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Violenza femminile: La violenza DELLE donne!

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mik:
Assolda killer per uccidere la sorella
ma l'uomo si pente e avverte la vittima

Verona, la donna era ai ferri corti con la famiglia per l'eredità
Era pronta a pagare l'omicidio 40mila euro. E' stata arrestata

VERONA (22 ottobre) - Aveva tentato di assoldare un killer per ammazzare la sorella e punirla per l'avvenuta spartizione dell'eredità del padre che non condivideva.
Non ha, però, fatto i conti con gli scrupoli di coscienza dell'uomo, che ha rivelato il piano alla vittima predestinata che, a sua volta, ha fatto arrestare la sorella. In manette è finita Giulia Morbini, 46 anni residente a Peschiera del Garda (Verona). A rivelare tutto è stato un disoccupato di 50 anni di Peschiera che dopo aver ricevuto la proposta (il compenso per il "disturbo" sarebbe stato di circa 40 mila euro) si è rivolto alla vittima, una professionista di 43 anni di Castel Goffredo (Mantova) raccontandole tutto. La donna si è rivolta ai carabinieri che ieri mattina all'alba hanno arrestato nella sua abitazione Giulia Morbini, mentre stava ancora dormendo. Il reato ipotizzato è quello di estorsione continuata.


Secondo quanto raccontato dalla vittima predestinata, la sorella da anni perseguitava lei e la madre perchè non condivideva l'avvenuta spartizione dell'eredità del padre. Nel marzo scorso la madre era stata malmenata dalla figlia. <<E' una storia che è la riproduzione di Caino e Abele, dove però questa volta è Abele ad aver avuto la meglio>> ha detto il comandante della compagnia carabinieri di Castiglione delle Stiviere durante la conferenza stampa.


Fonte: IL MATTINO.IT

Fazer:
[url][http://www.ilgiornale.it/interni/torino_donna_scomparsa_dopo_8_mesi_tre_arrestati_per_rapimento_e_omicidio/cronaca-omicidio-donna_scomparsa-torino/05-11-2010/articolo-id=484934-page=0-comments=1/url]

Torino, donna scomparsa Dopo 8 mesi tre arrestati: per rapimento e omicidio
Marina Patriti, madre di tre figli, era sparita da casa il 18 febbraio febbraio scorso. Arrestati per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere l'ex amante del marito, Maria Teresa Crivellari, e due complici   
Torino - Dopo 8 mesi il mistero è risolto. Sono stati eseguiti stamattina tre arresti con le accuse di omicidio volontario, sequestro di persona e occultamento di cadavere per la scomparsa di Marina Patriti, la donna, madre di tre figli, di Bruino. Gli arrestati sono Maria Teresa Crivellari, ex amante del marito e due complici di cui al momento non si conoscono le generalità. Di Marina Patriti si erano perse le tracce il 18 febbraio scorso.

La storia I familiari della donna erano certi che non si potesse trattare di un allontamento volontario. "Posso avere quasi la certezza che non si sia allontanata di sua spontanea volontà - dice il fratello Giovanni -, ma non al 100% perché non abbiamo abbastanza elementi. Marina non avrebbe avuto motivo di andarsene: stava bene e non le mancava nulla. A volte con la fantasia si corre più in fretta che con la realtà, ma secondo noi è stata rapita". Anche il marito Giacomo Bellorio, con cui in passato aveva vissuto momenti di crisi coniugale, conferma che nella coppia era tornato il sereno: "Non avevamo problemi, è stata una sparizione inaspettata. Non avrebbe mai lasciato i figli da soli, per questo non credo che si tratti di una scomparsa volontaria".

La somma di denaro A rendere la vicenda ancora più intricata c’è anche una donazione di 600 mila euro circa che il padre fece alla donna poco tempo prima della sparizione: aveva venduto alcuni terreni suddividendo il ricavato tra i tre figli. La somma è ancora depositata su un conto corrente bancario intestato alla donna sul quale non si sono più registrati movimenti.

L'ultimo sms E infine c’è la questione dell’ultimo messaggio arrivato al marito dal telefono della donna il giorno della scomparsa. "Vai a prendere il bambino a scuola che me ne sono andata" recitava il testo dell’sms. Ma è proprio quel "bambino" al maschile a non convincere né il coniuge né gli investigatori, visto che all’asilo c’era la figlia più piccola della coppia. "Un particolare che lei non avrebbe mai sbagliato - sostiene l’uomo - quindi non può essere stata lei a inviare il messaggio". La stessa mattina una busta con un biglietto in cui lei ribadiva di volersene andare e con le chiavi della vettura, che poi fu ritrovata in un campo sportivo a Villarbasse, fu consegnata al marito, venditore ambulante di alimentari, che lavorava al mercato di Venaria Reale. "Anche se la grafia è la sua non può averlo scritto lei" ribadiscono all’unisono i familiari.

Lei verrà dichiarata incapace di intendere e di volere al momento del fatto, i suoi complici....già sapete  :mad:

madjakk:

--- Citazione da: Fazerante - Novembre 05, 2010, 12:56:41 pm ---[url][http://www.ilgiornale.it/interni/torino_donna_scomparsa_dopo_8_mesi_tre_arrestati_per_rapimento_e_omicidio/cronaca-omicidio-donna_scomparsa-torino/05-11-2010/articolo-id=484934-page=0-comments=1/url]

Torino, donna scomparsa Dopo 8 mesi tre arrestati: per rapimento e omicidio
Marina Patriti, madre di tre figli, era sparita da casa il 18 febbraio febbraio scorso. Arrestati per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere l'ex amante del marito, Maria Teresa Crivellari, e due complici   
Torino - Dopo 8 mesi il mistero è risolto. Sono stati eseguiti stamattina tre arresti con le accuse di omicidio volontario, sequestro di persona e occultamento di cadavere per la scomparsa di Marina Patriti, la donna, madre di tre figli, di Bruino. Gli arrestati sono Maria Teresa Crivellari, ex amante del marito e due complici di cui al momento non si conoscono le generalità. Di Marina Patriti si erano perse le tracce il 18 febbraio scorso.

