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Laura Boldrini è stata denunciata da un uomo
Angelo:
Intanto, dato che sono molte le lettrici femministe che ci leggono, è bene cominciare a documentare le tante azioni politiche "discutibili" che ha commesso Laura Boldrini.
Partiamo da una di quelle recenti, passata sotto silenzio ma molto grave. Qui vediamo come Laura Boldrini accoglie con tutti gli onori un nazista ucraino e si dichiara "in piena sintonia" con questo uomo.
Ma diamo la possibilità alle lettrici femministe, ignoranti come capre, false come Giuda, paraculo fino all'osso, di sentirsi una merdaccia leggendo questo articolo. E' azione positiva, buona e nobile dimostrare quanto voi femministe siate colpevoli e sostenitrici dei peggiori crimini.
Buona lettura.
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-un_nazista_a_roma_in_piena_sintonia_con_laura_boldrini/82_20438/
Un nazista a Roma in "piena sintonia" con Laura Boldrini
Un nazista a Roma....a firmare un Memorandum d'intesa tra la Camera dei Deputati e la Rada ucraina che ha come obiettivo il rafforzamento della cooperazione parlamentare tra le due assemblee sia sul piano politico che su quello amministrativo.
La Presidente Laura Boldrini che ha accolto con tutti gli onori del caso il Presidente della Rada ucraina Andriy Parubiy, ha tenuto a precisare che "l'Italia ha sempre condannato l'azione illegale avvenuta ai danni di una parte del territorio ucraino come ha ripetutamente fatto anche l'Unione Europea". Inoltre la Presidente Boldrini ha tenuto a precisare, in piena sintonia con Parubiy, che è in atto una grave campagna di disinformazione atta a destabilizzare il territorio ucraino. Fin qui tutto "nella norma", viste le posizioni a dir poco miopi del nostro governo sulla questione ucraina, quello che però non è normale è altro.
Altrove, ad esempio in Uk, la visita del Presidente della Rada ucraina non è passata sotto silenzio, anzi, è stata oggetto di numerose critiche da parte dell'opinione pubblica e dei partiti politici sinceramente democratici ed antifascisti.
Perchè?
Perché, cara Presidente Boldrini, senza voler scendere troppo nel dettaglio chiedendole se lei conosca effettivamente ciò che succede non solo nei territori in cui il governo ucraino bombarda altri cittadini ucraini colpevoli di abitare ad est e parlare russo. Senza volerle chiedere se conoscA la repressione che subiscono le forze progressiste e comuniste nell'Ucraina "democratica" di Poroshenko, le chiediamo.....ma lei conosce almeno Andriy Parubiy, il presidente della Rada con cui ha detto di esser in sintonia?
Andriy Parubiy, che dice di essersi sempre ispirato ai valori della Eu e di guardare all'Europa come ad un traguardo da raggiungere per l'Ucraina, nel 1991 fondò insieme a Oleg Tyahnybok, attuale leader della formazione nazionalista Svoboda, il Partito Nazional Sociale Ucraino. La fonte di ispirazione per questi democratici ucraini era il Partito Nazional Socialista di Adolf Hitler, come nel 2015 scriveva la testata tedesca spiegel.de (http://www.spiegel.de/international/europe/ukraine-sliding-towards-civil-war-in-wake-of-tough-new-laws-a-945742.html) e solo gli "etnicamente ucraini" potevano farvene parte. Sempre a proposito del PNSU, in una ricerca del 2009 degli studiosi Andreas Umland e Anton Shekovstov, famosi per non esser popriamente dei propagandisti russi, il partito fondato da Parubiy veniva etichettato con le seguenti parole: "Dei vari partiti nazionalisti ucraini il Partito Nazional Sociale Ucraino era il meno incline a nascondere la sua ideologia neofascista. Il suo simbolo ufficiale era il Wolfangel usato dalla divisione tedesca SS Das Reich e da una serie di organizzazioni neofasciste europee dopo il 1945. L'ideologia ufficiale del partito era quella del "nazionalismo sociale" in riferimento alla ideologia nazional socialista di stampo Hitleriano. La piattaforma politica del PNSU si è sempre contraddistinta per il suo ultranazionalismo, per l'obiettivo dichiarato della presa del potere attraverso azioni violente e per incolpare la Russia di tutti i problemi che affliggevano ed affliggono l'Ucraina. Inoltre il PNSU è stato il primo partito a coinvolgere nelle proprie attività naziskin provenienti dagli ambienti calcistici ucraini". http://www.academia.edu/5261476/Ultraright_Party_Politics_in_Post-Soviet_Ukraine_and_the_Puzzle_of_the_Electoral_Marginalism_of_Ukrainian_Ultranationalists_in_1994-2009
