Autore Topic: In carcere utenti di Stormfront  (Letto 856 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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In carcere utenti di Stormfront
« il: Agosto 27, 2017, 14:27:58 pm »
"Stormfront non è un sito fascista e io non sono un violento"
Parla Mirko Viola, accusato di diffamazione nei confronti di un giornalista di religione ebraica

di FEDERICA ANGELI
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30 ottobre 2014



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"Stormfront non è un sito fascista e io non sono un violento"Chi è Mirko Viola?
Un disinfestatore incensurato di 45 anni, un padre, una persona libera che ha liberamente espresso il suo pensiero e che è stata arrestata per questo.

Mirko Viola lei è stata condannato a due anni e 8 mesi per associazione a delinquere finalizzata ad aver promosso e diretto un gruppo finalizzato all'incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali attraverso il sito internet Stormfront. E' la prima condanna in Italia per un'associazione a delinquere sul web. Qual'era il progetto che lei e gli altri tre condannati volevate mettere a segno?
"Non conoscevo i miei coimputati, a parte Daniele Scarpino in maniera superficiale (siamo entrambi di Milano e ci siamo visti due volte)... degli altri due non conoscevo nemmeno il nome, li ho visti per la prima volta in tribunale, ne consegue che non stavo progettando nulla e che mai mi sarei "associato" con perfetti sconosciuti". Il giudice di "prime cure" ha sentenziato che in un imprecisato futuro avremmo commesso un numero "indefinito di reati" e che stavamo "ponendo le basi di un pericoloso gruppo eversivo", ergo nei fatti: nessun reato commesso, nessun gruppo eversivo esistente, nulla di nulla, siamo stati condannati in base a fantasiose congetture, in quale maniera avrei diretto il gruppo di sconosciuti? Con la telepatia? E quali sarebbero questi reati che il gruppo di terroristi stava organizzando? Stampare e appiccicare sui muri adesivi con scritto "Ama il tuo popolo"? Nella sentenza di appello (che ha ridotto la pena) si legge quanto segue: "gli imputati hanno concentrato la propria attenzione sui profili più strettamente propagandistici piuttosto che su quelli di istigazione alla violenza", quindi nessuna violenza o istigazione, vedremo cosa stabilirà la cassazione.

Eppure nelle carte del procedimento che la riguardano si legge che, attraverso il sito nazionalfascista Stormfront voi non solo diffondevate "idee fondate sulla superiorità della razza bianca, sull'odio razziale ed etnico" ma incitavate "a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali ed etnici".
Stormfront non è un sito fascista, gli utenti di Stormfront sono delle più diverse estrazioni politiche e ideologiche. Personalmente non odio nessuno in base alla "razza", non sono un "suprematista razziale" e non sono una persona violenta, odio la violenza in ogni sua forma, aggiungo che considero la legge Mancino un'aberrazione giuridica, una legge ipocrita, scritta da ipocriti, promulgata da ipocriti ed applicta da ipocriti: nessuno andrebbe arrestato per le sue idee... al limite ho istigato la gente a pensare, questo è il mio solo reato... l'arresto e la custodia cautelare in carcere, su una fattispecie di reato presunta, per giunta senza flagranza e senza che nemmeno si possa ascrivere con certezza la sua consumazione, nella mia infinita ignoranza in materia giuridica, mi pare si possa configurare come un abuso e sono convinto che tutti quelli che hanno seguito questo caso lo abbiano capito da tempo.
   
Il giudice che vi ha condannato si è soffermato su alcuni argomenti trattati su Stormfront e indicati dal pm Tescaroli. Gliene elenco alcuni: la vicenda relativa all'onorevole Fiano, la pubblicazione della lista delle Comunità Ebraiche in Italia, la vicenda relativa all'assalto dei senegalesi a Firenze, quella della cominutà rom di Pescara e quella relativa a Riccardo Pacifici.
Ognuno dovrebbe rispondere personalmente di quello che ha scritto, detto o fatto, Stormfront era un forum, io ero un semplice utente, dovrei essere forse ritenuto responsabile di quello che scrivevano altri? Non ho mai minacciato Fiano, Pacifici o altri, figuriamoci (io  ero forse l'unico utente  in quel forum NON anonimo, firmavo i miei post con nome e cognome)... non ho mai partecipato a discussioni in cui si facevano "liste" che sono comunque facilmente reperibili su wikipedia o negli stessi siti ebraici... insomma, su Stormfront si commentavano fatti e notizie, ognuno esprimeva LIBERAMENTE la propria opinione, probabilmente questo ha irritato qualcuno.

Quanto alla traduzione dei Diari di Turner?
Un libro venduto in tutto il mondo e acquistabile online o nelle librerie italiane in lingua inglese, ritengo aberrante che la traduzione di un libro possa essere considerata un reato. Esiste forse una lista di libri proibiti che non si possono leggere o tradurre? Dove posso trovare questa lista?

Lei invoca e rivendica la libertà di espressione, ma è consapevole di quanto pericolosi siano i suoi pensieri alla luce di quanto la storia ci insegna?
Pensieri pericolosi... siamo arrivati a questo punto?  "pensare" è pericoloso, ne prendo atto, il giudice di primo grado ha scritto in sentenza che avrei fatto proselitismo di "idee illecite" (vedi legge Mancino) , attenzione: non si parla di "azioni illecite" (di quelle non ne sono state compiute), ma di IDEE ILLECITE!!! oggi - in questa "meravigliosa democrazia" - è la legge che decide cosa sia lecito pensare... il prossimo step di questa società orwelliana quale sarà? Lobotomizzare chi non pensa in maniera conforme al sistema? Considerato che ho postato temi di revisionismo storico (l'accusa principale che mi è stata rivolta è "diffusione di ideologie negazioniste"), come la drastica riduzione del  numero dei morti,  attribuiti - ad esempio - al campo  di Auschwitz, da un F. Piper o un R. Hilberg  o J. C. Pressac o F. Meyer, ne deduco che se tali affermazioni le fanno loro... e sono decenni che sono pubblicate su "normali" libri che nessuno ha mai requisito... non sono affermazioni "pericolose" mentre se la stessa drastica riduzione numerica l'affermo io... automaticamente si ravvisa il "pericolo"! Dov'è la logica?
 
Per quale motivo dopo essere uscito dal carcere ha mandato una cartolina a Pacifici? Non le sembra un atto di sfida?
La cartolina l'ho scritta nella mia cella di isolamento di Regina Coeli subito dopo la condanna di primo grado, volevo far sapere al signor Pacifici che nessuna condanna, nessun giudice, nessuna galera mi farà mai smettere di essere quello che sono... il violento non sono certo io, ma chi mi ha punito brutalmente perché quello che ho pensato e scritto viene considerato un reato, io non arresterei mai una persona perché ha idee differenti dalle mie, anche quelle che - a torto o a ragione - considero aberranti. Il testo presente nella cartolina (ritenuto una "minaccia antisemita") è il seguente: "Mi natura dedit leges a sanguine ductas nec possis melior iudicis

 esse metu" (Properzio - Elegie) tradotto: "La mia natura mi ha dato leggi ispirate alla mia stirpe e non potrei essere migliore per paura di un giudice" ... non c'era scritto nient'altro, come si possano ravvisare minacce antisemite in quel testo mi è tutt'ora di difficile comprensione.

E se le proponessero di diventare amico di un ebreo, lei cosa farebbe?
Il mio dentista è ebreo, siamo amici da almeno vent'anni.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''