Autore Topic: Non è un paese per femmine  (Letto 6361 volte)

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Offline Sardus_Pater

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #15 il: Agosto 05, 2017, 10:37:22 am »
Anche se comprendo le ragioni di Salar, non posso che concordare con Frank.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #16 il: Agosto 05, 2017, 11:52:36 am »
Citazione
E invece no, perché il problema principale sono i maschi e non le femmine o il femminismo.
Femminismo la cui espansione è da imputare in primis all'idiozia maschile e non ad una presunta e devastante forza femminile.


Ma io non è che non ho notato il fenomeno femminismo è più dovuto agli uomini che non alle donne e ci ho fatto un'analisi giusta o sbagliata che sia.
Appunto perchè ''vecchio'' non sono vergine del fenomeno,ma lo analizzo non è che continuo a riproporre sempre ''prove'' di questo fenomeno dal momento che ormai è acclarato.



”Women against feminism”, la guerra DENTRO i sessi”
di Enrico Fiorini

Quando la lotta di classe esce dalla porta, rientra dalla finestra.

 Voglio parlare di ”Women against feminism” non per elogiarlo, ma per sancire che esso è la più piena dimostrazione di come la guerra dei sessi di cui si parla sia sempre un’illusione. Ci aveva già pensato Carla Bruni a dare il là, quando aveva detto che lei non aveva alcun bisogno del femminismo. Ma che cosa intendeva dire la Carlà?

Intendeva forse dire che il motore sociale del femminismo è l’invidia delle donne brutte nei confronti di quelle belle e che lei in fin dei conti percepisce questa invidia che in un certo senso è diretta ANCHE nei suoi confronti?

Probabilmente sì, e se sussiste un filo conduttore del movimento ”women against feminism”, è proprio una certa avvenenza delle partecipanti che si fanno il selfie, pubblicano la foto e dicono ”IO NON HO BISOGNO DEL FEMMINISMO” quasi a voler dire “Beh, io sono come Carla Bruni e non come Andrea Dworkin,se permettete”.

Con ogni probabilità è stata lei, la madrina nobile di ”women against femminism”, che poi è iniziato e nelle fantasie di alcuni magari un pò reazionariucci aveva destato i desideri mai del tutto assopiti di questa fantomatica ”donna tradizionale”che secondo me non è mai esistita.

In realtà si è trattato di un movimento ”egoista-speculare” al femminismo, in cui in pratica alcune donne un pò più fisicamente avvenenti, hanno lanciato l’offensiva contro le “cesso-femministe” (voglio essere volutamente provocatorio), insomma una prova in più che il mondo non si divide in maschi e femmine, ma in chi può e chi non può, “E se io posso, lo devo far rimarcare che io posso, tu no, e a differenza di te io  non ho alcun bisogno di qualcuno che mi aiuti a potere, do you understand”?

Eh sì, perchè non c’è nulla di più falso della cosiddetta guerra dei sessi; la verità è che l’unica VERA guerra in corso, è la guerra DENTRO i sessi.

E così le neofemministe dopo che le loro madri hanno bruciato il reggiseno in piazza, ora casualmente fanno le moraliste e da neotalebane quali sono vorrebbero coprire le donne in tv, e si lanciano ad ogni piè sospinto contro la mercificazione della ”donna oggetto”, E NOI IN FIN DEI CONTI CREDIAMO DI SAPERE IL PERCHÉ …

Ma che cos’è questa storia, ormai trita e ritrita della ”donna oggetto”, se non l’ennesimo tentativo di cercare di gettare fumo negli occhi e di ribaltare la realtà, ovvero i ruoli di privilegiati e vittime?

Come la volpe critica l’uva che è troppo acerba perchè non ci arriva, così la femminista, invidiosa delle donne che riescono ad arrivare in tv, in virtù delle loro grazie, le lancia addosso questo anatema di ”donna oggetto”, ”vittima dell’oppressione patriarcale”,  così come la volpe proclama l’acidità dell’uva che sotto sotto, bramerebbe ad ogni istante.

