Autore Topic: Violenza femminile: La violenza DELLE donne!  (Letto 396760 volte)

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Offline Fazer

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #450 il: Giugno 24, 2012, 12:29:01 pm »
http://www.corriere.it/esteri/12_giugno_24/bambina-maltrattata-denutrita-chiusa-armadio-kansas-city_8a0f9d28-bdd7-11e1-a8f4-59710be8ebe6.shtml

Maltrattamenti, a 10 anni pesa 15 chili
e la madre la fa vivere chiusa nell'armadio
 
Arrestata una donna di 29 anni: le altre due figlie sono sane
Gli agenti trovano la bambina denutrita e segregata

Una bimba di 10 anni che pesa poco meno di 15 chili e trascorre buona parte delle sue giornate in un armadio a muro puzzolente d'urina. È successo a Kansas City, dove venerdì gli agenti si sono mossi su segnalazione di una linea telefonica contro gli abusi sui minori e hanno arrestato la madre della ragazzina, una 29enne che ha anche altre due figlie di 2 e 8 anni.

LE BIMBE SANE - Lo riporta l'agenzia Associated Press, che trascrive buona parte del rapporto di polizia. I vicini della famiglia, che vive in un complesso di case popolari, hanno spiegato alla polizia che non sapevano che la donna, J. P., uscita da poco di casa con le due bambine «pulite e ben nutrite», avesse un'altra figlia. Quando gli assistenti sociali hanno chiesto della terza bambina, si sono sentiti rispondere: «No, lei vive qui solo con le due ragazze, non abbiamo mai visto quell'altra. Però ci hanno detto che sta con il padre o con una zia».

LA PRIGIONE - Quando gli agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento hanno trovato un lettino per bambini appoggiato contro la porta di un armadio a muro che era chiuso anche con dei lacci. Quando hanno chiesto se ci fosse qualcuno all'interno, la voce di un bambino ha risposto. Una volta liberata, la ragazzina ha spiegato che la mamma aveva portato le sorelle a far colazione, e che lei non era andata perché «si sporca sempre». Trasportata all'ospedale pediatrico della città, è stata visitata: oltre all'evidente malnutrizione - pesa 32 libbre, meno di 15 chili - le sono state diagnosticate diverse abrasioni. Secondo il personale dell'ospedale, da quando è stata visitata l'ultima volta, sei anni fa, è ingrassata di appena 6 libbre: meno di 3 chili. Indossava abiti adatti a bambini da poco svezzati.
 
«NON VOGLIO TORNARE A CASA» - Interrogata dagli agenti in ospedale, la ragazzina ha aggiunto che la mamma la chiudeva nell'armadio «spesso», che «non ha da mangiare tutti i giorni» e che «non vuole più tornare a casa». Ha poi spiegato che spesso viene picchiata duramente «sulla schiena» perché «continua a farsi la pipì addosso».

LA MADRE SI VERGOGNAVA - La donna, dopo l'arresto, ha spiegato che non lasciava uscire la ragazza perché sapeva che è denutrita e che sarebbe «finita nei guai se qualcuno l'avesse vista». Il fidanzato della donna, che non è il padre delle ragazze, ha spiegato che non vedeva la bambina da un anno e che, quando chiedeva di lei, si sentiva rispondere che era dalla zia, oppure che era in camera o in punizione, e che non sapeva dell'armadio. La donna non ha spiegato il perché di questa esclusione. Ora è in carcere, e la cauzione dovrebbe essere fissata intorno ai 200.000 dollari. Anche le altre due figlie sono state affidate ai servizi sociali.

Offline COSMOS1

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #451 il: Giugno 24, 2012, 16:29:29 pm »
 :w00t:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/daassociare/2012/06/23/Uomo-ucciso-Foggia-arrestata-ex-suocera_7082990.html

tra i mille e più femminicidi del 2012, ne conoscete uno crudele come questo maschicidio?
non è il numero che fa la differenza, ma la cattiveria: una vale mille!


Citazione
Per uccidere l’ex genero si è esercitata con la pistola in campagna. Poi ha riposto l’arma nella borsetta e ha atteso l’arrivo del ‘rivale’. Appena l’uomo, Giovanni Battista Buono, di 42 anni, ha citofonato all’abitazione per prendere il figlio di sei anni, gli ha sparato almeno cinque proiettili calibro 7.65, uccidendolo. Il primo colpo lo ha esploso da killer professionista, senza neppure sfilare la pistola dalla borsetta. Poi ha finito l’ex genero colpendolo con due proiettili alla testa, quasi a bruciapelo. La donna, Lucia La Lumera, di 53 anni, è stata arrestata nella notte dalla polizia.

Ha confessato ed è accusata di omicidio premeditato, porto di pistola, spari in luogo pubblico e tentato omicidio. Il delitto è stato compiuto ieri pomeriggio davanti alla villetta dei suoceri della vittima, in via Salice Vecchio, nella periferia di Foggia. Qui l’ex moglie e il figlio di Buono vivevano da circa quattro anni, da quando la donna si era separata dal marito, a suo dire violento. Tra i due nuclei familiari erano nate incomprensioni e liti molto accese, alimentate anche dal fatto che il tribunale aveva sancito l’affidamento congiunto del bambino che poteva essere visto dal padre tre volte la settimana e nei week end. Durante l’interrogatorio Lucia La Lumera ha spiegato come si sono svolti i fatti. Tra le lacrime ha detto anche che nei giorni precedenti aveva incontrato il consuocero che a suo dire, ogni volta che la vedeva, la derideva, la scherniva e usava frasi poco gentili nei suoi confronti. Per questo ha deciso di pianificare il delitto, approfittando dell’assenza della figlia. Quindi, ieri mattina, mentre era sola in casa, ha afferrato la pistola del marito, regolarmente denunciata, l’ha portata nelle vicine campagne e si é esercitata al tiro al bersaglio. Poi è tornata a casa, ha riposto l’arma nel cassetto e ha atteso l’ex genero che, in compagnia del padre, era andato a prendere il figlio. Alle 17 in punto, padre e figlio hanno citofonato e lei è uscita dal cancello. Con la pistola ancora nella borsa, ha sparato il primo proiettile contro Buono, colpendolo al petto. Poi ha estratto l’arma e ha esploso altri colpi, ferendo l’ex genero al torace e alla zona ascellare destra. Una volta che l’uomo è caduto a terra, La Lumera si è avvicinata alla vittima e l’ha finita con due proiettili alla testa. Il padre di Buono, Rinaldo, ha assistito al delitto, è sceso dall’auto e ha tentato di soccorrere il figlio, ma la donna ha esploso anche contro di lui due colpi, senza però ferirlo. Per questo motivo alla donna è stato contestato anche il tentativo di omicidio. La suocera-killer, però, non si è fermata. In preda all’ira ha cominciato a colpire al capo il cadavere con il calcio della pistola. E davanti ai testimoni accorsi per strada ha detto più o meno così: “Anche se andrò in carcere sono contenta, se lo meritava”.
Dio cè
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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #452 il: Giugno 25, 2012, 00:17:51 am »
Violenza in famiglia: Una madre teneva la figlia chiusa dentro un armadio con escrementi

(ANSA) - KANSAS CITY (USA) - Teneva la sua bimba di 10 anni chiusa in un armadio, a Kansas City, circondata dai suoi stessi escrementi, e non le dava da mangiare ''perche' si sporcava sempre''. Probabilmente segregata in casa da anni, la piccola pesa appena 15 chili e ha problemi dermatologici. Sua madre, Jacole Prince, 29 anni, e' stata arrestata con l'accusa di aggressione e maltrattamento di un minore. La bimba e' ricoverata in un ospedale pediatrico, dove era stata visita l'ultima volta 6 anni fa.


http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Usa-teneva-figlia-armadio-escrem/24-06-2012/1-A_001207049.shtml

Offline JAROD72

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #453 il: Luglio 11, 2012, 14:15:25 pm »
Moglie uccide il marito perché non si lavava

Donna uccide marito perché non voleva mai lavarsi e puzzava atrocemente. un giorno la donna scoppia e lo uccide, lo taglia in mille pezzi e lo disperde nel bosco vicino casa


http://www.aciclico.com/curiosita/moglie-uccide-il-marito-perche-non-si-lavava.html



Sembrerebbe una storia assurda, ed in effetti lo è. Se ne sentono tanti di omicidi compiuti per futili motivi ma questo sembra davvero al di fuori di ogni logica. Una donna russa, della cittadina di Stavropol, ha ucciso e fatto, successivamente, in mille pezzi il proprio uomo perché non sopportava più la sua puzza e il suo non volersi lavare. Sembra, infatti, che non l’uomo per mesi interi non facesse né bagno né doccia e che ad un certo punto la donna, di soli 26 anni, ha perso la pazienza e ha compiuto il folle gesto.
 
Lo ha colpito con un ferro da stiro e successivamente l’ha strangolato con un filo elettrico. La donna ha poi occultato il corpo del marito tagliandolo a pezzi e occultandolo nel bosco di Friko. Dopo la scomparsa dell’uomo la polizia si è messa sulle tracce della donna e alla fine ha ceduto e ha confessato la modalità del delitto nonché le assurde motivazioni, ovvero che il marito era sporco e puzzava.




CHISSA' quante femminaie hanno gioito.

Offline JAROD72

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #454 il: Luglio 26, 2012, 21:45:24 pm »
Omicidio a Ferriere: Donna trovata Morta 24 luglio 2012
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Trucidata a coltellate in casa dall'amica, omicidio a Ferriere
 
Una 28enne milanese, Annalisa Lombardi, è stata trovata martoriata da coltellate, mentre un'amica è precipitata dal balcone dopo un volo di 4 metri. Le due avevano appena litigato. Sul suo corpo almeno una trentina di coltellate. La ragazza rimasta ferita non si trova in pericolo di vita. E' stata portata in eliambulanza all'ospedale di Parma
 
di Giampietro Bisaglia 24/07/2012

 

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http://www.ilpiacenza.it/cronaca/omicidio-ferriere-24-luglio-2012.html



Omicidio a Ferriere: Donna trovata Morta 24 luglio 2012
 „
Annalisa Lombradi e Monica Montagna erano amiche da tempo immemorabile. Quasi inseparabili oltre che praticamente coetanee. Nessuno avrebbe mai pensato che, un giorno, una avrebbe trovato la morte per mano dell'altra. Una morte atroce, inferta con trenta coltellate spiegabili soltanto dalla furia omicida di un raptus in una persona non sana di mente. Annalisa Lombardi, 28 anni, è stata trovata morta riversa nella cucina del piccolo appartamento che aveva affittato in località Gabetti a Ferriere per l'estate, in una località che d'estate frequentava da anni con la sua famiglia. Ad ucciderla è stata Monica, 29 anni, praticamente la sua migliore amica. Che subito dopo, quando ha realizzato quello che aveva fatto, ha cercato di togliersi la vita gettandosi dalla finestra al terzo piano della palazzina di Ferriere. Nonostante una caduta da almeno cinque o sei metri di altezza, se la caverà. Si trova piantonata all'ospedale di Parma dove l'ha portata l'elisoccorso del 118. Nelle prossime ore verrà interrogata e arrestata.

