Autore Topic: E' nato un mito: il senatore D'Anna  (Letto 11040 volte)

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Online KasparHauser

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #15 il: Settembre 18, 2017, 21:51:48 pm »
Su Nardella che sta per intervenire il filmato si interrompe, io non potrò ascortarlo, e  tiro un sospiro di sollievo.
Almeno Nardella no.

Offline Warlordmaniac

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #16 il: Settembre 18, 2017, 22:16:19 pm »
Provate a farvi rubare un'auto dopo che avete lasciato inserita la chiave di accensione. Poi andate dall'assicurazione , dove avete stipulato una polizza per il furto e cercate di convincerli che voi non siete responsabili del furto, che non avete alcuna colpa, che voi avete la libertà di lasciare le chiavi dove volete e nessuno deve sentirsi autorizzato a prendere la vostra auto. Dopo di che ditemi se l'assicurazione vi ripaga per il furto. (Ve lo anticipo io, non vi riconosce nessun indennizzo se non gli portate tutte le copie delle chiavi).
Ora non voglio arrivare a dire che la donna vestita in maniera sexy sia responsabile di alcunchè, e con me il senatore, però un minimo di buon senso e cautela se si ha intezione di attraversare a piedi alle 3 di notte e  da sole una città poco sicura...

Certo, perché tutti pensiamo che se ci stiamo con la testa, non dimentichiamo la chiave dentro.
Invece le donne non sanno vivere senza affidarsi al potere della loro fica, non pensano mai: "ok, senza quest'arma mi affido ad altro". Loro partono da una premessa principale: devo esercitare potere e lo faccio attraverso lo spogliarsi. Questo è il punto fermo. Non possono concepire una responsabilizzazione perché significherebbe perdere il livello divinità. La divinità non sottostà a nessuna regola, nemmeno quelle di buonsenso. La divinità pretende che tutti ruoti intorno a lei.

Alberto1986

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #17 il: Settembre 18, 2017, 22:25:36 pm »
...
Invece le donne non sanno vivere senza affidarsi al potere della loro fica, non pensano mai: "ok, senza quest'arma mi affido ad altro". Loro partono da una premessa principale: devo esercitare potere e lo faccio attraverso lo spogliarsi. Questo è il punto fermo. Non possono concepire una responsabilizzazione perché significherebbe perdere il livello divinità. La divinità non sottostà a nessuna regola, nemmeno quelle di buonsenso. La divinità pretende che tutti ruoti intorno a lei.

Da mettere in contenuti in evidenza.

Offline Warlordmaniac

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #18 il: Settembre 18, 2017, 22:39:58 pm »
Magari correggendo gli errori di battitura. :lol:
Che già lì faccio di mio, poi con questo autocorrettore sono aumentati.

Offline Vicus

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #19 il: Settembre 18, 2017, 22:59:59 pm »
Certo, perché tutti pensiamo che se ci stiamo con la testa, non dimentichiamo la chiave dentro.
Invece le donne non sanno vivere senza affidarsi al potere della loro fica, non pensano mai: "ok, senza quest'arma mi affido ad altro". Loro partono da una premessa principale: devo esercitare potere e lo faccio attraverso lo spogliarsi. Questo è il punto fermo. Non possono concepire una responsabilizzazione perché significherebbe perdere il livello divinità. La divinità non sottostà a nessuna regola, nemmeno quelle di buonsenso. La divinità pretende che tutti ruoti intorno a lei.
Mi associo ad Alberto nel mettere il post in evidenza.

Anche le affermazioni di D'Anna sono un importante segnale di inizio di cambiamento, unitamente alle due sentenze della Cassazione.
« Ultima modifica: Settembre 18, 2017, 23:11:37 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online KasparHauser

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #20 il: Settembre 18, 2017, 23:11:05 pm »
La divinità non sottostà a nessuna regola, nemmeno quelle di buonsenso. La divinità pretende che tutti ruoti intorno a lei.
Come diceva Animus, la donna può, l'uomo deve..

