Chieti: perseguita l'amica 19enne. arrestata 21enne per stalking.Chieti, 1 ago. - Una giovane di 21 anni e' stata arrestata la notte scorsa a Chieti dai carabinieri perche' ritenuta responsabile del reato di stalking ai danni di una 19enne. La giovane e' stata sorpresa dai militari sotto l'abitazione della vittima subito dopo aver tentato di contattare quest'ultima con numerosissime telefonate e lanciato sassi contro la tapparella della finestra. La vicenda nascerebbe circa un anno fa quando tra le due ragazze era venuto meno il rapporto di amicizia. Sarebbero quindi iniziati veri e propri atti persecutori nei confronti della vittina consistenti in pedinamenti, telefonate, invio di sms, appostamenti sotto l'abitazione, minacce, ingiurie tali da indurre la vittima a cambiare il numero di telefono. A seguito di un episodio verificatosi la notte del 28 luglio scorso, giorno in cui la 19enne venne percossa durante un colloquio cui era stata costretta dall'ex amica e alle successive molestie telefoniche, la giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.
L'arrestata e' stata posta ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
http://www.agi.it/l-aquila/notizie/201208011710-cro-rt10223-stalking_perseguita_amica_19enne_arrestata_21enne_di_chietiVenezia: donna aggredisce ex amante con 2 coltellateVENEZIA. Ha atteso che l’uomo chiudesse il locale che gestisce in via Garibaldi. Si è nascosta nel retro del bar e poi è comparsa dal buio quando lui è uscito per portare all’esterno i sacchi dei rifiuti. A quel punto è scoppiata l’ennesima lite tra i due ex amanti e questa volta ad avere la peggio è stato l’uomo che ha rimediato due coltellate: una all’addome e l’altra alla guancia. La donna è stata arrestata per tentato omicidio mentre l’uomo è ricoverato all’ospedale dell’Angelo in prognosi riservata. Non è in pericolo di vita. Il fatto è avvento domenica notte poco dopo le 2 della notte.
È l’epilogo di una vicenda che si trascina da tempo. Una vicenda nata quando l’uomo Massimiliano Lo Duca, 42 anni, gestore del noto bar “Al Refolo” di via Garibaldi, decide di interrompere la relazione con Cecilia Bahr, 43 anni, di origini salvadoregne, ma da tempo in Italia. Lei non intende troncare il legame. E inizia a marcare stretto l’uomo che tra l’altro è sposato. Una marcatura che a volte diventa asfissiante, stando alle testimonianza raccolte dai carabinieri. Naturalmente ci sono anche testimoni che raccontano di come l’uomo non sia molto socievole con la donna. Lei racconta di essere pure stata picchiata quando lei si è presentata a chiedergli dei soldi. La vicenda comunque, pur salendo nei toni durante i confronti, non sembra degenerare a tal punto da poter immaginare che si potesse arrivare ad un’aggressione finita in tentato omicidio. Qualche tempo fa la donna, tra le altre cose, avrebbe distribuito a Castello dei volantini nei quali raccontava la storia con il gestore e invitava eventuali testimoni della “testata” che lei aveva ricevuto quando ha chiesto i soldi, di contattarla. Quindi si arriva a domenica notte. Di sicuro la signora si reca dall’ex amante con intenzioni non certo amichevoli, anche se non è ancora chiaro se porta da casa il coltello con il quale ferisce Lo Duca e quindi se c’è stata premeditazione. La straniera si apposta dietro al locale. Attende che chiuda il locale. Poi come di consuetudine il barista esce per portare all’esterno i rifiuti. Da questo momento in poi le versioni dei due, sull’accaduto, sono diverse. Lui dice di essere stato aggredito da lei alle spalle, la donna racconterà poi ai carabinieri che lei ha usato il coltello per difendersi dall’aggressione dell’uomo. Sta di fatto che ad un certo punto diverse persone che stanno passando in zona o che abitano nei pressi del locale sentono gridare. Quando i primi intervengono per verificare cosa sta succedendo vedono a terra l’uomo che sta sanguinando. Si tiene una mano sull’addome mentre la donna è ferma poco distante, ha delle escoriazioni al volto. Arriva un medico che presta i primi soccorsi al ferito. Sul posto anche i carabinieri. I militari ricostruiscono l’accaduto mentre il ferito viene trasportato in ospedale. Ha una profonda ferita all’addome causata da una lama di coltello che gli ha pure sfiorato la milza. Un’altra ferita l’ha rimediata alla guancia. Ricucito è ora ricoverato in prognosi riservata. La donna sul volto ha i segni di alcuni pugni ricevuti durante la colluttazione. Alla fine la straniera viene arrestata per tentato omicidio. Per il momento non è stato ritrovato il coltello. Se l’arma appartiene alla donna, insomma se l’avesse portata da casa, Cecilia Bahr rischia di rispondere anche di aver premeditato l’aggressione.