 

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Omicidio a Ferriere: Donna trovata Morta 24 luglio 2012
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Sul suo conto stanno ancora lavorando i carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza e i colleghi del Nor di Bobbio coordinati dal sostituto procuratore Ornella Chicca. Nessuno, oggettivamente e obiettivamente, sa il perché. Nessuno riesce a dare al momento una risposta a questo raptus omicida di rara violenza. Nemmeno gli inquirenti lo sanno, per ora. Forse lo racconterà a loro Monica, o forse no. Perché, forse, un vero movente non c'è. Non ci può essere tra due ragazze che erano amiche per la pelle. Esclusa la pista della gelosia, i carabinieri sanno che sulla vicenda ha un forte peso il profondo stato di depressione nel quale Monica era caduta da diverso tempo: un lutto grave in famiglia, la perdita del lavoro e del fidanzato. Monica sabato scorso era arrivata a Ferriere, ospite a casa di un cugino, e in questi giorni era stata insieme ad Annalisa.

 

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Omicidio a Ferriere: Donna trovata Morta 24 luglio 2012
 „
Il 24 luglio hanno pranzato insieme a casa della 28enne, che si sarebbe sposata a giugno del prossimo anno con il fidanzato. Dopo pranzo, introno alle 14,30, le due iniziano a litigare. Una lite violentissima che attira l'attenzione dei vicini di casa. Qualcuno sente delle grida provenire dall'appartamento di Annalisa e decide di chiamare il 112. Quando arrivano i carabinieri di Ferriere trovano Monica a terra nel cortile del palazzo dopo essersi gettata dalla finestra. Il corpo di Annalisa, straziato da almeno trenta coltellate, molte delle quali al collo, è invece riverso in un lago di sangue nella cucina. I sanitari del 118 hanno accompagnato in volo la 29enne al Maggiore di Parma. Inizialmente le sue condizioni sembravano molto gravi ma sono migliorate col passare delle ore. In serata i carabinieri e il magistrato hanno raggiunto l'ospedale di Parma per parlare con la giovane, che attualmente è piantonata, in stato di fermo, in reparto.

 


SI E' SEMPRE rapidi negli omicidi tra donne a negare la componente della gelosia.


Alberto86

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #455 il: Agosto 09, 2012, 20:56:04 pm »
Chieti: perseguita l'amica 19enne. arrestata 21enne per stalking.

Chieti, 1 ago. - Una giovane di 21 anni e' stata arrestata la notte scorsa a Chieti dai carabinieri perche' ritenuta responsabile del reato di stalking ai danni di una 19enne. La giovane e' stata sorpresa dai militari sotto l'abitazione della vittima subito dopo aver tentato di contattare quest'ultima con numerosissime telefonate e lanciato sassi contro la tapparella della finestra. La vicenda nascerebbe circa un anno fa quando tra le due ragazze era venuto meno il rapporto di amicizia. Sarebbero quindi iniziati veri e propri atti persecutori nei confronti della vittina consistenti in pedinamenti, telefonate, invio di sms, appostamenti sotto l'abitazione, minacce, ingiurie tali da indurre la vittima a cambiare il numero di telefono. A seguito di un episodio verificatosi la notte del 28 luglio scorso, giorno in cui la 19enne venne percossa durante un colloquio cui era stata costretta dall'ex amica e alle successive molestie telefoniche, la giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.
L'arrestata e' stata posta ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
http://www.agi.it/l-aquila/notizie/201208011710-cro-rt10223-stalking_perseguita_amica_19enne_arrestata_21enne_di_chieti



Venezia: donna aggredisce ex amante con 2 coltellate

VENEZIA. Ha atteso che l’uomo chiudesse il locale che gestisce in via Garibaldi. Si è nascosta nel retro del bar e poi è comparsa dal buio quando lui è uscito per portare all’esterno i sacchi dei rifiuti. A quel punto è scoppiata l’ennesima lite tra i due ex amanti e questa volta ad avere la peggio è stato l’uomo che ha rimediato due coltellate: una all’addome e l’altra alla guancia. La donna è stata arrestata per tentato omicidio mentre l’uomo è ricoverato all’ospedale dell’Angelo in prognosi riservata. Non è in pericolo di vita. Il fatto è avvento domenica notte poco dopo le 2 della notte.
È l’epilogo di una vicenda che si trascina da tempo. Una vicenda nata quando l’uomo Massimiliano Lo Duca, 42 anni, gestore del noto bar “Al Refolo” di via Garibaldi, decide di interrompere la relazione con Cecilia Bahr, 43 anni, di origini salvadoregne, ma da tempo in Italia. Lei non intende troncare il legame. E inizia a marcare stretto l’uomo che tra l’altro è sposato. Una marcatura che a volte diventa asfissiante, stando alle testimonianza raccolte dai carabinieri. Naturalmente ci sono anche testimoni che raccontano di come l’uomo non sia molto socievole con la donna. Lei racconta di essere pure stata picchiata quando lei si è presentata a chiedergli dei soldi. La vicenda comunque, pur salendo nei toni durante i confronti, non sembra degenerare a tal punto da poter immaginare che si potesse arrivare ad un’aggressione finita in tentato omicidio. Qualche tempo fa la donna, tra le altre cose, avrebbe distribuito a Castello dei volantini nei quali raccontava la storia con il gestore e invitava eventuali testimoni della “testata” che lei aveva ricevuto quando ha chiesto i soldi, di contattarla. Quindi si arriva a domenica notte. Di sicuro la signora si reca dall’ex amante con intenzioni non certo amichevoli, anche se non è ancora chiaro se porta da casa il coltello con il quale ferisce Lo Duca e quindi se c’è stata premeditazione. La straniera si apposta dietro al locale. Attende che chiuda il locale. Poi come di consuetudine il barista esce per portare all’esterno i rifiuti. Da questo momento in poi le versioni dei due, sull’accaduto, sono diverse. Lui dice di essere stato aggredito da lei alle spalle, la donna racconterà poi ai carabinieri che lei ha usato il coltello per difendersi dall’aggressione dell’uomo. Sta di fatto che ad un certo punto diverse persone che stanno passando in zona o che abitano nei pressi del locale sentono gridare. Quando i primi intervengono per verificare cosa sta succedendo vedono a terra l’uomo che sta sanguinando. Si tiene una mano sull’addome mentre la donna è ferma poco distante, ha delle escoriazioni al volto. Arriva un medico che presta i primi soccorsi al ferito. Sul posto anche i carabinieri. I militari ricostruiscono l’accaduto mentre il ferito viene trasportato in ospedale. Ha una profonda ferita all’addome causata da una lama di coltello che gli ha pure sfiorato la milza. Un’altra ferita l’ha rimediata alla guancia. Ricucito è ora ricoverato in prognosi riservata. La donna sul volto ha i segni di alcuni pugni ricevuti durante la colluttazione. Alla fine la straniera viene arrestata per tentato omicidio. Per il momento non è stato ritrovato il coltello. Se l’arma appartiene alla donna, insomma se l’avesse portata da casa, Cecilia Bahr rischia di rispondere anche di aver premeditato l’aggressione.
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/07/31/news/venezia-aggredisce-l-ex-amante-con-due-coltellate-1.5478263



Monza: travestita da Eva Kant tenta di uccidere la moglie dell'amante a colpi di siringa.

Monza, 31 luglio 2012 - Sembra la sceneggiatura di un film di Hitchcock, l'episodio svoltosi all'alba di sabato ad Aicurzio, piccolo comune brianzolo. Un’amante ferita vuole uccidere la moglie dell’uomo che ama, così si traveste da Eva Kant - passamontagna e tutina nera - ed entra in casa con una siringa di anestetico con l'intenzione di piantargliela nel cuore. L’ago si infrange su una medaglietta che la malcapitata porta appesa ad una catenina.
La storia è stata resa nota oggi dai carabinieri. L’aspirante killer è Miranda Janette Gonzales, nata a Santiago del Cile 52 anni fa ma ormai italiana d’adozione. Dopo aver fatto la badante per anziane, si è iscritta alla facoltà di medicina del San Raffaele, a Milano, dove avrebbe conseguito la laurea a breve. Una donna dalla vita normale sconvolta da una folle gelosia, che alle 6.45 di sabato scorso l'ha spinta ad entrare nella villetta di via Alfareda, ad Aicurzio, attraverso una porta finestra lasciata aperta per il caldo con l'intento di pugnalare al cuore con la siringa la sua rivale.
La vittima, Michela V., 62 anni, era addormentata sul divano in salotto e non ha sentito la i passi della sudamericana che le si è avvicinata con la siringa stretta nella mano destra, ha preso la mira e affondato un colpo secco al cuore. Ma l’ago ha centrato la medaglietta che la donna teneva appesa ad una catenina proprio all’altezza del petto. La signora Michela si è svegliata e ha iniziato una colluttazione durante la quale la cilena ha provato a soffocarla con un cuscino, ma la reazione e le urla dell’italiana hanno costretto l’amante a scappare senza portare a termine il suo piano. Quando Nadia, la figlia 32enne della donna è arrivata nella stanza, è riuscita a vedere solo un’ombra che si allontanava.
L’emula di Eva Kant è stata avvistata anche dai vicini, che ai carabinieri hanno raccontato di aver visto una persona scavalcare la recinzione della villetta ed entrare in quella adiacente. Ai militari è bastata una perquisizione per scoprire il passamontagna, la tutina nera e la siringa, oltre a una serie di farmaci usati per riempirla. In un primo momento la donna ha negato tutto, ma di fronte all’evidenza delle prove si è chiusa in un ostinato silenzio. È stata arrestata per tentato omicidio e trasferita nel carcere di Monza.
La signora Michela è stata trasportata nell’ospedale di Vimercate perché durante la colluttazione ha ingerito dell’anestetico quando si è rotta la siringa. Alla domanda se avesse sospetti su qualcuno, la donna ha risposto di non avere nemici. Non era a conoscenza della relazione extraconiugale del marito, impiegato di 60 anni, che al momento dell’aggressione era appena uscito di casa per andare a lavoro. Quando i carabinieri lo hanno interrogato, difronte alla fotografia della cilena ha dovuto ammettere di aver avuto una breve storia con lei. Solo un’avventura, terminata da tempo e senza strascichi. A quanto pare la donna la pensava in modo diverso.
http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2012/07/31/751868-monza-sudamericana-tenta-uccidere-rivale-ex-amante-siringa-monza.shtml



Piacenza: trenta coltellate all'amica del cuore e poi tenta il suicidio.

Tragedia nel piacentino. Una ragazza di 28 anni, originaria di Milano, e' stata trovata accoltellata e priva di vita nella cucina di un appartamento a Ferriere, dove si trovava in vacanza insieme ad un'amica. Ed è stata proprio l'amica del cuore a ucciderla, nell'appartamento che avevano preso in affitto per passare qualche giorno di ferie sull'Appennino piacentino.
Questa, anche lei milanese di 29 anni, si e' ferita buttandosi dal secondo piano dell'abitazione ed e' stata trasportata in ospedale con un trauma cranico. Da una prima ricostruzione dei carabinieri sembra che l'amica che ha tentato il suicidio soffrisse di una forte depressione.
La 29enne e' stata indagata per omicidio. Le due donne, amiche da anni, erano sole in casa. Poi forse una lite. E la 29enne ha colpito ripetutamente l'amica con un coltello. Trenta volte. I militari stanno ora indagando per capire l'esatta dinamica dell'accaduto.
http://affaritaliani.libero.it/cronache/accoltella-l-amica-e-si-butta-dalla-finestra250712.html?refresh_ce
(Ps: I maggior mass media non hanno riportato minimamente la notizia. Se l'aggressore fosse stato di sesso maschile sarebbe stata l'ennesima scusa per parlare di "femminicidio"  )



Lecce: donna accoltella il marito e poi tenta il suicidio.

