Autore Topic: La gaia scienza  (Letto 4136 volte)

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Offline KasparHauser

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La gaia scienza
« il: Agosto 12, 2017, 14:17:13 pm »
…ma è ormai evidente che il maschio rappresenta un problema per le società moderne. Per questo motivo in alcune parti del mondo si cerca di correre ai ripari istituendo per esempio villaggi di sole donne.

https://www.greenme.it/spazi-verdi/spirali-di-luna/2365-benvenute-a-umoja,-il-villaggio-kenyota-per-sole-donne

Tuttavia gli scienziati questo maschio lo vogliono salvare in qualche maniera, sarebbe troppo facile espungerlo senza appello dalla società.
E allora ecco che negli ultimi tempi sono fiorititi molti studi che cercano di capire come funziona , nell’ottica soprattutto di rieducarlo e di renderlo accettabile alla società.
Io qui vorrei passare in rassegna brevemente alcuni risultati cui la scienza è giunta nelle ultime ricerche che ci raccontano cosa è il maschio e perché esso è  diverso dalle donne.
Atteso che non è ammissibile dire che il maschio è più portato per le materie scientifiche in quanto mancano ricerche attendibili e prove certe, quello che senz’altro è possibile affermare fuori da ogni dubbio e fuori da ogni rischio di licenziamento è:

_Il cervello delle donne è più attivo di quello degli uomini

http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2017/08/08/il-cervello-delle-donne-e-piu-attivo-di-quello-degli-uomini-_2182568f-4cd7-4bf4-a741-fef9a45d9b08.html

_La distribuzione delle intelligenze negli uomini è più varia, facendo sì che gli uomini più intelligenti siano più intelligenti di tuttte le donne e gli uomini più stupidi siano più stupidi di tutte le donne. (questo era quello che si pensava, oggi si sa che gli uomini intelligenti sono intelligenti come le donne più intelligenti mentre per gli stupidi rimane invariato lo studio , sono più stupidi delle donne)

http://www.ilpost.it/ludovicalugli/2017/08/10/differenze-biologiche-uomini-donne-saggio-angela-saini/

_L’uomo pensa al sesso più della donna al pari di un verme che ha pochissimi neuroni, inoltre l’uomo pensa di più anche al cibo facendo della specie maschile un essere con bisogni davvero basici rispetto alle donne.

http://www.focus.it/comportamento/psicologia/normale-pensare-sempre-al-sesso

_Infine c’è una ricerca che è un po’ sfuggita di mano : conseguenze dell’età della prima visione di porno. Se l’età è precoce il maschio diventerà un uomo che vuole controllare la donna , se non è precoce diventerà un playboy( mia personale previsione: la ricerca sarà ripetuta innumerevoli volte fino a quando non risulta che la visione in età tarda di porno sviluppa particolari attitudini nelle faccende di casa).

http://www.repubblica.it/scienze/2017/08/07/news/_porno_l_eta_a_cui_si_scopre_decide_quanto_e_come_si_diventera_maschilisti-172573580/

Offline Sardus_Pater

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Re:La gaia scienza
« Risposta #1 il: Agosto 12, 2017, 14:44:51 pm »
Ma pulirsi il sedere con queste "ricerche"?
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline KasparHauser

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Re:La gaia scienza
« Risposta #2 il: Agosto 12, 2017, 15:09:43 pm »
Il mio intento era mettere in evidenza come il politicamente corretto funzioni  solo in un verso, e io non mi stancherò mai di metterlo in evidenza pure se non serve a niente.

Offline ilmarmocchio

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Re:La gaia scienza
« Risposta #3 il: Agosto 12, 2017, 22:37:56 pm »
Ma pulirsi il sedere con queste "ricerche"?

perchè rovinarsi il deretano ?
ora credo che si capisca perchè diffido sempre delle ricerche.
a tal proposito , rinnovo il consiglio di acquistare e leggere un librettino godibile e fondamentale :

https://www.amazon.it/Mentire-statistiche-Huff-Darrel/dp/8889479094

Offline bluerosso

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Re:La gaia scienza
« Risposta #4 il: Agosto 13, 2017, 10:19:52 am »
Io vorrei tanto sapere come si fa a dare credito a ricerche il cui oggetto è parte integrante di un pensiero politico come quello femminista.
E gli si possa dare pure l'attributo di scientificità.