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/07/31/news/venezia-aggredisce-l-ex-amante-con-due-coltellate-1.5478263Monza: travestita da Eva Kant tenta di uccidere la moglie dell'amante a colpi di siringa.Monza, 31 luglio 2012 - Sembra la sceneggiatura di un film di Hitchcock, l'episodio svoltosi all'alba di sabato ad Aicurzio, piccolo comune brianzolo. Un’amante ferita vuole uccidere la moglie dell’uomo che ama, così si traveste da Eva Kant - passamontagna e tutina nera - ed entra in casa con una siringa di anestetico con l'intenzione di piantargliela nel cuore. L’ago si infrange su una medaglietta che la malcapitata porta appesa ad una catenina.
La storia è stata resa nota oggi dai carabinieri. L’aspirante killer è Miranda Janette Gonzales, nata a Santiago del Cile 52 anni fa ma ormai italiana d’adozione. Dopo aver fatto la badante per anziane, si è iscritta alla facoltà di medicina del San Raffaele, a Milano, dove avrebbe conseguito la laurea a breve. Una donna dalla vita normale sconvolta da una folle gelosia, che alle 6.45 di sabato scorso l'ha spinta ad entrare nella villetta di via Alfareda, ad Aicurzio, attraverso una porta finestra lasciata aperta per il caldo con l'intento di pugnalare al cuore con la siringa la sua rivale.
La vittima, Michela V., 62 anni, era addormentata sul divano in salotto e non ha sentito la i passi della sudamericana che le si è avvicinata con la siringa stretta nella mano destra, ha preso la mira e affondato un colpo secco al cuore. Ma l’ago ha centrato la medaglietta che la donna teneva appesa ad una catenina proprio all’altezza del petto. La signora Michela si è svegliata e ha iniziato una colluttazione durante la quale la cilena ha provato a soffocarla con un cuscino, ma la reazione e le urla dell’italiana hanno costretto l’amante a scappare senza portare a termine il suo piano. Quando Nadia, la figlia 32enne della donna è arrivata nella stanza, è riuscita a vedere solo un’ombra che si allontanava.
L’emula di Eva Kant è stata avvistata anche dai vicini, che ai carabinieri hanno raccontato di aver visto una persona scavalcare la recinzione della villetta ed entrare in quella adiacente. Ai militari è bastata una perquisizione per scoprire il passamontagna, la tutina nera e la siringa, oltre a una serie di farmaci usati per riempirla. In un primo momento la donna ha negato tutto, ma di fronte all’evidenza delle prove si è chiusa in un ostinato silenzio. È stata arrestata per tentato omicidio e trasferita nel carcere di Monza.
