Autore Topic: Scelta della donna: la radice dell'errore.  (Letto 21785 volte)

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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #30 il: Maggio 12, 2010, 13:48:40 pm »
Einstein diceva: Dio non gioca a dadi con l'universo. (nulla accade per caso)
Se non ci gioca con l'universo, perchè dovrebbe giocarci con gli umani?
"La realtà risulta spesso più stupefacente della fantasia. A patto di volerla vedere."

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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #31 il: Maggio 12, 2010, 14:13:56 pm »
Ho studiato Biologia...

E sono pronto a metterti per iscritto che nessuno riuscirà mai a sondare certi misteri. Troppo complessi.

Solite parole famose...

-L'ipotesi di viaggi nello spazio è una totale assurdità. (Richard Van Der Riet Wooley, astronomo, 1956)
-La luce elettrica non rimpiazzerà mai le lampadine a gas. (Un industriale tedesco, 1878)
-L'auto ha raggiunto i limiti del suo sviluppo. La prova? Quest'anno non ci sono state innovazioni. (da Scientific American, 1909)
-La radio non avrà mai un valore commerciale. Chi mai pagherebbe per un messaggio che non è inviato a una persona specifica? (I colleghi di David Sarnoff, pioniere della radiofonia, 1912)
-Internet... ben presto esploderà in modo spettacolare, come una supernova, e nel 1996 collasserà catastroficamente. (Robert Metcalfe, fondatore della 3Com, inventore dello standard Ethernet, 1996)
-Pensare di attraversare l'Atlantico con una nave a vapore è come pensare di andare sulla Luna: una follia. (Dyonisus Lardner, docente di astronomia, 1838)
-Nemmeno Dio potrebbe fare affondare questa nave. (Frase pronunciata da un marinaio alla signora Caldwell, una dei 705 sopravvissuti all'affondamento del Titanic, Southampton, 10 marzo 1912)
-È assurdo pensare che una locomotiva possa andar più veloce di una carrozza a cavalli. (da The Quarley Review, 1825)
-Tutto ciò che poteva essere inventato è già stato inventato. (Charles H. Duell, sovraintendente ufficio brevetti degli Stati Uniti, 1899)

Solite parole: impossibile, assurdo, irrealizzabile.

Soliti stupidi uomini, grandi o meno, che non hanno ancora capito che nulla è teoricamente impossibile e che l'essere umano, con la logica, prima o poi può tutto.

E -detto in sincerità- i meccanismi dell'innamoramento e dell'attrazione sono una scoperta anche insignificante in relazione ad altre molto più grandi come quella dell'immortalità, della manipolazione totale del dna o della scoperta di una fonte di energia praticamente infinita. Tutte scoperte che verranno fatte...
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #32 il: Maggio 12, 2010, 14:34:58 pm »
Zoltan, ti consiglio di dare un'occhiata a questo, specialmente al minuto 3'30''-5'38'' (meglio tutto)


Io non ho idea di chi sia quel tizio lì, ma mi piacerebbe averlo di fronte per smontarlo a dovere... ho visto la prima parte del video e quella indicata da te. Nella prima parte non ha fatto altro che sparare fuori una serie di ragionamenti fatti di sole belle parole. Sì, bei ragionamenti, di sicuro effetto, ma effettivamente un po' miopi e senza granché senso.

Nella parte da te indicata gli viene chiesto:

I filosofi anglosassoni chiedono ai filosofi europei di non ignorare le grandi scoperte scientifiche fatte sul cervello...

E lui cosa risponde? Innanzitutto "butta merda" sull'empirismo, dicendo che gli anglosassoni "non hanno competenza" di filosofia (!!!) poi dice che i ragazzi stanno male perché c'è una spiegazione scientifica per gli effetti psichici ma che non ha utilità e senso sapere quale particolare molecola è influenzata nei processi che portano alla felicità o alla tristezza...

Non so davvero da dove iniziare... innanzitutto è palese che quest'uomo non ha minima idea di cosa sia la scienza, sembra proprio essere il classico uomo che ragiona solo con pensieri metafisici astratti e di sua personale fattura, strutturati per fargli avere ragione sempre e comunque (come un estremista religioso insomma).