Sarebbe come se un sociologo iscritto al PD facesse una ricerca sul quoziente intellettivo dei lettori de "Il Giornale" e di “Libero”.
Attendibilità della ricerca prossima allo zero.

Ma non escludo che tale ricerca sia già stata fatta..... :hmm:

Offline claudio camporesi

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Re:La gaia scienza
« Risposta #5 il: Agosto 13, 2017, 10:57:51 am »
Io vorrei tanto sapere come si fa a dare credito a ricerche il cui oggetto è parte integrante di un pensiero politico come quello femminista.
E gli si possa dare pure l'attributo di scientificità.

Sarebbe come se un sociologo iscritto al PD facesse una ricerca sul quoziente intellettivo dei lettori de "Il Giornale" e di “Libero”.
Attendibilità della ricerca prossima allo zero.

Ma non escludo che tale ricerca sia già stata fatta..... :hmm:

Bluerosso, infatti le ricerche della sinistra  nei confronti della umanita' che non la segue sono innumerevoli , con il medesimo responso : chi non e' di sinistra e' un ritardato , un deviato , un guerrafondaio, un potenziale stupratore...
Da sempre la sinistra si ritiene eticamente e moralmente superiore : condanna , sdogana , mette all' indice o riabilita .

Online Frank

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Re:La gaia scienza
« Risposta #6 il: Agosto 13, 2017, 11:03:02 am »
_Il cervello delle donne è più attivo di quello degli uomini

http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2017/08/08/il-cervello-delle-donne-e-piu-attivo-di-quello-degli-uomini-_2182568f-4cd7-4bf4-a741-fef9a45d9b08.html


Questo è un vecchio articolo che ho riesumato su uomini3000.


Citazione
SCIENZE DELLA VITA
IL CERVELLO
Più sinapsi nelle donne? Per compensare il minor volume
Autore: GIACOBINI EZIO - 1997