La signora Michela è stata trasportata nell’ospedale di Vimercate perché durante la colluttazione ha ingerito dell’anestetico quando si è rotta la siringa. Alla domanda se avesse sospetti su qualcuno, la donna ha risposto di non avere nemici. Non era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito, impiegato di 60 anni, che al momento dell’aggressione era appena uscito di casa per andare a lavoro. Quando i carabinieri lo hanno interrogato, difronte alla fotografia della cilena ha dovuto ammettere di aver avuto una breve storia con lei. Solo un’avventura, terminata da tempo e senza strascichi. A quanto pare la donna la pensava in modo diverso.
http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2012/07/31/751868-monza-sudamericana-tenta-uccidere-rivale-ex-amante-siringa-monza.shtmlPiacenza: trenta coltellate all'amica del cuore e poi tenta il suicidio.Tragedia nel piacentino. Una ragazza di 28 anni, originaria di Milano, e' stata trovata accoltellata e priva di vita nella cucina di un appartamento a Ferriere, dove si trovava in vacanza insieme ad un'amica. Ed è stata proprio l'amica del cuore a ucciderla, nell'appartamento che avevano preso in affitto per passare qualche giorno di ferie sull'Appennino piacentino.
Questa, anche lei milanese di 29 anni, si e' ferita buttandosi dal secondo piano dell'abitazione ed e' stata trasportata in ospedale con un trauma cranico. Da una prima ricostruzione dei carabinieri sembra che l'amica che ha tentato il suicidio soffrisse di una forte depressione.
La 29enne e' stata indagata per omicidio. Le due donne, amiche da anni, erano sole in casa. Poi forse una lite. E la 29enne ha colpito ripetutamente l'amica con un coltello. Trenta volte. I militari stanno ora indagando per capire l'esatta dinamica dell'accaduto.
http://affaritaliani.libero.it/cronache/accoltella-l-amica-e-si-butta-dalla-finestra250712.html?refresh_ce(Ps: I maggior mass media non hanno riportato minimamente la notizia. Se l'aggressore fosse stato di sesso maschile sarebbe stata l'ennesima scusa per parlare di "femminicidio" )Lecce: donna accoltella il marito e poi tenta il suicidio.Lecce, 21 luglio 2012 - A Melissano, in provincia di Lecce, una donna albanese di 52 anni, Memet Fitnet, orignaria di Tirana, ha ucciso a colpi di coltello il marito, Antonio Manco, 72enne del luogo, ex autotrasportatore in pensione, e poi ha tentato di suicidarsi con la stessa arma. Il corpo dell’uomo, ormai privo di vita, è stato scoperto stamattina nella casa della coppia, in via Arrigo Boito, dai carabinieri della compagnia di Casarano (Le) intervenuti dopo una segnalazione dei parenti della vittima.
Accanto al cadavere c’era la donna agonizzante che, ricoverata all’ospedale “Sacro Cuore di Gesu’” di Gallipoli (Le), non corre pericolo di vita. I carabinieri stanno ora cercando di comprendere le cause dell’omicidio. Pare che alla base del folle gesto della donna ci fossero le difficili condizioni di salute dell'uomo, che da due anni era costretto a restare collegato a una bombola d'ossigeno per una grave patologia respiratoria.
Manco era sposato con la donna albanese da alcuni anni, ma aveva alle spalle un altro matrimonio e due precedenti figlie.
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/07/21/747378-lecce_donna_accoltella.shtmlSalerno: 18enne abusava di bambini adescati su internet. Arrestata.Il primo contatto avveniva sui social network e sulle chat di internet; poi la “conoscenza” veniva approfondita dal vivo, con atti sessuali anche di gruppo, senza disdegnare il sesso virtuale. Il tutto con minori di quattordici anni o addirittura poco più che bambini.
Ora è finita agli arresti domiciliari, una 18enne di Salerno, I.S.B. le sue iniziali, accusata di aver abusato sessualmente di almeno sei ragazzini, di età compresa tra i sette e i tredici anni. La misura cautelare è stata disposta due settimane fa dal gip del tribunale di Salerno a seguito delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Penna, scaturite dalla denuncia di uno dei genitori delle piccole vittime delle violenze. Questa mattina la ragazzina comparirà dinnanzi ai giudici del tribunale del Riesame, dopo l’istanza presentata dal suo legale per ottenere una misura meno restrittiva.
