http://www.ilgiornale.it/news/sport/germania-arriva-primo-arbitro-donna-poliziotta-1430100.htmlIn Germania arriva il primo arbitro donna: è una poliziotta
Bibiana Steinhaus, 38 anni, diventerà il primo arbitro donna della storia della Bundesliga. Domani il suo esordio in Coppa di Germania
Di mestiere poliziotta, inflessibile sul lavoro e sui campi da calcio. Bibiana Steinhaus, 38enne di Hannover, sarà la prima donna arbitro della storia del campionato tedesco maschile di calcio.
Intanto, in attesa di debuttare in Bundesliga, "Bibi" Steinhaus prenderà le misure al suo nuovo ruolo il 12 agosto, quando dirigerà la gara di Coppa tedesca tra Chemnitzer e Bayern Monaco.
La Steinhaus ha sempre avuto l'arbitraggio nel sangue. Anzi, nel suo caso il fischietto è diventato una questione di famiglia, tanto da avere come compagno l'inglese Howard Webb, il numero 1 degli arbitri europei ricordato dai tifosi dell'Inter per avere diretto la finale di Champons League del 2010 contro il Bayern Monaco: la finale del famoso "triplete".
Tornando a Bibi, negli ultimi anni ha frantumato un record dietro l'altro.
Carattere risoluto e fisico imponente (è alta 181 cm), nel 2007 la Steinhaus è stata la prima donna ad arbitrare una partita di Serie B tedesca e alla stessa stagione risale la sua prima esperienza da quarto "uomo" in una partita di Bundesliga.
Famoso in quella circostanza il siparietto inscenato con l'allora tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola, che aveva provato - inutilmente - ad abbracciarla.
L'1 giugno di quest'anno ha diretto la finale di Champions League femminile tra Paris Saint Germain e Olympique Lione. Traguardo meritato, considerando che la Steinhaus è stata eletta per cinque anni consecutivi tra il 2007 e il 2011 il miglior arbitro donna di Germania.
A maggio la notizia ufficiale della sua promozione in Bundesliga, accolta dalla diretta interessata con le seguenti parole: "Questo è sempre stato il mio sogno...poter arbitrare in Bundesliga. Sono davvero molto felice che ora questo sogno diventi realtà".Continua imperterrita e inarrestabile l’occupazione forzata di tutto ciò che c’è al mondo (occidentale) avente declinazione maschile.
Dopo le forze armate, i pub, la linguistica e tanto altro…è l’ora del calcio.
Non potendo ambire alla parità atletica (gare miste) si chiede e ottiene, di condividerne il posto di potere per eccellenza: l’arbitraggio.
Strano….
Naturalmente oltre che di un potere fattuale, trattasi principalmente di potere simbolico.
L’arbitro è innanzitutto autorevolezza. Imparzialità. Giustizia.
C’è un lato comico, invisibile ai fanatici (fanatiche) in queste operazioni retoriche.
Clamorosi autogol.
Impossessarsi di “spazi maschili” con questa grancassa mediatica, significa deificarne la dimensione.
Definirlo “sogno che diventa realtà” è quanto di più lontano dalle rivendicazioni di superiorità morale femminile versus maschile. *
Una colossale “invidia penis” proiettata sul calcio.
Anche in relazione al fatto che esistono in ogni paese di qua del mondo, campionati professionistici femminili di pari categoria.
Ma evidentemente non di pari livello.
Implicitamente considerati “inferiori”.
Tutto sommato possiamo affermare che per il maschile questa non è poi una cattiva notizia.
Siamo degli inguaribili paternalisti.
Frau Steinhaus è brava e quindi ha meritato questa “promozione”.
Naturalmente l’attendiamo alle isterie dei primi inevitabili errori arbitrali…: li si che ci vogliono le palle.
*su questo risvolto attendiamoci qualche editoriale di Zanardo o Lanfranco sul Fatto Quotidiano