Lecce, 21 luglio 2012 - A Melissano, in provincia di Lecce, una donna albanese di 52 anni, Memet Fitnet, orignaria di Tirana, ha ucciso a colpi di coltello il marito, Antonio Manco, 72enne del luogo, ex autotrasportatore in pensione, e poi ha tentato di suicidarsi con la stessa arma. Il corpo dell’uomo, ormai privo di vita, è stato scoperto stamattina nella casa della coppia, in via Arrigo Boito, dai carabinieri della compagnia di Casarano (Le) intervenuti dopo una segnalazione dei parenti della vittima.
Accanto al cadavere c’era la donna agonizzante che, ricoverata all’ospedale “Sacro Cuore di Gesu’” di Gallipoli (Le), non corre pericolo di vita. I carabinieri stanno ora cercando di comprendere le cause dell’omicidio. Pare che alla base del folle gesto della donna ci fossero le difficili condizioni di salute dell'uomo, che da due anni era costretto a restare collegato a una bombola d'ossigeno per una grave patologia respiratoria.
Manco era sposato con la donna albanese da alcuni anni, ma aveva alle spalle un altro matrimonio e due precedenti figlie.
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/07/21/747378-lecce_donna_accoltella.shtml



Salerno: 18enne abusava di bambini adescati su internet. Arrestata.

Il primo contatto avveniva sui social network e sulle chat di internet; poi la “conoscenza” veniva approfondita dal vivo, con atti sessuali anche di gruppo, senza disdegnare il sesso virtuale. Il tutto con minori di quattordici anni o addirittura poco più che bambini.
Ora è finita agli arresti domiciliari, una 18enne di Salerno, I.S.B. le sue iniziali, accusata di aver abusato sessualmente di almeno sei ragazzini, di età compresa tra i sette e i tredici anni. La misura cautelare è stata disposta due settimane fa dal gip del tribunale di Salerno a seguito delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Roberto Penna, scaturite dalla denuncia di uno dei genitori delle piccole vittime delle violenze. Questa mattina la ragazzina comparirà dinnanzi ai giudici del tribunale del Riesame, dopo l’istanza presentata dal suo legale per ottenere una misura meno restrittiva.
Secondo quanto ricostruito dalla procura – sia grazie ad intercettazioni telefoniche che dai racconti dei bambini – la ragazza contattava le sue vittime su internet. Chattava con loro e in alcuni casi i primi contatti visivi avvenivano via webcam. Con alcuni di loro si spogliava, proponendo sesso virtuale. In altri casi, però, la situazione è diventa ben più grave. Con alcuni di questi ragazzi (sei i casi accertati dalla procura), infatti, ci sarebbero stati veri rapporti sessuali. La ragazza dava appuntamento all’interno dei bagni del Parco del Mercatello, dove poi venivano consumati gli atti sessuali. Qui si sarebbero verificati anche episodi di sesso di gruppo, sempre con ragazzi minori di quattordici anni.
Secondo la procura la giovanissima ragazza avrebbe adescato anche ragazzini più grandi d’età, ma i suoi preferiti restavano quelli più piccoli. Ad ammetterlo sarebbe stata lei stessa, nel corso dell’interrogatorio, quando pare abbia confermato la quasi totalità delle accuse che gli venivano mosse dagli inquirenti.
Ad accorgersi che qualcosa non andava era stato in un primo momento il genitore di uno dei ragazzini coinvolti. Dopo aver notato strani atteggiamenti del figlio, il genitore ha cercato di capire cosa stava accadendo. Così ha scoperto le conversazioni a sfondo chiaramente sessuale che il figlio intratteneva con la ragazzina. Poi, vistosi alle strette, il piccolo ha raccontato quanto avveniva all’intero del parco. I genitori si sono recati così dai carabinieri per presentare una denuncia. Da qui è partita l’indagine che ha consentito al magistrato di ricostruire l’intera vicenda e le diverse vittime degli abusi.
La procura, come detto, contesta alla 18enne distinti capi d’imputazione: alcuni per le vere violenze sessuali avvenute all’interno del parco della zona orientale della città, altri per le videochat a sfondo sessuale con altri ragazzini.
Al momento la giovane si trova ancora agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza davanti ai giudici del Riesame fissata per questa mattina.
La 19enne ha da poco concluso gli esami di maturità. Il giudice ha, infatti, concesso alla giovane il permesso per recarsi nell’istituto scolastico salernitano che frequenta per poter svolgere le prove. Anche per questo la notizia fino ad ora non era circolata.
http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2012/07/10/news/abusava-di-bambini-ragazza-arrestata-1.5389593



Bologna: partorisce 2 gemelli e ne getta 1 nella spazzatura.

Ozzano Emilia (Bologna), 20 luglio 2012 - Partorisce due gemelli prematuri e uno dei due lo getta nella spazzatura. L'orrore arriva da Ozzano Emilia. Protagonista una ragazza italiana di 21 anni. E' successo tutto la scorsa notte. La ragazza, accompagnata dai genitori con i quali vive, è arrivata al Sant'Orsola di Bologna per partorire. E' venuto alla luce un bimbo prematuro di 23 settimane. E qui arriva la macabra scoperta dei medici che, dallo stato della placenta e del cordone ombelicale, si accorgono subito che si trattava di un parto gemellare.
La ragazza sul momento nega e i medici chiamano il 113. Stando alle prime informazioni, la giovane avrebbe ammesso poco dopo di aver gettato il primo bimbo nella spazzatura dopo averlo partorito in casa. E' scattata subito la corsa a Ozzano dove, in un cassonetto vicino all'abitazione della 21enne, è stato trovato il corpicino senza vita del primo bimbo.
E' il pm di turno Domenico Ambrosino a occuparsi del caso. Non si sa ancora se sono stati presi provvedimenti a carico della ragazza. Per il tipo di reato che le verrà attribuito sarà necessario capire se il piccolo sia nato vivo o meno.
"E’ una vicenda drammatica anche perche’ accaduta in un contesto territoriale ove bastava chiedere aiuto sociosanitario per ottenerlo". E' il commento del procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce della Procura. Giovannini ha confermato che "per la qualificazione giuridica del reato occorre attendere l’esame medico legale, perché è fondamentale accertare se il bimbo sia nato vivo oppure no". La Procura, con la polizia, sta cercando di ricostruire tutti i passaggi della vicenda.
Procura apre inchiesta: indagata la madre
La Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta: la 21enne è indagata per interruzione di gravidanza fuori dai termini previsti per legge. Al momento si tratta di un'ipotesi tecnica per poter fare accertamenti volti a stabilire se sia stato un aborto spontaneo o indotto. Le indagini puntano anche a capire se la ragazza abbia fatto tutto da sola o sia stata aiutata.
Comunicato del Sant'Orsola
Il Policlinico Sant'Orsola-Malpighi ha reso noto un aggiornamento della situazione. "Attualmente - si legge in una nota - i sanitari stanno prestando la migliore assistenza sia alla giovane sia al neonato; quest’ultimo è ricoverato in Terapia intensiva neonatale, ha un peso di 490 grammi, è estremamente immaturo, con età gestazionale non nota stimabile intorno alle 23 settimane, assistito in ventilazione meccanica con prognosi estremamente riservata".
L'Azienda Ospedaliera ha anche ricostruito la vicenda: "I medici di ostetricia che stavano assistendo la ragazza, resisi conto della presenza di annessi placentari riferiti ad altro neonato non presente, hanno informato la direzione generale e si è quindi proceduto , ai sensi della normativa vigente, ad inviare denuncia alla Procura Generale della Repubblica la quale ha provveduto ad aprire un’ immediata inchiesta sul caso".
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/provincia/2012/07/20/746706-partorisce-due-gemelli-uno-lo-getta-nella-spazzatura.shtml



Chieti: donna spara durante uno sfratto.

CHIETI - Imbraccia un fucile da caccia e spara per evitare lo sfratto. Una donna di 72 anni ha esploso un colpo di fucile all'indirizzo dell'ufficiale giudiziario che, accompagnato dal figlio del proprietario dell'abitazione, si apprestava ad eseguire lo sfratto della donna. Il fatto si è verificato verso le 9 in località S. Martino di Chieti. Il colpo ha raggiunto ad una spalla il figlio del proprietario dell'abitazione che ora è ricoverato all'ospedale di Chieti in prognosi riservata. La donna è stata arrestata dagli uomini della Mobile di Chieti con l'accusa di tentato omicidio.
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/07/11/news/chieti_donna_spara_a_ufficiale_giudiziario-38867738/



Taggia(Imperia): madre e figlia accusate di aver avvelenato un agente della polizia municipale.

Verranno ascoltate questo pomeriggio, dal sostituto procuratore di Sanremo, Barbara Bresci, la donna (titolare di una lavanderia) e la figlia che, secondo le prime indagini svolte dalla Squadra Mobile di Imperia, coordinata dal nuovo Dirigente Massimiliano Russo, potrebbero aver tentato di avvelenare il marito della donna, l’agente della Polizia Municipale di Taggia, Enrico Mollo di 50 anni.
Al momento le forze dell’ordine non confermano l’accusa alle due donne, anche se le stesse, conviventi dell’uomo, dovranno comparire di fronte al magistrato. L'uomo sarebbe stato avvelenato con del topicida. Il veleno, secondo l'indagine, sarebbe stato somministrato giorno dopo giorno, per simulare una malattia e non una morte provocata. Sulla vicenda viene mantenuto il più stretto riserbo e gli avvisi di garanzia per le due donne, sono stati inviati dopo una perquisizione domiciliare.
La moglie dell'uomo, questa mattina, ha giudicato l’accaduto come ‘un fulmine a ciel sereno'. Si tratterebbe, a suo dire, di una vera e propria diffamazione nei suoi confronti. Ha anche detto di vivere regolarmente con il marito senza alcun tipo di problema. Oggi la donna e la figlia si presenteranno all’interrogatorio, accompagnate dai rispettivi avvocati.
Enrico Mollo ha accusato una serie di malori ed ha deciso di rivolgersi ad un medico, che ha disposto le analisi, che hanno evidenziato la presenza del veleno nel sangue. Si è svolta una perquisizione domiciliare e, ma il particolare non sarebbe stato confermato, alcune cimici sono state piazzate nell'appartamento.
http://www.sanremonews.it/2012/07/10/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/taggia-agente-avvelenato-con-il-topicida-oggi-verranno-ascoltate-la-convivente-e-la-figlia.html



Caltanissetta: una 22enne investe somalo e poi scappa. Tra i testimoni sentiti una 24enne che accusa falsamente il suo ragazzo di aver compito il fatto.