Secondo quanto ricostruito dalla procura – sia grazie ad intercettazioni telefoniche che dai racconti dei bambini – la ragazza contattava le sue vittime su internet. Chattava con loro e in alcuni casi i primi contatti visivi avvenivano via webcam. Con alcuni di loro si spogliava, proponendo sesso virtuale. In altri casi, però, la situazione è diventa ben più grave. Con alcuni di questi ragazzi (sei i casi accertati dalla procura), infatti, ci sarebbero stati veri rapporti sessuali. La ragazza dava appuntamento all’interno dei bagni del Parco del Mercatello, dove poi venivano consumati gli atti sessuali. Qui si sarebbero verificati anche episodi di sesso di gruppo, sempre con ragazzi minori di quattordici anni.
Secondo la procura la giovanissima ragazza avrebbe adescato anche ragazzini più grandi d’età, ma i suoi preferiti restavano quelli più piccoli. Ad ammetterlo sarebbe stata lei stessa, nel corso dell’interrogatorio, quando pare abbia confermato la quasi totalità delle accuse che gli venivano mosse dagli inquirenti.
Ad accorgersi che qualcosa non andava era stato in un primo momento il genitore di uno dei ragazzini coinvolti. Dopo aver notato strani atteggiamenti del figlio, il genitore ha cercato di capire cosa stava accadendo. Così ha scoperto le conversazioni a sfondo chiaramente sessuale che il figlio intratteneva con la ragazzina. Poi, vistosi alle strette, il piccolo ha raccontato quanto avveniva all’intero del parco. I genitori si sono recati così dai carabinieri per presentare una denuncia. Da qui è partita l’indagine che ha consentito al magistrato di ricostruire l’intera vicenda e le diverse vittime degli abusi.
La procura, come detto, contesta alla 18enne distinti capi d’imputazione: alcuni per le vere violenze sessuali avvenute all’interno del parco della zona orientale della città, altri per le videochat a sfondo sessuale con altri ragazzini.
Al momento la giovane si trova ancora agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza davanti ai giudici del Riesame fissata per questa mattina.
La 19enne ha da poco concluso gli esami di maturità. Il giudice ha, infatti, concesso alla giovane il permesso per recarsi nell’istituto scolastico salernitano che frequenta per poter svolgere le prove. Anche per questo la notizia fino ad ora non era circolata.
http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2012/07/10/news/abusava-di-bambini-ragazza-arrestata-1.5389593Bologna: partorisce 2 gemelli e ne getta 1 nella spazzatura.Ozzano Emilia (Bologna), 20 luglio 2012 - Partorisce due gemelli prematuri e uno dei due lo getta nella spazzatura. L'orrore arriva da Ozzano Emilia. Protagonista una ragazza italiana di 21 anni. E' successo tutto la scorsa notte. La ragazza, accompagnata dai genitori con i quali vive, è arrivata al Sant'Orsola di Bologna per partorire. E' venuto alla luce un bimbo prematuro di 23 settimane. E qui arriva la macabra scoperta dei medici che, dallo stato della placenta e del cordone ombelicale, si accorgono subito che si trattava di un parto gemellare.
La ragazza sul momento nega e i medici chiamano il 113. Stando alle prime informazioni, la giovane avrebbe ammesso poco dopo di aver gettato il primo bimbo nella spazzatura dopo averlo partorito in casa. E' scattata subito la corsa a Ozzano dove, in un cassonetto vicino all'abitazione della 21enne, è stato trovato il corpicino senza vita del primo bimbo.
E' il pm di turno Domenico Ambrosino a occuparsi del caso. Non si sa ancora se sono stati presi provvedimenti a carico della ragazza. Per il tipo di reato che le verrà attribuito sarà necessario capire se il piccolo sia nato vivo o meno.
