Autore Topic: Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide  (Letto 4291 volte)

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Offline bluerosso

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Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« il: Luglio 27, 2017, 12:55:46 pm »
http://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/madre-spara-figlio-1.3295740

Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
Porto S. Stefano, Loredana Busonero ha sparato alla testa al figlio di 17 anni, morto poco dopo. Era vedova dell'ex sindaco

Porto Santo Stefano (Grosseto), 27 luglio 2017 - Il comandante della polizia municipale di Monte Argentario, Loredana Busonero, 55 anni, ha sparato al figlio Francesco Visconti, 17 anni (ne avrebbe compiuti 18 il 2 agosto), con la pistola di ordinanza e poi si è tolta la vita. Il ragazzo, ferito alla testa gravemente, doveva essere trasferito in elisoccorso all'ospedale Le Scotte di Siena ma è morto prima del trasferimento. È accaduto stamani a Porto Santo Stefano.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Orbetello; da loro si apprende che il figlio sarebbe stato ucciso nel sonno, mentre era ancora nel proprio letto. I corpi, fino al nullaosta della Procura, sono rimasti nella bella villa con vista sul mare, un luogo incantevole che stamani è diventato un teatro dell'orrore.

La donna, dal 1993 in servizio al Comune, fino a ieri ha prestato regolarmente servizio come ogni giorno, spiegano alcune fonti che aggiungono come i motivi del gesto appaiano al momento "incomprensibili": né lettere né messaggi di addio sono stati trovati nell'abitazione e al momento solo un raptus di follia può sembrare l'unica spiegazione plausibile, anche se saranno gli inquirenti a scavare per cercare di capire meglio come sia potuta accadere una tragedia simile.
A occuparsi delle indagini è il sostituto procuratore Maria Navarro. I carabinieri hanno posto sotto sequestro anche l'ufficio della donna al comando di polizia municipale.

La Busonero era rimasta vedova nel maggio del 2015 del marito Marco Visconti, avvocato ed ex sindaco dell'Argentario già vicepresidente della Provincia di Grosseto.

In passato la donna era stata a processo per una duplice accusa di abuso di ufficio relativamente a una vicenda di concessioni demaniali, ma era stata assolta in entrambi i procedimenti.

A sentire gli spari e dare l'allarme, poco prima delle 8, sono stati i vicini di casa, una villetta a schiera sulla panoramica, di fronte al mare.

IL DOLORE DEL PAESE - "Non ce lo aspettavamo, è una vera tragedia", dice Arturo Cerulli, sindaco di Monte Argentario, arrivato insieme al vicesindaco Priscilla Schiano sul luogo dell'omicidio-suicidio. "Fino al giorno prima ho parlato con Loredana di lavoro e non ha mai dato segni che lasciassero presagire un atto del genere. Sono molto dispiaciuto", ha aggiunto il sindaco.



E' stato un raptus. In questi casi questa parola si può usare....
E i motivi sono "incomprensibili". Quando capita ad un uomo i motivi sono "comprensibilissimi".



Online Massimo

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #1 il: Luglio 27, 2017, 13:47:14 pm »
E adesso come la mettiamo? La violenza sui minori e il figlicidio sono ancora "maschili"?
E possiamo riproporre la domanda che SEMPRE ci si pone a parti invertite: "Ma non poteva una buona volta ammazzarsi LEI e basta?".

Alberto1986

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #2 il: Luglio 27, 2017, 13:47:51 pm »
Notare anche come, in questi casi, i media utilizzino sempre parole al maschile (comandante), senza articoli e senza riferimenti a "donna". Io stesso ci sono cascato questa mattina, leggendo, in tv, i titoletti di fondo di TgCom24.

Offline bluerosso

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #3 il: Luglio 27, 2017, 14:02:11 pm »
E adesso come la mettiamo? La violenza sui minori e il figlicidio sono ancora "maschili"?
E possiamo riproporre la domanda che SEMPRE ci si pone a parti invertite: "Ma non poteva una buona volta ammazzarsi LEI e basta?".

Calmo.
E' solo una pausa. Un incidente di percorso.
Da domani il rosario ricomincerà.

Online Massimo

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #4 il: Luglio 27, 2017, 14:42:05 pm »
Calmo.
E' solo una pausa. Un incidente di percorso.
Da domani il rosario ricomincerà.

Io non ci conterei più di tanto.

Offline ReYkY

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #5 il: Luglio 27, 2017, 15:00:49 pm »
Notare anche come, in questi casi, i media utilizzino sempre parole al maschile (comandante), senza articoli e senza riferimenti a "donna". Io stesso ci sono cascato questa mattina, leggendo, in tv, i titoletti di fondo di TgCom24.


