Autore Topic: Violenza femminile: La violenza DELLE donne!  (Letto 396815 volte)

0 Utenti e 26 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #495 il: Settembre 16, 2012, 13:25:28 pm »
Alessandria: per ripicca appicca fuoco a casa compagno. Arrestata.

Torino, 16 set. - (Adnkronos) - Per ripicca, dopo un litigio per futili motivi, ha dato alle fiamme la casa del suo compagno, ma e' stata arrestata in flagranza dai carabinieri con l'accusa di incendio doloso. Protagonista una donna 46 anni dell'alessandrino.
Ai carabinieri intervenuti sul posto la donna, nel tentativo di discolparsi, ha raccontato che l'incendio, che ha danneggiato gravemente l'immobile e gli arredi della casa, era opera di un piromane introdottosi a sua insaputa nell'abitazione.
http://www.liberoquotidiano.it/news/1077708/Alessandria-per-ripicca-appicca-fuoco-a-casa-compagno-arrestata.html



Ancona: laureanda in medicina e spacciatrice. Arrestata.

Ancona, 16 settembre 2012 - Arrestata per spaccio, ha patteggiato una pena ad un anno di reclusione (sospesa perché incensurata) C. B., studentessa di medicina di 24 anni, figlia di una nota farmacista anconetana.
La ragazza, residente a Falconara, era stata sorpresa dagli agenti della Squadra Mobile di Ancona venerdì pomeriggio, dalle parti della stazione ferroviaria falconarese, durante un servizio di monitoraggio del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
A DESTARE l’attenzione degli uomini diretti dal dottor Giorgio Di Munno sono state le frequentazioni della giovane, che aveva contatti con soggetti conosciuti come consumatori di droga. La 24enne è stata quindi fermata e perquisita: addosso gli sono stati trovati 0,5 grammi di hashish.
UNA QUANTITÀ sufficiente a spingere gli agenti della Questura dorica a proseguire la perquisizione nella casa dove la giovane vive con i genitori, in centro a Falconara.
Nella camera da letto di C.B., nascosti in un cassetto dell’armadio, c’erano 26 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed alcuni foglietti scritti a mano: in una colonna erano indicati alcuni nominativi, nell’altra altrettanti numeri. La quantità di droga rinvenuta nella stanza della studentessa era già sufficiente a far ipotizzare un’attività di spaccio, rafforzata dal rinvenimento dei ‘pizzini’, che secondo gli inquirenti possono far supporre ad una sorta di contabilità delle vendite, con i nomi degli acquirenti e le quantità vendute o il prezzo riscosso.
LA 24ENNE è stata quindi arrestata ed è rimasta agli arresti domiciliari fino a ieri mattina, quando nel Tribunale di Ancona è stato celebrato il processo per direttissima.
La ragazza, assistita dall’avvocato di fiducia, ha deciso di patteggiare la pena con l’accusa, sostenuta in aula dal pm onorario Giovanni Centini.
 DURANTE il processo davanti al giudice Paolo Giombetti l’imputata ha negato che quei foglietti fossero legati ad un’attività di spaccio, ma non ha saputo spiegare a cosa si riferissero quegli elenchi di nomi e di numeri.
IL GIUDICE Giombetti ha stabilito una pena ad un anno di reclusione (contro gli otto mesi richiesti per il patteggiamento) e la giovane è tornata in libertà.
http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2012/09/16/772938-laureanda_medicina.shtml
 

Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #496 il: Settembre 18, 2012, 05:50:17 am »
Omicidio coniugi Lignano: arrestata donna cubana.

"Finalmente il brutale assassinio di Paolo Burgato e della moglie Rosetta Sostero, trovati sgozzati in casa loro a Lignano Sabbiadoro il diciannove agosto scorso, ha un responsabile. Si tratta di una donna, Lisandra Aguila Rico, una cubana da tempo residente nel comune in provincia di Udine, che questa mattina è stata fermata dai carabinieri e che ha nel pomeriggio confessato di aver preso parte all'omicidio.
Ventunenne, la donna è stata trovata in una abitazione di Pontecagnano (Salerno), mentre tentava di far perdere le proprie tracce. Residente da dodici anni nel paese, lavorava insieme al fratello 24enne Laborde Reiver Rico (ora ricercato dagli investigatori e che sarebbe fuggito a Cuba) in una gelateria di fronte la negozio di casalinghi della coppia uccisa.
La cubana fermata questa notte non è però l'unica persona che i carabinieri stanno sentendo. Nei mesi scorsi è stato ascoltato più volte Rino Sostero, fratello di una delle due vittime. A insospettire gli inquirenti il crac da 56 milioni delle sue imprese di costruzioni, ben superiore alle capacità economiche dell'azienda. E in questi giorni sono state ascoltate cinque sudamericani.
Ad uccidere la coppia sarebbero stati appunto i due fratelli, che hanno agito perché riconosciuti da Burgato e la moglie. In casa delle vittime sono stati ritrovati due Dna: uno di un uomo e uno di una donna. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due fratelli, entrambi incensurati, avrebbero intercettato informazioni sul fatto che i coniugi tenevano dei soldi in casa e avrebbero così organizzato il colpo. In una prima fase, avrebbero tentato di ottenere informazioni sul nascondiglio dei soldi. Poi, vistisi smascherati, la situazione sarebbe degenerata. A quel punto presi dal panico avrebbero ucciso i due coniugi, senza portare via nulla dalla villetta di via Annia.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/omicidio-lignano-fermata-sudamericana-838260.html



Trecate: arrestata casalinga stalker.