"E’ una vicenda drammatica anche perche’ accaduta in un contesto territoriale ove bastava chiedere aiuto sociosanitario per ottenerlo". E' il commento del procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce della Procura. Giovannini ha confermato che "per la qualificazione giuridica del reato occorre attendere l’esame medico legale, perché è fondamentale accertare se il bimbo sia nato vivo oppure no". La Procura, con la polizia, sta cercando di ricostruire tutti i passaggi della vicenda.
Procura apre inchiesta: indagata la madre
La Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta: la 21enne è indagata per interruzione di gravidanza fuori dai termini previsti per legge. Al momento si tratta di un'ipotesi tecnica per poter fare accertamenti volti a stabilire se sia stato un aborto spontaneo o indotto. Le indagini puntano anche a capire se la ragazza abbia fatto tutto da sola o sia stata aiutata.
Comunicato del Sant'Orsola
Il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi ha reso noto un aggiornamento della situazione. "Attualmente - si legge in una nota - i sanitari stanno prestando la migliore assistenza sia alla giovane sia al neonato; quest’ultimo è ricoverato in Terapia intensiva neonatale, ha un peso di 490 grammi, è estremamente immaturo, con età gestazionale non nota stimabile intorno alle 23 settimane, assistito in ventilazione meccanica con prognosi estremamente riservata".
L'Azienda Ospedaliera ha anche ricostruito la vicenda: "I medici di ostetricia che stavano assistendo la ragazza, resisi conto della presenza di annessi placentari riferiti ad altro neonato non presente, hanno informato la direzione generale e si è quindi proceduto , ai sensi della normativa vigente, ad inviare denuncia alla Procura Generale della Repubblica la quale ha provveduto ad aprire un’ immediata inchiesta sul caso".
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/provincia/2012/07/20/746706-partorisce-due-gemelli-uno-lo-getta-nella-spazzatura.shtmlChieti: donna spara durante uno sfratto.CHIETI - Imbraccia un fucile da caccia e spara per evitare lo sfratto. Una donna di 72 anni ha esploso un colpo di fucile all'indirizzo dell'ufficiale giudiziario che, accompagnato dal figlio del proprietario dell'abitazione, si apprestava ad eseguire lo sfratto della donna. Il fatto si è verificato verso le 9 in località S. Martino di Chieti. Il colpo ha raggiunto ad una spalla il figlio del proprietario dell'abitazione che ora è ricoverato all'ospedale di Chieti in prognosi riservata. La donna è stata arrestata dagli uomini della Mobile di Chieti con l'accusa di tentato omicidio.
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/07/11/news/chieti_donna_spara_a_ufficiale_giudiziario-38867738/Taggia(Imperia): madre e figlia accusate di aver avvelenato un agente della polizia municipale.Verranno ascoltate questo pomeriggio, dal sostituto procuratore di Sanremo, Barbara Bresci, la donna (titolare di una lavanderia) e la figlia che, secondo le prime indagini svolte dalla Squadra Mobile di Imperia, coordinata dal nuovo Dirigente Massimiliano Russo, potrebbero aver tentato di avvelenare il marito della donna, l’agente della Polizia Municipale di Taggia, Enrico Mollo di 50 anni.
Al momento le forze dell’ordine non confermano l’accusa alle due donne, anche se le stesse, conviventi dell’uomo, dovranno comparire di fronte al magistrato. L'uomo sarebbe stato avvelenato con del topicida. Il veleno, secondo l'indagine, sarebbe stato somministrato giorno dopo giorno, per simulare una malattia e non una morte provocata. Sulla vicenda viene mantenuto il più stretto riserbo e gli avvisi di garanzia per le due donne, sono stati inviati dopo una perquisizione domiciliare.
La moglie dell'uomo, questa mattina, ha giudicato l’accaduto come ‘un fulmine a ciel sereno'. Si tratterebbe, a suo dire, di una vera e propria diffamazione nei suoi confronti. Ha anche detto di vivere regolarmente con il marito senza alcun tipo di problema. Oggi la donna e la figlia si presenteranno all’interrogatorio, accompagnate dai rispettivi avvocati.
