Autore Topic: La gaia scienza  (Letto 4049 volte)

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Online Frank

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Re:La gaia scienza
« Risposta #15 il: Agosto 13, 2017, 14:50:30 pm »
Nell'articolo del post viene confutata la tua tesi.

"Una cosa accettata dalla maggior parte della comunità scientifica è che la donna media e l’uomo medio sono intelligenti nella stessa misura. Secondo alcuni c’è più variazione statistica riguardo all’intelligenza negli uomini, rispetto a quanto sia presente nelle donne. Ovvero: gli uomini meno intelligenti sarebbero meno intelligenti di tutte le donne, e gli uomini più intelligenti sarebbero più intelligenti di tutte le donne. Quest’ultima ipotesi però non è stata confermata definitivamente, anzi c’è chi sostiene che tra le donne e gli uomini più intelligenti non ci siano differenze, e che tra le persone meno intelligenti ci sia un “primato” maschile, perché negli uomini i ritardi mentali sono più frequenti."

No, non viene confutata.
Si tratta semplicemente delle recenti affermazioni di tot scienziati e scienziatesse.
Resta il fatto che a me risulta che percentualmente i geni di sesso maschile sono più frequenti dei geni di sesso femminile.
In matematica, poi, il confronto non regge neppure - per le femmine, ovvio.

@@

ps: dire o scrivere
Citazione
anzi c’è chi sostiene

non è una prova, bensì una discutibile tesi.

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Re:La gaia scienza
« Risposta #16 il: Agosto 13, 2017, 18:13:44 pm »
Ho fatto una ricerca su uomini3000, per cui riporto quanto scrisse "Silver" nel 2004.

http://questionemaschile.forumfree.it/?t=780616&st=15

Citazione
Aggiungo dell'altro riguardo alle differenze intellettive esistenti fra i due sessi.

1) Il cervello maschile pesa in media un etto più di quello femminile e possiede (globalmente) circa quattro miliardi di neuroni in più. Tuttavia le femmine hanno una percentuale maggiore di connessioni dendritiche tra una cellula e l'altra, mentre negli uomini è più alta la percentuale dei tessuti destinati a collegare regioni lontane del cervello.

2) Il corpo calloso è - di norma - più sviluppato nelle femmine, che quindi possono trasferire più velocemente informazioni tra i due emisferi. In generale, negli uomini predomina l'uso dell'emisfero sinistro, mentre nelle donne c'è più "equilibrio" o una predominanza di quello destro.
Secondo alcuni scienziati, uomini con un corpo calloso pari a quello delle donne sarebbero i musicisti (o meglio, una parte di essi).

3) Una regione della corteccia, il lobo parietale inferiore, negli uomini è più grande del 5%.
Quest'area sembra fortemente correlata con le abilità matematiche, le relazioni spaziali e la percezione del tempo e della velocità. Del resto è un dato di fatto che la stragrande maggioranza dei geni matematici appartenga al sesso maschile (rapporto di 4 a 1).


4) Nelle donne due aree dei lobi frontale e parietale collegate al linguaggio hanno un volume maggiore: fino al 23% in più rispetto agli uomini.


Citazione
CITAZIONE (Joker @ 22/3/2004, 16:54)
Citazione
Il corpo calloso è - di norma - più sviluppato nelle femmine,che quindi possono trasferire più velocemente informazioni tra i due emisferi.


Silver, bisogna vedere che cosa si comunicano i "due emisferi"...
probabilmente la comunicazione è più veloce perchè stanno pettegolando...

Citazione
Hehe..

Comunque a sostenere ciò non è il "sottoscritto" ma costoro (e in ogni caso non è una regola):
MARKUS HAUSMANN, laureato in psicologia e ricercatore presso il Dipartimento di psicologia dell'Università della Ruhr, a Bochum;
HINES M., Brain Gender, Oxford University Press, 2003;
BUSS D.M., The Evolution of Desire: The strategies of human mating, Non Basic Stock Line, 2003;
BLUM D., Sex in the Brain, The Biological Differences between Men and Women, Viking Press, 1997;
DOMURAT DREGER A., Hermaprodites and the Medical Invention of sex, Harvard University Press, 1998.


Riguardo alla "plasticità neurale", lo scorso anno è stato pubblicato un libro di John Skoyles e Dorion Sagan*( figlio* del deceduto scienziato Carl Sagan), intitolato: IL DRAGO NELLO SPECCHIO - L'evoluzione dell'intelligenza umana dal Big Bang al Terzo Millennio.

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Re:La gaia scienza
« Risposta #17 il: Agosto 13, 2017, 18:24:44 pm »
Altro scritto del suddetto.