Offline bluerosso

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #21 il: Settembre 19, 2017, 00:09:53 am »
Questo video è da guardare e riguardare. E divulgare.
E’ il paradigma di come deve comportarsi un uomo davanti ad ogni femminista incarognita.
Si trattava d’una imboscata perpetrata dalla Merlino in classico stile giornalistico liberal.
Finto diritto di replica con finale di condanna già determinato.
Parterre ben progettato: cinque contro uno. Chapeaux!
Ma al nostro non la si fa.
E in men che non si dica ribalta la situazione.
Invece di arretrare, avanza e rilancia (D’Anna è un biologo…sa di cosa parla).
La Perina perde d’improvviso la baldanza e si accorge (tardi) delle capacità dialettiche di D’Anna (suo ex sodale nel PdL).
Lei, esaurita l’evidente e palpabile rabbia che le schiuma in corpo (grave errore comunicativo) capisce che è come prendere a sberle un cobra.
Quando qualcuno cita Dario Fo lui cita genialmente Benedetto Croce.
Un massacro!
La Borgonzoni in puro stile femminista 3wave, miseramente blatera slogan triti e ritriti come se li avesse ideati lei all’istante.
Penosa.
D’Anna nega le affermazioni che lei gli attribuisce e le da della femminista.
Incredibile sfrontatezza…! Come epiteto non lo si sentiva più in TV dal 1977.
La Merlino capito che è sfumato l’effetto accerchiamento tenta di addomesticarlo e di portarlo come una mucca al pascolo dalla sua. Almeno parzialmente. Per quel che si può.
Vuole precisare che il sen. D’Anna è comunque contro lo stupro (ipse dixit).
Pensa: un uomo contrario allo stupro! Che scoop.

Il corto circuito lo si è avuto quando è stato richiesto l’intervento di don Sigalini, fino ad allora “corteggiato” dalla Merlino, che non ha potuto fare a meno d’appoggiare (obtorto collo) la posizione di D’Anna.
E ci mancava altro.

Credo che la Merlino ad un certo punto si sia resa conto d’aver fatto un pasticcio.
Abituata agli zerbini televisivi pensava che D’Anna recitasse l’abiura.
O che si beccasse remissivo, lo sputtanamento.
La cosa più interessante di tutta sta vicenda è che è bastato rimanere fermi nelle proprie posizioni (in modo intelligente) è il fronte roseo si è spappolato per manifesta insussistenza di argomenti.

E’ mancata però a mio avviso l’argomento fondamentale. Ma forse era pretendere troppo da un politico.
La polemica si reggeva sulla presunta equiparazione scosciamento/stupro.
Assioma trito e ritrito, che D’Anna ha subito negato, ma che però le tre vestali, non a caso, hanno a più riprese cercato di attribuirgli surrettiziamente.
L’argomento vero, che noi qui conosciamo bene, è invece relativo al controllo della sessualità maschile da parte delle donne, attraverso pratiche di cui l’utilizzo spinto del “dress code” è uno dei perni.
Noi uomini, com'è ormai noto, non possiamo fare nulla, ma possiamo (e dobbiamo) chiedere che venga definito per quello che è: un “potere”. Niente di più. Niente di meno.
Un potere a cui gli uomini sono chiamati ad attuare un dovere.
Quello di rimanerne per la maggior parte di loro, frustrati.
In balia di un perenne eccitamento.
Se emergesse questa inaudita verità: “potere” contro “dovere” forse si avrebbe un effetto disvelamento della condizione maschile.
A mio avviso è questo il chiodo su cui battere.
Le cose non cambierebbero, ma si avrebbe un fenomenale rovesciamento narrativo.