E poi i giovani stanno male perché conoscono le implicazioni chimiche ma non i reali motivi di un'emozione? Ma che assurdità è? Con la scienza noi stiamo piano piano scoprendo non solo i meccanismi infinitesimali che portano alle sensazioni di tristezza o dolore, ma possiamo anche scoprire perché un essere umano deve provare queste emozioni osservandone l'utilità nell'ottica della specie in chiave evolutiva. Io so dirti perché si sta male: perché secondo te ha più probabilità di sopravvivere un animale che prova tanto dolore e tristezza e quindi tende ad essere prudente nel mondo in cui lo circonda o ha più probabilità di sopravvivere un animale che non prova dolore e quindi non ha quei freni chimici che lo portano invece ad essere più avventato?
Anche un bambino capirebbe che se togli a un essere umano togli il dolore lo vedi il giorno dopo fare la doccia con una fiamma ossidrica credendo di lavarsi bene! E questo ragionamento lo puoi applicare a tutto il resto... sia chiaro.

Poi i giovani non si drogano perché "tanto faccio da me"... I problemi anzi a questo mondo sono provocati dall'ignoranza, che si manifesta in un uomo così pieno di se stesso e dei suoi ragionamenti pseudo-filosofici e povero di obbiettività e capacità di logica.

La scienza da una risposta al senso della vita, al dolore, al motivo di quasi ogni cosa. Finché però esisteranno uomini così profondamente sciocchi questo grande potenziale rimarrà frenato.

L'unica cosa in cui sono d'accordo è il discorso sui giovani nella società e sulla mancanza del futuro.

Ah, scusate la franchezza e la sincerità!
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #33 il: Maggio 12, 2010, 15:47:21 pm »
Io non ho idea di chi sia quel tizio lì, ma mi piacerebbe averlo di fronte per smontarlo a dovere

No ti preoccupare Zoltan, avevo già capito dalla tua mancanza di risposta al mio primo post, che non c'era nessuna possibilità che quello che ti ho segnalato, venisse capito.

Un'ulteriore conferma, che scrivere per se stessi, è davvero la cosa più sensata. :cry:
Comunque "quel tizio lì", è un allievo di Jaspers, e probabilmente, uno tra i più grandi filosofi attualmente in vita del panorama europeo, sicuramente in Italia, non ha chi gli si possa avvicinare....

Il pensiero è folle. Maledetta quella servetta che è la logica.
http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Galimberti

Ma tanto, è come dare le perle ai porci.. :cry:
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #34 il: Maggio 12, 2010, 15:54:09 pm »
Io non ho idea di chi sia quel tizio lì, ma mi piacerebbe averlo di fronte per smontarlo a dovere...

Certo ...sì.  :hmm:

