Autore Topic: Assolda un sicario per uccidere il compagno  (Letto 1038 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Online bluerosso

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 857
  • Sesso: Maschio
  • ET SI OMNES EGO NON
Assolda un sicario per uccidere il compagno
« il: Luglio 12, 2017, 13:45:33 pm »
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/catania/cronaca/17_luglio_12/assolda-sicario-uccidere-compagno-4-arresti-catanese-02b3fea0-66d8-11e7-88c5-2f84507f27c8.shtml


Assolda un sicario per uccidere compagno: 4 arresti nel Catanese
Imprenditore morto nel 2002, si credeva colpito da infarto: ma è stata iniezione letale


Avrebbe assoldato un sicario per uccidere con un’iniezione letale il 10 dicembre del 2002 il compagno, l’imprenditore catanese Santo Giuffrida, di 60 anni, che finora si credeva morto per un infarto. Con questa accusa è stata arrestata a Misterbianco una donna di 43 anni, Barbara Bregamo insieme ad altre tre persone. L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Catania, è stata eseguita dai carabinieri.

La testimonianza
A far luce sull’omicidio sono state le dichiarazioni del neo-collaboratore di giustizia Luciano Cavallaro. In carcere sono finite 3 persone: Francesco Giuseppe Indorato, indagato per aver tentato una prima volta l’omicidio di Giuffrida nel 2001, Antonio Zuccarello e Alfio Maugeri, con l’accusa di omicidio, per aver iniettato il veleno alla vittima e poi averla soffocato. Per la mandante Barbara Bregamo è stata disposta la misura degli arresti domiciliari perché madre di un bambino di sei anni. Per indurre gli indagati a confessare, i carabinieri hanno fatto pervenire loro un biglietto con la frase «sacciu comu tu e i to cumpari affucasturu u masculu di l’amica di Luciano 15 anni fa». Uno dei killer, dopo aver ricevuto il biglietto, ha confessato a un amico il delitto riferendo: «Sedici anni fa abbiamo fatto un omicidio, io ed altri due».

Il primo tentativo
La donna sarebbe stata anche mandante di un primo tentativo di assassinare dell’uomo, compiuto nel 2001. Avrebbe chiesto a Cavallaro, che a sua volta avrebbe incaricato dell’esecuzione materiale un suo conoscente, Indorato. Quest’ultimo avrebbe aggredito con un coltello la vittima all’interno del suo garage condominiale, ferendolo gravemente. Nessun elemento raccolto all’epoca consentì agli investigatori di ritenere la donna coinvolta nell’accaduto e, sebbene Indorato fosse stato indagato, non furono acquisiti sufficienti elementi per un rinvio a giudizio. A distanza di quasi un anno dal ferimento, la donna avrebbe nuovamente chiesto a Cavallaro l’uccisione del compagno pagando questa volta 20 mila euro ed acquistando per lo stesso Cavallaro una Bmw. In questa seconda occasione l’omicidio sarebbe stato pianificato con maggior cura e Cavallaro avrebbe coinvolto Maugeri e Zuccarello.

La dinamica
In quella occasione i tre, la notte tra il 9 ed il 10 dicembre del 2002 si sarebbero introdotti, con la collaborazione di Barbara Bregamo, nell’abitazione di Giuffrida e dopo avergli iniettato una sostanza velenosa, lo avrebbero soffocato. La donna avrebbe successivamente inscenato la morte naturale di Giuffrida senza che sorgessero sospetti su quanto realmente era accaduto.