Dal 1998 al 2004 il democraticissimo Parubiy ha guidato la formazione paramilitare di estrema destra "Patrioti di Ucraina"sempre all'interno del PNSU. In questi anni la formazione paramilitare si è resa protagonista di pestaggi a Lvov durante le manifestazioni del Partito Comunista Ucraino (1998) e di commemorazioni inneggianti ai collaborazionisti nazisti della OUN – UPA capeggiati da Stephan Bandera, divenuto eroe nazionale in questi ultimi anni. Bandera si è reso responsabile della uccisione di migliaia di russi, bielorussi e polacchi, secondo gli studiosi le azioni dell'OUN – UPA sono da catalogarsi come pulizia etnica. http://www.academia.edu/7629265/Ethnic_Cleansing_Genocide_or_Ukrainian-Polish_Conflict_The_Mass_Murder_of_Poles_by_the_OUN_and_the_UPA_in_Volhynia
A proposito di Stephan Bandera, quando nel 2010 una risoluzione del Parlamento Europeo deplorava la decisione del governo Yushchenko di proclamare il collaborazionista nazista Bandera eroe nazionale, il sempre democraticissimo Parubiy vomitava parole d'odio verso la "democrazia europea" e verso la "sempre colpevole" Russia in difesa del nazismo.http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2010-0035+0+DOC+XML+V0//EN .
Tornando agli avvenimenti più recenti, Parubiy lo ritroviamo durante la rivolta di Maidan tra i protagonisti della "ribellione", conosciuto come "comandante di Maidan". Appare in molti scatti al fianco di manifestanti violenti soprattutto con i militanti di Pravji Sektor (Settore Destro), una delle organizzazioni paramilitari nazionaliste che stranamente è capeggiata dal pupillo di Parubiy ai tempi di "Patrioti Ucraini", Andriy Biletskiy. Durante i giorni più caldi del Maidan che hanno portato poi alla destituzione del Presidente eletto Yanukovitch e al seguente colpo di Stato, Parubiy assume un ruolo importante nel coordinare le operazioni dell'ala paramilitare della protesta. Secondo la BBC ed altri studiosi dei tragici avventimenti ucraini la storia ufficiale del massacro di Maidan sarebbe ben diversa dalla realtà che viene fuori da varie testimonianze, e Parubiy sembra aver una fetta enorme di responsabilità su quanto è successo visto il suo ruolo di coordinatore dell'ala più oltranzista e la sua capacità di riunire sotto la propria ala protettrice tutti i gruppi più nazisti d'Ucraina. http://www.globalresearch.ca/who-was-maidan-snipers-mastermind/5384599
https://gordonhahn.com/2016/03/09/the-real-snipers-massacre-ukraine-february-2014-updatedrevised-working-paper/
http://www.bbc.com/news/magazine-31359021
Infine, per non farsi mancare niente, Andriy Parubiy lo possiamo vedere il 29 Aprile del 2014 quando si reca ad Odessa a regalare giubbotti antiproiettili ai "patrioti" Ucraini, ed in particolare lo possiamo vedere chiacchierare in maniera molto amichevole con Mykola Volkov, uno dei principali protagonisti dell'organizzazione del Massacro del 2 Maggio 2014, quando persero la vita migliaia di manifestanti pacifici che non volevano il colpo di Stato in atto a Kiev. In questi seguenti video possiamo vedere il momento della consegna dei giubboti e il ruolo di Volkov durante il 2 Maggio, quando lo si vede chiaramente sparare all'indirizzo della casa dei Sindacati. video widely available on the internet //www.youtube.com/watch?v=LLOD0aIcn_s
Sempre nel 2014, Andryi Parubiy fonda il Partito Fronte Popolare, partito che ha al proprio interno un "consiglio militare" composto dai Presidenti delle organizzazioni naziste paramilitari Azov e Aidar.
In conclusione ci chiediamo come sia possibile che un Paese come il nostro che si dichiara antifascista per vocazione costituzionale possa accogliere personaggi simili con tutti gli onori del caso e possa addirittura firmare memorandum di intesa con governi che perseguono questo tipo di politiche razziste nei confronti delle minoranze interne. Ci chiediamo come sia possibile che la Presidente Boldrini sempre attenta, a parole, a combattere ogni forma di razzismo possa fare dichiarazioni come quelle riporatate in apertura di articolo. A quanto sembra le uniche fake news sono proprio le sue e quelle del suo carrozzone politico politically correct a parole e non nei fatti.
