Io comincerei a prendermela con i poteri stranieri che hanno ridotto il NOSTRO Paese in questo stato, mettendo al potere un a classe dirigente di inetti arroganti (e non mi riferisco solo alle istituzioni) che obbliga i cittadini onesti a emigrare o a campare d'aria. Illuminante questo commento di Blondet:
Vessati dallo Stato (democratismo, tassazione iniqua, legislazione violenta, disoccupazione, vessazioni varie – misure massoniche per favorire l’emigrazione degli onesti e per disgregare le identità nazionali in ragione del N.W.O).
Forse non si può fare moltissimo per questo, ma possiamo intanto migliorare noi stessi:
Perché essere onesti nella vita pubblica, se…?
Di Quirino Principe
Se “trionfa la convinzione che tutte le esigenze, per il solo fatto di esistere, debbano essere soddisfatte” ;
Se l’ideologia dominante “favorisce tutti gli stimoli e dà legittimità a tutte le esigenze”;
Se “l’ideologia non riconosce vizi e virtù, ma soltanto esigenze”;
Se si è voluto che”gli uomini siano indifferenti all’autorità morale”, e si proclama che “esistono tanti fini individuali quanti sono gli individui”;
Se la società progressista bolla come “reazionari (…) i pochi uomini liberi che si riconoscono in un linguaggio morale, riconoscono il sacro, sono dalla parte dei significati”
Se viene predicata l’incessante “lotta alla repressione” e promosso “il libertinismo”;
Se “è detto ‘fascista’ chi si riconosce in qualche piega superstite della tradizione etica e religiosa, o nell’arte e nella poesia tradizionale”, poesia che, “per usare le parole di Pound, è linguaggio investito, in somma misura, di significato”;
Se “a chi parla di altri fini da proporre alla società e all’educazione, l’ideologo risponde proponendo mezzi”, e nella pubblica istruzione domina “la pedagogia”, ossia il totalitario puntare sul “come” insegnare, non sul “cosa”;
Se non si vuole capire che il degrado del sistema scolastico “non è tanto nel suo essere scuola di massa, quanto nel suo essere vuota di significati”;
Se la pubblica istruzione s’è liberata “dal vecchio pregiudizio che l’insegnamento avesse come scopo la trasmissione dei contenuti del sapere”, con ciò portando “alla scomparsa di ogni priorità di oggetti”, e dunque a “cancellare la responsabilità”;
Se s’è cancellata totalmente la nozione che “una democrazia degna di questo nome dovrebbe essere una democrazia di esseri umani e non semplicemente di sistemi formali” (T.S.Eliot);