Prima di mentire a noi, mentono innanzitutto a loro stesse.

Esempio: io sono una “burzona” obesa e vedo queste superfighe che si pigliano i supericchi sui panfili, e stanno in tv che è l’apoteosi della vanità femminile, e crepo di invidia, allora scrivo un libercolo ridicolo e patetico e in pratica cerco di ribaltare tutto per sentirmi meglio …

… quindi io “chiatta burza pseudonintellettuale” che scrivo il libro femminista di “merda” sono una donna emancipata, invece loro che vivono da principesse sui panfili o che hanno la gloria della tv, sono delle povere mentecatte donne oggetto stuprate dalla cultura patriarcale, insomma delle poverette da compatire … loro … mica io “burza sfigata”..nevvero?

E così abbiamo raggiunto un primo skill ”l’inzuccheramento della pillola”, che oggi in tempo dell’americanissimo ”think pink” è davvero molto alla moda, cioè in pratica la capacità di mentire a sè stessi, per non affrontare la realtà, e noi sappiamo che le donne sono maestre in questo…

Quindi tutte le “cesse”,e magari anche le “meno-cesse” insicure complessate, quelle ”specchio-specchio delle mie brame chi è la più magra del reame”, tra un musli di danone di vita-snella, una liposuzione, un ritocchino e l’indimenticabile e misteriosa (per il genere maschile) ‘beauty-farm”, dopo aver letto l’indimenticabile pietra miliare dell’autocoscienza femminile moderna, l’eccelso ”il viaggio dimagrante” di Rosanna Lambertucci…

… non potranno non notare in libreria, questo libercolo che dopo tutti questi tentativi falliti di apparire più belle, in pratica le libera dalle loro ansie di apparire brutte spiegandogli che le donne superfighe in tv, che loro vorrebbero sostituire, sono in realtà delle vittime, quindi, dopo 6 interventi chirurgici, 74 diete fallite, 8 liposuzioni con cui si poteva sfamare il biafra …

… tu cara donna quando leggi il libro che ti spiega che le superfighe in realtà sono delle vittime, dovresti esserti resa conto di essere arrivata all’ultimo stadio:la resa, LA NEGAZIONE DI CIO’ CHE HAI SEMPRE DESIDERATO E MAI OTTENUTO.
Ma loro sanno come seppellire questa dolorosa coscienza nello scantinato dell’inconscio.
Quindi odiano e non sanno nemmeno perchè odiano …

E così il loro odio nello scantinato dell’inconscio, eterodiretto verso bersagli fittizi, non può che crescere e proliferare e diffondersi come un virus, nutrendosi dell’insoddisfazione e della frustrazione, ubiquitaria nella società di oggi.

Si riciclano in posizioni pseudointellettuali senza valore, in cui riciclano sempre le stesse frasi e gli stessi temi, si scagliano contro il maschio cattivo che sarebbe reo di tutto questo smutandamento, anche quando sanno benissimo che le stesse pose osè di donne ”oggetto” le trovi in playboy, come su ”vogue’ o ”donna moderna” ovvero riviste scritte, concepite e lette quasi esclusivamente da donne.

E allora questa crociata contro il maschio che le trasforma in donne ”oggetto” a noi insospettisce un pochettino,  giacchè a noi sembra che l’unica colpa del maschio in questione sia di preferire le ”conigliette” a loro, ed è contro di lui che allora si scagliano …

Un risentimento che sarebbe anche comprensibile se solo loro avessero la forza dell’autocoscienza, ma l’autocoscienza al giorno d’oggi manca del tutto, e non solo alle donne.

Anche gli uomini, specialmente quelli frustrati affidano al femminismo la loro invidia sociale, incapaci di riconoscere sè stessi come uomini beta, essi sono i primi a scagliarsi contro il presunto patriarcato che sarebbe reo di relegarli al fondo delle categorie sociali.