Chiediamo quindi che tutte le formazioni sinceramente democratiche e autentamicamente ancorate alla nostra Costituzione antifascista si facciano da portavoce per chiedere spiegazioni alla Presidente della Camera ed al governo Italiano che si sta rendendo complice di uno Stato che fa del razzismo il suo cavallo di battaglia.
Angelo:
Interessante articolo di Blondet che, nel finale, spiega perchè la Boldrini è interessata alla censura del web.
http://www.maurizioblondet.it/la-nato-riga-indicato-nemico-blog-litalia-firmato/
LA NATO DI RIGA HA INDICATO IL NUOVO NEMICO: I BLOG. E L’ITALIA HA FIRMATO.
“Primo luglio 2014: è la data in cui Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Polonia e Regno Unito firmano il Memorandum per la creazione del “Centro di Eccellenza NATO per le Comunicazioni Strategiche”.
Un amico richiama la mia attenzione su questo strana adesione italiana avvenuta anni fa. Il suddetto Centro NATO di Riga ha lo scopo di combattere e reprimere le influenze russe sulle opinioni pubbliche occidentali, influenze considerate alla stregua di armi. Lo dimostra lo studio prodotto dalla NATO di Riga che qui potete leggere:
http://www.stratcomcoe.org/social-media-tool-hybrid-warfare
L’immagine di copertina è già eloquente:
Nell’introduzione allo studio si lamenta che “il quasi globale accesso all’ambiente della comunicazione virtuale ha creato molte possibilità di condurre battaglie online [anche] nel campo cognitivo degli atteggiamenti e delle convinzioni della gente”.
L’uso della libertà di espressione e di critica, in cui chi si esprime cerca appunto di cambiare con informazioni, idee ed argomenti “gli atteggiamenti e le convinzioni” altrui, viene considerato dalla NATO non un diritto inviolabile (come si proclama in Occidente) ma letteralmente un campo di battaglia dove sconfiggere il “nemico”.
I nemici sono ovunque.”Abbiamo constatato attori statuali e non-statuali usano metodi ibridi per conseguire i loro scopi politici e militari, combinando abilmente operazioni militari con ciber-attacchi, pressioni diplomatiche ed economiche, e campagne di informazione (propaganda)”.
Se per “attori statuali” lo studio NATO intende probabilmente la Russia, subito dopo estende abusivamente a tutti gli “attori non-statuali” i blogger di informazione alternativa e non-mainstream la stessa “astuta combinazione di operazioni militari”, ciber attacchi e pressioni che attribuisce a Mosca.
Vorremmo chiedere al suddetto Centro Strategico NATO con sede a Riga di precisare quali operazioni militari abbiamo condotto noi Blondet, noi Giulietto Chiesa, noi Comedonchisciotte, noi Disinformazione e noi Senza Nubi, noi Dezzani noi Bottarelli.
In realtà, abbiamo visto continuamente in questi anni Usa, Europa e NATO “combinare astutamente operazioni militari” in Libia e Siria e Ucraina (bombardamenti, uso di reparti interi di wahabiti pagati – con “pressioni diplomatiche ed economiche” (sanzioni, demonizzazioni dell’avversario, isolamento diplomatico) e l’inondazione sistematica tramite mainstream media di propaganda sotto mentite spoglie di informazione giornalistica: basti ricordare i pianti dell’inviata Goracci sui bambini di Aleppo massacrati dalle bombe siriano-russe neli mille ospedali pediatrici di quella città e le presunte atrocità coi gas commesse da Assad, che poi i blogger hanno rivelato essere sì atrocità, ma commesse dai “ribelli” che si battevano “per la democrazia in Siria”.
Una volta la diplomazia era il contrario della guerra. Oggi per la NATO è guerra ibrida.
In fondo il rapporto NATO confezionato a Riga ci dà pure ragione senza volerlo, perché la frase seguente recita:
“I recenti conflitti in Libia, Siria e Ucraina hanno dimostrato che i social media sono ampiamente usati per coordinare azioni, raccogliere informazioni e cosa della massima importanza, influenzare le credenze e gli atteggiamenti di un pubblico-bersaglio, fino a mobilitarlo per l’azione”.