Investe un immigrato di origine somala, provocandogli la rottura del femore e lo lascia agonizzante per strada. E' avvenuto a Caltanissetta, dove una ragazza di 22 anni e' stata denunciata dalla sezione volanti della polizia per omesso soccorso. L'incidente si verifico' lo scorso 4 luglio, lungo la strada provinciale 5, nei pressi del centro di identificazione per immigrati di Pian del Lago." Fra i testimoni sentiti dalla polizia, intervenuta per soccorrere l'immigrato, anche una ragazza di 24 anni che ha sostenuto che era stato il proprio fidanzato a travolgere la vittima. La ragazza avrebbe accusato il fidanzato per metterlo in cattiva luce, in quanto i loro rapporti erano tesi da tempo. Ma dalle indagini effettuate dalla polizia, e' emerso che il ragazzo era estraneo a quanto accdauto mentre la 24enne e' stata denunciata per calunnia.
http://www.ilcorrieredisicilia.it/sicilia/caltanissetta/cronaca/caltanissetta-travolge-somalo-con-l-auto-ragazza-denunciata-dalla-sezione-volanti



Cagliari: per gelosia spara a compagno. Arrestati entrambi dai CC.

CAGLIARI, 8 LUG - Un alterco per gelosia all'interno di una coppia e' sfociato all'alba nel fatto di sangue che ha portato i due protagonisti della vicenda, rimasti feriti, in ospedale dove ora sono piantonati. La donna, Maria Schirru, di 32 anni, che ha sparato con una pistola ed e' rimasta ferita da un colpo di rimbalzo, e' stata arrestata per tentato omicidio mentre il compagno, Massimiliano Deidda, di 38, ferito ad una gamba, per detenzione di droga e armi. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di far luce sui fatti accaduti in un appartamento di via Ciociaria del quartiere di Is Mirrionis a Cagliari.
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2012/07/08/gelosia-spara-compagno-entrambi-arrestati-CC_7160225.html



USA: Tortura la figlia di 10 mesi per far dispetto al padre.

CONNECTICUT - Le torture e gli abusi sulla figlia di soli dieci mesi erano perpetrati per fare un dispetto al padre della piccola. Le sevizie, infatti, venivano filmate e i video inviati all'ex compagno. Così una madre di venti anni, Kellie Park, di West Heaven nel Connecticut (Usa), è stata arrestata ilo scorso 20 giugno.
Dopo aver ricevuto i video e 55 messaggi dalla donna, il padre della bambina ha chiamato la polizia per denunciarla. La ventenne è accusata di crudeltà su minore, rischio di lesioni e minacce. Una delle frasi che Kellie ha scritto all'uomo è stata: "Le rompo la faccia, adoro abusare di lei".
Dai rapporti della polizia si legge che in un video la Park getta del cibo contro la bambina gridandole "Tuo padre vuole che ti faccia mangiare sul pavimento". Poi si vede la donna mettere la figlia in una culla e scuoterla fino a farla cadere. In un altro filmato la donna prende a calci la bimba in lacrime dicendole: "Se tuo padre non si prende cura di te non lo faccio neanch'io".
La polizia di west Heaven, dopo l'arresto di Kellie, ha subito preso in custodia la bambina e l'ha portata in ospedale. Gli investigatori stanno cercando di capire le cause del gesto.
http://www.leggo.it/archivio.php?id=186064



Trieste: rinviata a giudizio donna 42enne stalker.

Si chiama Samantha, ha 42 anni e il suo pugno fa male. Secondo una delle accuse per le quali il pm Massimo de Bortoli ne ha chiesto il rinvio a giudizio, ha colpito con un diretto all’orecchio l’ex compagno di vita che ha dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale.
Questo episodio “manesco” fa parte di una vicenda più ampia in cui la stessa donna è imputata di stalking, un reato inserito non molti anni fa nel Codice penale proprio per difendere ragazze, mogli, fidanzate e compagne dalle prevaricazioni dei maschi. Nella vicenda che stiamo raccontando sembra essere avvenuto un totale scambio di ruoli. La donna, secondo la Procura, ha assunto la parte dell’uomo violento.
Opposto il parere del difensore, l’avvocato Davor Blaskovic. «La mia cliente ha denunciato per calunnia l’ex compagno. Un fascicolo d’inchiesta è già aperto. Inoltre colui che ora appare la vittima è coinvolto in altri tre procedimenti in cui l’ex compagna lo ha denunciato per ingiurie e altre ipotesi di reato. Molte cose dovranno essere chiarite nell’udienza...»
L’ex compagno che si è costituito in giudizio con l’assistenza dell’avvocato Giovanna de Manzano intende chiedere i danni all’ex compagna perché, secondo le sue denunce, dal maggio del 2010 a metà marzo del 2012 ha dovuto difendersi da scorrerie, prevaricazioni e insulti della donna alla quale aveva voluto bene. Si è trovato nel mezzo di un “tornado” e si è rivolto ai giudici che hanno applicare a Samantha una misura cautelare. «Lei non può avvicinarsi ai luoghi frequentati da chi è stato vittima delle sue ritorsioni», hanno deciso i magistrati.
Gli inseguimenti, i pedinamenti non avevano coinvolto, secondo l’accusa, solo l’area urbana. Si erano estesi anche alla Val Rosandra, dove il malcapitato nei pochi momenti liberi affrontava le pareti e le “vie” di quella palestra di roccia. Lì il 10 ottobre 2010 era stato raggiunto dalla ex compagna che con la propria macchina, sempre secondo la Procura, lo aveva bloccato impedendogli di muoversi. Lui si era rifugiato nell’abitacolo della sua berlina; lei lo aveva ingiuriato con parole da trivio che non è il caso di riportare. Poi aveva danneggiato lo specchietto retrovisore, aveva preso a calci e pugni la carrozzeria del veicolo urlando provocatoriamente: «Vieni fuori, mettimi le mani addosso, ti prego, dammele».
Due giorni dopo, il 12 ottobre, un altro episodio “automobilistico”. La donna aveva pedinato l’auto dell’ex compagno e per una mezz’ora non lo aveva mollato. Sorta di gimcana nel traffico. Un’auto in fuga, l’altra all’inseguimento. Lui per evitare ulteriori guai si era rifugiato nel cortile della caserma dei carabinieri di via Hermet. Lei non se l’era sentita di affrontare anche le divise dell’Arma e si era allontanata sul proprio veicolo.
L’11 novembre 2010, sempre secondo l’accusa, Samantha aveva di nuovo preso a calci l’auto dell’ex compagno provocando danni alla portiera. Lui era rimasto “blindato” all’interno, incurante delle ingiurie e provocazioni che uscivano a mitraglia dalla bocca della donna. «Hai paura di me, ma che uomo sei se non esci dall’auto...»
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/06/28/news/quando-lei-picchia-lui-indagata-per-stalking-1.5332252



USA: donna teneva la figlia di 10 anni del peso di 15 kg chiusa nell'armadio e sporca di escrementi. Arrestata.

A Kansas City una donna di 29 anni, Jacole Prince, è stata arrestata per aver rinchiuso sua figlia di dieci anni in un armadio, circondata dai suoi stessi escrementi, senza darle cibo “perché si sporcava sempre”. La ragazzina è stata segregata in casa per diversi anni, presenta problemi dermatologici e fortunatamente è stata tratta in salvo dagli agenti allertati da una telefonata anonima giunta ad un numero verde per la protezione dell’infanzia.La bimba, identificata con le iniziali L.P., è ricoverata in un ospedale pediatrico, dove è giunta denutrita e con un peso approssimativo di soli 15 chilogrammi. Ma psicologicamente è molto reattiva: ha raccontato tutto ai suoi ‘salvatori’ e confessato di non voler tornare più a casa sua. La mamma è stata rintracciata e arrestata a casa del fidanzato, il quale ha dichiarato di non essere a conoscenza del triste episodio…
http://www.direttanews.it/2012/06/25/bambina-rinchiusa-nellarmadio-circondata-dai-suoi-escrementi-pesa-15-kg-arrestata-la-madre/



Foggia: uccide per strada l'ex suocero a colpi di pistola.

E' stato ucciso a colpi di pistola dalla suocera, in strada, dopo una lite scoppiata davanti alla villetta della donna, Lucia La Lumera: è morto così Giovanni Battista Buono, 43 anni, in un agguato ieri sera a Foggia. L'uomo eraandato a casa degli ex suoceri, in via Salice Vecchio, per prendere il figlio. La donna è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario. L'arresto della donna - che avrebbe sparato contro Buono diversi colpi di pistola con una calibro 7,65 regolarmente detenuta - è stato disposto dalla polizia dopo un lungo interrogatorio.
«Anche se andrò in carcere sono contenta, se lo meritava» ha detto la donna accusata di omicidio premeditato, porto di pistola, spari in luogo pubblico e tentato omicidio. La donna infatti aveva sparato due colpi dipistoli anche contro il padre della vittima, Rinaldo, che però è rimasto illeso.
L'agguato. Per uccidere l'ex genero la donna si è esercitata con la pistola in campagna. Poi ha riposto l'arma nella borsetta e ha atteso l'arrivo del rivale. Appena l'uomo ha citofonato all'abitazione per prendere il figlio di sei anni, è scesa per strada e gli ha sparato contro almeno cinque proiettili calibro 7.65, uccidendolo. Il primo colpo lo ha esploso da killer professionista, senza neppure sfilare la pistola dalla borsetta. Poi ha finito l'ex genero colpendolo con due proiettili alla testa, quasi a bruciapelo. Sul cadavere ha infine inveito con il calcio della pistola.
Tra la famiglia della vittima e quella dell'ex moglie c'erano da tempo liti molto accese, alimentate anche dal fatto che il tribunale aveva sancito l'affidamento congiunto del bambino di sei anni che poteva essere visto dal padre tre volte la settimana e nei week end.
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/foggia_ex_suocera_uccide_il_genero_se_lo_meritava/notizie/204246.shtml



USA: fa sesso orale col figlio. Arrestata.

Avrebbe fatto sesso con il figlio. Da questa terribile accusa dovrà difendersi Mistie Atkinson, la donna fermata a marzo dalla polizia in un hotel a Nice, in California, in compagnia del 16enne, e ora in carcere. A incastrarla un video registrato a febbraio dal cellulare del ragazzo. Le immagini mostrerebbero lei che sta facendo sesso orale con il giovane.
La Atkinson, che continua a dichiararsi innocente, è accusata anche di aver inviato materiale pornografico attraverso la Rete al giovane, che ora è sotto l'esclusiva custodia del padre. Mentre lei dovrà rimanere in carcere, se non pagherà una cauzione di 200mila dollari, fino alla sentenza del giudice.
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1044820/california-arrestata-per-aver-fatto-sesso-orale-con-il-figlio-minorenne.shtml

Offline Peter Bark

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #456 il: Agosto 09, 2012, 21:23:43 pm »
è emancipata la vacca.Proprio una femmina moderna.

la ventenne è accusata di crudeltà su minore, rischio di lesioni e minacce. Una delle frasi che Kellie ha scritto all'uomo è stata: "Le rompo la faccia, adoro abusare di lei".
Dai rapporti della polizia si legge che in un video la Park getta del cibo contro la bambina gridandole "Tuo padre vuole che ti faccia mangiare sul pavimento". Poi si vede la donna mettere la figlia in una culla e scuoterla fino a farla cadere. In un altro filmato la donna prende a calci la bimba in lacrime.

quando ci sarà un uomo che fa queste cose inizierò a pensare che siamo veramente più cattivi subdoli infami e violenti delle femmine.
« Ultima modifica: Agosto 09, 2012, 21:55:19 pm da Alberto86 »

Offline JanQuarius

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #457 il: Agosto 09, 2012, 21:27:33 pm »
E la fonte dell'articolo?