E così partecipano alle manifestazioni di piazza femministe contro Berlusconi di ”se non ora quando’, essenzialmente perchè lui può scopare e loro no, ma dando al tutto una veste di rispettabile ”lotta per la dignità delle donne”.

Qual’è infatti la posizione degli uomini che aderiscono al femminismo?
La mia idea è che anche qui sia in atto una guerra non fra generi, ma all’interno di un genere, cioè ci troviamo anche qui in un conflitto, tra chi può e chi non può …

Il punto è che gli uomini che sono scartati dalle donne e che sanno che non hanno chance scaricano il loro odio nei confronti del maschio alfa ricco, usando il femminismo e le mignotte come grimaldello contro di loro.

Noi in Italia abbiamo un chiaro esempio di questo fatto:
”le olgettine di Berlusconi, e Ruby Rubacuore”

cioè io prendo le donne e gli dò potere di ricattare e di distruggere un uomo”, ovvio che se io sono un barbone, non potrò mai essere rovinato

1) perchè soldi da farmi fottere non ne ho
2) perchè nessuna donna mi caga quindi come faccio a essere rovinato?

Così divento femminista perchè  dentro di me non sopporto questi stronzi che mi comandano e si fanno le belle fighe, e cerco di fare in modo che le belle fighe li rovinino, o che addirittura li sostituiscano.

Ora mi si dirà e perchè che ne so appunto, Berlusconi o Briatore o altra gente non prendono questa che è l’unica vera minaccia al loro potere e la distruggono?

La risposta non è semplice.

Quest’arma, il femminismo, può sempre essere utilizzata contro il singolo, e mai contro la comunità dei potenti, che non può essere complessivamente minacciata dal femminismo, in particolare è un arma utile contro i parvenù che vogliono inserirsi nella comunità dei ricchi, e contro i dissidenti (Assange).

In altre parole il femminismo colpisce gli alpha, ma non gli alpha degli alpha, i quali ne sono immuni, per cui da una parte permette lo sfogo della rabbia degli esclusi, dall’altra da a chi ha veramente in mano il potere la possibilità di colpire gli outsider arricchiti che possano mettere a rischio il gotha.

Insomma funzionale al basso e all’alto.

E del resto, come potrebbe essere diverso?

In una società che ha fatto uscire la lotta di classe dalla porta, questa inevitabilmente rientra dalla finestra.

Sono persuaso dunque, che il femminismo sia espressione di una frustrazione generalizzata tipica delle società ipercompetitive anglosassoni, come maschera fittizia sotto la quale si celebra l’unica vera battaglia di sempre, quella tutta interna ai sessi, tra chi può e chi no, fra i maschi alfa e quelli beta, e fra le femmine alfa e quelle beta.

Il movimento degli uomini beta non critica la rabbia, l’invidia sociale degli esclusi, ma auspica di ritornare a delle modalità di lotta sociale intellettualmente ONESTE, in cui ognuno anzichè cercare di dipingersi come migliore, possa invece ammettere a sè stesso la propria frustrazione e indirizzandola in modo DIRETTO, AUTOCONSAPEVOLE (e dunque anche più maschile) nei confronti di chi è privilegiato.

Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #17 il: Agosto 05, 2017, 11:54:44 am »
Citazione
Io non mi rovino il fegato, tranquillo.

Sicuro?
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Offline Salar de Uyuni

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #18 il: Agosto 05, 2017, 12:14:12 pm »
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E lascia stare Cheope, Cesare e Michelangelo.