La storia I familiari della donna erano certi che non si potesse trattare di un allontamento volontario. "Posso avere quasi la certezza che non si sia allontanata di sua spontanea volontà - dice il fratello Giovanni -, ma non al 100% perché non abbiamo abbastanza elementi. Marina non avrebbe avuto motivo di andarsene: stava bene e non le mancava nulla. A volte con la fantasia si corre più in fretta che con la realtà, ma secondo noi è stata rapita". Anche il marito Giacomo Bellorio, con cui in passato aveva vissuto momenti di crisi coniugale, conferma che nella coppia era tornato il sereno: "Non avevamo problemi, è stata una sparizione inaspettata. Non avrebbe mai lasciato i figli da soli, per questo non credo che si tratti di una scomparsa volontaria".

La somma di denaro A rendere la vicenda ancora più intricata c’è anche una donazione di 600 mila euro circa che il padre fece alla donna poco tempo prima della sparizione: aveva venduto alcuni terreni suddividendo il ricavato tra i tre figli. La somma è ancora depositata su un conto corrente bancario intestato alla donna sul quale non si sono più registrati movimenti.

L'ultimo sms E infine c’è la questione dell’ultimo messaggio arrivato al marito dal telefono della donna il giorno della scomparsa. "Vai a prendere il bambino a scuola che me ne sono andata" recitava il testo dell’sms. Ma è proprio quel "bambino" al maschile a non convincere né il coniuge né gli investigatori, visto che all’asilo c’era la figlia più piccola della coppia. "Un particolare che lei non avrebbe mai sbagliato - sostiene l’uomo - quindi non può essere stata lei a inviare il messaggio". La stessa mattina una busta con un biglietto in cui lei ribadiva di volersene andare e con le chiavi della vettura, che poi fu ritrovata in un campo sportivo a Villarbasse, fu consegnata al marito, venditore ambulante di alimentari, che lavorava al mercato di Venaria Reale. "Anche se la grafia è la sua non può averlo scritto lei" ribadiscono all’unisono i familiari.

Lei verrà dichiarata incapace di intendere e di volere al momento del fatto, i suoi complici....già sapete  :mad:

--- Termina citazione ---

Uno stupendo commento di un lettore sull'accaduto in un articolo del giornale:

Pietà per questa poverina che lascia tre bambini di cui uno in fasce per colpa di una vecchia megera omicida, che, sebbene donna, non ha avuto il minimo scrupolo a togliere a dei bambini la loro mamma. Del resto, come intendesse la maternità l'assassina è molto chiaro, visto che ha reso il proprio figlio complice dell'omicidio. Il principale responsabile di quanto avvenuto, in ogni caso, è il marito: è stato lui a tradire la sua famiglia, lui a mettere a rischio la sicurezza e la felicità dei suoi figli, lui a gettare la moglie nelle fauci della vecchia. E' stato dunque lui a dare il via agli eventi che hanno di fatto portato alla morte della moglie, che certamente non amava più, avendola tradita. Questo drammatico episodio mette in luce quanto siano delicate, profonde e viscerali le dinamiche che agiscono nei legami coniugali e familiari, e come sia superficiale e pericolosa la facilità con cui oggi li si disprezza. Leggete la "Medea" di Euripide e troverete di che riflettere.

Archiloco:
Maltrattamenti in un asilo a Pinerolo

http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_11/asilo-sequestrato-presunti-maltrattamenti_b78b861c-eda5-11df-bb83-00144f02aabc.shtml

JAROD72:
http://magazine.libero.it/videotormento/crazy/uno-sport-per-signorine-rissa-in-campo-tra-donne-ne12269.phtml?refresh_ce

Uno sport per signorine?
Rissa in campo tra donne
Notizia del 16 novembre 2010 - 17:00 Resta aggiornato via SMSBotte da orbi e colpi proibiti durante una partita di pallone. Protagoniste delle poco diplomatiche giocatrici
 

di Libero News


«Il calcio non è uno sport da signorine» sono soliti dire i vari Marco Materazzi e Rino Gattuso, quando si rendono protagonisti di qualche entrataccia o fallo pericoloso. Eppure, nemmeno il gentil sesso ci va tanto leggero sul campo da gioco. Lo dimostra il video di una partita di pallone trasmesso da unaTv di lingua araba.

Vi si vede un momento di interruzione del gioco in cui le giocatrici delle due squadre discutono con l'arbitro di una irregolarità appena fischiata. Ma, lungi dall'esercitare la pazienza e diplomazia tipica delle signore, una giocatrice si getta contro un'avversaria scatenando un putiferio. Le undici donne calciatore, spalleggiate da riserve e panchine, si affrontano ferocemente a calci e pugni, si inseguono e martellano di cazzotti. Roba da far arrossire anche un picchiatore da rettangolo di gioco come Eric Cantona.



VEDERE IL VIDEO.



ahhh che ridere....

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