Bibliografia

Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente (1975)
Linguaggio e civiltà (1977, 1984)
Psichiatria e fenomenologia (1979), Feltrinelli
Il corpo, Feltrinelli, Milano, 1983 (Premio internazionale S. Valentino d’oro, Terni, 1983), (ristampa 2003) ISBN 8807809931
La terra senza il male. Jung dall'inconscio al simbolo, Feltrinelli, Milano, 1984 (premio Fregene, 1984), (ristampa 2003) ISBN 8807816733
Antropologia culturale, ne Gli strumenti del sapere contemporaneo, Utet, Torino, 1985, ISBN 8802039321
Invito al pensiero di Martin Heidegger, Mursia, Milano, 1986, ISBN 8842500801
Gli equivoci dell'anima, Feltrinelli, Milano, 1987, (ristampa 2003) ISBN 8807816423
La parodia dell’immaginario in W. Pasini, C. Crepault, U. Galimberti, L’immaginario sessuale, Cortina, Milano, 1988, ISBN 884522628X
Il gioco delle opinioni, Feltrinelli, Milano, 1989, (ristampa 2004) ISBN 8807818000
Idee: il catalogo è questo, Feltrinelli, Milano, 1992, (ristampa 2001) ISBN 8807815273
Parole nomadi, Feltrinelli, Milano, 1994, (ristampa 2006) ISBN 8807818892
Paesaggi dell'anima, Mondadori, Milano, 1996, ISBN 8804442239
Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica, Feltrinelli, Milano, 1999, ISBN 8807817047
Psicologia, Garzanti, Milano [le "garzantine"], 1999, ISBN 8811504791
E ora? La dimensione umana e le sfide della scienza (opera dialogica con Edoardo Boncinelli e Giovanni Maria Pace), Einaudi, Torino, 2000, ISBN 880615365X
Orme del sacro, Feltrinelli, Milano, 2000 (premio Corrado Alvaro 2001), ISBN 8807170442
La lampada di psiche, Casagrande, Bellinzona, 2001, ISBN 8877133457
I vizi capitali e i nuovi vizi, Feltrinelli, Milano, 2003, (ristampa 2007) ISBN 8807819961
Le cose dell'amore, Feltrinelli, Milano, 2004, ISBN 8807840480
Il tramonto dell'Occidente nella lettura di Heidegger e Jaspers, Feltrinelli, Milano, 2005, ISBN 8807818493
Filosofia e biografia [con Luca Grecchi], Petite Plaisance, Pistoia, 2005
La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica, Feltrinelli, Milano, 2005 (premio internazionale Cesare De Lollis 2006), ISBN 8807103915
Dizionario di psicologia, nuova ediz., Utet, Torino, 2006, ISBN 8802074801
Psichiatria e fenomenologia, Feltrinelli, Milano, 2006, ISBN 8807819325
L'ospite inquietante - il nichilismo e i giovani, Feltrinelli, Milano, 2007, ISBN 8807171430
Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine, Apogeo, Milano, 2008, ISBN 885032717X
La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica, Alboversorio, Milano, 2009
I miti del nostro tempo, Feltrinelli, Milano, 2009
Opere complete [modifica]

Presso l'editore Feltrinelli sono in corso di pubblicazione le opere complete di Galimberti. Sono finora usciti i seguenti volumi:
Opere. Vol. I-III. Il tramonto dell'Occidente nella lettura di Heidegger e Jaspers.
Opere. Vol. IV: Psichiatria e fenomenologia.
Opere. Vol. V: Il corpo.
Opere. Vol. VI: La terra senza il male. Jung: dall'inconscio al simbolo.
Opere. Vol. VII: Gli equivoci dell'anima.
Opere. Vol. VIII: Il gioco delle opinioni.
Opere. Vol. IX: Idee: il catalogo è questo.
Opere. Vol. X: Parole nomadi.
Opere. Vol. XI: Paesaggi dell'anima.
Opere. Vol. XII: Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica.
Opere. Vol. XIII: Orme del sacro. Il Cristianesimo e la desacralizzazione del sacro.
Opere. Vol. XIV: I vizi capitali e i nuovi vizi.
Opere. Vol. XV: Le cose dell'amore.
Opere. Vol. XVI: La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica.
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #35 il: Maggio 12, 2010, 16:47:09 pm »
Scusa! beh... diciamo che in linea generale si tiene sempre un fondo di lucidità anche nelle passioni più travolgenti. Questo vuol dire che prima di abbandonarsi completamente a un'emozione si valuta se uno può permettersi di lasciarsi andare. E' una cosa che non tutti riescono a fare, ma con l'esperienza diventa quasi una necessità. Questo può tornarti utile soprattutto quando hai a che fare con persone con le quali non puoi lasciarti andare (ad esempio per incompatibilità) perché sai già che farti coinvolgere troppo creerebbe solo dei problemi.

Comunque cosa più importante è conservare, qualunque cosa succeda, un certo grado di distaccamento emotivo.

Sentite, può sembrare strano, brutto o impraticabile. Però io ho la capacità di controllarmi e capire quando posso lasciarmi andare emotivamente con una persona e quando invece non mi conviene. E' tutto qui.

E chi non ci ha questo potere soccombe ... Il tuo teorema non è errato ma ha ragione animus quando dice che "te lo sei cucito addosso". Mi spiego.
Tornando a galimberti e ai giovani con poca esperienza, giovani che sono nel pieno della loro fertilità gia a 16 anni, forse davvero giovani. Volendoci spostare sui ventenni (giusto per lasciere in pace i minori) come potrebbe mettere in pratica il tuo discorso un ragazzo con poca esperienza?