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile  hanno tratto in arresto per atti persecutori (stalking) e minaccia aggravata una casalinga 59enne, pregiudicata,  di Trecate, responsabile di reiterate azioni vessatorie nei confronti dei componenti di una famiglia abitante nello stesso condominio.
Già a giugno la donna era finita nei guai per le molestie a un professore trecatese che abita nello stesso condominio. Sottoposta anche allora a provvedimenti che l’allontanavano dallo stabile, l’altra mattina è tornata ad infastidire la famiglia dei vicini. Ora, in attesa del processo, dovrà trasferirsi in un'altra città: il giudice ha infatti stabilito il divieto di dimora a Trecate.
http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/17734/


Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #497 il: Settembre 18, 2012, 12:01:58 pm »
Afghanistan: donna suicida uccide 12 persone all'aeroporto di Kabul.

Almeno 12 persone sono rimaste uccise questa mattina nei pressi dell’aeroporto di Kabul quando un’auto bomba, guidata da una donna suicida, e’ esplosa contro un mini van pieno di impiegati dell’aeroporto.
Anche questo attacco fa parte delle proteste che da oltre una settimana sta infiammando il mondo Musulmano per il noto film “L’innocenza dei Musulmani”, ritenuto da tutti offensivo e blasfemo nei riguardi del Profeta Maometto.
Proteste che hanno aumentato i sentimenti anti Americani e che hanno portato, due giorni fa, anche alla morte di 4 dipendenti Americani e 2 soldati Britannici per mano di poliziotti Afghani.
Secondo quanto riferito dalla polizia, per bocca del capo della polizia che sta indagando sul caso,  Gen. Mohammad Zahir, 9 vittime sono straniere, di cui 5 Sudafricani, oltre al conducente del mini van e altre 2 passanti.
La suicida era una giovane donna, secondo Haroon Zarghhon, portavoce degli Hezb-i-Islami (partito Islamico) che ha rivendicato la responsabilita’ dell’attentato.
Hezb-i-Islami e’ un gruppo jihadista, guidato da Gulbuddin Hekmatyar, che e’ stato aiutato dagli Americani durante la guerra contro i Sovietici negli anni ’80 ed oggi ha in parte abbracciato l’ideologia dei Talebani contro le forze di occupazione straniere.
 Il gruppo, che ha membri che lavorano per il governo Afghano, ha rivendicato la responsabilita’ di attacchi solo in due casi, in cui peraltro erano coinvolte sempre donne suicide.
Il mini van, di proprieta’ della DHL, e’ esploso a pochi metri dall’ingresso dell’aeroporto Internazionale di Kabul che e’ fortificato e super sorvegliato.
http://www.italnews.info/2012/09/18/afghanista-suicida-uccide-12-persone-all%E2%80%99aeroporto-di-kabul/



Roma: donna si suicida uccidendo con sè figlia di 8 anni.


Una donna di 41 anni si è uccisa questa mattina in zona Tor Sapienza a Roma, coinvolgendo nel folle gesto anche la figlioletta di 8 anni. Giuseppina Murasca, questo il nome della suicida, si è lanciata dal balcone dell'appartamento al settimo piano in via Giorgio Morandi in cui viveva assieme alla madre e alla sorella, stringendo a sé anche la sua bambina. Entrambe sono morte sul colpo nell'impatto con il suolo. Alla base del folle gesto problemi legati alla depressione della donna che lavorava in una mensa scolastica e che solo pochi mesi fa aveva dovuto superare il lutto della morte del suo compagno.
http://www.rsnews.it/fuorionda/?section=interna&id=19985

Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #498 il: Settembre 19, 2012, 13:26:17 pm »
Catania: dopo incontro online ricatta uomo. Arrestata donna.

CATANIA, 19 SET - Aveva accettato la richiesta di Silvia, conosciuta su un sito internet di incontri personali, ma all'ultimo momento si era tirato indietro rinunciando alla 'trasgressione' extraconiugale. Ma la donna lo ha ricattato: "o mi dai mille euro o racconto tutto a tua moglie". Pressato dalle richieste l'uomo ha denunciato la vicenda alla polizia. Cosi' quando ha consegnato la 'tangente': la donna, una 29enne catanese, e' stata arrestata. Silvia era un nome falso come la foto attraente sul sito.
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2012/09/19/Ricatto-dopo-incontro-online-arrestata_7497393.html

Offline skorpion72

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 814
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #499 il: Settembre 19, 2012, 20:50:34 pm »
Le donne sono immuni dalla violenza

www.corriere.it/cronache/12_settembre_19/lignano-reiver-mio-fratello-ha-perso-la-testa-pasqualetto_c90578ea-021a-11e2-9f2e-6124d1c3f844.shtml