Offline Vicus

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #22 il: Settembre 19, 2017, 00:30:42 am »
Post da incorniciare. Ma gli uomini potrebbero avere sufficiente carattere da non farzi influenzare dalle minigonne. Per fare un favore a loro stessi, si capisce, non alle donne. Da La sposa Meccanica:

Non c'è nulla di nuovo nel sogno ardente di schiavitù a cui induce questa moderna Maga Circe. A parte ogni questione di moralità, è evidente che un'esuberante nudità femminile non costituisce l'ambiente adatto perché il maschio adolescente o adulto sviluppi le proprie capacità di distacco e di valutazione razionale. Non ci sarà fioritura intellettuale o maturità emotiva in un simile ambito. Vedere le cose con calma e vederle complete significa un'attività piuttosto specializzata [ossia occorre allenamento, lo sganciamento emotivo di cui si parla qui] per gli organizzatori degli spettacoli di varietà e per i ragazzi che crescono in un ambiente pullulante di immagini di sirene e di seducenti profumi sintetici.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #23 il: Settembre 19, 2017, 12:17:18 pm »
Questo video è da guardare e riguardare. E divulgare.
E’ il paradigma di come deve comportarsi un uomo davanti ad ogni femminista incarognita.
Si trattava d’una imboscata perpetrata dalla Merlino in classico stile giornalistico liberal.
Finto diritto di replica con finale di condanna già determinato.
Parterre ben progettato: cinque contro uno. Chapeaux!
Ma al nostro non la si fa.
E in men che non si dica ribalta la situazione.
Invece di arretrare, avanza e rilancia (D’Anna è un biologo…sa di cosa parla).
La Perina perde d’improvviso la baldanza e si accorge (tardi) delle capacità dialettiche di D’Anna (suo ex sodale nel PdL).
Lei, esaurita l’evidente e palpabile rabbia che le schiuma in corpo (grave errore comunicativo) capisce che è come prendere a sberle un cobra.
Quando qualcuno cita Dario Fo lui cita genialmente Benedetto Croce.
Un massacro!
La Borgonzoni in puro stile femminista 3wave, miseramente blatera slogan triti e ritriti come se li avesse ideati lei all’istante.
Penosa.
D’Anna nega le affermazioni che lei gli attribuisce e le da della femminista.
Incredibile sfrontatezza…! Come epiteto non lo si sentiva più in TV dal 1977.
La Merlino capito che è sfumato l’effetto accerchiamento tenta di addomesticarlo e di portarlo come una mucca al pascolo dalla sua. Almeno parzialmente. Per quel che si può.
Vuole precisare che il sen. D’Anna è comunque contro lo stupro (ipse dixit).
Pensa: un uomo contrario allo stupro! Che scoop.

Il corto circuito lo si è avuto quando è stato richiesto l’intervento di don Sigalini, fino ad allora “corteggiato” dalla Merlino, che non ha potuto fare a meno d’appoggiare (obtorto collo) la posizione di D’Anna.
E ci mancava altro.

Credo che la Merlino ad un certo punto si sia resa conto d’aver fatto un pasticcio.
Abituata agli zerbini televisivi pensava che D’Anna recitasse l’abiura.
O che si beccasse remissivo, lo sputtanamento.
La cosa più interessante di tutta sta vicenda è che è bastato rimanere fermi nelle proprie posizioni (in modo intelligente) è il fronte roseo si è spappolato per manifesta insussistenza di argomenti.

E’ mancata però a mio avviso l’argomento fondamentale. Ma forse era pretendere troppo da un politico.
La polemica si reggeva sulla presunta equiparazione scosciamento/stupro.
Assioma trito e ritrito, che D’Anna ha subito negato, ma che però le tre vestali, non a caso, hanno a più riprese cercato di attribuirgli surrettiziamente.
L’argomento vero, che noi qui conosciamo bene, è invece relativo al controllo della sessualità maschile da parte delle donne, attraverso pratiche di cui l’utilizzo spinto del “dress code” è uno dei perni.
Noi uomini, com'è ormai noto, non possiamo fare nulla, ma possiamo (e dobbiamo) chiedere che venga definito per quello che è: un “potere”. Niente di più. Niente di meno.
Un potere a cui gli uomini sono chiamati ad attuare un dovere.
Quello di rimanerne per la maggior parte di loro, frustrati.
In balia di un perenne eccitamento.
Se emergesse questa inaudita verità: “potere” contro “dovere” forse si avrebbe un effetto disvelamento della condizione maschile.
A mio avviso è questo il chiodo su cui battere.
Le cose non cambierebbero, ma si avrebbe un fenomenale rovesciamento narrativo.