Alberto86

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #458 il: Agosto 09, 2012, 21:31:43 pm »
Cuneo: pensionato 58enne trovato ucciso nel garage della sua abitazione. Indagata la moglie.

Il corpo dell’uomo trovato accoltellato nel garage della sua casa - La scorsa notte, un uomo, un pensionato di 58 anni, è stato trovato ucciso a coltellate. Il corpo è stato rinvenuto nel garage della sua abitazione, a Bagnolo Piemonte, una cittadina in provincia di Cuneo. L’arma del delitto potrebbe essere un grosso coltello da cucina che i carabinieri, accorsi sul posto, hanno trovato accanto al cadavere dell’uomo. Gli inquirenti hanno fin da subito rintracciato la moglie della vittima; la donna di aggirava, in evidente stato confusionale, a poche centinaia di metri dalla villetta, dove abitava col marito, la stessa in cui è stato ritrovato il corpo dell’uomo ucciso. La donna è stata portata prima al pronto soccorso vicino, poi è stata interrogata per cercare di capire le dinamiche dell'omicidio.
Gli inquirenti sospettano sia un delitto avvenuto in ambito familiare - I carabinieri, accorsi sul posto poco dopo le ore 3 di questa mattina, sono stati avvertiti dalla segnalazione di un passante, insospettito dalla presenza della donna in strada in uno stato confusionale. Dalle prime indiscrezioni sembra che gli investigatori, seppur non si escludano altre ipotesi, ritengano che la pista da seguire è quella di un delitto avvenuto in ambito familiare. Sarebbe stata dunque la donna ad uccidere il marito 58enne, infierendogli numerose coltellate al corpo. Dai primi accertamenti fatti sulla donna, i carabinieri di Bagnolo Piemonte e della Compagnia di Saluzzo hanno scoperto che, proprio questa, è seguita da svariati anni dai servizi psichiatrici. La donna, dal canto suo, non ha ancora fornito alcuna spiegazione dell’accaduto.
http://www.newnotizie.it/2012/06/cuneo-pensionato-58enne-trovato-ucciso-nel-garage-della-sua-abitazione/



Treviso: accoltella il marito al cuore perchè voleva guardare la partita.

Accoltellato per una partita di calcio. Succede a un uomo di Preganziol, provincia di Treviso. La sua storia, riportata dal Gazzettino, ha dell'incredibile. Una lite furibonda, l'ennesima tra i due coniugi, e per un motivo del tutto "particolare", ha portato la moglie all'esasperazione.
Il motivo della lite? Il marito aveva deciso di cambiare canale in televisione per guardare una partita degli europei di calcio. Ma la moglie proprio non era d'accordo. La donna ha perso la testa e al culmine del diverbio ha afferrato un coltellacco da cucina con una lama di trenta centimetri. Poi ha colpito il marito al petto.
E non sarebbe stata la prima volta che i due, lei una casalinga di 46 anni e lui 52 anni, si rendevano protagonisti di una lite furibonda. Alle grida dei due i vicini si sono spaventati e hanno chiesto aiuto chiamando i carabinieri. Sono stati i militari dell'Arma a trovare, al loro arrivo, l'uomo ferito ma ancora abbastanza in forze da bloccare sul posto la moglie.
L'uomo se l'è vista brutta, ma poi, portato in ospedale, è stato salvato. Nonostante la profonda ferita, l'uomo non è in pericolo di vita e i medici lo hanno dichiarato guaribile in sette giorni. La donna è stata denunciata per lesioni dai carabinieri di Treviso.
http://affaritaliani.libero.it/cronache/lui-vuole-cambiare-canale-per-vedere130612.html



Violenza femminile sui bambini:
Crotone: due maestre arrestate per continue violenze sui bambini.


Cirò Marina (Crotone), 13 giugno 2012 - Due maestre di un asilo di Cirò Marina sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di avere picchiato alcuni bambini. Dalle indagini sono emersi una quarantina di episodi di violenza nei mesi di aprile e maggio, tutti documentati attraverso le riprese effettuate in classe con telecamere piazzate dai militari dell'Arma.
I bambini erano "visibilmente terrorizzati al solo avvicinarsi degli insegnanti", ha scritto il gip di Crotone nell'ordinanza di custodia cautelare. Secondo il giudice le due donne "hanno sottoposto i minori a continue sofferenze fisiche percotuendoli ripetutamente con reiterati colpi e umiliazioni morali, cagionando loro penose condizioni di vita e costringendoli a vivere in una clima di paura e di insicurezza".
Le indagini sono partite dalla denuncia presentata dalla madre di una bambina che aveva notato i segni delle percosse sul viso della figlia. Le due maestre sono state messe agli arresti domiciliari.
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2012/06/13/728316-ciro-marina-arrestate-maestre-picchiavano-alunni.shtml



Costringeva la figlia 11enne ad avere rapporti sessuali con dei coetanei. Donna condannata.

Cinque anni e quattro mesi. Questa la condanna per una mamma di Passignano sul Trasimeno processata perché costringeva la figlia undicenne ad avere rapporti sessuali con dei suoi coetanei. La donna, difesa dagli avvocati Francesco Falcinelli, Massimo Rossini e Anna Dean, è stata condannata al termine di un processo con rito abbreviato davanti al gup Carla Maria Giangamboni.
Le richieste Le indagini della squadra mobile della questura di Perugia erano state coordinate dal pubblico ministero Manuela Comodi, in aula martedì pomeriggio invece l’accusa è stata sostenuta dal sostituto procuratore Michele Adragna, che aveva chiesto una condanna di otto anni. Richiesta a cui si era associata la parte civile. La decisione del gup è arrivata dopo un paio d’ore.
Storia choc Dietro una condanna che non sembra né troppo alta né troppo bassa si nasconde una storia tremenda, al limite dell’inverosimile. «La madre spingeva la figlia a masturbarmi ma lei solitamente non voleva farlo e urlava, la convinceva dicendo che non era niente e che anche lei lo aveva fatto». La frase choc si trova nelle carte con cui la procura di Perugia aveva chiesto il giudizio per la donna che trovava e «retribuiva »con ricariche di cellulari, lettori mp4, sim card, e anche pacchi di preservativi, da usare con la figlia, i ragazzini.
Le aspirazioni della donna condannata La madre condannata sognava un futuro da velina per la figlia, e per renderla popolare le procurava ragazzini compiacenti. A segnalare la stranezza, il dvd anonimo recapitato alla polizia in cui si vedevano tanti ragazzi affacciati al balcone di casa della minore intenti a fumare spinelli. Di quella casa parlava tutto il paese. In quella casa i ragazzini si misuravano il pene con un righello fornito dalla mamma della bambina undicenne. Da quella casa partivano chiamate e messaggi dal contenuto irripetibile. Tutto per un futuro da star per la figlia appena undicenne. Che dopo l’intervento della polizia era stata affidata a una struttura protetta. Per la madre invece, i difensori aspettano le motivazioni, con un pensiero già al processo d’appello.
http://www.umbria24.it/costringeva-figlia-undicenne-avere-rapporti-sessuali-coetanei-condannata/103373.html




Reclutava persone nel suo paese d'origine per farle prostituire. Catturata e condannata.

Il nuovo sistema telematico “Alloggiati Web”, con il quale ormai da mesi le strutture ricettive inviano alla Questura di Firenze i dati degli ospiti, ha consentito un’altra cattura di una persona ricercata. Questa volta la polizia ha rintracciato in uno ostello una 34enne dominicana che doveva scontare una pena di 2 anni di reclusione a seguito di una condanna definitiva emessa dal Tribunale di Firenze. La donna, finita ieri a Sollicciano, era stata processata e condannata in via definitiva nell’ambito di un’indagine della Squadra Mobile di Pistoia: è stata riconosciuta colpevole di aver reclutato persone nel suo paese d’origine al fine di favorirne la prostituzione.
http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b2.06.11.15.24



Perugia: una 28enne aggredisce a coltellate dei suoi vicini.

Via Pellas, francese aggredisce 2 tunisini: arrestata
„Per motivi ancora in corso di accertamento, verso le ore 7.00 di domenica mattina, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile - Aliquota Radiomobile, è intervenuta presso un'abitazione in Via Pellas, poiché due cittadini tunisini, fratello e sorella, avevano avuto una discussione con una ragazza francese, loro conoscente, d'origine magrebina, che stava tentando di aggredirli.
Da quanto dichiarato sembrerebbe che la francese, residente nel palazzo di fronte, forse a causa anche dell'abuso di alcool, abbia iniziato ad inveire contro i due, lanciando una bottiglia contro la loro finestra e dopo aver preso un coltello da cucina, sequestrato, li abbia raggiunti e colpiti, ferendoli e provocandogli delle lesioni per le quali i due sono stati curati presso il locale pronto soccorso, giudicati guaribili in 10 giorni (l'uomo) e 6 gg (la donna).
La donna transalpina R.W., nata in Francia nell'84, residente a Perugia, dopo averli feriti è fuggita verso la propria abitazione ma poco prima di rientrare a casa è stata bloccata dalla pattuglia dei Carabinieri che l'ha tratta in arresto per il reato di lesioni aggravate, poiché commesse con arma da taglio. “
http://www.perugiatoday.it/cronaca/aggressione-via-pellas-feriti-fratello-sorella-tunisini-arrestata-francese.html



Asolo: giovane donna condannata per aver partecipato ad una mega rissa in un bar.

Ha partecipato a una mega rissa in un bar di Asolo: condannata a due mesi. Protagonista Maria Deir Ghazarian Haig, 28 anni, nata a Castelfranco Veneto e residente a Galliera Veneta. La giovane ha preso parte a una violentissima zuffa all’interno del locale “Alla corte del Re” di Asolo il 14 settembre del 2008. Oltre ad averle prese (la ragazza ha riportato una prognosi di dieci giorni per trauma cranico e ferita lacerocontura al cuoio capelluto), secondo il giudice la giovane le ha anche date: per questo è finita a processo con l’accusa di rissa, circostanza per la quale esiste un articolo preciso (il 588) del codice penale. Ieri la sentenza: due mesi di condanna per la ragazza.
Non si conoscono i motivi della discussione che quella sera è degenerata il lite e poi in vera e propria rissa, stravolgendo la quiete e la normale attività del locale asolano in pieno centro storico: pugni, calci, strattoni e capelli tirati. Coinvolti anche M.M., 33 anni, residente a Venezia Lido, e un altro giovane con le stesse iniziali e residente pure lui al Lido, M.M., 31 anni.
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/06/09/news/mega-rissa-alla-corte-del-re-giovane-condannata-a-due-mesi-1.5225900



Nola(NA): madre e figlia arrestate per rissa familiare e aggressione agli agenti.

Ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Nola”, hanno arrestato Vincenza Nappi, 44enne nolana, sulla base di un’Ordinanza di Applicazione di una misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Nola lo scorso 5 giugno.
La donna era stata già arrestata lo scorso 17 maggio, in Via Saviano, sempre dagli agenti di Nola, quando nel corso di una violenta lite familiare insieme ai suoi congiunti, si era scagliata contro i poliziotti intervenuti per sedare gli animi.
Tanto la Nappi che suo fratello e sua madre, furono arrestati per rissa aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale in concorso, ma la prima, a causa di un vizio procedurale, era stata rimessa in libertà il successivo 30 maggio.
Ieri pomeriggio, verso le 17.50, i poliziotti sono riusciti a rintracciare la 44enne presso la Stazione delle Ferrovie dello Stato di Nola e l’hanno arrestata.
Dopo la cattura, la donna è stata condotta presso la Casa Circondariale Femminile di Poggioreale.
http://www.dubito.it/44enne-arrestata-nuovamente-dopo-essere-stata-messa-in-liberta-per-un-vizio-procedurale/



Ostia: egiziana pesta violentemente la figlia per punirla.

Ha aggredito con morsi, pugni e calci la figlia 14enne perché non condivideva il suo modo di vivere “all’occidentale”. Ma non si è limitata ad usare le mani, e i piedi, perché l’ha anche pestata con qualche pesante oggetto contundente, procurandole un trauma cranico, lesioni e contusioni in più parti del corpo. A scagliarsi con tanta furia contro la ragazza, che è poi stata costretta, nonostante la paura, a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, una donna egiziana di 40 anni.
Sembra che a far scattare la rabbia della nordafricana sia stata una disobbedienza in particolare da parte della figlia. Così, già la sera di mercoledì la donna avrebbe picchiato una prima volta la minorenne. Ma, non soddisfatta, il mattino seguente le avrebbe dato il “resto”. La triste vicenda è però venuta alla luce in quanto la teen ager ieri mattina, appena uscita da scuola, avrebbe accusato dei dolori così forti da costringerla a ricorrere ai sanitari.
Dopo averla visitata i medici, preoccupati da quelle vistose lesioni, hanno tempestivamente informato i carabinieri ai quali la giovane ha raccontato l’accaduto. Le percosse, il pestaggio. La madre, immediatamente rintracciata nella sua abitazione di Ostia, è stata denunciata per lesioni e maltrattamenti in famiglia. La figlia è tutt’ora ricoverata in ospedale con una prognosi di 20 giorni ed è stata affidata ai servizi sociali del comune di Roma.
http://www.ostiatv.it/ostia-egiziana-picchia-figlia-denunciata-0010468.html



Lodi: donna 40enne scippa violentemente una anziana.

Lodi, 8 giugno 2012 - Le strappa la borsa ma l’anziana non “molla” e a suon di grida la fa arrestare. Questo insolito episodio, che per fortuna è andato a buon fine, è avvenuto a Lodi in via Piermarini. Era circa mezzogiorno e la 72enne, che risiede in città, stava passeggiando a piedi con la borsa a tracolla. Cosa che ha attirato l’attenzione della 40enne M.T., sua concittadina nota alle forze dell’ordine del capoluogo per i numerosi precedenti penali alle spalle in merito a reati contro il patrimonio e stupefacenti. Inizialmente, secondo quanto riferito alla polizia poco più tardi, M.T. ha camminato a lungo a fianco della pensionata. Il tutto studiandone i movimenti. Poi, quando in giro non c’era più nessuno, la scippatrice è entrata in azione e arrivando di buona lena a sfiorare la malcapitata, ha tentato di strapparle la borsa afferrandone l’impugnatura e dando un colpo deciso. Ma la sua vittima, benché accortasi solo all’ultimo momento di quanto le stava succedendo, non si è fatta trovare impreparata e ha a sua volta iniziato a trattenere i propri averi con determinazione. Intanto, gridando all’impazzata, è riuscita a spaventare la sconosciuta e a metterla in fuga.
A quel punto la tempestiva telefonata al 113, partita dal cellulare dell’anziana, ha permesso alla polizia di entrare in azione nell’immediato. Una pattuglia della squadra volante si quindi è precipitata sul posto e fatta raccontare l’accaduto. E’ stata molto utile anche la precisa descrizione che la lodigiana è riuscita a dare della donna in fuga. Poi è partita la ricerca della scippatrice che, in pochi minuti, anche grazie alla collaborazione della squadra mobile della questura, ha dato i risultati sperati. M.T. è stata ritrovata e raggiunta, mentre si dileguava a piedi, a circa due chilometri di distanza, in prima periferia. I poliziotti l’hanno poi portata in questura dove, nel frattempo, la pensionata era sopraggiunta con il figlio per il riconoscimento (che quindi è stato eseguito subito). Questo ha permesso agli inquirenti di denunciare e arrestare, in flagranza di reato, la 40enne. Indagata che non se l’è vista molto bene in quei frangenti dato che, la denunciante, ancora piuttosto arrabbiata, l’avrebbe voluta volentieri tra le mani per darle una “lezione”. A seguire la scippatrice ha trascorso la notte in una camera di sicurezza. Il giorno successivo è stata portata nelle aule del tribunale di Lodi per il rito direttissimo.
http://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2012/06/08/725830-Lodi-scippatrice-anziana-arresti.shtml



Olbia: arrestata donna che picchiava e minacciava i genitori.


Una donna di 39 anni di Arzachena, disoccupata, è stata arrestata dai Carabinieri per atti persecutori e lesioni personali nei confronti dei genitori.
La donna è infatti accusata di ripetuti atti vessatori e persecutori nei loro confronti.
Le indagini sono iniziate nell’aprile del 2011,  quando la donna aggredì   la madre, nella propria casa.
La vittima riporto’ lesioni che le costarono 20 giorni di prognosi per contusioni ed abrasioni al volto e al collo, e sporse denuncia ai carabinieri. Poi arrivarono le minacce, anche di morte, le aggressioni e diverse azioni di disturbo.
Si recava a casa dei genitori soprattutto di notte, spesso ubriaca, bussando alla porta e alle finestre con oggetti contundenti e urlando di tutto.
In piu’ circostanze i due anziani hanno dovuto ricorrere alle cure mediche. Il culmine lo scorso 21 maggio quando, violando la misura cautelare cui era sottoposta, fece irruzione in casa passando da una finestra ed aggredi’ per l’ennesima volta la madre, e successivamente il padre che tentava di difendere la moglie.
Era armata di un coltello da cucina con il quale aveva strappato alla madre una ciocca di capelli, mentre il padre fu colpito piu’ volte prima di riuscire a disarmarla.
La donna è stata portata nel carcere di Sassari.
http://www.ilgiornalediolbia.it/?p=11422



Napoli: rapina la madre. Arrestata donna 33enne.

Minaccia la madre con un coltello e poi le rapina la borsa.  Per questo motivo gli agenti del commissariato di polizia Pianura hanno tratto in arresto Fabiana Pepitone, 33enne, pregiudicata. I poliziotti sono intervenuti poco dopo le 16.00 di ieri pomeriggio in via Epomeo, dove una donna era stata appena rapinata della borsa contenente 80 euro. Gli agenti hanno successivamente accertato che la vittima era stata derubata dalla propria figlia, che dopo averla minacciata con un coltellino le aveva strappato da mano la borsa. La 33enne è stata poi rintracciata e bloccata dai poliziotti in via Ernesto Ricci. Dopo l’arresto, Pepitone è stata condotta nel carcere femminile di Pozzuoli.
http://www.bigolnews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1405:napoli-rapina-la-madre-arrestata-33enne&catid=25&Itemid=103

Alberto86

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #459 il: Agosto 09, 2012, 21:36:50 pm »


è emancipata la vacca.Proprio una femmina moderna.

la ventenne è accusata di crudeltà su minore, rischio di lesioni e minacce. Una delle frasi che Kellie ha scritto all'uomo è stata: "Le rompo la faccia, adoro abusare di lei".
Dai rapporti della polizia si legge che in un video la Park getta del cibo contro la bambina gridandole "Tuo padre vuole che ti faccia mangiare sul pavimento". Poi si vede la donna mettere la figlia in una culla e scuoterla fino a farla cadere. In un altro filmato la donna prende a calci la bimba in lacrime.

quando ci sarà un uomo che fa queste cose inizierò a pensare che siamo veramente più cattivi subdoli infami e violenti delle femmine.




Peter Bark per piacere evitiamo di usare un linguaggio forte in ogni singolo intervento , altrimenti và solo a discapito del forum. Questa per lo più è una sezione specifica e non di discussione, dove riportare esclusivamente notizie di violenza femminile in modo per lo più oggettivo con relativa fonte, in formato leggibile ed ordinato.(inoltre la notizia che hai riportato è stata già pubblicata  ;) ).
« Ultima modifica: Agosto 10, 2012, 01:37:47 am da Alberto86 »

Offline GIUSTIZIALISTA

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #460 il: Agosto 09, 2012, 22:20:52 pm »
C'e da dire, pero' che leggendo queste notizie si evince che una buona parte di esse riguardano donne straniere. Con buona pace del politically corret e' innegabile che gli stranieri ne combinino molte di piu' degli italiani (oltre che ad essere maggiormente molto piu' coinvolti degli italiani in atti di violenza, sono in percentuale molto piu' coinvolti in reati , incidenti stradali ecc). Questo vale per maschi e femmine.
Sic transit gloria mundi.

Offline vnd

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #461 il: Agosto 10, 2012, 07:37:09 am »
C'e da dire, pero' che leggendo queste notizie si evince che una buona parte di esse riguardano donne straniere. Con buona pace del politically corret e' innegabile che gli stranieri ne combinino molte di piu' degli italiani (oltre che ad essere maggiormente molto piu' coinvolti degli italiani in atti di violenza, sono in percentuale molto piu' coinvolti in reati , incidenti stradali ecc). Questo vale per maschi e femmine.

Oppure i nostri organi d'informazione sono più "controllati" e, quindi, faziosi.

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Offline Peter Bark

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #462 il: Agosto 10, 2012, 13:17:32 pm »
Concordo in pieno con Giustizialista.
Infatti,hai ragione,i nostri organi d'informazione sono controllati,è per questo che la gente è convinta che la maggior parte delle violenze sulle femmine (quelle vere,intendo) avvengono tra moglie e marito.
C'è una martellante campagna mediatica per insegnarcelo,e intanto te ti becchi la colpa per gli stupri degli albanesi dei marocchini e dei tunisini degli slavi ecc,che non è che si possano paragonare a un vaffanculo detto alla compagna eh?
Lo sostengono anche le tue nemiche mentecatte femministe comuniste,che i mariti italiani sono degli stantuffatori violenti,chissà poi perché.
Bando alle cagate politicamente corrette,non si può non approvare quello che dicevano Evola o anche Maggiore,la connessione tra lo spirito e l'elemento biologico dei gruppi umani.
Vai a farti un giretto a Milano,poi vallo a raccontare ai residenti che sono stufi marci di Pisapia che non tutti gli zingari sono uguali.
Io sono sicuro che il meticiatto forsennato dei popoli ci poterà a una regressione sempre più evidente,a un costante indebolimento del nostro popolo.
Vnd,se vuoi salvarti il culo inizia ad abbandonare le tue ideologie da comunista. 