La 21enne arrestata: ho fatto tutto io. Lui da L'Avana: vieni via da lì, scappa

Lignano, il racconto di Lisandra:«Li ho uccisi io, con il coltello»

La ragazza:«Gli disse "Reiver, lasciaci stare". E mio fratello ha perso la testa. Ho sgozzato prima Burgato, poi la moglie»

UDINE - «Poi il signor Burgato ha detto "Reiver, lasciaci stare" e allora mio fratello ha perso la testa perché aveva fatto il suo nome e ha iniziato a picchiarlo. Sentivo dei colpi contro il muro...». Lisandra Aguila Rico racconta così la follia omicida, il momento cioè in cui i due giovani cubani incensurati si sono di colpo trasformati in spietati assassini, capaci di accoltellare a morte gli anziani coniugi fino a sgozzarli. Paolo Burgato aveva riconosciuto Reiver Laborde Rico, il fratellastro ventiquattrenne di Lisandra, e dicendolo ha firmato la sua condanna.

«Io tenevo la signora che voleva aiutare il marito - ha aggiunto Lisandra nella sintesi degli inquirenti - Con la voce roca per non farmi scoprire ho detto a mio fratello "non riesco a tenerla". E allora Reiver ha iniziato a picchiare anche la signora. A quel punto, anch'io ho perso la testa, ho preso il coltello più grande che avevo appoggiato per terra e ho tagliato la gola al signor Burgato e poi anche alla signora...». Brividi. «Ho fatto tutto io», ha ripetuto come un refrain la ventunenne Lisandra nel corso delle sei ore di interrogatorio davanti al pm Claudia Danelon, cercando così di scagionare il fratello. Ma per gli inquirenti Reiver Laborde Rico, 24 anni, è responsabile quanto lei del feroce omicidio di Paolo Burgato e Rosetta Sostero, uccisi nella notte del 19 agosto scorso. Non fosse altro che per la certezza scientifica che entrambi impugnavano dei coltelli e che due sono le lame assassine.

Si aggiungono dunque nuovi, truci particolari al duplice delitto di Lignano i cui contorni sono comunque sempre più chiari. I fratelli volevano tornare a Cuba e volevano tornarci con un po' di denaro, soprattutto Reiver che lì ha famiglia, un figlio e un altro in arrivo e aveva già prenotato il volo per Cuba. Hanno pensato così di ripulire i Burgato che conoscevano per via del negozio di casalinghi di fronte alla gelateria dove hanno lavorato entrambi. Volevano la cassa e per averla li hanno aspettati a casa.

«Io ho preso i soldi dalla borsetta della signora Burgato e li ho dati a Reiver, non so quanti fossero». Lo sanno con approssimazione gli investigatori coordinati dal capitano Fabio Pasquariello, perché il registratore quel giorno ha battuto circa duemila euro e dunque il «bottino» non poteva essere superiore. Burgato poi era solito nascondere una parte dell'incasso nel magazzino del negozio. Rapina premeditata, dunque, per il pm Claudia Danelon che parla di «movente predatorio» e contesta anche l'omicidio pluriaggravato caricandolo anch'esso della premeditazione nonostante tutto porti a pensare che il delitto non fosse nei piani dei due cubani.

Certo, avevano fatto un sopralluogo il giorno prima, erano pure vestiti con tute, passamontagna, guanti e si erano portati da casa i coltelli, ma il delitto no, non poteva rientrare nel loro progetto criminale. A incastrarli, prima del riscontro del Dna sul mozzicone di sigaretta, quattro illuminanti intercettazioni telefoniche registrate sabato scorso dal Ros dei carabinieri. Sono quattro telefonate fra Lisandra e Reiver, il quale chiama e risponde da un luogo vicino a L'Avana, Cuba. Fanno seguito a una conversazione di venerdì scorso fra Lisandra, che si trova in Campania, e sua madre, Sandra Rico, nella quale quest'ultima la informa che i carabinieri andranno da lei per il Dna. «L'hanno preso a me e ora lo prendono a te». Lisandra chiama dunque il fratello. «L'hanno fatto a mia mamma, se capiscono che sono io...». Lui: «Stai tranquilla, non possono arrivare a noi». Ma in una telefonata successiva, Reiver le consiglia di andarsene: «Scappa via, scappa via». Lei: «Ma non ho una lira». Lui: «Vieni via». In un'altra ancora si parla di impronte. Lisandra: «Come fanno ad avere le impronte se avevamo quelle cose alle mani?». Insomma, il Dna non c'era ancora ma le telefonate, così tradotte dallo spagnolo, sembrano piuttosto compromettenti.

Come sembra emergere l'estraneità di mamma Sandra. «È certo che non sapeva nulla - rassicura al telefono il gelataio Enzo Spinelli, suo marito e patrigno dei due giovani - Lei è vittima come me di questa grande tragedia. Anzi, è proprio sconvolta e incredula. Dice "ma com'è possibile che abbiano fatto una cosa del genere, cresciuti come sono con il nonno e la zia, due persone onestissime?».