Citazione
1- Molte differenze fra i sessi si ritrovano in altri primati, anzi, in tutta la classe dei mammiferi. I maschi tendono a competere con maggiore aggressività e a essere più poligami; le femmine a investire di più nell'allevamento dei figli. In molti mammiferi un raggio territoriale più ampio si accompagna a una maggiore capacità di orientarsi usando la geometria della configurazione spaziale (invece che ricordando singoli punti di riferimento). E ad avere il raggio territoriale più ampio è più spesso il maschio, come avviene anche fra i cacciatori-raccoglitori umani. La superiorità degli uomini nell'uso delle mappe mentali e nella rotazione mentale tridimensionale non è forse casuale.

2- I genetisti hanno scoperto che, in persone diverse, la diversità del DNA nei mitocondri (che uomini e donne ereditano dalla madre) è molto maggiore della diversità del DNA nei cromosomi Y (che gli uomini ereditano dal padre). Questo fa pensare che, per decine di millenni, gli uomini abbiano conosciuto una maggiore variazione nel successo riproduttivo rispetto alle donne: alcuni hanno avuto molti discendenti, altri nessuno (lasciandoci con un piccolo numero di cromosomi Y diversi), mentre un maggior numero di donne ha avuto un numero di discendenti più equamente distribuito (lasciandoci con un maggior numero di genomi mitocondriali diversi). Sono esattamente queste le condizioni che causano la selezione sessuale, in cui i maschi competono per le occasioni di accoppiamento e le femmine scelgono i maschi di migliore qualità.

3- Il corpo umano contiene un meccanismo che fa che sì che il cervello dei bambini e quello delle bambine divergano durante lo sviluppo. Il cromosoma Y innesca nel feto maschio la crescita dei testicoli, che secernono gli androgeni, ormoni tipicamente maschili (come il testosterone) che hanno effetti duraturi sul cervello durante lo sviluppo fetale, nei mesi successivi alla nascita e durante la pubertà, ed effetti transitori in altri periodi. Gli estrogeni, ormoni sessuali tipicamente femminili, influiscono anch'essi sul cervello per tutta la vita. Oltre che nella corteccia cerebrale, i recettori degli ormoni sessuali si trovano nell'ipotalamo, nell'ippocampo e nell'amigdala nel sistema limbico del cervello.

4- Gli androgeni hanno effetti permanenti sul cervello in sviluppo, non solo effetti transitori sul cervello adulto. Le femmine che soffrono di iperplasia adrenale congenita producono un eccesso di androstenedione, l'ormone androgeno reso famoso dal grande giocatore di baseball Mark McGuire. E anche se i loro livelli ormonali vengono portati alla normalità subito dopo la nascita, crescono come dei "maschiacci", giocano di più a fare la lotta, mostrano più interesse per i camion che per le bambole, hanno maggiori abilità spaziali e, crescendo, sviluppano più fantasie sessuali e provano più attrazione per altre ragazze. Quelle trattate con ormoni solo a infanzia avanzata mostrano, divenendo giovani adulte, modalità sessuali maschili, come una pronta eccitazione di fronte a immagini pornografiche, un impulso sessuale autonomo centrato sulla stimolazione genitale e l'equivalente di polluzioni notturne.

5- Un immaginario ma conclusivo esperimento per separare la biologia dalla socializzazione consisterebbe nel prendere un neonato, sottoporlo a un'operazione di cambiamento di sesso e farlo allevare dai genitori e trattare come una bambina. Se il genere è una costruzione sociale, dovrebbe avere la mente di una normale bambina; se invece esso dipende dagli ormoni prenatali, dovrebbe sentirsi un maschio intrappolato in un corpo femminile.
L'esperimento è stato compiuto, non per curiosità scientifica naturalmente, ma in seguito a malattie e incidenti. Uno studio ha preso in esame 25 bambini nati senza pene (un difetto congenito noto come estrofia cloacale), poi evirati e allevati come bambine: tutti giocavano a fare la lotta come i maschi e avevano comportamenti e interessi tipicamente maschili; più della metà dichiaravano spontaneamente di essere dei maschi, uno a soli cinque anni di età.

6- I bambini affetti da sindrome di Turner sono geneticamente neutri. Hanno un singolo cromosoma X, ereditato dal padre o dalla madre, invece dei normali due cromosomi X delle bambine (uno ereditato dal padre, l'altro dalla madre) o X e Y dei bambini (l'X ereditato dalla madre, l'Y dal padre). Siccome lo schema corporeo femminile è quello standard fra i mammiferi, essi hanno l'aspetto e il comportamento di bambine. I genetisti hanno scoperto che il corpo dei genitori può influire a livello molecolare sui geni del cromosoma X rendendoli più o meno attivi nel corpo e nel cervello in sviluppo del figlio. Una bambina con la sindrome di Turner che prende il cromosoma X dal padre ha probabilmente geni ottimizzati dall'evoluzione per una bambina (perché un X paterno porta sempre a una femmina), mentre una bambina con la sindrome di Turner che prende il cromosoma X dalla madre ha probabilmente geni ottimizzati dall'evoluzione per un bambino (poiché un X materno, se può portare all'uno come all'altro sesso, opererà senza incontrare opposizione solo in un maschio, che manca di corrispettivi dei geni X sul suo cromosoma Y).
E infatti le femminucce che presentano tale sindrome differiscono psicologicamente a seconda del genitore da cui hanno ricevuto il cromosoma X. Rispetto a quelle che l'hanno ricevuto dalla madre (caso in cui esso è pienamente attivo solo in un maschio), le bambine che l'hanno ricevuto dal padre (caso in cui esso è destinato a una femmina) sono più brave a interpretare il linguaggio corporeo, a leggere le emozioni, a riconoscere i volti, a maneggiare le parole, nonché ad andare più facilmente d'accordo con gli altri.

In definitiva, maschi e femmine sono intrinsecamente diversi e non hanno menti intercambiabili.

Online Frank

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Re:La gaia scienza
« Risposta #18 il: Agosto 13, 2017, 18:40:58 pm »
Un altro ancora.

Citazione
Negli ultimi anni si sono andate accumulando prove che il testosterone influenzi non soltanto gli ornamenti e la corporatura, ma anche i cervelli.
Il testosterone è un composto chimico antico, presente in forma pressoché identica in tutti i vertebrati.

La sua concentrazione determina l'aggressività in modo così preciso che, negli uccelli con scambio di ruoli sessuali come i falaropi o nei clan a dominanza femminile delle iene, è la femmina ad avere livelli ematici di testosterone più alti.
Il testosterone mascolinizza l'organismo (in sua assenza il corpo resta di tipo femminile, quali che siano i geni dell'individuo) e mascolinizza anche il cervello.

Tra gli uccelli, in genere canta solo il maschio.
Un diamante mandarino che non ha nel sangue un livello sufficiente di testosterone non canta.
In presenza dell'ormone, la parte del cervello preposta alla produzione del canto cresce e l'uccello comincia a cantare.
Anche una femmina di diamante mandarino può cantare, purché sia stata esposta al testosterone in una fase precoce della vita e poi da adulta.

In altre parole, il testosterone prepara il cervello del nidiaceo a reagire di nuovo, più avanti nella vita, al testosterone e quindi a sviluppare la tendenza al canto.
Se si può parlare di mente per un diamante mandarino, l'ormone è una sostanza che ne altera la mente.
Lo stesso vale per gli esseri umani.

In questo caso le testimonianze provengono da una serie di esperimenti, in parte naturali e in parte no.
La natura ha dotato alcuni soggetti maschili e femminili di dosi alterate di ormoni e negli anni Cinquanta i medici hanno fatto lo stesso iniettando certi tipi di ormoni in alcune pazienti gravide.

Le donne affette dalla sindrome di Turner nascono senza ovaie e quindi hanno meno testosterone nel sangue di quelle che le hanno (le ovaie producono un po' di testosterone, sebbene non quanto i testicoli).
Queste donne sono esageratamente femminili nei loro comportamenti, di solito hanno uno spiccato interesse verso i bambini, i vestiti, i lavori domestici e le storie d'amore.

Gli uomini che da adulti hanno nel sangue meno testosterone rispetto alla norma, gli eunuchi per esempio, si riconoscono per l'aspetto e l'atteggiamento femminile.
Gli uomini che durante lo stato embrionale sono stati esposti a un livello di testosterone inferiore alla norma, per esempio i figli di diabetiche che durante la gravidanza hanno dovuto assumere ormoni femminili, sono timidi, poco energici ed effeminati.

Gli uomini con troppo testosterone sono bellicosi.
Le figlie di donne che negli anni Cinquanta sono state trattate con iniezioni di progesterone (per prevenire un aborto spontaneo) dicono di essere state "maschiacci" da bambine; il progesterone non ha effetti diversi dal testosterone.

Anche le femmine affette da iperplasia surrenale congenita o sindrome adrenogenitale, sono dei maschiacci: le loro ghiandole surrenali, poste vicino ai reni, anziché produrre cortisolo, come dovrebbero, producono un ormone ad azione simile a quella del testosterone.

Online KasparHauser

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Re:La gaia scienza
« Risposta #19 il: Agosto 13, 2017, 19:28:31 pm »
No, non viene confutata.



Ma infatti sono d'accordo, mettevo in risalto come la giornalista rigiri la frittata. Secondo me quel "c'è chi sostiene" si riferisce a una sua amica psicologa, la quale senza studi e senza ricerche deve avergli detto "guarda ci ho pensato tutta la notte, secondo me gli uomini più intelligenti sono intelligenti come le donne più intelligenti, poi però tutto il resto.." ecc. ecc.
Quanto basta per farne un articolo scientifico su quel gineceo che è il Post.