Ora, “influenzare le credenze e gli atteggiamenti del pubblico” è il movente chiaro e aperto di ogni giornalista o medium di informazione, e il motivo per cui è riconosciuta come diritto politico la libertà di espressione ed opinione, non un atto di guerra come credono in Lettonia e nella NATO. Lo fanno moltissimo i media mainstream, specie TV, saturando le mentalità collettive con le credenze volute dal sistema; i social media hanno molto meno forza di suggestione ed influenza, raggiungendo un pubblico molto più piccolo e selezionato – se non altro,quello alfabetizzato (e l’80% degli italiani sono di fatto analfabeti di ritorno).
Quello che sta insinuando dunque la NATO Lettone, è che i social media non hanno diritto di “raccogliere informazioni” e cambiare l’atteggiamento del pubblico sui “conflitti di Siria, Libia e Ucraina” e – Dio non voglia – “mobilitare” l’elettorato, reso consapevole, “all’azione” di opposizione; su tali conflitti, il solo atteggiamento giusto è quello dettato dalla propaganda NATO.
La NATO propone dunque la pura e semplice soppressione della libertà di critica politica. Non è consentito criticare azioni NATO come minimo discutibili e possibilmente criminali, usando “social media”: essi non sono infatti fonti autorizzate, e possono essere usate dal Nemico come arma ibrida … Tale arma ibrida è l’informazione non filtrata dai soli media autorizzati, specie proveniente da fonti del Nemico “statuale”, tipo RussiaToday, o Pars Today. Di fronte a simili informazioni che vengano da simili fonti, il buon cittadino occidentale deve tapparsi occhi ed orecchie.
Continua il rapporto:
“Data questa situazione, al Centro di Eccellenza di Comunicazioni Strategiche (NATO StratCom COE) è stato affidato il compito di indagare su come attori statuali e non-statuali influenzano i social media facendone strumenti per strategia di conflitto e di guerra ibrida”
“- Quale il ruolo dei social media nella guerra ibrida? Come essi vengono “militarizzati” (weaponized)?
Quali tecniche usano gli attori statuali e non statuali per sostenere i loro fini politici e militari coi social media? Quali effetti possono conseguire?
Cosa può fare la NATO e i suoi membri per identificare e rispondere all’uso malizioso dei social media?”
Il rapporto offre generosamente se stesso “come materiale educativo utile” per “chiunque sia interessato” a capire “le tecniche di influenza usate nello spazio digitale”.
Si rende infine noto che il rapporto non fa altro che “sintetizzare” altre ricerche commissionate dal suddetto centro di Riga, che sono:
“Il trolling come arma di guerra ibrida: il caso della Lettonia” ( Internet trolling as hybrid warfare tool: the case of Latvia) confezionato dagli sforzi congiunti del Latvian Institute of International Affairs (LIIA) in cooperazione con la Riga Stradiņš University. Il LIAA è ovviamente una copia conforme del Royal Institute International Affairs, tipico agente d’influenza atlanticist, che ha copie conformi in tutta Europa (in Italia, lo IAI: http://www.iai.it/it/iai/direttivo . Vedrete i soliti nomi: Emma Bonino, Marta Dassù, Enrico Letta…).
http://mondos-porco.blogspot.it/2014/12/listituto-affari-internazionali-iai.html
“Influenza sociale nel conflitto Russo-Ucraino nella comunicazione dei social media”, ( Social infl uence in Russia-Ukraine-con flict- related communication in social media), confezionato esclusivamente da ricercatori polacchi ( Dr Jan Zając (University of Warsaw, Faculty of Psychology), Julia Zając (Graduate School for Social Research, IFiS PAN), Dr Tomasz Grzyb (Opole University), Filip Cyprowski (Sotrender), Aleksander Zawalich (Sotrender).
Infine, “Rete del terrore; come Daesh usa i social network per diffondere il suo messaggio” (Network of terror: how Daesh uses social networks to spread its message ), di Joseph Shaheen, che è un vecchio arnese del Dipartimento di Stato.
Per curiosità sono andato a cercare notizie sul primo cosiddetto studio, “Troll come arma da guerra, il caso Lettonia”.
Ebbene, ne ha parlato un anno fa il Guardian. Il quale ci riferisce che gli investigatori lettoni “hanno ha esaminato 200.000 commenti pubblicati sui tre principali portali di notizie in linea della Lettonia tra il 29 luglio e il 5 agosto 2014, ed appurato che l’1,45% di questi erano “troll ibridi”, fenomeno è emerso recentemente quando s’è scoperto che la Russia aveva reparti in cui un esercito di blogger, giorno e notte, inondava internet con commenti favorevoli agli interessi russi”.