Credo che la questione maschile progredisca più analizzando il comportamento di Cheope,Cesare e Michelangelo che non su quello delle nullità del blog la Repubblica.
Io cerco di dare un significato alla mia vita di uomo e il problema della maggior parte degli uomini è che non trovano un senso,e non lo troveranno leggendo l'insenso di chi si augura l'estinzione del genere maschile (ovvero sè stessi) a favore di quello femminile.
Hanno perso il senso.
Paradossalmente attaccare un maschiopentito denunciandolo come nullità serve ad irrigidire la sua posizione e molti che visitano il sito sono maschiopentiti di default quindi in un certo senso si sentono attaccati se ne vergognano perchè riconoscono il loro errore ma non cambiano opinione perchè hanno passato troppo tempo in quella sponda anche se riconoscono il loro errore.
L'uomo è debole. (la donna anche)
Le cose sono 2:
o uccidiamo 30 milioni di maschi perchè tranne noi sono femministi di default
o li persuadiamo senza attaccarli in modo diretto.
Per questo invito a smetterla di postare tutte le cagate che scrivono dicendo:sono nullità e discutiamo del PERCHE' del fenomeno.
Il fenomeno di per sè è acclarato non servono altre ''prove''.
Altrimenti la qm rimane ferma.
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Online Frank

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #19 il: Agosto 05, 2017, 12:48:04 pm »
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Io non mi rovino il fegato, tranquillo.
Sicuro?

Più che sicuro.
Io sono "Frank" non un "mister spara cazzate".
Semmai a rovinarmi il fegato sono le quotidiane incazzature sul lavoro e i debiti con la banca.

Online Frank

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #20 il: Agosto 05, 2017, 13:04:30 pm »
Credo che la questione maschile progredisca più analizzando il comportamento di Cheope,Cesare e Michelangelo che non su quello delle nullità del blog la Repubblica.

Hai troppa fiducia nella specie umana e soprattutto nei nostri simili, ai quali di certe tematiche frega meno di zero.


Citazione
o uccidiamo 30 milioni di maschi perchè tranne noi sono femministi di default

Considerando che quella maschile è una questione occidentale e non solo italiana, bisognerebbe ucciderne moltissimi di più.


Citazione
o li persuadiamo senza attaccarli in modo diretto.

Persuadere milioni di uomini ?
Scherzi, vero ?


Citazione
Per questo invito a smetterla di postare tutte le cagate che scrivono dicendo:sono nullità e discutiamo del PERCHE' del fenomeno.

Bene, allora facci un elenco di tutto ciò che dobbiamo scrivere.



Citazione
Altrimenti la qm rimane ferma.

Parole del genere son state scritte anche da altri proprio nel forum dal quale provieni (che fu aperto nell'ormai lontano 2003), il che dimostra che il problema non sono gli uomini che si sono occupati, e si occupano, della QM, bensì i nostri simili, totalmente indifferenti alle questioni uomo-donna.
Uomini ai quali puoi spiegarglielo anche in ostrogoto o in aramaico, ché tanto non cambierà nulla, a parte qualche singolo individuo più raro dei panda.


@@

Per inciso: a distanza di quasi 20 anni, cioè da quando fu aperto il sito di Uomini3000, nonché quello dei Maschi Selvatici, oggi questo forum dovrebbe avere come minimo migliaia di iscritti.
E invece niente di tutto ciò è accaduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #21 il: Agosto 05, 2017, 13:23:30 pm »
Citazione
Parole del genere son state scritte anche da altri proprio nel forum dal quale provieni (che fu aperto nell'ormai lontano 2003), il che dimostra che il problema non sono gli uomini che si sono occupati, e si occupano, della QM, bensì i nostri simili, totalmente indifferenti alle questioni uomo-donna.
Uomini ai quali puoi spiegarglielo anche in ostrogoto o in aramaico, ché tanto non cambierà nulla, a parte qualche singolo individuo più raro dei panda.

