Autore Topic: Le tre vittime. No due  (Letto 1858 volte)

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Offline bluerosso

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Le tre vittime. No due
« il: Settembre 04, 2017, 11:44:39 am »
http://www.corriere.it/cronache/17_settembre_04/poliziotta-che-ha-la-caccia-0b35989c-90e8-11e7-8eb0-0c961f9191ec.shtml

Stupri a Rimini, la poliziotta che ha dato la caccia ai violenti: «Carichi d’odio»
Francesca Capaldo, capo della sezione dello Sco dedicata alla violenza di genere, ha lavorato notte e giorno per catturare il branco responsabile delle violenze a Rimini

Di Fiorenza Sarzanini

La sua mano tira la maglietta di Guerlin Butungu, il congolese ritenuto il capo degli stupratori, e lo trascina in Questura poco dopo l’arresto. La foto che ha fatto il giro di tv e siti internet fissa il momento liberatorio dopo una settimana di massima tensione. Perché Francesca Capaldo, capo della sezione dello Sco (il Servizio centrale operativo) che si occupa della violenza di genere, è la poliziotta che da lunedì 28 agosto si è trasferita a Rimini e ha lavorato giorno e notte per catturare il “branco”.

Avete mai pensato di non farcela?
«Mai, nemmeno per un minuto. È stato un lavoro di squadra formidabile e in una settimana siamo riusciti a braccarli tutti».

Lei ha lavorato in tandem con la collega della Mobile Roberta Rizzo. Quanto ha contato la vostra presenza per far sentire le vittime al sicuro?
«Certamente questo ha aiutato, soprattutto nella volontà di collaborazione della transessuale peru-viana che ci ha fornito elementi precisi e ci ha messo sulla pista giusta. Ha capito che poteva fidarsi e ha parlato con noi senza imbarazzi. Grazie alle sue parole siamo riuscite a ricostruire ogni dettaglio, è stato come vedere con i suoi occhi che cosa era accaduto quella notte. Ed è stato davvero impressionante».

L’identikit sembra quasi una fotografia?

«La collega della polizia Scientifica ha colto perfettamente ogni dettaglio delle testimonianze e il risultato è davvero impressionante. Non a caso ho parlato di lavoro di squadra e certamente non mi riferisco soltanto alle donne».

C’è qualcosa che l’ha particolarmente colpita in questa vicenda?
«Mi occupo da tempo di questo tipo di reati, seguo numerose indagini su episodi di violenza. Ma sono rimasta impressionata dalla ferocia di questi ragazzi. Sono molto giovani, eppure hanno tirato fuori una carica d’odio enorme».

Che cosa li ha scatenati?
«Forse il fatto di muoversi in branco. Quando li abbiamo interrogati si sono mostrati mansueti. E invece il racconto delle due donne, le lesioni che hanno inferto loro, dimostrano che sono riusciti a tirare fuori una forza brutale. Erano accaniti in maniera bestiale, non mi era mai capitato di vedere una cosa del genere tra estranei. Può accadere nelle violenze in famiglia, quando c’è un rancore pregresso. Così è assurdo, non dimenticherò facilmente il terrore che ho letto sul volto della ragazza polacca».

I cittadini vi hanno aiutato?
«Abbiamo ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà da tutta Italia, le donne di Rimini ci hanno spronato ad andare avanti. Anche oggi, quando siamo arrivati in Questura, ci hanno gridato parole di incitamento».

Butungu nega lo stupro.
«Noi stiamo lavorando affinché queste due vittime possano avere giustizia. Andiamo avanti fino a che tutti i tasselli del quadro non andranno a posto. E posso dire che molti sono già a posto».




Ma le vittime non erano tre?

« Ultima modifica: Settembre 04, 2017, 11:59:20 am da bluerosso »

Online Massimo

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Re:Le tre vittime. No due
« Risposta #1 il: Settembre 04, 2017, 13:56:52 pm »
Il transessuale non c'entra: era un mezzo maschio. Per avere diritto alla piena comprensione e pietà altrui devi essere femmina al 100%.
Altrimenti non vale. Quello che ti succede è solo "roba di ordinaria amministrazione". Non un "crimine inaccettabile".

Offline Angelo

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Re:Le tre vittime. No due
« Risposta #2 il: Settembre 04, 2017, 15:19:24 pm »
Il transessuale non c'entra: era un mezzo maschio. Per avere diritto alla piena comprensione e pietà altrui devi essere femmina al 100%.
Altrimenti non vale. Quello che ti succede è solo "roba di ordinaria amministrazione". Non un "crimine inaccettabile".
Aspetta Massimo, bluerosso si riferiva al ragazzo polacco non al trans peruviano. Gli aggrediti sono tre:ragazza polacca, ragazzo polacco e poi trans peruviano. Nell'articolo però bluerosso fa giustamente notare come la "superpoliziotta" citi solo le due vittime. Quel povero ragazzo malmenato a sangue non è una vittima.
Non a caso la "superpoliziotta"  si occupa di reati di genere...  :shifty:
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline bluerosso

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Re:Le tre vittime. No due
« Risposta #3 il: Settembre 04, 2017, 16:01:51 pm »
Aspetta Massimo, bluerosso si riferiva al ragazzo polacco non al trans peruviano. Gli aggrediti sono tre:ragazza polacca, ragazzo polacco e poi trans peruviano. Nell'articolo però bluerosso fa giustamente notare come la "superpoliziotta" citi solo le due vittime. Quel povero ragazzo malmenato a sangue non è una vittima.
Non a caso la "superpoliziotta"  si occupa di reati di genere...  :shifty:

Doveva, morire, rimanere paralizzato, storpio, in coma.
Solo allora poteva ritagliarsi un po' di spazio sui media.....
E' stato solo picchiato a sangue. E' un bel ragazzone. Si riprenderà.

E poi non aveva il "terrore sul volto".

Offline Sardus_Pater

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Re:Le tre vittime. No due
« Risposta #4 il: Settembre 06, 2017, 08:38:12 am »
Questo thread va nella sezione sui doppi standard. Anche stavolta ne abbiamo un esempio.
Il femminismo è l'oppio delle donne.