Enrico Mollo ha accusato una serie di malori ed ha deciso di rivolgersi ad un medico, che ha disposto le analisi, che hanno evidenziato la presenza del veleno nel sangue. Si è svolta una perquisizione domiciliare e, ma il particolare non sarebbe stato confermato, alcune cimici sono state piazzate nell'appartamento.
http://www.sanremonews.it/2012/07/10/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/taggia-agente-avvelenato-con-il-topicida-oggi-verranno-ascoltate-la-convivente-e-la-figlia.htmlCaltanissetta: una 22enne investe somalo e poi scappa. Tra i testimoni sentiti una 24enne che accusa falsamente il suo ragazzo di aver compito il fatto.Investe un immigrato di origine somala, provocandogli la rottura del femore e lo lascia agonizzante per strada. E' avvenuto a Caltanissetta, dove una ragazza di 22 anni e' stata denunciata dalla sezione volanti della polizia per omesso soccorso. L'incidente si verifico' lo scorso 4 luglio, lungo la strada provinciale 5, nei pressi del centro di identificazione per immigrati di Pian del Lago." Fra i testimoni sentiti dalla polizia, intervenuta per soccorrere l'immigrato, anche una ragazza di 24 anni che ha sostenuto che era stato il proprio fidanzato a travolgere la vittima. La ragazza avrebbe accusato il fidanzato per metterlo in cattiva luce, in quanto i loro rapporti erano tesi da tempo. Ma dalle indagini effettuate dalla polizia, e' emerso che il ragazzo era estraneo a quanto accdauto mentre la 24enne e' stata denunciata per calunnia.
http://www.ilcorrieredisicilia.it/sicilia/caltanissetta/cronaca/caltanissetta-travolge-somalo-con-l-auto-ragazza-denunciata-dalla-sezione-volantiCagliari: per gelosia spara a compagno. Arrestati entrambi dai CC.CAGLIARI, 8 LUG - Un alterco per gelosia all'interno di una coppia e' sfociato all'alba nel fatto di sangue che ha portato i due protagonisti della vicenda, rimasti feriti, in ospedale dove ora sono piantonati. La donna, Maria Schirru, di 32 anni, che ha sparato con una pistola ed e' rimasta ferita da un colpo di rimbalzo, e' stata arrestata per tentato omicidio mentre il compagno, Massimiliano Deidda, di 38, ferito ad una gamba, per detenzione di droga e armi. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di far luce sui fatti accaduti in un appartamento di via Ciociaria del quartiere di Is Mirrionis a Cagliari.
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2012/07/08/gelosia-spara-compagno-entrambi-arrestati-CC_7160225.htmlUSA: Tortura la figlia di 10 mesi per far dispetto al padre.CONNECTICUT - Le torture e gli abusi sulla figlia di soli dieci mesi erano perpetrati per fare un dispetto al padre della piccola. Le sevizie, infatti, venivano filmate e i video inviati all'ex compagno. Così una madre di venti anni, Kellie Park, di West Heaven nel Connecticut (Usa), è stata arrestata ilo scorso 20 giugno.
Dopo aver ricevuto i video e 55 messaggi dalla donna, il padre della bambina ha chiamato la polizia per denunciarla. La ventenne è accusata di crudeltà su minore, rischio di lesioni e minacce. Una delle frasi che Kellie ha scritto all'uomo è stata: "Le rompo la faccia, adoro abusare di lei".
Dai rapporti della polizia si legge che in un video la Park getta del cibo contro la bambina gridandole "Tuo padre vuole che ti faccia mangiare sul pavimento". Poi si vede la donna mettere la figlia in una culla e scuoterla fino a farla cadere. In un altro filmato la donna prende a calci la bimba in lacrime dicendole: "Se tuo padre non si prende cura di te non lo faccio neanch'io".