Non è che non gliene frega niente.
E' diverso.
Gli va bene così.
Il femminismo esiste perchè LORO VOGLIONO CHE ESISTA,Frank.
Tu probabilmente sei un duro,tanto di cappello.
La maggior parte degli uomini ha il ventre molle.
Ha paura di quelli come te.
Non è che tu (noi) non abbiamo ragione.
E' proprio perchè abbiamo ragione che hanno paura della pillola amara della lucidità.
E soprattutto non capiscono perchè combattere una battaglia destinata a esser persa.
Il tempo è più forte di Mr Frank.
Logorerà anche te se non trovi un senso.
Il dramma dell'uomo moderno è che ha perso il senso.
Senza un senso l'uomo non può vivere,la donna sì.
Questo dramma avviene PRIMA dell'avvento del femminismo.
E' su questo dramma che bisogna riflettere.
Non sulle parole di chi auspica l'estinzione del maschio.
Il primo a voler scomparire è il maschio stesso.
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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #22 il: Agosto 05, 2017, 15:35:28 pm »
Salar

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Non è che non gliene frega niente.
E' diverso.
Gli va bene così.

Ad una parte di essi, sicuramente, ma a moltissimi altri no.
Il maschio medio è soventemente sordo e cieco al riguardo.



Il tempo è più forte di Mr Frank.

Oh, ma questo è più che sicuro.
Come diceva Proximo nel film "Il Gladiatore":


"Ombre e polvere, Massimo".

Offline Salar de Uyuni

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #23 il: Agosto 05, 2017, 17:37:14 pm »

Citazione
Ad una parte di essi, sicuramente, ma a moltissimi altri no.
Il maschio medio è soventemente sordo e cieco al riguardo.

Semplice stupidità o c'è dell'altro?
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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #24 il: Agosto 05, 2017, 17:43:07 pm »
Credo dovresti accettare il fatto che in materia di femmine il maschio medio è realmente limitato.
Poi si possono fare tutti i filosofeggiamenti che vuoi, figurati.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #25 il: Agosto 05, 2017, 18:09:08 pm »
Si ma qui transita un sacco di gente anche se non si iscrive che cosa li blocca?
L'intelligenza si distribuisce secondo gaussiana.
Punto primo circa il 30% dei maschi dovrebbe aver capito il giro della giostra e bloccato il tutto,se necessario anche con la violenza,ma non sarebbe necessario.
Però non lo fanno,perchè?
Sai perchè?
Perchè gli stupidi sono out,mentre gli intelligenti sono LA NERBATURA del femminismo.
Odiano a tal punto gli stupidi maschi alfa raccomandati che vedono passare avanti nei posti che contano che vedono nel femminismo,ovvero nel moia sansone con tutti i filistei l'unica soluzione.
La nostra è una società ingessata socialmente e non c'è niente che sia strumento degli svantaggiati con le elites.
Non vedere in questo un vaneggiamento o un filosofemna,la rabbia antimaschile è generata dagli stessi uomini,prima ci arrivi prima ti apparirà tutto più chiaro.
Per di più i troppo intelligenti ovvero lo 0,1% della popolazione viene cooptata nelle elites e basta quello a rendere le aziende fruttifere.
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Offline Vicus

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #26 il: Agosto 05, 2017, 19:05:59 pm »
Perchè gli stupidi sono out,mentre gli intelligenti sono LA NERBATURA del femminismo.
Odiano a tal punto gli stupidi maschi alfa raccomandati che vedono passare avanti nei posti che contano che vedono nel femminismo,ovvero nel moia sansone con tutti i filistei l'unica soluzione.

Per di più i troppo intelligenti ovvero lo 0,1% della popolazione viene cooptata nelle elites e basta quello a rendere le aziende fruttifere.
Vedo una contraddizione nelle due frasi.
Nei posti che contano mettono deliberatamente idioti, allo scopo di affossare il Paese (in Corea chissà perché avviene l'opposto).

A parte una sparutissima minoranza, le élites non cooptano uomini intelligenti, ma tarati, gli unici ben adattati e a loro agio in questo sistema perverso. E ovviamente donne, ché malgrado le chiacchiere sono docili e non fanno mai domande.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #27 il: Agosto 05, 2017, 20:15:29 pm »
Citazione
Vedo una contraddizione nelle due frasi.
Nei posti che contano mettono deliberatamente idioti, allo scopo di affossare il Paese (in Corea chissà perché avviene l'opposto).

A parte una sparutissima minoranza, le élites non cooptano uomini intelligenti, ma tarati, gli unici ben adattati e a loro agio in questo sistema perverso. E ovviamente donne, ché malgrado le chiacchiere sono docili e non fanno mai domande.

Le elites cooptano non gli intelligenti,ma i superintelligenti come Bezos o i fondatori di facebook come Zuckenberg se non facessero così si taglierebbero le palle da soli.
Le donne sono messe nei posti di prestigio non di potere.
Non credo che le coopti.
Nelle massonerie che contano,tipo il grande oriente non ci sono femmine.
Coloro i quali sono abbastanza intelligenti da capire il sistema ma non abbastanza da sfruttarlo sono condannati.

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Offline Vicus

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #28 il: Agosto 05, 2017, 23:33:02 pm »
Le elites cooptano non gli intelligenti,ma i superintelligenti come Bezos o i fondatori di facebook come Zuckenberg se non facessero così si taglierebbero le palle da soli.
Le donne sono messe nei posti di prestigio non di potere.
Non credo che le coopti.
Nelle massonerie che contano,tipo il grande oriente non ci sono femmine.
Coloro i quali sono abbastanza intelligenti da capire il sistema ma non abbastanza da sfruttarlo sono condannati.
A me queste élites sembrano superstupide, ottuse. Basta vedere cosa fanno in politica estera e nel commercio internazionale. L'intelligenza abita solo presso i burattinai molto più in alto.
Le persone realmente intelligenti (i veri artisti e i veri scienziati) mettono in discussione gli assunti della società, e per questo vengono regolarmente esclusi quando in certi casi potrebbero davvero rendere il mondo migliore.
Ho avuto la fortuna di conoscere alcune persone eccezionali - nel migliore dei casi erano esclusi dal mondo accademico italiano (ahimé la verità va detta), nel peggiore vivevano nella miseria più nera.
Chi invece non sapeva scrivere ancora a 18 anni occupa posti di responsabilità, presidente di questo, direttore di quest'altro (mi piacerebbe essere più esplicito) :D
Ho letto di recente un articolo che sostiene che c'è un progetto cosciente per esiliare all'estero tutti i giovani di talento, in modo da non disturbare gli idioti al comando:

« Ultima modifica: Agosto 06, 2017, 12:29:57 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Non è un paese per femmine
« Risposta #29 il: Agosto 06, 2017, 10:20:29 am »
Si ma qui transita un sacco di gente anche se non si iscrive che cosa li blocca?
L'intelligenza si distribuisce secondo gaussiana.
Punto primo circa il 30% dei maschi dovrebbe aver capito il giro della giostra e bloccato il tutto,se necessario anche con la violenza,ma non sarebbe necessario.
Però non lo fanno,perchè?
Sai perchè?
Perchè gli stupidi sono out,mentre gli intelligenti sono LA NERBATURA del femminismo.
Odiano a tal punto gli stupidi maschi alfa raccomandati che vedono passare avanti nei posti che contano che vedono nel femminismo,ovvero nel moia sansone con tutti i filistei l'unica soluzione.
La nostra è una società ingessata socialmente e non c'è niente che sia strumento degli svantaggiati con le elites.
Non vedere in questo un vaneggiamento o un filosofemna,la rabbia antimaschile è generata dagli stessi uomini,prima ci arrivi prima ti apparirà tutto più chiaro.
Per di più i troppo intelligenti ovvero lo 0,1% della popolazione viene cooptata nelle elites e basta quello a rendere le aziende fruttifere.

Salar, ti faccio presente che già altri uomini, ben prima di me e di te, hanno più volte sottolineato in passato che il problema principale degli uomini sono gli stessi uomini.
Uno su tutti: "Silverback".

Resta un fatto: quando ci son di mezzo le femmine, anche uomini molto intelligenti in numerosi ambiti, dimostrano di essere fortemente limitati.
E non a causa di "guerre interne" o di chissà quali complotti.

Perciò figurati cosa c'è da aspettarsi dall' uomo medio.