Il procuratore di Udine, Antonio Biancardi, ha parlato di «caso scioccante perché se penso ai due ragazzi non mi ritrovo. Spero comunque in pene esemplari». Fra gli atti del pm, che ha chiesto la convalida del fermo e della misura cautelare in carcere, c'è ora il pilastro della confessione choc di Lisandra. Che si chiude con un brivido di normalità: «Alla fine ci siamo tolti i vestiti nella casa di Burgato e abbiamo messo tutto, anche i coltelli, nello zaino di mio fratello, a parte le scarpe... Non so dove ha buttato lo zaino. Poi siamo andati a dormire... io a casa mia e lui a casa sua».Il giorno prima Lisandra e Reiver si erano svegliati come due ragazzi normali. Poi l'idea di una rapina mai fatta, l'aggressione, lo spavento, il massacro e di nuovo a letto, da assassini.

Andrea Pasqualetto
I discorsi delle femministe fanno sempre molto "rumore"...il problema è che puzzano anche da morire

Offline Brutale

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 1226
  • Sesso: Maschio
  • Unico superstite
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #500 il: Settembre 19, 2012, 22:42:21 pm »
Abortisce illegalmente solo due giorni prima di partorire perchè voleva andare in vacanza
condannata a 8 anni di carcere

questa è la donna del futuro, l'apoteosi della schifezza:


http://www.corriere.it/esteri/12_settembre_18/aborto-bimbo-inghilterra_26237c7a-018f-11e2-a63e-daa4ff219e76.shtml

Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #501 il: Settembre 20, 2012, 15:56:28 pm »
Enna: donna faceva prostituire nipote di 16 anni.

ENNA  - Faceva prostituire da mesi la nipote di 16 anni: arrestata ad Enna una donna, zia della ragazza. Il giro di prostituzione e' stato scoperto dalla Squadra mobile di Enna, che nel corso di una operazione denominata 'Pandemia' ha arrestato cinque persone implicate in un giro di prostituzione minorile e notificato quattro informazioni di garanzia.
Le indagini, dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno accertato che una ragazzina di 16 anni veniva sfruttata dalla zia. Nove gli indagati, tra cui la donna, che e' stata arrestata, mentre per gli altri quattro uomini la procura ha stabilito gli arresti domiciliari. Sarebbe stata la donna a indurre la ragazzina alla prostituzione, mentre gli uomini avrebbero pagato per le prestazioni sessuali. La vicenda sarebbe andata avanti per mesi: almeno dal dicembre 2011 fino al giugno di quest'anno.
Da qualche tempo gli investigatori avevano notato che la donna, in orari in cui la ragazza avrebbe dovuto frequentare la scuola, accompagnava la giovane nei suoi numerosi spostamenti in citta'. Una serie di intercettazioni e pedinamenti hanno confermato che la donna, pare una zia della giovane, faceva prostituire la ragazza in cambio di denaro, a casa dei 'clienti', le cui abitazioni sono state perquisite. Le indagini proseguono per scoprire se ci siano altre persone coinvolte nel giro.
Gli arrestati nell'operazione antiprostituzione a Enna, oltre alla casalinga accusata di induzione alla prostituzione di una minore, sono un manovale, un coltivatore diretto, un autotrasportatore e un allevatore, accusati di atti sessuali con minorenne in cambio di denaro o altra utilità.
Secondo gli investigatori della squadra mobile anche la donna che "vendeva" la sedicenne era una prostituta. Coi soldi che incassava la donna andava a giocare alle slot machines in diversi bar e sale giochi, come hanno scoperto i poliziotti Tra gli indagati vi è un dipendente del comune di Enna al quale si era rivolta la donna chiedendo la risoluzione di un problema. Il favore sarebbe stato ricambiato con una prestazione sessuale nell'ufficio comunale.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/09/20/Faceva-prostituire-nipote-16-anni-arrestata-Enna_7502012.html



USA: investe pedone e scappa. Arrestata l'attrice Lindsay Lohan.


Lindsay Lohan è di nuovo nei guai. L'attrice è stata arrestata a New York per omissione di soccorso. Dopo avere investito un pedone con il suo Porsche Cayenne è infatti scappata, senza preoccuparsi di soccorrerlo.
L'incidente è avvenuto nel Meatpacking District di Manhattan, fuori dal Dream Downtown, hotel di lusso della Grande Mela, dopo mezzanotte. Vittima dell'investimento un trentenne, ricoverato al Bellevue Hospital per un problema al ginocchio.
La Lohan, che era a bordo di una macchina non sua, ha lasciato il luogo dell'incidente, entrando in una discoteca poco lontana. L'arresto verso le 2.30 di mattina. In attesa di processo, l'attrice è stata rilasciata.
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/lindsay-lohan-investe-pedone-e-scappa-838943.html



Imola: arrestata 22enne per implicazione nel pestaggio di un pensionato 70enne.

Imola, 20 settembre 2012 - AVREBBE certamente preferito festeggiare il compleanno in modo diverso la giovane originaria del Marocco, arrestata a Ravenna martedì, giorno in cui compiva 22 anni. F.E., queste le iniziali, è accusata di rapina e lesioni aggravate in concorso per un episodio avvenuto a Lugo. Ad arrestarla sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Lugo in esecuzione alla misura cautelare disposta dal gip del Tribunale di Ravenna su richiesta della Procura della Repubblica.
Il tutto, a conclusione di una complessa e articolata indagine, avviata a seguito di una brutale rapina avvenuta circa un anno fa e di cui rimase ‘vittima’ un 70enne imolese. I fatti risalgono al 26 settembre 2011. Il pensionato aveva concesso un passaggio in auto a quattro straniere, due delle quali con una banale scusa lo avevano avvicinato nei pressi della stazione ferroviaria di Imola, lasciando intendere di aver perso la coincidenza del treno per Lugo che avrebbe dovuto riportarle a casa. Pur con qualche perplessità il pensionato decise di accompagnarle in auto nella cittadina romagnola.
I CINQUE affrontarono senza apparenti problemi il breve viaggio, effettuando anche una sosta in un bar. Giunti però alla periferia di Lugo, in una zona appartata e priva di illuminazione nei pressi del quartiere di Madonna delle Stuoie, due donne costrinsero il 70enne ad arrestare l’auto. Lo tirarono fuori dall’abitacolo e lasciandolo a terra, non prima di averlo colpito ripetutamente con calci e pugni, lo rapinarono del portafogli e del telefono cellulare. Nonostante il forte dolore provocato dalle ferite e soprattutto malgrado lo choc, il pensionato imolese riuscì a rialzarsi e a fermare la prima auto che transitava per chiedere aiuto.
SUL POSTO intervennero un’ambulanza e i carabinieri della Compagnia di Lugo. Delle donne non c’era però più alcuna traccia. L’uomo, che venne trasportato in ambulanza all’ospedale, riferì agli inquirenti che le donne a cui aveva concesso un passaggio erano probabilmente rumene. Al termine di complesse indagini, coordinate dal pm Isabella Cavallari e protrattesi per quasi tre settimane, i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Lugo diedero esecuzione (nella foto) a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Ravenna Monica Galassi, a carico della 39enne Viorica Serba originaria della Romania e della figlia 19enne Onila Lacrignola. Le due donne, protagoniste di una sorta di ‘Arancia meccanica’ al femminile, furono rintracciate nell’appartamento della palazzina in cui risiedono, in via Toscana nei pressi della piscina comunale di Lugo.
DOPO le perquisizioni effettuate allora le indagini sono proseguite ed è emerso che quella sera, oltre alle due rumene, sull’auto del 70enne c’erano una terza rumena (ora irreperibile) e appunto la 22enne marocchina arrestata a Ravenna. Ad incastrarla sono state le riprese di alcune telecamere a circuito chiuso nonché alcuni campioni e impronte che sono state rinvenute, con l’ausilio dei Ris, sull’auto dell’uomo All’epoca dei fatti la giovane era domiciliata occasionalmente nell’appartamento di madre e figlia, che ora non sono più in carcere in attesa del processo. La 22enne, incensurata e senza fissa dimora, è stata quindi arrestata e portata nella sezione femminile del carcere di Forlì. La quarta donna coinvolta sarebbe invece rientrata in Romania.
http://www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2012/09/20/774749-ventiduenne_arrestata_giorno_compleanno.shtml



Teramo: picchia madre per avere soldi per la droga. Denunciata ragazza 22enne.

Alba Adriatica (Teramo), 20 set. - La madre le nega i soldi per la droga e lei, piu' di una volta, l'ha picchiata, maltrattata ed umiliata. Ora la coraggiosa mamma ha deciso di denunciare la figlia appena 22enne. Con l'accusa di maltrattamenti in famiglia i carabinieri della stazione di Alba Adriatica (Teramo) hanno denunciato E.A. di 22 anni del posto.
La ragazza, disoccupata e tossicodipendente, usava spillare soldi alla mamma operaia di 55 anni. La donna puntualmente rifiutava di darglieli sapendo quale strada avrebbe preso il denaro e cosi' la figlia, per vendetta, scaricava la propria rabbia su di lei, con calci e pugni scaraventandole addosso anche oggetti. Per fare i soldi necessari a comprare la droga, la ragazza adescava clienti sul lungomare e se li portava in casa prostituendosi ed anche in questo caso la madre cercava di opporre resistenza guadagnandosi percosse e maltrattamenti vari. Nella perquisizione domiciliare effettuata dal nucleo operativo e radiomobile e' stata trovata sul balcone della camera da letto della 22enne una pianta di marijuana alta una settantina di centimetri che e' stata sequestrata per essere distrutta. La giovane oltre ai maltrattamenti in famiglia, e' stata denunciata per detenzione e coltivazione di piante da stupefacenti.
http://www.agi.it/l-aquila/notizie/201209201336-cro-rt10117-droga_picchiava_madre_per_soldi_denunciata_22enne_teramana



Latina: denunciata professoressa che coltivava marijuana in casa.

LATINA - Coltivava marjuana nel suo appartamento in un quartiere periferico di Latina, in via Amsterdam.La polizia ha effettuato una perquisizione trovando tre piante di marijuana dell'altezza di circa 2 metri coltivate da una professoressa precaria con incarichi in istituti del capoluogo pontino.
La donna, incensurata, al momento del sequestro ha dichiarato di coltivare la sostanza stupefacente per uso personale. Al termine delle formalità di rito, l'insegnante, una donna di 37 anni, è stata denunciata per coltivazione di sostanza stupefacente e le piante sottoposte a sequestro.
http://www.ilmessaggero.it/latina/professoressa_marijuana_casa_latina/notizie/219292.shtml



Reggio Emilia: arrestata casalinga 25enne per aver scippato un anziano 80enne.

BIBBIANO - Una casalinga di 25 anni residente a Reggio Emilia è stata denunciata per furto aggravato. Secondo i carabinieri della stazione di Bibbiano sarebbe stata lei a compiere lo scippo ai danni di un 80enne residente a Ghiardo, il 30 luglio scorso. A incastrare la donna la ferrea memoria della sua vittima che ha descritto accuratamente la ladra e poi l’ha riconosciuta durante la seduta d’individuazione fotografica.
Erano circa le 9 del 30 luglio scorso, un lunedì, quando la 25enne avvicinò il pensionato con una scusa, domandandogli alcune informazioni, e poi si dileguò dopo avergli strappato dal collo la collanina d'oro. L’80enne di Bibbiano quel giorno si vide sottrarre una collanina dal valore di oltre 500 euro mentre stava potando i fiori nel giardino della sua abitazione al Ghiardo, in via Monte Santo, lungo la strada provinciale 72.
Essendo una strada piuttosto trafficata, vista la presenza di numerosi stabilimenti industriali, che si trovano a poca distanza dal quartiere residenziale delle frazione, l'uomo ha creduto che la donna si fosse perduta o che questa avesse bisogno di un'indicazione per raggiungere la zona industriale. Così, quando la sconosciuta lo ha chiamato, l'anziano si è avvicinato senza alcuna remora, con la collanina che scintillava in bella vista sotto la luce del sole. La donna ha quindi parlato con l'uomo per qualche secondo, avvicinandosi a lui fino a che non si è trovata a distanza utile per portare la mano al collo dell'anziano e strappargli in un istante la catenina d'oro che questi indossava.
E' successo tutto in poco più di un istante: l'anziano ha fatto appena in tempo ad accorgersi del furto che la donna era già scappata, probabilmente assieme a un complice che la attendeva a bordo di un'auto, parcheggiata a poca distanza dalla sua abitazione. L'uomo, che in seguito all'episodio non ha comunque riportato alcuna ferita, ha quindi chiamato i carabinieri della stazione di Bibbiano, i quali hanno dato il via alle indagini arrivando poi all’identificazione della 25enne di Reggio.
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/09/20/news/casalinga-denunciata-per-scippo-ad-un-anziano-1.5725843

Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #502 il: Settembre 20, 2012, 17:18:30 pm »

Latina: denunciata professoressa che coltivava marijuana in casa.

LATINA - Coltivava marjuana nel suo appartamento in un quartiere periferico di Latina, in via Amsterdam.La polizia ha effettuato una perquisizione trovando tre piante di marijuana dell'altezza di circa 2 metri coltivate da una professoressa precaria con incarichi in istituti del capoluogo pontino.
La donna, incensurata, al momento del sequestro ha dichiarato di coltivare la sostanza stupefacente per uso personale. Al termine delle formalità di rito, l'insegnante, una donna di 37 anni, è stata denunciata per coltivazione di sostanza stupefacente e le piante sottoposte a sequestro.


Vabbè... questo non è gravissimo....
Vnd [nick collettivo].

Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #503 il: Settembre 20, 2012, 19:01:35 pm »
Vabbè... questo non è gravissimo....

Bhè innanzitutto la donna afferma che la finalità d'uso è personale, ma se fosse spaccio? Sarebbe comunque una forma di violenza femminile!

Inoltre benchè la si possa pensare come si vuole su questi temi, oggi è considerato ancora un reato!( per uso medico fortunatamente l'hanno autorizzata pure qui da noi).

E poi dobbiamo postare la violenza femminile in base alla gravità?  :D

Offline vnd

  • WikiQM
  • Storico
  • ***
  • Post: 6009
  • Sesso: Maschio
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #504 il: Settembre 20, 2012, 19:04:25 pm »
Bhè innanzitutto la donna afferma che la finalità d'uso è personale, ma se fosse spaccio? Sarebbe comunque una forma di violenza femminile!

Inoltre benchè la si possa pensare come si vuole su questi temi, oggi è considerato ancora un reato!( per uso medico fortunatamente l'hanno autorizzata pure qui da noi).

E poi dobbiamo postare la violenza femminile in base alla gravità?  :D

Beh... Si parla di furti, imbrogli, assassini, istigazione alla prostituzione...
In confronto....questa è da fare santa subbito!
Vnd [nick collettivo].

Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #505 il: Settembre 20, 2012, 20:19:27 pm »
USA: donna ritrova madre che da piccola la bruciò e gettò via.