Offline ilmarmocchio

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #463 il: Agosto 10, 2012, 15:08:15 pm »
Peter Bark : ...Vnd,se vuoi salvarti il culo inizia ad abbandonare le tue ideologie da comunista...

a prescindere dal fatto che VND si è proclamato di sinistra e non comunista ( non è la stessa cosa ), e nel rispetto della massima libertà di discussione, ritengo però che sia controproducente affibbiare etichette politiche.
Per 2 validi motivi :
1 - la q.m. è già abbastanza intricata da non richiedere ulteriori complicazioni, anzi.
2 - il momento attuale ci dimostra quanto siano inutili nella pratica  le suddivisioni ideologiche. Un PdR ex stalinista nomina un banchiere al governo che tenta di portare  avanti una politica pseudoliberista, in realtà torchiatoria dei soliti noti.
Come dire : gli " ismi " sono patetiche stronzate.
non rievochiamoli qui

Alberto86

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Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #464 il: Agosto 11, 2012, 04:35:31 am »
Dopo il licenziamento perseguita i datori di lavoro. Donna a processo

 Perseguita i suoi ex datori di lavoro al punto da mettersi nei guai. Una donna di Sant'Antioco, V.P. di 30 anni, dovrà infatti rispondere davanti al giudice dei reati di lesioni personali, ingiuria, violenza privata, atti persecutori.
IL LICENZIAMENTO Licenziare è un verbo che ormai mette ansia a tanti datori di lavoro. Ai gestori di un locale di Calasetta, M.M. di 24 anni e M.P. di 22, due fidanzati di Carbonia, mette addirittura i brividi vista la terribile reazione che una loro ex dipendente avrebbe avuto dopo il ben servito.
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/276262



Falconara: arrestata 26enne. La donna deve scontare 10 anni di carcere.


E' stata arrestata mercoledì notte, a Falconara Marittima, una 26enne. La giovane dovrà scontare 10 anni di carcere per reati commessi anche quand'era ancora minorenne.
I Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima, diretti dal Tenente Matteo Demartis, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione per una giovane nomade. L'arresto é scattato per lei mercoledì sera. La rom senza fissa dimora aveva alle spalle già un passato di pluripregiudicata.
La donna, infatti, nonostante la giovane età era già nota alle Forze dell'Ordine per i suoi trascorsi giudiziari. Reati che ora dovrà scontare in carcere con una pena di 10 anni di reclusione. La giovane si era macchiata, anche quando era ancora minorenne, di diversi gravi reati tra i quali rapina, furto e lesioni personali.
http://www.vivereancona.it/index.php?page=articolo&articolo_id=355976



USA: Donna dà fuoco al marito usando l'acetone.

Sono sempre più frequenti gli atti estremi che avvengono all’interno di una coppia. Lo scorso lunedì una donna della Florida è stata arrestata per aver cosparso di acetone per le unghie  gli arti superiori del marito e averlo acceso come una torcia. A compiere l’estremo gesto è stata la 40enne Idalmis De Armas, ora accusata di aggressione aggravata oltre che di tentato omicidio. Come se non fosse sufficiente ai capi d’accusa va aggiunta anche la resistenza a pubblico ufficiale. Il fatto è accaduto lo scorso sabato a Tampa, in Florida, verso le 11 della mattina.L’uomo, con gravi ustioni alle braccia, si è rifiutato di sottoporsi alle cure mediche. Al momento rimane sconosciuta la motivazione che ha spinto la signora De Armas a compiere un tale gesto, resta il fatto che è in carcere senza alcuna possibilità di rilascio si cauzione.
http://www.direttanews.it/2012/06/07/donna-da-fuoco-al-marito-utilizzando-lacetone/



Vasto: Donna anziana minaccia col coltello dei ragazzini.

Esasperata dalle urla e dal baccano di un gruppetto di adolescenti che ogni giorno giocano a pallone sotto la sua abitazione una anziana ha deciso di prendere in mano la situazione.
La donna, 77 anni, ieri pomeriggio ha perso la pazienza ed è scesa in strada armata di coltello da cucina. Era intenzionata a bucare il pallone per spaventare i ragazzi, stanca di sopportare quella loro esuberanza che aveva finito per infastidire il suo riposo. Così ha deciso di usare modi duri per convincere gli adolescenti a cambiare aria, anche perché oltre a schiamazzare nel cortile avevano danneggiato il giardinetto condominiale che lei stessa cura.
I ragazzini alla vista del coltello sono fuggiti spaventati ma hanno avvertito le famiglie e la Polizia, accorsa immediatamente sul posto temendo il peggio. La donna aveva ancora il coltello in mano quando è arrivata la Volante. Agli operatori intervenuti ha consegnato il coltello spontaneamente e ha raccontato che non ne poteva più del persistente comportamento di quel gruppetto di ragazzi che, alle sue lamentele, rispondevano prendendola in giro con canzoncine irriguardose ed offensive.
Gli agenti hanno cercato di tranquillizzare la donna, molto agitata e, nel frattempo, hanno richiesto l’intervento del medico di Guardia. Dopo la visita medica le è stato somministrato un calmante e prescritta una visita psichiatrica. Per fortuna si è limitata solo a minacciare i ragazzi, senza andare oltre. Ciò nonostante dovrà vedersela con la giustizia. La donna è stata denunciata per minaccia aggravata. Il coltello con una lama di circa 11 centimetri è stato sequestrato.
http://www.primadanoi.it/news/527531/Anziana-infastidita-dalle-urla-minaccia-con-un-coltello-dei-ragazzini.html



Catania: arrestata una 58enne piromane.

Dopo i frequenti casi di cassonetti dei rifiuti incendiati, specie nell'area del centro, sono state avviate delle attività di indagine al fine di scoprire gli autori e le "ragioni" di tali azioni.
E così, lo scorso 24 maggio, i Vigili del Fuoco sono intervenuti in via Ventimiglia. Due cassonetti, infatti, erano stati incendiati e anche una colonnina per l'emissione dei biglietti della Sostare, era stata danneggiata. Il personale della Digos ha visionato i filmati registrati dalle telecamere di alcuni esercizi commerciali ubicati nelle vicinanze e ha notato la presenza di una donna che, dopo essersi avvicinata ai cassonetti, sicura di non essere notata ha gettato dentro qualcosa; poco dopo sono divampate le fiamme e la piromane si è dileguata.
Grazie alla visione di alcune immagini prese a minor distanza, gli agenti hanno identificato l'autrice del gesto. Si tratta di C.M. (cl. 1954), portatrice di problemi psicologici e nota per essere stata già denunciata per danneggiamento, furto di alimenti e porto abusivo di coltello. Il movente sembra possa costituire una "reazione" alla situazione di disagio economico e sociale in cui la stessa versa.
http://www.cataniatoday.it/cronaca/cassonetti-incendiati-arrestata-donna-piromane.html



Terni: finge di essere perseguitata da un ex, ma è lei che perseguita il suo compagno. Arrestata per stalking.

Quando si erano fidanzati, aveva raccontato al ragazzo di venire perseguitata da un ex residente a Milano ed aveva mostrato anche una copia di una denuncia sporta ai Carabinieri, e gli aveva detto: «Vedrai, ora magari perseguiterà anche te», è quanto comunicato dalla polizia Postale.
I particolari E infatti, nel giro di poco tempo, il ragazzo, a Terni per ragioni di lavoro, ma originario della provincia di Cosenza, aveva cominciato a ricevere sms, in cui veniva minacciato di morte, il suo computer veniva continuamente violato, ed in diverse occasioni qualcuno era riuscito ad entrare perfino nel suo appartamento a Terni e a metterlo a soqquadro. La ragazza, rimasta al paese d’origine in Calabria, gli confermava che l’ex era un hacker e a quel punto il ragazzo, esausto e sul punto di perdere anche il lavoro a causa del forte stress procurato dalla situazione, ha deciso  di rivolgersi alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Terni.
Gli agenti hanno avviato un’indagine, sia con mezzi tradizionali, che attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e nel giro di alcuni mesi sono riusciti a riscostruire l’intera vicenda che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del Gip di Terni, Pierluigi Panariello, su richiesta del pubblico ministero, Elisabetta Massini, proprio nei confronti della fidanzata trentatrenne, che è stata arrestata nei giorni scorsi dalla polizia postale di Cosenza. Le accuse a suo carico sono pesanti: stalking, minacce, falso in atto pubblico commesso da privato; ora si trova al carcere di via Sabbione e ripete agli inquirenti che l’intera faccenda va vista solo come normali scaramucce fra fidanzati.
Le «normali scaramucce» annoverano, tra le altre cose, 5.000 sms inviati in tre mesi al cellullare del ragazzo da almeno 15 schede diverse, tutte intestate a lei e a ignari familiari, la falsificazione di un verbale di denuncia, incursioni nel pc del fidanzato rintracciate come partite dal suo computer, e soprattutto l’inesistenza del fantomatico ex.
La rivelazione Quando gli agenti hanno mostrato l’esito delle indagini al ragazzo, smontando punto per punto l’intero castello costruito dalla donna, questi, sotto shock, non riusciva a credere a quanto gli veniva detto, ma alla fine ha dovuto arrendersi all’evidenza, ammettendo che si, forse era un po’ gelosa, ma mai avrebbe creduto che si spingesse fino a tanto, anche perché lui non le aveva mai dato modo di sospettare alcun tipo di infedeltà.
http://www.umbria24.it/terni-perseguita-fidanzato-trentenne-arrestata-stalking/102409.html



Asti: arrestata la "truffatrice bionda" degli anziani.

E' stata interrogata ad Asti la 45enne arrestata ieri dalla polizia in quanto presunta truffatrice seriale ai danni di alcuni anziani raggirati dalla falsa addetta della società del gas.
Ad arrestarla è stata la polizia che da qualche settimana era sulle tracce. In base ai riscontri raccolti la donna conosciuta come la "signora bionda" si presentava a casa di anziani pensionati spacciandosi per ispettrice della società del gas con lo scopo di carpire la loro fiducia e farsi consegnare somme di denaro con promesse di risparmi futuri sulla bolletta. La "signora bionda" è un'astigiana di 45 anni, con precedenti specifici. La malvivente è stata incastrata grazie alla prontezza di azione dei poliziotti.
Nei giorni scorsi si era presentata in corso Don Minzoni nella casa di un pensionato di 80 anni con la proposta di fare risparmiare sulla bolletta del gas. “Se mi versa 200 euro, aveva promesso la malvivente, ad iniziare da giugno avrà uno sconto del 20 per cento". L'uomo ha accettato consegnandole quattro banconote da 50 euro. Oggi la stessa donna con una telefonata alla stessa persona ha chiesto altri 50 euro, che sarebbe venuta a prenderli fra poco.
Il pensionato, si è insospettito del suo comportamento ed ha telefonato al “113”. Due poliziotti delle “Volanti” si sono così nascosti in casa e quando la truffatrice è arrivata l'hanno ammanettata accusandola di truffa.
Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità dell'arrestata in merito ad altre tutte simili compiute anche nelle scorse settimana nel capoluogo.
http://www.atnews.it/2012/06/05/leggi-notizia/argomenti/cronaca-3/articolo/arrestata-dalla-polizia-la-truffatrice-bionda-e-accusata-di-truffe-agli-anziani.html



Canada: annegò i figlioletti. La giudice: "E' omicidio colposo".