Infatti fino a quando non ho aperto l'articolo pensavo  che fosse un lui... :doh: quando non conviene la 'a' o la 'essa' vengono messo da parte.

Offline Sardus_Pater

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #6 il: Luglio 27, 2017, 22:12:27 pm »
In quella fogna che è il Tg2 hanno intervistato una donna, credo il vicesindaco del comune di Monte Argentario, che ha detto l'oscenità giustificativa che la vigilessa abbia ammazzato il figlio a causa del grande amore che provava per lui che l'ha portata a "prenderlo con sé".
Spero che internino persone del genere. TSO immediato :mad: !!!
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Online Frank

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #7 il: Luglio 28, 2017, 00:25:18 am »
Sardus_Pater

Citazione
In quella fogna che è il Tg2 hanno intervistato una donna, credo il vicesindaco del comune di Monte Argentario, che ha detto l'oscenità giustificativa che la vigilessa abbia ammazzato il figlio a causa del grande amore che provava per lui che l'ha portata a "prenderlo con sé".


Un classico.
Personalmente, in casi del genere, non ho mai ascoltato (né letto) una donna che giudicasse un pezzo di merda una madre che uccide il proprio figlio.
No, è sempre colpa di qualcosa e soprattutto di qualcun altro (marito, fidanzato, amante, fratello, padre, il patriarcato, il maschilismo, ecc)
Del resto anche molti uomini ragionano in maniera analoga.
Viceversa si ribalta tutto e le opinioni cambiano radicalmente.
Questo è il c.d. sentimento collettivo, per cui c'è ben poco da fare.

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ps: questo è quanto scrisse alcuni lustri fa uno dei pionieri della QM.

Citazione
Quando una madre uccide un figlio,  le condizioni psichiche-emotive e l'intenzionalità  condizionano il giudizio e la pena molto di più di quanto non avvenga per i padri, che di regola vengono giudicati e condannati in base a dati oggettivi: reato compiuto ed effetti prodotti.

   Già negli anni Settanta, negli Stati Uniti, Philip Resnick osservava una netta tendenza a considerare malate più che assassine le donne che uccidevano i propri figli, con il risultato che il 68% finiva in ospedale psichiatrico e solo il 27% in prigione. Per i padri assassini la proporzione era invertita: il 72% in prigione o dal boia e il 14% in manicomio.

   Anche in Italia, da uno studio svolto dal Centro Studi Psicologia Applicata sulle perizie psichiatriche disposte per i reati contro la persona nel periodo compreso tra il 1978 e il 1994, emerge l'assoluta prevalenza di femmine (13 contro 5 degli uomini) nell'uccisione dei figli, reato che rappresentava il 54% degli omicidi femminili. In questi casi le femmine non erano mai giudicate capaci di intendere e di volere mentre gli uomini risultavano in possesso delle proprie facoltà, dunque imputabili, nel 40% dei casi.

  Stessa violenza, due pesi e due misure.

Alberto1986

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #8 il: Luglio 28, 2017, 01:43:22 am »
In quella fogna che è il Tg2 hanno intervistato una donna, credo il vicesindaco del comune di Monte Argentario, che ha detto l'oscenità giustificativa che la vigilessa abbia ammazzato il figlio a causa del grande amore che provava per lui che l'ha portata a "prenderlo con sé".
Spero che internino persone del genere. TSO immediato :mad: !!!

Solita storia. D'altronde il concetto di "sessismo" lo hanno inventato le femmine, perché, nonostante accusino noi di essere "sessisti", sono proprio loro, per natura, ad elaborare ogni situazione ed approcciarsi alla vita col filtro dell'uomo/donna, col fine di tutelare sempre il loro genere di appartenenza (e quindi loro stesse).

Online freethinker

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #9 il: Luglio 28, 2017, 08:25:54 am »
Solita storia. D'altronde il concetto di "sessismo" lo hanno inventato le femmine, perché, nonostante accusino noi di essere "sessisti", sono proprio loro, per natura, ad elaborare ogni situazione ed approcciarsi alla vita col filtro dell'uomo/donna, col fine di tutelare sempre il loro genere di appartenenza (e quindi loro stesse).

