Le donne, se passano il rubicone dei 40 (50?) sono destinate alla solitudine sessuale e sensuale, o a ripiegare, su uomini residuali, di caratura inferiore (i pari sono presi, per lo più dalle figlie).

...........

Non di rado?
Ma di quali vecchi parla?
Di qual eta'? E con quale potere economico ( Berlusconi , Briatore , Trump? ) ?
Fare i ragazzini dopo i cinquanta , cinquantacinque , significa divenir  patetici
A meno di non fare il puttaniere dichiarato : il puttantour non e' frutto del fascino , ma e' il contrario.

Poi , e' evidente , se mi interesso di residuati bellici  allora trovo anche io ( forse) .
Oppure pago ( e anche se pago  , con l' eta' che mi ritrovo ,  forse farebbero a meno dei miei soldi)

Come chioso' il grande Toto' :

Signora Ravera
Ma mi faccia il piacere!







Online KasparHauser

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #2 il: Aprile 15, 2017, 00:09:00 am »
Lidia Ravera, simpaticissima per altro, non coglie il punto, non coglie la vera differenza tra uomini e donne nell'invecchiamento: un uomo a 65 anni si scoperebbe una 20enne nè più nè meno come 40 anni prima. Non importa se con viagra o senza. Di conseguenza un uomo, libero da condizionamenti sociali e libero di testa si scopa le donne più giovani. Non importa se a pagamento o no (che poi quali sono quelle non  a pagamento?). Le donne a 65 anni non so, non sono una donna, non ho 65 anni e non raccolgo le confidenze delle 65enni. Ma io penso che no.

Offline ReYkY

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #3 il: Aprile 15, 2017, 00:27:01 am »
Scusate ma SECONDO ME questo thread è una valanga di "cavolate". Senza offesa.
Le femminucce dai 16 ai 100 anni hanno tutto ciò che vogliono. PUNTO. L'ipergamia non ha età.
Se chiedete alle 80enni in balera anche loro hanno gli "spasimanti".
Viceversa, un uomo di 50 anni* cosa ha a disposizione, le Escort?

*parlo di 50enni normoestetici e normoeconomici, non George Clooney o imprenditori vari.

Online Frank

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #4 il: Aprile 15, 2017, 01:17:49 am »
Scusate ma SECONDO ME questo thread è una valanga di "cavolate". Senza offesa.
Le femminucce dai 16 ai 100 anni hanno tutto ciò che vogliono. PUNTO. L'ipergamia non ha età.
Se chiedete alle 80enni in balera anche loro hanno gli "spasimanti".
Viceversa, un uomo di 50 anni* cosa ha a disposizione, le Escort?

*parlo di 50enni normoestetici e normoeconomici, non George Clooney o imprenditori vari.

Ma infatti il sesso è l' ultimo dei problemi femminili, nel senso che per loro è molto facile trovare un uomo (o più uomini) che glielo dà.
Viceversa non è affatto così, a meno che uno non va a puttane.

Offline Sardus_Pater

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #5 il: Aprile 15, 2017, 08:51:53 am »
Quanti anni ha la signora Ravera, se è possibile saperlo :shifty: ?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline bluerosso

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #6 il: Aprile 15, 2017, 09:49:30 am »
Credo la signora Ravera sia caduta nel più classico dei modi di fare delle persone da poco: parlare di se stessi facendo finta di parlare degli altri.
In questo il suo essere scrittrice con l'aggravante della militanza femminista non l'aiuta di certo.

Requiem.


Offline claudio camporesi

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #7 il: Aprile 15, 2017, 10:17:27 am »
La signora Lidia Ravera ha 66 anni , scrisse , immedesimandosi nel personaggio di Antonia, il " capolavoro" Porci con le Ali , 1976 ( il famoso f..a ripetuto compulsivamente , cui echeggiava un altrettanto compulsivo c...o ) .
Protagonista di quella buffonata di rivolta del sessantotto ( che giustamente DeGAULLE DENOMINO' momento  di ricreazione) , potrei chiedermi , volgarmente , se ha proseguito quella numerologia.

Forse si , ma poi si e' fermata li '.E vorrebbe proseguire , ma forse non trova.
Secondo questa letterata , probabilmente , il coautore Marco Lombardo Radice , essendo uomo , gode di un vitalizio sessuale negato a lei in quanto femmina.

Una delle tante  barricadere finita iscritta al Rotary , come preconizzai , ironizzando sui sinistri sempre piu' a sinistra, in una infuocata assemblea ; mi costo' come gia' detto in un altro intervento ,  un processo popolare, ma fu il viatico per il definitivo mio allontanamento dal mondo della sinistra.
Mai processo sorti' risultato migliore

Per me finiva la militanza a sinistra , per tutti noi , in particolare i nati nei settanta ( Frank) cominciavan i nostri guai.

Ecco , amici , quelle passerotte grigie talora mi puntano ancora ( affinita' di colori )  ma , citando l' immenso John Wayne ( che Verdone , in " Borotalco" fa passar per frocio) graziealcielo a questa eta' non ho piu' nulla da dire e da dare alle donne.





Online Frank

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #8 il: Aprile 19, 2017, 19:23:58 pm »
"Nuovo" articolo delle solite complessate.

http://27esimaora.corriere.it/articolo/la-disuguaglianza-dellorgasmoistruzioni-per-luso/
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Una ricerca dice che nei rapporti sessuali non ancora consolidati raggiunge l'orgasmo il 40% delle donne a fronte dell'80% degli uomini   
L’orgasmo, questo sconosciuto
Perché le donne non sanno chiedere?
di Elvira Serra
Tags: Carla Lonzi, donne, Harry ti presento Sally, Meg Ryan, orgasmo, sesso, Sylvia De Béjar, uomini

La parità tra uomo e donna a letto è ancora lontana. Se è vero che oggi ci sentiamo libere di invitare un uomo a uscire a cena, non lo siamo nel chiedergli quelle attenzioni che renderebbero il dopocena altrettanto piacevole per noi, oltre che per lui.