Triste la storia di una donna di 41 anni, Amy Woodward-Davis, da Galveston, Texas, che ha finalmente incontrato la madre, la quale, all’età di 16 anni, le ha dato la vita nel bagno della sua casa a Kansas City, salvo poi gettarla in un cassonetto della spazzatura e darle fuoco. Secondo quanto riportato dal The Houston Chronicle, a Amy Woodward-Davis erano state date solo poche ore di vita quando la 16enne madre scoprì di essere incinta e andò in travaglio, allo stesso tempo. Dopo averla partorita, la avvolse in foglio di giornale, la buttò in un cassonetto della spazzatura e appiccò il fuoco.
Per fortuna, il padre della ragazza aveva sentito qualcosa che assomigliava alle grida di un gattino e uscì a indagare. Fece così la macabra scoperta e vide la neonata avvolta dal fuoco. La avvolse in un asciugamano, salvo poi chiamare i vigili del Fuoco. A quel punto, la piccola Amy aveva ustioni di terzo e quarto grado su oltre il 50% del suo corpicino. Le sue ferite erano così gravi che i medici non si aspettavano che lei potesse sopravvivere, ma anche in questo caso ha mostrato il tipo di determinazione che sarebbe diventato un segno distintivo della sua vita straordinaria.
Amy è così sopravvissuta e aveva nove mesi quando è stata trasferita allo Shriners Burn Hospital di Galveston. Qui è stata sottoposta a diverse cure e alle attenzioni di un tecnico specializzato, Lena Woodward, ora di 75 anni, che alla fine ha adottata e l’ha aiutata attraverso innumerevoli visite in ospedale e più di 200 interventi chirurgici. All’età di cinque anni, Amy ha cominciato a chiedersi perché i suoi compagni di classe la prendessero in giro sulle sue cicatrici da ustioni. Woodward e il marito hanno così deciso di raccontare alla piccola Amy, in termini più semplici possibili, cosa le fosse successo poco dopo che è stata bruciata. DalAll’età di 21 anni, Amy aveva subito già tantissimi interventi chirurgici, tanto da arrivare finalmente al punto da riuscire ad accettarsi fisicamente.  Ha così deciso poi di mettersi alla ricerca dei suoi genitori biologici, per conoscere effettivamente quelle che sono state le sue origini.  Era il marzo del 2006, quando ha trovato il suo padre biologico.
Ha saputo che aveva 19 anni e viveva in California quando è nata nel 1971. Sorprendentemente, alla fine tornò a Kansas City e ha sposato la madre di Amy, con la quale ha avuto altri due figli. La famiglia viveva ancora nella stessa casa dove Amy era nata. Dopo che lo ha contattato, era ansiosa di saperne di più su di lei. Amy gli ha parlato di lei, dicendole di essersi laureata, di aver fatto un master, di essersi sposata e di stare per divorziare dal marito, ma che ha anche una bellissima bambina di 3 anni. Amy, però, voleva incontrare anche sua madre, che le stava per togliere la vita dopo avergliela appena data.
 Il suo primo incontro con la madre è stato alquanto imbarazzante. Per più di un’ora sono state sedute l’una accanto all’altra, riuscendo a malapena a parlare e guardando dritto verso il televisore. Amy, da allora, ha più volte chiesto alla madre il perché della sua scelta, ma non ha mai ottenuto risposta. Amy, tuttavia, lavora oggi in una casa-famiglia per bambini abbandonati e che si occupa di servizi sociali in favore degli orfani, per aiutare, prevedibilmente, coloro che hanno vissuto un’esperienza drammatica almeno quanto la sua.
http://attualissimo.it/la-madre-le-diede-fuoco-appena-nata-lei-la-ritrova-41-anni-dopo/

Offline Brutale

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 1226
  • Sesso: Maschio
  • Unico superstite
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #506 il: Settembre 22, 2012, 19:32:06 pm »
titolo criptico e fuorviante ( leggendolo, inizialmente induce il dubbio che il carnefice sia stato lui )

Citazione
Sfigura l'ex con l'acido, e' al nono mese di gravidanza
La ragazza e' incinta, l'ex fidanzato e' in gravi condizioni


E' al nono mese di gravidanza e partorirà a giorni la 23enne accusata con un complice di aver sfigurato con un acido corrosivo l'ex fidanzato che l'aveva lasciata.

L'aggressione è avvenuta a Travagliato (Brescia). Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che li hanno arrestati con l'accusa di lesioni gravissime, la 23enne avrebbe agito per vendetta, perché lasciata e perché l'ex, un 26enne della zona, le avrebbe detto di non voler riconoscere il bambino.

Il giovane è ora ricoverato agli Spedali Civili di Brescia in gravi condizioni, con ustioni sulla parte superiore del corpo e, come hanno confermato i militari, rischia di perdere la vista da entrambi gli occhi. Il complice, un 43enne, è in carcere, la ragazza ai domiciliari in una struttura protetta in quanto in attesa del bambino.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/09/21/Vendetta-amore-lui-lascia-lei-sfigura-acido-_7513052.html

Alberto86

  • Visitatore
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #507 il: Settembre 22, 2012, 19:38:50 pm »
titolo criptico e fuorviante ( leggendolo, inizialmente induce il dubbio che il carnefice sia stato lui )



E' tipico di quello schifo di ANSA: se noti non solo il titolo non è ben chiaro ma non viene usata neanche la parola "donna". Solo quando l'aggressore è di sesso maschile ci piazzano la parola "UOMO" a lettere cubitali e fanno un resoconto chiaro e dettagliato.

Aggiungo questa fonte un pò più chiara:



Brescia: non vuole riconoscere il figlio e la ex lo sfigura con l'acido muriatico.


Brescia, 22 set. (Adnkronos) - Il fidanzato non vuole riconoscere il figlio che aspetta e mancano pochi giorni al parto. Pochi giorni, come quelli che sono bastati per pianificare una vendetta terribile: sfigurare l'ormai ex con acido muriatico.
E' successo a Travagliato, in provincia di Brescia, dove una ventitreenne, con l'aiuto di un complice di 21 anni più anziano e residente a Gussago, ha atteso l'uomo che rincasava, per mettere in pratica la brutale aggressione. Il giovane è stato percosso, immobilizzato ed ustionato con l'acido. La vittima, 26 anni, è ricoverata con gravissime ustioni all'ospedale Civile di Brescia.
Tutto accade mercoledì scorso: lui, 26enne di Travagliato, sta rincasando. All'improvviso, dopo aver parcheggiato l'autovettura, l'aggressione. Nelle mani della donna e del complice spunta una bottiglia di acido muriatico, potentissimo liquido corrosivo. Le ustioni sono pesanti, l'uomo chiama 118 e 112: i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brescia e della Compagnia di Chiari in poco tempo risalgono ai due autori del gesto.
La donna, per effetto del suo avanzato stato di gravidanza, è finita agli arresti domiciliari presso una struttura sanitaria, il complice in carcere.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Brescia-non-vuole-riconoscere-il-figlio-la-ex-lo-sfigura-con-lacido-muriatico_313720474118.html

Offline Brutale

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 1226
  • Sesso: Maschio
  • Unico superstite
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #508 il: Settembre 23, 2012, 10:15:47 am »
quando il carnefice è lei, si elimina ogni riferimento al genere sessuale del carnefice e della vittima o si usano parole meno esplicite ( tra "ragazza" e "ragazzo" l'unica differenza la fa una vocale ) ponendo l'accento sulla condizione sfavorevole del soggetto femminile: "e' al nono mese di gravidanza"; "La ragazza e' incinta"; "la ragazza si trova in una struttura protetta in quanto in attesa del bambino", ecc... frasi che suscitano compassione facendo credere che la vittima sia lei e che abbia fatto bene a vendicarsi... oppure si usano termini generici per descrivere la vittima di sesso maschile: "sfigura l'ex con l'acido" ( l'ex potrebbe essere maschio o femmina, ma essendo abituati a leggere solo casi di uomini che aggrediscono le donne, instintivamente si pensa subito che l'ex in questione sia una donna ), insomma bisogna leggere con attenzione per capire cosa è successo veramente, e siccome la maggior parte della gente non legge mai gli articoli per intero soffermandosi solo al titolo, è facile prevedere quali potrebbero essere i risultati... i pecoroni e le dementi con la mente annebbiata dal femminismo ci cascano subito...

mentre quando il carnefice è un uomo, i casi vengono descritti esattamente al contrario... se un uomo uccide la moglie non ti dicono mai il vero motivo per la quale lo ha fatto ( per esempio perchè lei gli ha rubato tutto: i figli, i suoi soldi e la casa rovinandole la vita ), si inventano che l'ha uccisa per gelosia...

Offline renato.dg

  • WikiQM
  • Affezionato
  • ***
  • Post: 780
    • www.consapevolezzamaschile.it
Re:Violenza femminile: La violenza DELLE donne!
« Risposta #509 il: Settembre 23, 2012, 11:44:50 am »
In televisione si sentono solo casi di cronaca compiuta dagli uomini , quasi sempre. Ma quando lo commette una donna c'è l'implicita scusante"lui selo è meritato" .La violenza femminile , meno cruenta  di quella maschile  in genere non viene considerata perchè la donna è la Debole e può schiaffeggiarti quanto vuole non può far male le sue mani sono carezze angeliche.


ma la cosa piu grave è che i crimini femminili spesso sono quelli del mandante cioè invisibili.La donna manipola o influenza la debole e dipendente   psiche  maschile (spesso portato alla istintiva protezione)  per far eseguire a lui la sentenza di condanna.E così lui va in prigione ma la mandante rimane libera.Molgi fidanzate amiche donne qualsiasi hanno spesso in mano la mente maschile e non solo spingono verso una determinata azione ma si aspettano che lui compia quella determinata azione in nome della """giustizia""" 
WWW.CONSAPEVOLEZZAMASCHILE.IT
aggiornamenti 03/05 :

-Notizie
•Appunti
• una femminista si rivela: tolleranza zero
-Non condividere il rancore e la dottrina femminista
-perennemente ed infinitamente debitori e colpevoli
-che cosa è il femminismo