Proprio così: se a lor signore fa comodo, l'eliminazione di un figlio con l'aborto (un diritto fondamentale della donna :sick:), oppure con l'infanticidio (buttando il neonato dalla finestra o abbandonandolo in un cassonetto dei rifiuti), oppure a colpi di pistola se è più grandicello, è una cosa normale, al massimo denota un po' di stress da curare.
Gli stessi comportamenti, messi in atto da un uomo, sono turpi omicidii :doh:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Sardus_Pater

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #10 il: Luglio 28, 2017, 16:16:13 pm »
Solita storia. D'altronde il concetto di "sessismo" lo hanno inventato le femmine, perché, nonostante accusino noi di essere "sessisti", sono proprio loro, per natura, ad elaborare ogni situazione ed approcciarsi alla vita col filtro dell'uomo/donna, col fine di tutelare sempre il loro genere di appartenenza (e quindi loro stesse).

Ci vorrebbe del SANO sessismo, per queste qua!
Il femminismo è l'oppio delle donne.

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #11 il: Luglio 30, 2017, 10:42:03 am »
Un classico.
Personalmente, in casi del genere, non ho mai ascoltato (né letto) una donna che giudicasse un pezzo di merda una madre che uccide il proprio figlio.
No, è sempre colpa di qualcosa e soprattutto di qualcun altro (marito, fidanzato, amante, fratello, padre, il patriarcato, il maschilismo, ecc)
Del resto anche molti uomini ragionano in maniera analoga.
Viceversa si ribalta tutto e le opinioni cambiano radicalmente.
Questo è il c.d. sentimento collettivo, per cui c'è ben poco da fare.


https://www.facebook.com/antonellaboralevi/?hc_ref=ARTCMzJCV8XwcZFoPZa2YjIRDhPLK_fcKWq8P8BzNbijBfnKnyE2vqSle0UE3PgVB_0&fref=nf

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Francesco Moretti Il momento più terribile per chi sta attraversando la depressione è il mattino presto, quando ti si ripresenta un'altra lunga, inutile, tormentata giornata. È il momento che segue un risveglio spesso precoce, a guardare impotenti i minuti che passano sulla radiosveglia, arrovelati da pensieri angosciosi, malati, ripetitivi, ossessionanti. Quella mattina, molto probabilmente, la donna ha pensato che per uscire dall'abisso in cui era precipitata, la soluzione definitiva era quella di annullarsi insieme a quello che gli era rimasto di più caro, per non fare soffrire anche lui. Chi è passato attraverso la depressione può intuire, magari da lontano, cosa si prova in quei momenti.
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Rita Fantoni È verissimo quello che hai scritto, purtroppo l'ho vissuto, il mattino è tragico. Ti prende un nodo allo stomaco e niente e nessuno può aiutarti. Non pensi a lavarsi, a mangiare, al lavoro. Un vuoto pieno solo di paure e non hai la forza di cominciare a vivere la giornata. Ma pensare, organizzare una simile tragedia va ben oltre ad uno stato depressivo. Qualcosa si era spezzato dentro di lei, ed è riuscita a rompere quella non-volontà tipica dei depressi. Non so cosa perché chi arriva a compiere simili gesti ha mollato definitivamente gli ormeggi e come in questo caso non sapremo forse mai quale sia stato il percorso della sua mente. Si dice : è impazzita. Sicuramente è avvenuto qualcosa che l'ha spinta, comunque è stata una decisione ed il depresso non prende decisioni, a compiere un atto che noi non possiamo decifrare.
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Alessio Fionda i vigili urbani non esistono più dal 1986 quindi faccia il conto lei di quanto tempo è passato. Era una comandante donna di una polizia locale e come tutti i corpi di polizia in italia locali e statali i temi psicologici non sono minimante seguiti o sostenuti
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Rita Fantoni
Rita Fantoni La depressione non si previene e non servono corsi o altro.
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Giovanna Villa Giusto il silenzio x questa tragedia nessuno ha il diritto di giudicare questa mammma
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Mara Capacci
Mara Capacci Nn ci sono parole x un commento e forse è giusto nn farne....
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Fatima Tyaqi
Fatima Tyaqi Ma cosa è successo???
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Milva Capacci Dolore, infinito dolore.😢
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Patrizia Papa
Patrizia Papa Giustissimo!!! Shhhhh...🙏
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http://www.lastampa.it/2017/07/28/societa/lato-boralevi/la-tragedia-della-mamma-con-la-pistola-KEZYE4Mkqxu66Ipbhj6l5O/pagina.html

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“La tragedia della mamma con la pistola”
ANSA

Pubblicato il 28/07/2017
Ultima modifica il 28/07/2017 alle ore 14:52
Antonella Boralevi

Perchè ci fa così impressione, la storia di Loredana Busonero e di Francesco, che faceva lo scientifico, era bravissimo a scuola, suonava il pianoforte, aiutava lo zio al distributore e la prossima settimana avrebbe compiuto 18 anni?