Putin farebbe bene licenziare questi eserciti di blogger se lavorando “giorno e notte” riescono a produrre solo l’1,45% di troll favorevoli alla Russia”.
Il Guardian, per una volta buttato alle ortiche il celebre umorismo britannico, spiega senza batter ciglio che gli studiosi della Lettonia hanno “trovato cinque tipi di troll: la ” troll che incolpano il complotto statunitense”; “Troll bikini” (adornati da immagini di giovani donne che chiedono gentilmente ai loro lettori-bersaglio ripensare le proprie opinioni);
“Troll aggressivi” determinati a espellere guidare le persone fuori dal web; “Troll di Wikipedia” che lavorano per modificare blog e pagine web al vantaggio della Russia; e “Troll di attachment“, che postano link dopo link a articoli e video da piattaforme russe di notizie”. Pensate la mostruosa malvagità di queste macchinazioni.
Poi si scopre che “gli studiosi” lettoni autori della ricerca sono uno solo, tale Janis Sarts: “suo nonno è stato deportato in Siberia, e lui si ricorda ancora delle code per il pane e la salsiccia sotto l’ Unione Sovietica. Ed è convinto che “non è per niente impossibile” che la Russia invada la Lettonia nel prossimo futuro, come ha già fatto per la Georgia e l’Ucraina”.
Janis Sarts. Ora nella NATO, ma è rimasto sovietico.
Insomma un tizio coi suoi conti personali da regolare, e che forse dovrebbe esser curato da psichiatri, ed invece adesso conduce il Centro di Eccellenza NATO di Riga e dà le direttive a tutti i membri dell’alleanza.
https://www.theguardian.com/world/2016/mar/05/europe-vladimir-putin-russia-social-media-trolls
Nell’intervista lasciata al Guardian, questo Sarts indica come nemici siano molto attivi anche in Gran Bretagna, infatti “Nigel Farage” e “Jeremy Corbyn” appaiono “molto su Russia Today”, come “George Galloway” un deputato ex laburista, che il lettone individua come “il classico utile idiota”. Naturalmente accusa la Lega Nord e il Front National in Francia di combutta col Nemico.
Possiamo complimentarci col signor Sarts per essere rimasto un sovietico, con queste denunce e questa terminologia rivelando di non essersi ancora abituato alla pluralità di posizioni politiche che vige(va) qui in Occidente. Ma saremmo curiosi di sapere come mai l’Italia abbia firmato questo Memorandum molto baltico e liberticida; mentre altri membri NATO, come Francia, Spagna, Portogallo, Turchia, se ne sono astenuti.
Naturalmente non ci aspettiamo risposta. Ma oggi comprendiamo meglio le campagne di Boldrini e Mogherini contro le “fake news” e per la repressione penale della libertà di parola sui social media. La nostra presidenta della Camera sta facendo la guerra per la NATO.
Angelo:
Qui invece una serie di video che mostrano il doppio standard della Boldrini.
//www.youtube.com/watch?v=KB7y5FhFaV8 <--- Lucia Annibali e Boldrini
1)
//www.youtube.com/watch?v=nJiHnp-sDUE <---William Pezzullo ignorato da tutte le femministe, compresa la Boldrini.
//www.youtube.com/watch?v=22nzFENU4nI <--- Boldrini ed immigrati
2)
//www.youtube.com/watch?v=bGbYhITYK9s <---- Laura Bono, professoressa universitaria, che smonta le bufale della Boldrini
Angelo:
Doppio standard applicato dalla Boldrini. Sanzione al poliziotto che salva clandestino che gira in bici sull'autostrada e piagnisteo per immigrato violento ammazzato da cittadino italiano.
//www.youtube.com/watch?v=-KgQxvtXi2M <--- Boldrini fa sospendere poliziotto colpevole di aver detto la verità.
//www.youtube.com/watch?v=Rz0d2ggdyRE <--- Boldrini mostra solidarietà all'immigrato violento.
Angelo:
La Boldrini sostiene il golpe nazista in Ucraina (finanziato da USA) che ha provocato una guerra civile tra il Donbass e il resto dell'Ucraina.
Ecco il video dove la Boldrini dice una serie di falsità. ---> //www.youtube.com/watch?v=IXmig_ipy_U
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