Se pesassimo dieci cervelli femminili e dieci cervelli maschili di individui della stessa età e dello stesso peso, in assenza di particolari malattie neurologiche (studio che è possibile solo post mortem), noteremmo una sensibile differenza statistica di peso a sfavore delle donne. Essa ci porterebbe a concludere che il sesso femminile "ha meno cervello" di quello maschile. Finora si è creduto che a una minore massa cerebrale corrispondesse una maggiore densità di cellule nervose in certe zone (ad esempio nella corteccia cerebrale) tale da compensare il minore volume dell'organo. Questa spiegazione ha soddisfatto entrambi i sessi e ci ha dato motivo di vivere in pace fino ad ora. Le cose non stanno più così da quando due neuroscienziati di due diversi istituti danesi (a Copenaghen e ad Aarhus) hanno utilizzato una nuova tecnica particolarmente fine di conteggio delle cellule chiamata stereologica. Essa permette di contare le cellule nervose dei diversi strati della corteccia cerebrale non solo trasversalmente o orizzontalmente al taglio come si faceva in precedenza ma da diversi angoli. Gli scienziati sono così riusciti a contare tutte le cellule, comprese quelle che sfuggivano ai conteggi precedenti. Pakkenberg e Jorgen, i due neuroistologhi (neurostereologhi) danesi, hanno utilizzato ben 94 cervelli dei due sessi deceduti in seguito a cause non neurologiche. Un'opera monumentale se si pensa che in uno strato solo della corteccia dello spessore di pochi millesimi di millimetro alloggiano milioni di cellule nervose. Innanzitutto il nuovo studio conferma il dato ben noto che il cervello degli uomini ha dimensioni maggiori di quello delle donne. La sorpresa viene però dal conteggio quando si trovò che i maschi avevano un 16% in più di neuroni corticali delle donne. Per dirla in modo più esatto si conta nel cervello maschile una media di 23 miliardi di cellule contro 19 miliardi in quello femminile. Non si trova invece alcuna differenza tra i due sessi per quanto riguarda la densità (impaccamento) delle cellule. Si tratta di una vera differenza di numero. Questi dati pubblicati il luglio scorso nel Journal of Comparative Neurology mandarono in crisi non tanto i circoli femministi quanto gli psicologi che si interessano di differenze di comportamento tra i due sessi. Secondo alcuni non si poteva spiegare la differenza di qualsiasi comportamento complesso nei termini di una variazione così vistosa di numero di neuroni. Altri psicologi non si trattennero dallo speculare che tali differenze potessero dipendere invece dal concentrarsi di popolazioni più ricche di cellule in quelle parti del cervello maschile devolute a speciali funzioni come il ragionamento cosiddetto "spaziale", che è più sviluppato negli uomini che nelle donne. Neppure questa spiegazione sembrò reggere ai risultati descritti nel lavoro dei danesi che dimostravano una distribuzione simile nelle varie parti del cervello dei sue sessi. La differenza era semplicemente numerica non di distribuzione. A questi dati anatomici molto interessanti manca un'osservazione più difficile da compiere, cioè il conteggio preciso del numero di connessioni tra cellula e cellula (dette sinapsi nervose). Il numero di sinapsi potrebbe essere diverso nei due sessi a favore delle femmine e tale da compensare il numero minore di cellule. Sono infatti le sinapsi a costituire gli elementi fondamentali della rete nervosa del cervello responsabile per la funzione (memoria, apprendimento e comportamento). Nell'attesa che arrivino questi risultati importanti possiamo già formulare qualche ipotesi? Non è vero ad esempio che ogni giorno nel nostro cervello vadano perduti milioni di cellule a causa dell'invecchiamento. Si sa ora che è la malattia, ad esempio l'Alzheimer, a far morire le cellule nervose ed a diminuire le sinapsi. Non la vecchiaia. Oltre i 75 anni di età tale malattia colpisce più le donne che gli uomini. Se le donne avessero in partenza meno neuroni degli uomini il danno sarebbe maggiore e più rapido il deterioramento. Per confortare le lettrici concludiamo affermando che non è solo il numero delle cellule nervose che conta, ma il grado di sviluppo dei circuiti nervosi che formano il cervello.

Ezio Giacobini

Offline bluerosso

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Re:La gaia scienza
« Risposta #7 il: Agosto 13, 2017, 11:13:47 am »
Bluerosso, infatti le ricerche della sinistra  nei confronti della umanita' che non la segue sono innumerevoli , con il medesimo responso : chi non e' di sinistra e' un ritardato , un deviato , un guerrafondaio, un potenziale stupratore...
Da sempre la sinistra si ritiene eticamente e moralmente superiore : condanna , sdogana , mette all' indice o riabilita .

Qualche tempo fa incarcerava, afforcava, deportava...e tanti altri ava.
Ma forse non è la stessa sinistra. Forse non era neanche sinistra?

Online Frank

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Re:La gaia scienza
« Risposta #8 il: Agosto 13, 2017, 11:28:28 am »
Citazione
Una cosa accettata dalla maggior parte della comunità scientifica è che la donna media e l’uomo medio sono intelligenti nella stessa misura. Secondo alcuni c’è più variazione statistica riguardo all’intelligenza negli uomini, rispetto a quanto sia presente nelle donne. Ovvero: gli uomini meno intelligenti sarebbero meno intelligenti di tutte le donne, e gli uomini più intelligenti sarebbero più intelligenti di tutte le donne. Quest’ultima ipotesi però non è stata confermata definitivamente, anzi c’è chi sostiene che tra le donne e gli uomini più intelligenti non ci siano differenze, e che tra le persone meno intelligenti ci sia un “primato” maschile, perché negli uomini i ritardi mentali sono più frequenti

Che il ritardo colpisse più frequentemente i maschi, piuttosto che le femmine, lo sapevo anch'io, che nella vita mi occupo di tutt'altro.
Al tempo stesso mi risulta che i casi di persone geniali siano più frequenti tra i maschi; ma questo nell'articolo non viene sottolineato...