grande post .
anche io penso che quel video sia da studiare e infatti me lo sono scaricato.
é una enciclopedia della scorrettezza del politicamente corretto :D
Il Sen D' Anna ha impartito una mirabile lezione su come affrontare femministe e zerbini.
Educazione, sintesi, orgoglio della propria cultura, disposizione alla lotta.
Al contrario delle aspettative della claque femminista , ha ribattuto punto su punto e sopratutto ha usato un finissimo umorismo che ha ridicolizzato gli avversari .
Mi riferisco in particolare alla battuta sullo zerbino accademico " beh, il professore ì poco più di un sociogo...".
grandissimo :clap:
E quando, sempre al solito viscido che ha citato Fo :sick:, lui ha contrapposto Croce :clap: :clap: :clap:
Poca cosa le 2 femministe che, accusate appunto di femminismo ( colpo da maestro ) si sono sfaldate come le mer.e che sono
Triste il sacerdote che è rimasto nel limbo e rivoltante il Nardella, con le smorfie del suo viso asimmetrico  e che ben spiega il degrado di Firenze.
Quando un uomo non si vergogna di essere tale e non solo di difende  ma contrattacca, per femministe e zerbini non 'è quartiere

Offline Sardus_Pater

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #24 il: Settembre 19, 2017, 12:27:45 pm »
Alle donne è sempre piaciuto fare le civettuole. Ma esistevano parametri fissi entro cui farlo. Sapevano come ammaliare. Bastavano piccole gestualità e poco corpo scoperto, una caviglia faceva volare la fantasia e bastava.
Le attuali zocc... ehm, ragazze, che si sentono libere solo se si vestono da battone pretendendo che qualche depravato che non sa tenere le mani a posto non le tocchi, pensano che tutto sia dovuto a loro. Il mondo deve essere a loro misura. Son totalmente fuori dalla realtà.
NON vuol dire al contempo cercarsela, ci sono purtroppo anche casi di ragazze che si vestono provocanti per affrontare (nel modo sbagliato) paure e disagi gravi, ne conosco pure io. Ma ignorare la prudenza è da irresponsabili. Non c'entra la libertà.
È importante però stabilire cosa voglia dire cercarsela. Si possono fare tutti i discorsi del mondo ma rimane grave buttare parte della responsabilità sulla vittima, anche se si è tentati di farlo.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Sardus_Pater

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #25 il: Settembre 19, 2017, 12:31:11 pm »
Aggiungo, D'Anna potrebbe diventare, al di là delle ideologie, il nostro portavoce politico. Dovremmo contattarlo.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline Vicus

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #26 il: Settembre 19, 2017, 13:04:43 pm »
È un'ottima idea
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #27 il: Settembre 19, 2017, 16:29:52 pm »
Aggiungo, D'Anna potrebbe diventare, al di là delle ideologie, il nostro portavoce politico. Dovremmo contattarlo.

Direi di aprire una discussione apposita in "Pars Construens". Fallo tu se ti va.

Offline Vicus

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #28 il: Settembre 19, 2017, 16:38:30 pm »
Ottimo. Direi di impostare la discussione sulla vasto bacino  elettorale di cui disporrebbe :w00t:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:E' nato un mito: il senatore D'Anna
« Risposta #29 il: Settembre 22, 2017, 00:31:35 am »
Mi dispiace spegnere l'ardore per il senatore D'Anna, ma vi invito ad ascoltare cosa dice dal min: 03:52

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/21/stupri-danna-contro-il-m5s-io-frainteso-e-minacciato-donne-abusate-in-casa-i-mariti-se-li-scelgono-loro-mica-lo-stato/3870196/

Non è assolutamente un antifemminista, mi dispiace dirlo. In parlamento, al senato non c'è un solo parlamentare che dice quello che diciamo noi. E' la triste realtà.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton