Personalmente una soluzione l'avrei... ma mi taccio, ché è meglio.
Qualunque sia, fanno già di peggio:
http://www.agerecontra.it/public/press40/?p=9474Sacrifici umani compiuti in Europa da immigrati africani.
Se credete che i sacrifici umani siano un antico retaggio di culture selvagge definitivamente estinte e cadute nel limbo, vi sbagliate. Nonostante la propaganda antirazzista si sforzi costantemente di presentarci un’immagine politicamente corretta dei popoli africani, in Uganda l’uccisione di bambini per rituali stregoneschi è un fenomeno che ha raggiunto proporzioni davvero incredibili, a dimostrazione di come “pratiche che nei paesi civilizzati hanno portato i loro seguaci al patibolo continuano ad essere per il Sud del mondo ordinaria amministrazione” . Silvano Lorenzoni nel Selvaggio mostra come comportamenti che per i selvaggi costituiscono la normalità sono considerati tra i popoli civili sintomi di psicopatologie: “Inizierò mettendo a fuoco quelle manifestazioni che avvicinano il selvaggio ai comportamenti di quei civili che normalmente sono, o dovrebbero essere, confinati nelle istituzioni psichiatriche, e, successivamente, quelle (tossicodipendenza compulsiva, deviazioni sessuali ecc.) che più lo avvicinano all’animalità.
Ci viene spontaneo chiederci, visti gli attuali flussi migratori, quali saranno a lungo termine gli effetti dell’importazione di questa preziosa cultura nel continente europeo. La risposta ce la da un articolo di alcuni anni fa, in cui si descrive come l’immigrazione grazie alle associazioni antirazziste e umanitarie abbia permesso agli stregoni africani di esportare le loro pratiche di magia nera sino in Gran Bretagna. Tutto è cominciato col ritrovamento di un corpo mutilato nel Tamigi.
Si trattava di un bambino di razza africana cui erano stati amputati la testa, le gambe e le braccia; investigatori lo battezzarono Adam e cominciarono le indagini. La prima risultanza fu che la causa della morte era stato un accuratissimo taglio della vena giugulare, cui era seguito un drenaggio completo del sangue. (…) Studiando i resti del bambino sacrificato si scoprirono nello stomaco e nell’esofago resti di una pozione costituita da rare erbe africane; l’antropologo spiegò che si trattava di erbe che stordivano la vittima prima del sacrificio.
http://www.valianti.it/cgi-bin/bp.pl?pagina=mostra&articolo=1729Infine si scoprì che:
Bambini maschi tra i 4 e i 7 anni venivano comprati in Africa per 10/20 dollari; fatti arrivare in Gran Bretagna assieme a coppie di richiedenti asilo, che se ne avvalevano per facilitare le pratiche di accettazione, e poi passati a sette segrete apparentemente di denominazione cristiano-evangelica, in realtà sette sataniche che li sacrificavano, spesso dopo averli torturati, per cacciare «cattivi spiriti» o malattie. I bambini importati dall’Africa in questa maniera sarebbero almeno un centinaio e questa potrebbe essere la punta di un iceberg.
Tra poche decine di anni l’Europa si sarà definitivamente trasformata in un continente africano. Non è difficile perciò ipotizzare un aumento di queste pratiche, con buona pace di progressisti e associazioni umanitarie. Già l’anno scorso abbiamo avuto notizia di un caso simile, riguardante un barcone attraccato a Lampedusa. Un sopravvissuto, un ghanese di 16 anni, raccontò infatti che durante l’attraversata furono gettati in mare alcuni uomini per “placare gli spiriti del mare”:
A bordo del barcone venivano eseguiti sacrifici umani per invocare il sostegno di qualche divinità pagana nei momenti di difficoltà, o anche semplicemente per punire qualche innocente che veniva ritenuto colpevole di aver provocato qualche danno ai motori dell’imbarcazione. La regia degli avvenimenti era tenuta da quattro donne, quattro maghe, delle santone nigeriane che eseguivano riti magici a bordo dell’imbarcazione indicando di volta in volta chi doveva essere gettato in mare. Il fatto che nell’imbarcazione ci fossero etnie diverse ha favorito una sorta di guerra interna dominata da alcuni nigeriani. Un sopravvissuto ha raccontato che
donne di etnia nigeriana facevano riti magici al termine quali indicavano qualcuno. Questo veniva preso, legato mani e piedi e ancora vivo gettato in mare.
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2011/11/30/IMMIGRATI-Sacrifici-umani-sul-barconi-orrore-a-Lampedusa/225793/Una cosa molto importante da sottolineare è che tutte le donne arrestate erano ospitate in strutture di accoglienza: “due a Palinuro, in provincia di Salerno, uno a Cosenza e altri due in un albergo di Enna” e che tutti i responsabili, “erano già in possesso di permesso di soggiorno dopo avere richiesto e ottenuto asilo politico”.