Online Frank

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Re:La gaia scienza
« Risposta #9 il: Agosto 13, 2017, 11:42:49 am »
In merito questi sono i pensieri di Piergiorgio Odifreddi.

http://autoscrittura.altervista.org/odifreddi-la-matematica-le-donne/

Citazione
La tesi di Odifreddi

Le donne sono mediamente più intelligenti degli uomini, ma hanno meno punte: nella genialità, da un lato, e nell’autismo e nella schizofrenia, dall’altro.

Ne deriva nella matematica:

La donna mediamente è una matematica con maggiori capacità dell’uomo ma è più improbabile che dal cervello femminile possa “nascere” un genio matematico.

Dalla quale

La capacità di astrazione massima nella matematica è raggiungibile solo da un genio dunque statisticamente l’uomo raggiunge più picchi della donna nella capacità astrazione.

La genialità è una singolarità e può essere considerata come un funzionamento anomalo del cervello un po’ come una CPU di un computer che viene spinta ad una velocità ai limiti della sua capacità di funzionamento. Un funzionamento anomalo quale la genialità è spesso accompagnato da determinate malattie psichiatriche e si sa, le malattie statisticamente possono aggredire più un sesso rispetto all’altro.


Tornando all’articolo, il Gruppo di Lavoro Pari Opportunità dell’Unione Matematica Italiana ha prontamente risposto con un tono decisamente minaccioso, nel quale però viene solo dimostrata una mancata comprensione della tesi di Odifreddi.

Numerosi altri articoli sono spuntati come funghi sul web, alcuni anche molto belli. I più sono stati pubblicati dalle donne matematiche che si sono sentite chiamate in causa e che in certi casi proponevano la loro stessa esperienza di vita come controprova della “tesi di Odifreddi”. Trattasi di donne matematiche comuni, come tutti noi del resto, che hanno dedicato la loro vita alla matematica raggiungendo anche risultati di tutto rispetto, come può accadere a tutte le persone comuni del resto. Odifreddi ha chiamato in causa il genio, il pazzo, il bipolare, non le persone comuni.

Sapendo che molte donne (e molti uomini) avrebbero travisato questa sua tesi ha deciso di mettere nero su bianco questo piccolo articolo per testare le leggi della stupidità. L’ultima chicca di Odifreddi viene inserita in apertura alla risposta: “Cari Ciro et al.“. Una chiara presa per i fondelli verso chi lo aveva offeso di maschilismo travisando il significato della sua tesi. Detto questo, continuo a intravedere una sottile linea ironica tra P.G. Odifreddi, la matematica e le donne (certe donne).

AGregorio.


Resta un fatto: solo due donne sono state capaci di vincere il Premio Turing:
https://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Turing

E solo una ha vinto la Medaglia Fields.
https://it.wikipedia.org/wiki/Medaglia_Fields


In Italia, invece, nessuna femmina ha mai vinto le Olimpiadi della matematica.
https://it.wikipedia.org/wiki/Olimpiadi_della_matematica

Offline bluerosso

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Re:La gaia scienza
« Risposta #10 il: Agosto 13, 2017, 12:38:54 pm »
Questa è l'autrice del primo articolo citato da KasparHauser: in pratica un centro antiviolenza in salsa Kenyota. Mi mancava.


Mi chiamo Christine Michel Fayek, italo-egiziana nata a Milano, sono apprendista naturopata presso la scuola SIMO (Scuola Italiana di Medicina Olistica).
Mi appassionano le tematiche di eco-femminismo, femminilità cosciente, astrologia evolutiva e animalismo.
Amo seguire il ritmo della Luna, osservare il mare, imparare nuove lingue e leggere a più non posso



Non so se invidiarla di più per le competenze su femminilità cosciente o per l'astrologia evolutiva.
Per meno il Mago Otelma é perculato dal globo terrestre intero.
Perché è un maschio? Insomma...maschio...

Offline KasparHauser

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Re:La gaia scienza
« Risposta #11 il: Agosto 13, 2017, 13:10:26 pm »

Al tempo stesso mi risulta che i casi di persone geniali siano più frequenti tra i maschi; ma questo nell'articolo non viene sottolineato...

Nell'articolo del post viene confutata la tua tesi.

"Una cosa accettata dalla maggior parte della comunità scientifica è che la donna media e l’uomo medio sono intelligenti nella stessa misura. Secondo alcuni c’è più variazione statistica riguardo all’intelligenza negli uomini, rispetto a quanto sia presente nelle donne. Ovvero: gli uomini meno intelligenti sarebbero meno intelligenti di tutte le donne, e gli uomini più intelligenti sarebbero più intelligenti di tutte le donne. Quest’ultima ipotesi però non è stata confermata definitivamente, anzi c’è chi sostiene che tra le donne e gli uomini più intelligenti non ci siano differenze, e che tra le persone meno intelligenti ci sia un “primato” maschile, perché negli uomini i ritardi mentali sono più frequenti."

Offline KasparHauser

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Re:La gaia scienza
« Risposta #12 il: Agosto 13, 2017, 13:26:43 pm »
Comunque come già detto il punto non è se dare credito o meno a queste ricerche, il punto è come vengono accolte e trattate certe ricerche a seconda che  favoriscano il genere maschile o femminile. Se favoriscono il genere femminile passano quasi sotto silenzio, come dicessero ovvietà. Se favoriscono il genere maschile finiscono in un frullatore di polemiche, attacchi, interpellannze, licenziamenti.
Ma qualcosa sta cambiando...a me pare che le polemiche sul licenziamento dell'ingegnere google hanno superato quelle della stessa google per gli appunti poco corretti di James Damore.

Offline bluerosso

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Re:La gaia scienza
« Risposta #13 il: Agosto 13, 2017, 13:44:20 pm »
Comunque come già detto il punto non è se dare credito o meno a queste ricerche, il punto è come vengono accolte e trattate certe ricerche a seconda che  favoriscano il genere maschile o femminile. Se favoriscono il genere femminile passano quasi sotto silenzio, come dicessero ovvietà. Se favoriscono il genere maschile finiscono in un frullatore di polemiche, attacchi, interpellannze, licenziamenti.
Ma qualcosa sta cambiando...a me pare che le polemiche sul licenziamento dell'ingegnere google hanno superato quelle della stessa google per gli appunti poco corretti di James Damore.

Non capisco se ti riferisci alle polemiche in US o qui in Italia.
Perché ho l'impressione che, per quanto stiamo in un villaggio globale, noi qua e loro la...non è la stessa cosa.
Paradossalmente vorrei che ci fosse la stessa virulenza femminista americana anche qui da noi.
Forse avremmo anche più successo con questo forum.
Il rischio è di fare la fine della rana nell'acqua fredda......

Offline KasparHauser

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Re:La gaia scienza
« Risposta #14 il: Agosto 13, 2017, 14:20:00 pm »
Mi riferivo al villaggio globale, la mia sensazione è che nel mondo occidentale le cose su questo terreno non vadano tanto diversamente.
Sui benefici per noi di una certa virulenza femminile forse hai ragione, ma ammesso che sia così, che da noi manchi, questo non sarà  perchè a noi  manca la virulenza e il coraggio antifemminista? Un coraggio che si espliciti non nei forum, nei dibattiti sul tema, ma nella vita di tutti, nella politica, nei posti di lavoro, nelle università, in televisione, sui giornali.