WETASKIWIN (Alberta) – Le prove raccolte non sono sufficienti a stabilire se Allyson McConnell abbia intenzionalmente affogato i due figli nell’acqua gelida della vasca da bagno. Per questa ragione il giudice Michelle Crishton ha deciso di dichiararla colpevole di omicidio colposo, e non di omicidio di secondo grado come invece chiedeva l’accusa.
I cadaveri sono stati scoperti l’1 febbraio 2010. Al momento del decesso dei due bambini di due anni e dieci mesi, Connor e Jayden, non c’erano testimoni. La donna ha detto in tribunale avere pochi ricordi di quel fine settimana. «A causa del buco nero nelle prove, la procura non può sapere cosa sia successo nella casa di McConnell negli ultimi due giorni di vita dei suoi figli, incluso lo stato mentale di Allyson quando li ha affogati», ha scritto il giudice nelle motivazioni del verdetto. «Rimane il ragionevole dubbio che lei avesse lo specifico intento di uccidere i suoi figli», puntualizza il giudice.
McConnell ha ammesso di aver ucciso i suoi due piccoli nella vasca da bagno della sua abitazione, a Millet, una cittadina a sud di Edmonton, l’1 febbraio 2010. Ma la difesa ha sempre sostenuto che la sua mente fosse così offuscata dall’alcol, da sonniferi e da una grave depressione da non poterla ritenere responsabile. L’accusa, invece, ha sostenuto che McConnell avesse ucciso i figli per vendicarsi del marito. La coppia infatti stava affrontando una difficile separazione e una battaglia per la custodia.
Al termine dell’udienza, l’avvocato della procura Gordon Hatch ha detto di essere «contrariato» perché sente di aver provato l’omicidio durante le fasi del processo. «Ma un verdetto di omicidio non ci avrebbe comunque dato una soddisfazione, perché i due bambini sono morti e non niente che possiamo fare». Hatch ha detto che anche la famiglia McConnell è delusa per la sentenza. «Io non so se hanno accettato l’idea, ma spero che trovino consolazione». Per la sentenza bisognerà attendere il 9 maggio. Ma la lettura del verdetto è stata ascoltata in silenzio da entrambe le famiglie delle due vittime.
McConnell, originaria dell’Australia, ha una lunga storia di tentativi di suicidio, a partire da quando il padre la mise incinta quando aveva 15 anni. Nel suo computer gli investigatori hanno trovato varie ricerche su come suicidarsi e come far annegare o come strangolare qualcuno. Quell’1 febbraio, Allyson ha cercato di suicidarsi buttandosi da un ponte di Edmonton dopo aver lasciato i cadaveri dei piccoli nella vasca. Sulla tavoletta del water aveva lasciato anche l’anello nuziale. È stato il marito, Curtis, a ritrovare i corpi dei figli nell’acqua gelata.
http://corriere.com/2012/04/21/annego-i-figlioletti-poche-prove-il-giudice-e-omicidio-colposo/



Roma: Donna abbandona la figlia sul taxi e và ad ubriacarsi. Poi aggredisce la figlia, il tassista ed i carabinieri.

I carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno arrestato una cittadina ucraina di 34 anni, già conosciuta alle forze dell'ordine, con le accuse di percosse, lesioni personali, abbandono di minore, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
La donna, la scorsa notte, è salita a bordo di un taxi in piazza della Repubblica insieme alla figlioletta di 10 anni. Prima di partire, la donna ha chiesto al tassista, un 32enne romano, di attenderla per qualche minuto e, con la scusa di un'impellente urgenza fisiologica, è scesa dall'auto bianca, lasciando a bordo la figlia, ed è entrata in un vicino locale.
Dopo circa mezz'ora, non vedendola tornare, il tassista ha preso per mano la bimba ed è andato a cercare la strana cliente, trovandola dopo alcuni minuti mentre camminava, senza meta e dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, in via Nazionale.
Raggiunta dal tassista, la donna ha reagito violentemente, malmenando sia lui che la bambina. A quel punto la vittima ha chiesto aiuto al "112" e i militari, intervenuti in pochi minuti, hanno immobilizzato la donna, in evidente stato di alterazione psicofisica certificata anche dal personale medico del Policlinico Umberto I che l'ha visitata e sedata.
La donna è stata trattenuta in caserma in attesa del rito direttissimo mentre la figlia, su disposizione dell'autorità giudiziaria, è stata accompagnata in una Casa Famiglia della Capitale.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/06/06/news/lascia_la_figlia_sul_taxi_e_va_a_bere_ubriaca_picchia_sia_lei_che_il_tassista-36646353/



Viterbo: Colpisce una sua vicina con una forbiciata in faccia. Condannata ma è a piede libero.

Aggredì una conoscente con una forbiciata in pieno viso.
Il giudice del tribunale di Viterbo Italo Ernesto Centaro l’ha condannata a tre mesi di reclusione, pena sospesa. Ciò significa che l’imputata, M.S., 26enne di Civita Castellana, resterà a piede libero, essendo la condanna inferiore ai due anni.
La sentenza è arrivata questa mattina. La ragazza, assistita dall’avvocato Ottavio Maria Capparella, aveva scelto di essere giudicata con rito abbreviato.
Un anno di reclusione, la richiesta dell’accusa. La difesa aveva invece proposto l’oblazione, il pagamento di una somma a titolo di riparazione per estinguere il reato.
I fatti risalgono precisamente al 28 febbraio scorso quando, in un bar in via Pertini, a Civita Castellana, scoppiò una violenta lite tra due ragazze.
Fu in quell’occasione che M.S. colpì la vittima, una 20enne sua vicina di casa, in pieno viso con le forbici. Per la giovane scattò l’arresto per lesioni personali aggravate, minacce e ingiurie.
All’origine della violenta lite vecchi rancori personali dettati, sembrerebbe, dalla gelosia per un ragazzo.
La difesa attende le motivazioni della sentenza, prima di valutare se fare appello o meno.
http://www.tusciaweb.eu/2012/06/la-colpisce-con-una-forbiciata-in-faccia-condannata/



Ittiri: Badante ubriaca aggredisce operatori 118 impedendo di soccorrere disabile.

Ieri notte, i carabinieri della Stazione di Ittiri hanno arrestato per abbandono di persone incapaci e resistenza a pubblico ufficiale F. R., badante di 39 anni di origine romena.  Verso le 4.30 è stato chiamato il 118 dalla casa dove la donna assiste un’anziana disabile di 69 anni che si era ferita alla testa cadendo accidentalmente nelle scale di casa.
All’arrivo degli operatori dell’ambulanza, la badante, in evidente stato di ubriachezza, si è scagliata contro il personale del 118 con calci e pugni per impedire di soccorrere l’anziana. Sono stati gli stessi familiari a chiamare il 112. I carabinieri intervenuti hanno bloccato la donna e l’hanno dichiarata in arresto, conducendola nelle camere di sicurezza della caserma.
L’anziana è stata ricoverata all’ospedale di Sassari per accertamenti e dimessa nella mattinata.
http://www.sassarinotizie.com/articolo-11212-ittiri_badante_ubriaca_impedisce_di_soccorrere_disabile_arrestata.aspx



USA: Arrestata per aver messo la figlia di 6 anni sul lettino solare procurandole ustioni.

Da giovane aveva una pelle liscia e chiara. Oggi, Patricia Krentcil, 44 anni del New Jersey, è la donna più abbronzata del mondo.
Recentemente, è stata arrestata con l'accusa di avere messo la figlia di 6 anni sul lettino abbronzante. "Non è diverso dal portare i propri bambini al supermercato", ha dichiarato incredula la Krentcil "Ci sono milioni di mamme che lo fanno."
La polizia è stata avvertita dalla scuola non appena il personale si è accorto delle ustioni della bambina.
"Mi sono abbronzata con mamma", così si è difesa la piccola. Sarà una giuria del New Jersey a decidere delle sorti della mamma, la cui pelle è stata costantemente bombardata dai raggi ultravioletti per oltre 20 anni.
Alcuni ricercatori americani del Texas, hanno affermato che l'abbronzatura può essere una droga e, osservando il rapporto ossessivo di alcuni giovani con il sole, dimostrarono che in presenza di alcuni comportamenti specifici si può sviluppare una vera e propria dipendenza dalla tintarella.
Si chiama sindrome compulsiva da sole; chi ne soffre non è mai soddisfatto del colore del proprio incarnato e ricerca sempre occasioni per scurirsi di più.
http://www.articolotre.com/2012/06/arrestata-con-laccusa-di-avere-messo-la-figlia-di-6-anni-sul-lettino-abbronzante/91465



Milano: scopre che marito la tradisce e gli versa olio bollente sul viso mentre dorme.

Ha scoperto che il marito la tradiva e si è vendicata versandogli addosso olio bollente mentre dormiva. L'uomo ora è ricoverato al Niguarda di Milano con ustioni di primo e secondo grado, ma non sarebbe grave. La donna, una 43enne di El Salvador, è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di lesioni gravissime. A chiamare i soccorsi sono stati i figli della coppia dopo aver sentito le urla strazianti del padre.
La donna finita agli arresti ha scoperto il tradimento del marito, un egiziano di 37 anni, controllando la rubrica del telefono e gli sms dell'uomo. E così ha atteso che lui si addormentasse per mettere in atto la vendetta. Ha messo sul fuoco dell'olio e, dopo averlo fatto bollire, lo ha versato sul viso e sul corpo del marito. I figli dei due, di 18 e 16 anni, sono stati svegliati dai lamenti del padre e hanno chiamato il 118. L'uomo si trova adesso all'ospedale di Milano con una prognosi di 15 giorni.
I carabinieri della compagnia di Rho (Milano), che si stanno occupando del caso, hanno detto che marito e moglie erano titolari di una pizzeria a Baranzate di Bollate, che era stata chiusa. Da quando l'uomo aveva cessato l'attività, si inventava alcune commissioni, secondo la testimonianza della donna, e queste faccende avevano insospettito la moglie.
Proprio domenica sera la donna avrebbe trovato nel cellulare del marito alcuni sms che confermavano le scappatelle del marito e aveva così deciso di mettere in atto la sua vendetta.
L'olio bollente è stato versato sulla guancia dell'uomo e non ha leso organi imporanti anche se lo sfregio, secondo i medici, potrebbe rimanere. I militari hanno spiegato che tra i due c'erano da tempo dissidi, ma non si erano mai verificati atti violenti.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/articoli/1048214/scopre-che-il-marito-la-tradisce-e-lo-ustiona.shtml



Forlì: Dopo aver cenato al ristorante aggredisce camerieri, titolari e forze dell'ordine. Condannata donna 45enne.

E' stata condannata ieri a 5 mesi da scontare ai domiciliari, la 45enne che ha buttato all’aria il ristorante cinese "Pagoda" in via Fratti. La donna aveva contestato il conto e all’arrivo degli agenti di polizia, chiamati dai titolari, li aveva presi a pugni e calci. Subito sono scattate le manette ai polsi della donna, processata poi ieri con rito direttissimo.
I fatti risalgono alla sera di venerdì, quando dopo aver cenato al "Pagoda", la donna, riferendosi al presidente del Consiglio, ha gridato: "Il conto lo deve pagare Monti". Da quel momento solo improperi e urla nei confronti di dipendenti e titolare del locale, costretti a chiamare la polizia per riportare alla calma il cliente. Al loro arrivo gli agenti del "113" hanno faticato non poco per bloccare la donna che aveva indirizzato la sua ira contro le divise. Calci, pugni e infine le manette per resistenza a pubblico ufficiale.
http://www.romagnanoi.it/news/forl%C3%AC/732127/Caos-al-ristorante-condannata-a-5-mesi.html