 

È una tragedia che assomiglia a tante altre, purtroppo. Un genitore che si porta dietro i figli nella morte. Perchè non vuole lasciarli soli nel mondo, spiegano le ricerche degli psicologi. Perchè sente i figli come oggetti nella sua proprietà, spiegano altre ricerche di altri psicologi. C’è, nella storia di Loredana e di Francesco, un particolare che colpisce l’attenzione. Che ti fa sussultare. I media hanno scelto, tutti, di raccontare questa tragedia partendo da quel particolare. Lei era la Comandante dei Vigili urbani di Monte Argentario. Era una donna con la pistola. Una mamma con la pistola.

 

Ogni suicidio è un mistero. Ci interroga, noi rimasti vivi, su quello che avremmo potuto fare affinchè non accadesse. Su cosa avremmo dovuto vedere, capire, ascoltare, consolare. Ci sono sempre amici e familiari e vicini che dicono che chi ha ucciso e si è ucciso era una persona normalissima, educata, gentile, che nulla avrebbe potuto far prevedere quello che poi è successo. Ogni suicidio diventa un racconto. Senza che il protagonista ne sia più l’autore. Guardo le foto di questa mamma e di questo figlio e penso che abbiano diritto al nostro silenzio. 

 

Offline bluerosso

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #12 il: Luglio 30, 2017, 11:34:23 am »
"Ogni suicidio è un mistero"

Vero. Tranne in un caso. La Boralevi dovrebbe saperlo.
Quando un uomo si uccide dopo avere ucciso una donna.
In quei casi nessun mistero. Anzi: una storia già scritta. Nessuna difficoltà d'analisi. Nessuna necessità di comprendere.
E' già tutto pronto.
Prima ancora che arrivi la scientifica a capire cosa sia successo, la "verità" ha già fatto il giro del mondo.
« Ultima modifica: Luglio 30, 2017, 11:44:31 am da bluerosso »

Online Massimo

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #13 il: Luglio 30, 2017, 12:56:35 pm »
C'è bisogno ancora di qualcos'altro per renderci conto che è in atto da tempo e a favore delle donne un giustificazionismo alla rovescia?
Persino in casi come questi: figlicidio e suicidio. Rinnovo ancora la domanda che sempre ci si pone quando l'azione è maschile: "MA NON POTEVA SPARARSI LEI E BASTA?".

Offline bluerosso

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Re:Comandante dei vigili spara al figlio e si uccide
« Risposta #14 il: Luglio 30, 2017, 14:04:12 pm »
C'è bisogno ancora di qualcos'altro per renderci conto che è in atto da tempo e a favore delle donne un giustificazionismo alla rovescia?
Persino in casi come questi: figlicidio e suicidio. Rinnovo ancora la domanda che sempre ci si pone quando l'azione è maschile: "MA NON POTEVA SPARARSI LEI E BASTA?".

La risposta alla tua domanda c’è. Ma è indicibile.
Se venisse data, cadrebbe tutto il castello che da cinquant’anni faticosamente, menzogna dopo menzogna è stato costruito.
Quel povero ragazzo, non aveva nessuna attribuzione propria.
I figli sono la mera estensione della madre.
Creature. Nel senso etimologico del termine.
Sono il frutto dei “loro” diritti riproduttivi.
Niente più.
Nei casi più tragici (come questo) hanno come destino di sparire assieme alla loro “creatrice”.
Ma in tutti gli altri casi (la stragrande maggioranza...per fortuna), i figli, maschi o femmine indistintamente, sono ormai elaborati al di fuori dell’azione della natura.
La riproduzione, il concepimento, la gravidanza, il parto, sono innanzitutto eventi legati al naturale.
Al ciclo biologico degli esseri umani. Che ne sono il tramite.
Alle nostre latitudini invece, si è deciso che non è così.
Che i figli sono un diritto.
E quando si stabilisce un diritto esso si accompagna inesorabilmente alla responsabilità di chi lo esercita.
Milioni (miliardi?) di donne sono state convinte che la maternità è un fatto loro.
E’ fonte di realizzazione propria. E’ un fatto “magico”. Carico di simbologie.
Ogni 28 giorni, senza il seme maschile, ogni donna in età fertile "produce" semplicemente un grumo di cellule.
Ma questa insuperabile necessità di un altro essere umano, l’uomo….il “maschio”, è stata aggirata, con un’azione strategica ben congeniata e meglio orchestrata.
Gli scenari futuribili dell’eugenetica femminista che più di una volta qui, e non solo qui sono stati adombrati, non sono all’anno zero.
Questo è il loro cultivar.