La denuncia arriva dal New York Times, che in un articolo molto ampio che potete leggere qui, mette a confronto una serie di studi molto accurati sulla sessualità, arrivando alla stessa conclusione: nei rapporti occasionali le donne provano meno piacere rispetto agli uomini. In particolare, una ricerca condotta per cinque anni su 24 mila studenti di ventuno college da Paula England, sociologa della New York University, mostra come nel corso dell’ultimo rapporto occasionale solo il 40% delle donne abbia raggiunto l’orgasmo, mentre gli uomini sono stati l’80 per cento.

Come mai?


Rispondere che siamo diversi è fin troppo facile. E forse non è neppure il caso di tirare in ballo il mai troppo citato saggio anni Settanta di Carla Lonzi, Donna clitoridea e donna vaginale (Distinzione tra donna per sé e donna per l’uomo): andiamo oltre le rivendicazioni femministe, per un momento. Al netto di un sano rapporto con il partner (cioè dettato da rispetto, passione, condivisione, e non dunque di sudditanza psicologica e, anche, sessuale), una donna fa parte di una categoria o dell’altra (il più delle volte è del primo tipo). Da lì non si fugge, e non è mai un problema.

Il problema evidenziato dal New York Times, semmai, è che la donna non chiede al partner di essere appagata. Le testimonianze raccolte raccontano di ragazze che restano a guardare fisse il soffitto mentre i loro nuovi partner russano della grossa già da un pezzo, senza essersi curati minimamente delle loro esigenze, né aver fatto finta di volerlo fare.

Duvan Giraldo, 26 anni, tecnico dei computer, ha ammesso candidamente:

    «Soddisfare la mia partner è sempre la mia missione. Ma diciamo che non ce la metto proprio tutta quando si tratta di una donna di cui mi importa poco».

Peccato che Duvan non abbia mai avuto le stesse remore a raggiungere il suo, di orgasmo.

È più interessante osservare che tutta questa proclamata emancipazione femminile non abbia una corrispondenza sotto le lenzuola. Certo, i dati del New York Times assicurano che poi, durante una relazione duratura, l’orgasmo venga raggiunto da tre donne su quattro, quindi c’è speranza che l’esperienza insegni qualche cosa.

Ma il punto, qui, non è sentirsi libere di replicare le prodezze cinematografiche di Meg Ryan in Harry ti presento Sally, come è appena successo nel flash mob al Katz’s Deli di Manhattan (non perdetevi il labiale di un inserviente che dice: Oh My God). Ma sentirsi libere di chiedere, di pretendere, anche, senza farsi fermare da insensati sensi di colpa. E, soprattutto, conta conoscere se stesse, prima di tutto, il proprio corpo, i propri tempi.

Un libro illuminante, a questo proposito, è il saggio della scrittrice spagnola Sylvia De Béjar Il piacere è tutto mio (Tea). La prima edizione originale è di ormai oltre dieci anni fa, ma non ha perso la sua attualità (e utilità). Una cosa nel testo, più di tutte, dovrebbe ispirarci: a letto (o anche fuori dal letto) la telepatia non funziona, meglio essere chiari, senza aver paura di essere didascalici. L’autrice scrive:

    «La tua vita sessuale ti appartiene e, per quanto riguarda il tuo corpo e il tuo piacere, solamente tu hai la possibilità di: Tentare e sbagliare. Tentare e fare centro. Chiedere. Non chiedere. Andare con uno, una, vari o nessuno. Godere. Soffrire. Ridere. Piangere».

Una bella responsabilità. Ma vale la pena di assumersela. O no?


Citazione
La parità tra uomo e donna a letto è ancora lontana.

...  :doh:
Queste sono da ricovero coatto in un ospedale psichiatrico.


Citazione
Se è vero che oggi ci sentiamo libere di invitare un uomo a uscire a cena,

Eh già, certo.
Donne che invitano gli uomini ad uscire a cena e magari pagano pure loro...
Campa cavallo ché l'erba cresce.

@@

https://www.facebook.com/psicologia.applicata/videos/1859759230979986/?pnref=story

Offline ReYkY

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #9 il: Aprile 19, 2017, 19:29:36 pm »
Non so se ridere o piangere... Nel dubbio vado a cena.  :doh:

Online Frank

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #10 il: Maggio 31, 2017, 01:06:51 am »
Lo posto qui per non aprire un'altra discussione.
Dunque, questo è un locale notturno rumeno, situato in quel di Londra.
https://www.facebook.com/ClubulSilver/?pnref=story

Bene, leggete cosa c'è scritto.
Citazione
LADIES FREE ENTRY

Questo è per tutti quegli italiani convinti che "solo in Italia succede questo, quello e quell'altro".
...



Offline ilmarmocchio

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Re:La libertà che ancora manca alle eterne complessate...
« Risposta #11 il: Maggio 31, 2017, 08:13:31 am »
Lidia ravera  scrive una valanga di cazzate, indigeste come il suo profilo equino.
Scambia la debolezza psichica con la complessità e ignora il dato fondamentale :
scopare una vecchia non ha nessun significato in natura .
quindi , evidentemente , l' uomo non può essere attratto da una donna senescente.
Devo ricordare l'atrofia vaginale, la scomparsa di ogni attività ormonale, ecc ? :doh: