Autore Topic: Firenze: carcere per chi va a prostitute.  (Letto 10910 volte)

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Alberto1986

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #45 il: Settembre 17, 2017, 16:05:53 pm »
....se qualche mia idea può coincidere con quelle della "sinistra italiana" non vuol dire che ho "sposato" tutto il programma del PD, così se sono contrario allo Ius Soli non significa che sono diventato leghista.
Non esiste solo bianco e nero!...

Sai Kautostar, l'Italia si divide in due parti: chi vota quei buffoni del PD e della sinistra e chi non li vota. Poco importa se non esiste confine netto tra bianco e nero. Esiste chi sulla scheda elettorale metterà una X sul simbolo di quei partiti di sinistra che hanno distrutto e svenduto questo paese (e continuano a farlo sino alla fine) e chi invece metterà una X sul simbolo di quei partiti che possono dare una nuova speranza di rinascita e di stabilità a questo paese. Le chiacchiere stanno a zero. La serierà di una persona si riconoscerà da quella X.


Online Frank

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #46 il: Settembre 17, 2017, 18:26:10 pm »
Comunque, questa storia propagandata dai media secondo cui tutte le prostitute sarebbero delle schiave costrette a prostituirsi, non si può più sentire.
Ad esempio: se solo lo volessi potrei postare numerosi profili facebook di rumene che si prostituivano in Italia e che ora son tornate in Romania (dove alcune hanno marito e figli), oppure si son trasferite in Inghilterra, e che posso assicurare se la passano economicamente meglio di me e di tanti altri italiani, non fosse altro per il fatto che i (tanti) soldi guadagnati qua e trasferiti lì - ossia laddove lo stipendio medio si aggira intorno ai 340 euro - hanno ben altro valore.
Una di queste (gran fica 29enne) che attualmente risiede e lavora a Londra, si è pure fatta la piscina in casa, là, nel distretto di Vrancea.
Ce n'è un'altra, sbarcata nel Bel Paese nell'estate del 2007, che tuttora vive in Italia, ma che ogni tanto torna a Galati, dove vivono i suoi, nonché il suo uomo, un rumeno insegnante di kickboxing che va in giro in mercedes.
Etc etc etc...

Offline Vicus

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #47 il: Settembre 17, 2017, 20:35:39 pm »
Comunque, questa storia propagandata dai media secondo cui tutte le prostitute sarebbero delle schiave costrette a prostituirsi, non si può più sentire.
Ad esempio: se solo lo volessi potrei postare numerosi profili facebook di rumene che si prostituivano in Italia e che ora son tornate in Romania (dove alcune hanno marito e figli)
E' così
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #48 il: Settembre 18, 2017, 08:06:01 am »
Comunque, questa storia propagandata dai media secondo cui tutte le prostitute sarebbero delle schiave costrette a prostituirsi, non si può più sentire.
Ad esempio: se solo lo volessi potrei postare numerosi profili facebook di rumene che si prostituivano in Italia e che ora son tornate in Romania (dove alcune hanno marito e figli), oppure si son trasferite in Inghilterra, e che posso assicurare se la passano economicamente meglio di me e di tanti altri italiani, non fosse altro per il fatto che i (tanti) soldi guadagnati qua e trasferiti lì - ossia laddove lo stipendio medio si aggira intorno ai 340 euro - hanno ben altro valore.
Una di queste (gran fica 29enne) che attualmente risiede e lavora a Londra, si è pure fatta la piscina in casa, là, nel distretto di Vrancea.
Ce n'è un'altra, sbarcata nel Bel Paese nell'estate del 2007, che tuttora vive in Italia, ma che ogni tanto torna a Galati, dove vivono i suoi, nonché il suo uomo, un rumeno insegnante di kickboxing che va in giro in mercedes.
Etc etc etc...

infatti, questa della tratta è una leggenda sulla quale i politici schifosi imbastiscono le loro ordinanze illegali e le organizzazioni quali quella di Don Benzi traggono i fondi.
Specialmente la prostituzione dell' est europa è alimentata dal semplice fatto che i guadagni sono alti e i rischi, oggi come oggi, bassi.
Chi muore di più , tra le prostitute o gli operai, che lavorano per 2 soldi ?
Sfatiamo anche il mito delle prostitute su strada .
Innanzitutto , sono visibili e facilmente raggiungibili dalle forze dell' ordine : oggi col cellulare possono chiamare il 112 in un attimo.
Non hanno neanche bisogno del protettore.
Non è neanche vero che dove si piazzano ci sono più problemi .
Tutt' altro, proprio il fatto che spesso lì c'è più presenza di polizia, ecc , smentisce questo assunto.
Sul decoro cittadino c'è da ridere.
Davvero il comune cittadino e i sempre citati e sensibilissimi bambini riconoscono le prostitute dai nugoli di ragazzette che espongono arrogantemente tutta la mercanzia ?
farei un bel esperimento a doppio cieco,  e vedremmo delle belle sorprese.
La verità è che gli infami politici e i loro accoliti vogliono fare cassa , rinomanza politica , il tutto comprimendo i diritti di tanti  uomini per i quali il sesso a pagamento può essere l' unico modo per avere una vita sessuale.
Lor signori vogliono dei maschi castrati, da manovrare a loro piacimento con le emergenze inventate, quali terrorismo, pedofilia, ecc, per poter continuare a seguire gli ordini dall' alto per i quali sono così ben retribuiti.
Sarebbe ora che gli uomini si svegliassero e non dessero più il loro voto a chi è contro di loro

Offline ilmarmocchio

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #49 il: Settembre 18, 2017, 20:28:26 pm »
https://www.investireoggi.it/fisco/prostituzione-legale-firenze-si-aggira-le-legge-si-multa-va-le-escort/?refresh_ce

Citazione
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di Patrizia Del Pidio, publicato il 18 Settembre 2017 alle ore 11:50

La prostituzione in Italia è legale, chi si prostituisce non commette reato ma una pubblica amministrazione italiana ha trovato il modo di aggirare la legge per punire chi vuol consumare un rapporto sessuale con le escort.

Se ne sta parlando proprio in questi giorni su quanto accade a Firenze, dove il primo cittadino ha emesso un’ordinanza nella quale vieta di chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento.  Anche se il sindaco non può legiferare, poiché spetta al Parlamento, grazie ad un articolo del codice penale è riuscito a far scattare l’arresto fino a 3 mesi e la sanzione di 206 euro per chi va a prostitute.

L’articolo 650 del codice penale, infatti, prevede il reato, per chi non rispetta gli ordini della pubblica autorità (comprese quindi le ordinanze del sindaco).

A Firenze, quindi, chi va a prostitute rischia un procedimento penale che risulta grazie ad un artificio giuridico: si va a scavalcare una legge, quella che prevede che la prostituzione è legale, per imporre la pena. In tutto ciò, però, è bene sottolineare che la prostituta non rischia nulla, il provvedimento, infatti, fa scattare il reato solo per chi chiede o accetta prestazioni sessuali a pagamento, per i clienti quindi.

Firenze, al momento, è solo la prima della città italiane a emettere un’ordinanza che, in qualche modo, vuol limitare e combattere la prostituzione e i fatti ci permettono di pensare che non si tratta di un’ordinanza scritta ma non applicata (come spesso accade): il primo arresto è già scattato.
Ordinanza del sindaco: come è possibile?

L’ordinanza del sindaco fiorentino che sanziona coloro che chiedono e accettano rapporti sessuali con le escort è stata possibile grazie al decreto Minniti, convertito in legge nell’aprile 2017
, che consente per la prima volta ai sindaci di emettere ordinanze contro chi consuma rapporti sessuali con le escort. L’ordinanza, ovviamente, è volta a tutelare le persone che sono oggetto di sfruttamento e come spiega l’assessore alla Sicurezza Federico Giannassi “L’ordinanza firmata oggi dal sindaco è un contributo ulteriore al lavoro che già da tempo viene svolto in città per il contrasto dello sfruttamento della prostituzione, in particolare da magistratura e forze dell’ordine e con il contributo importante delle associazioni per la tutela delle vittime di tratta dal momento dell’entrata in vigore la polizia municipale sarà attiva per contrastare le violazioni dell’ordinanza”.

Quindi , un Sindaco che non può legiferare può però scavalcare la legge.
Interessante.
Quindi, in seguito ad una ordinanza illegale ( in quanto viola una legge dello Stato ) si può punire penalmente un libero cittadino.
Ecco, questa è la libertà e la democrazia intesa da Nardella e dai suoi accoliti, comprese quelle associazioni che combattono emergenze inesistenti :
abusi sessuali
femminicidi
tratta delle prostitute
discriminazioni di genere.

A proposito, visto che si ritene sia giusto colpire la domanda di sesso e non l' offerta, mi aspetto che si colpisca anche anche la domanda di droghe e non l' offerta di droghe, comprese alcol e tabacco.
Nardella & C , che dici ?
Elettori fiorentini e non , mi raccomando :
continuate a votare simili figuri :doh: :doh: :doh:

Online Frank

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #50 il: Settembre 18, 2017, 20:39:17 pm »
infatti, questa della tratta è una leggenda sulla quale i politici schifosi imbastiscono le loro ordinanze illegali e le organizzazioni quali quella di Don Benzi traggono i fondi.
Specialmente la prostituzione dell' est europa è alimentata dal semplice fatto che i guadagni sono alti e i rischi, oggi come oggi, bassi.
Chi muore di più , tra le prostitute o gli operai, che lavorano per 2 soldi ?
Sfatiamo anche il mito delle prostitute su strada .
Innanzitutto , sono visibili e facilmente raggiungibili dalle forze dell' ordine : oggi col cellulare possono chiamare il 112 in un attimo.
Non hanno neanche bisogno del protettore.

Non è neanche vero che dove si piazzano ci sono più problemi .
Tutt' altro, proprio il fatto che spesso lì c'è più presenza di polizia, ecc , smentisce questo assunto.


Una rumena che conobbi anni fa, una volta mi disse:
"Piuttosto che fare l'operaia mi butto da un ponte".

Parliamo di una fica di un metro e 75 che guadagnava 1200-1300 euro al giorno.
Ora è a Londra.

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #51 il: Settembre 18, 2017, 20:47:30 pm »
Ci vorrebbe un esperto. Però le ordinanze sindacali questo fanno e possono fare, restringono le libertà dei cittadini , libertà tutelate da leggi nazionali. Per esempio in Italia non è vietato vendere alcolici, e si può fare a qualsiasi ora. Un sindaco però per motivi di sicurezza può vietare la vendita di alcolici in determinate fasce orarie.
Piuttosto, e qui ci vorrebbe un esperto, le ordinanze devono avere un limite di tempo e soprattutto il pericolo per la comunità deve essere accertato, non ipotetico, e possibilmente dovrebbe essere anche una situazione straordinaria.
Nel caso della prostituzione allora ci si potrebbe chiedere quali sono i pericoli per la comunità e su quali basi si deduce che le tutte le prostitute siano sfruttate.

Offline ilmarmocchio

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #52 il: Settembre 18, 2017, 20:52:58 pm »

Una rumena che conobbi anni fa, una volta mi disse:
"Piuttosto che fare l'operaia mi butto da un ponte".

Parliamo di una fica di un metro e 75 che guadagnava 1200-1300 euro al giorno.
Ora è a Londra.

siamo d'accordo al 100% e io potrei citare casi simili al tuo.
Il bello è che quelle sarebbero sfruttate : da chi però non lo sa nessuno.
loro stesse se la ridono a sentire simili scemneze

Offline ilmarmocchio

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #53 il: Settembre 18, 2017, 20:56:03 pm »
Ci vorrebbe un esperto. Però le ordinanze sindacali questo fanno e possono fare, restringono le libertà dei cittadini , libertà tutelate da leggi nazionali. Per esempio in Italia non è vietato vendere alcolici, e si può fare a qualsiasi ora. Un sindaco però per motivi di sicurezza può vietare la vendita di alcolici in determinate fasce orarie.
Piuttosto, e qui ci vorrebbe un esperto, le ordinanze devono avere un limite di tempo e soprattutto il pericolo per la comunità deve essere accertato, non ipotetico, e possibilmente dovrebbe essere anche una situazione straordinaria.
Nel caso della prostituzione allora ci si potrebbe chiedere quali sono i pericoli per la comunità e su quali basi si deduce che le tutte le prostitute siano sfruttate.

La prostituzione su strada non crea nessun pericolo, non è nell' immediata vicinanza di abitazioni, generalmente si svolge a orari in cui i mitici " bambini impressionabili " non sono in giro.
Tutte storie e i primi a non crederci sono i sindaci, i tutori dell' ordine, ecc .
però fa bene creare gli allarmi .
Ma disse bene Franklin :
chi è disposto a barattare la libertà con la sicurezza, non avrà ne l' una ne l'altra

Offline kautostar

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Re:Firenze: carcere per chi va a prostitute.
« Risposta #54 il: Settembre 18, 2017, 21:53:41 pm »
La prostituzione su strada non crea nessun pericolo, non è nell' immediata vicinanza di abitazioni, generalmente si svolge a orari in cui i mitici " bambini impressionabili " non sono in giro.
Tutte storie e i primi a non crederci sono i sindaci, i tutori dell' ordine, ecc .
però fa bene creare gli allarmi .
Ma disse bene Franklin :
chi è disposto a barattare la libertà con la sicurezza, non avrà ne l' una ne l'altra

Totalmente d'accordo.
Aggiungerei che tutti i problemi potenzialmente correlati alla prostituzione stradale sono già perseguibili penalmente.
Ad esempio, se le prostitute(o i clienti) urlano e fanno chiasso fino ad orari intollerabili, c'è il reato di disturbo della quiete pubblica, art. 659 c.p.
Se le prostitute occupano i marciapiedi intralciando le normali attività delle altre persone, è perseguibile come occupazione abusiva di suolo pubblico!
Se prostitute e clienti fanno sesso all'aperto o in bella vista, è reato di atti osceni in luogo pubblico(sanzionabile con multe molto più elevate di poche centinaia di euro)
E così via, tutti i problemi sarebbero teoricamente già risolvibili dal codice penale, secondo leggi uguali in tutta italia, senza iniziative fantasiose dei sindaci.

Non si riesce ad applicare concretamente il codice penale, a causa dell'inefficienza e della lentezza del sistema giudiziario? non è un buon motivo per dare più potere ai sindaci, andrebbe risolto il problema alla radice!