La polizia di west Heaven, dopo l'arresto di Kellie, ha subito preso in custodia la bambina e l'ha portata in ospedale. Gli investigatori stanno cercando di capire le cause del gesto.
http://www.leggo.it/archivio.php?id=186064Trieste: rinviata a giudizio donna 42enne stalker.Si chiama Samantha, ha 42 anni e il suo pugno fa male. Secondo una delle accuse per le quali il pm Massimo de Bortoli ne ha chiesto il rinvio a giudizio, ha colpito con un diretto all’orecchio l’ex compagno di vita che ha dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale.
Questo episodio “manesco” fa parte di una vicenda più ampia in cui la stessa donna è imputata di stalking, un reato inserito non molti anni fa nel Codice penale proprio per difendere ragazze, mogli, fidanzate e compagne dalle prevaricazioni dei maschi. Nella vicenda che stiamo raccontando sembra essere avvenuto un totale scambio di ruoli. La donna, secondo la Procura, ha assunto la parte dell’uomo violento.
Opposto il parere del difensore, l’avvocato Davor Blaskovic. «La mia cliente ha denunciato per calunnia l’ex compagno. Un fascicolo d’inchiesta è già aperto. Inoltre colui che ora appare la vittima è coinvolto in altri tre procedimenti in cui l’ex compagna lo ha denunciato per ingiurie e altre ipotesi di reato. Molte cose dovranno essere chiarite nell’udienza...»
L’ex compagno che si è costituito in giudizio con l’assistenza dell’avvocato Giovanna de Manzano intende chiedere i danni all’ex compagna perché, secondo le sue denunce, dal maggio del 2010 a metà marzo del 2012 ha dovuto difendersi da scorrerie, prevaricazioni e insulti della donna alla quale aveva voluto bene. Si è trovato nel mezzo di un “tornado” e si è rivolto ai giudici che hanno applicare a Samantha una misura cautelare. «Lei non può avvicinarsi ai luoghi frequentati da chi è stato vittima delle sue ritorsioni», hanno deciso i magistrati.
Gli inseguimenti, i pedinamenti non avevano coinvolto, secondo l’accusa, solo l’area urbana. Si erano estesi anche alla Val Rosandra, dove il malcapitato nei pochi momenti liberi affrontava le pareti e le “vie” di quella palestra di roccia. Lì il 10 ottobre 2010 era stato raggiunto dalla ex compagna che con la propria macchina, sempre secondo la Procura, lo aveva bloccato impedendogli di muoversi. Lui si era rifugiato nell’abitacolo della sua berlina; lei lo aveva ingiuriato con parole da trivio che non è il caso di riportare. Poi aveva danneggiato lo specchietto retrovisore, aveva preso a calci e pugni la carrozzeria del veicolo urlando provocatoriamente: «Vieni fuori, mettimi le mani addosso, ti prego, dammele».
Due giorni dopo, il 12 ottobre, un altro episodio “automobilistico”. La donna aveva pedinato l’auto dell’ex compagno e per una mezz’ora non lo aveva mollato. Sorta di gimcana nel traffico. Un’auto in fuga, l’altra all’inseguimento. Lui per evitare ulteriori guai si era rifugiato nel cortile della caserma dei carabinieri di via Hermet. Lei non se l’era sentita di affrontare anche le divise dell’Arma e si era allontanata sul proprio veicolo.
L’11 novembre 2010, sempre secondo l’accusa, Samantha aveva di nuovo preso a calci l’auto dell’ex compagno provocando danni alla portiera. Lui era rimasto “blindato” all’interno, incurante delle ingiurie e provocazioni che uscivano a mitraglia dalla bocca della donna. «Hai paura di me, ma che uomo sei se non esci dall’auto...»
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/06/28/news/quando-lei-picchia-lui-indagata-per-stalking-1.5332252USA: donna teneva la figlia di 10 anni del peso di 15 kg chiusa nell'armadio e sporca di escrementi. Arrestata.A Kansas City una donna di 29 anni, Jacole Prince, è stata arrestata per aver rinchiuso sua figlia di dieci anni in un armadio, circondata dai suoi stessi escrementi, senza darle cibo “perché si sporcava sempre”. La ragazzina è stata segregata in casa per diversi anni, presenta problemi dermatologici e fortunatamente è stata tratta in salvo dagli agenti allertati da una telefonata anonima giunta ad un numero verde per la protezione dell’infanzia.La bimba, identificata con le iniziali L.P., è ricoverata in un ospedale pediatrico, dove è giunta denutrita e con un peso approssimativo di soli 15 chilogrammi. Ma psicologicamente è molto reattiva: ha raccontato tutto ai suoi ‘salvatori’ e confessato di non voler tornare più a casa sua. La mamma è stata rintracciata e arrestata a casa del fidanzato, il quale ha dichiarato di non essere a conoscenza del triste episodio…
http://www.direttanews.it/2012/06/25/bambina-rinchiusa-nellarmadio-circondata-dai-suoi-escrementi-pesa-15-kg-arrestata-la-madre/Foggia: uccide per strada l'ex suocero a colpi di pistola. E' stato ucciso a colpi di pistola dalla suocera, in strada, dopo una lite scoppiata davanti alla villetta della donna, Lucia La Lumera: è morto così Giovanni Battista Buono, 43 anni, in un agguato ieri sera a Foggia. L'uomo eraandato a casa degli ex suoceri, in via Salice Vecchio, per prendere il figlio. La donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario. L'arresto della donna - che avrebbe sparato contro Buono diversi colpi di pistola con una calibro 7,65 regolarmente detenuta - è stato disposto dalla polizia dopo un lungo interrogatorio.
«Anche se andrò in carcere sono contenta, se lo meritava» ha detto la donna accusata di omicidio premeditato, porto di pistola, spari in luogo pubblico e tentato omicidio. La donna infatti aveva sparato due colpi dipistoli anche contro il padre della vittima, Rinaldo, che però è rimasto illeso.
L'agguato. Per uccidere l'ex genero la donna si è esercitata con la pistola in campagna. Poi ha riposto l'arma nella borsetta e ha atteso l'arrivo del rivale. Appena l'uomo ha citofonato all'abitazione per prendere il figlio di sei anni, è scesa per strada e gli ha sparato contro almeno cinque proiettili calibro 7.65, uccidendolo. Il primo colpo lo ha esploso da killer professionista, senza neppure sfilare la pistola dalla borsetta. Poi ha finito l'ex genero colpendolo con due proiettili alla testa, quasi a bruciapelo. Sul cadavere ha infine inveito con il calcio della pistola.
Tra la famiglia della vittima e quella dell'ex moglie c'erano da tempo liti molto accese, alimentate anche dal fatto che il tribunale aveva sancito l'affidamento congiunto del bambino di sei anni che poteva essere visto dal padre tre volte la settimana e nei week end.
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/foggia_ex_suocera_uccide_il_genero_se_lo_meritava/notizie/204246.shtmlUSA: fa sesso orale col figlio. Arrestata.Avrebbe fatto sesso con il figlio. Da questa terribile accusa dovrà difendersi Mistie Atkinson, la donna fermata a marzo dalla polizia in un hotel a Nice, in California, in compagnia del 16enne, e ora in carcere. A incastrarla un video registrato a febbraio dal cellulare del ragazzo. Le immagini mostrerebbero lei che sta facendo sesso orale con il giovane.
La Atkinson, che continua a dichiararsi innocente, è accusata anche di aver inviato materiale pornografico attraverso la Rete al giovane, che ora è sotto l'esclusiva custodia del padre. Mentre lei dovrà rimanere in carcere, se non pagherà una cauzione di 200mila dollari, fino alla sentenza del giudice.
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1044820/california-arrestata-per-aver-fatto-sesso-orale-con-il-figlio-minorenne.shtml