* mi sono accorta rileggendo che animus non intendeva dire che hai scritto a te stesso ma che lui invece trova più gratificante scrivere a se stesso. Avevo mal compreso.


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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #36 il: Maggio 12, 2010, 17:25:51 pm »
E chi non ci ha questo potere soccombe ... Il tuo teorema non è errato ma ha ragione animus quando dice che "te lo sei cucito addosso". Mi spiego.
Tornando a galimberti e ai giovani con poca esperienza, giovani che sono nel pieno della loro fertilità gia a 16 anni, forse davvero giovani. Volendoci spostare sui ventenni (giusto per lasciere in pace i minori) come potrebbe mettere in pratica il tuo discorso un ragazzo con poca esperienza?



* mi sono accorta rileggendo che animus non intendeva dire che hai scritto a te stesso ma che lui invece trova più gratificante scrivere a se stesso. Avevo mal compreso.




Infatti come in tutte le cose difficili della vita, bisogna arrivarci anche con l'esperienza.

Tutto dipende al SE ci arrivi, COME e QUANDO arrivi a capirlo...
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #37 il: Maggio 12, 2010, 17:47:47 pm »
No ti preoccupare Zoltan, avevo già capito dalla tua mancanza di risposta al mio primo post, che non c'era nessuna possibilità che quello che ti ho segnalato, venisse capito.

Un'ulteriore conferma, che scrivere per se stessi, è davvero la cosa più sensata. :cry:
Comunque "quel tizio lì", è un allievo di Jaspers, e probabilmente, uno tra i più grandi filosofi attualmente in vita del panorama europeo, sicuramente in Italia, non ha chi gli si possa avvicinare....

Il pensiero è folle. Maledetta quella servetta che è la logica.
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Ma tanto, è come dare le perle ai porci.. :cry:

Mah... hai ragione, a volte è davvero difficile far vedere il proprio punto di vista a un'altra persona.

"Quel tizio lì" può anche essere definito il più grande filosofo di tutti i tempi, questo non fa cambiare il mio giudizio. Se devo dirla tutta mi sembra l'ennesimo esponente di una serie di pseudo-filosofi sconclusionati stile "Isabella Santacroce":


Se dovessi definire questi individui, li definirei come individui che cavalcano la voglia della gente di non ascoltare la ragione e la logica. Sono individui che hanno grandi capacità oratorie, grandi capacità di fare discorsi complessi e tutto sommato affascinanti ricchi di "mistero" e "sacralità". Sono solo dei bravi parolai e niente più

E come potrei non definirli tali, se in un discorso "quel tizio lì" mi viene a dire che conoscere i meccanismi chimici della tristezza è non solo inutile ma anche deleterio? Non si rende conto che vi è un buco logico nel suo ragionamento per il semplice motivo che ignora il fatto che la scienza dà anche una spiegazione del perché oltre del come si manifesta la tristezza? Secondo lui dovremmo condannare le scoperte scientifiche e ritornare a un'interpretazione religioso-soggettiva della realtà?

Lo trovi geniale? Io no. Io ci vedo solo una persona che -piena di se e dei suoi ragionamenti- si diverte a creare ragionamenti che sembrano logici e sensati ma che in realtà non lo sono tanto. Chi fa discorsi utilizzando la logica soltanto quando gli fa comodo è solo una specie di pallone gonfiato del terzo millennio.

Ho trovato molta più saggezza e molta più capacità di analisi del reale nei miei vecchi nonni agricoltori che in questi individui.

Poi attenzione: io mi riferisco solo a quello che ho visto, delle sue opere non so nulla. Ma una cosa è certa: se uno inizia a parlare di anima, dio, santi, e metafisica varia....  :doh:
« Ultima modifica: Maggio 12, 2010, 18:01:11 pm da Zoltan2 »
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #38 il: Maggio 12, 2010, 20:20:38 pm »
Si ma Bertrand Russell, morto e buono, gli fa culo e controculo a sto rincoglionito di Galimberti.


E chi non ci ha questo potere soccombe ... Il tuo teorema non è errato ma ha ragione animus quando dice che "te lo sei cucito addosso". Mi spiego.
Tornando a galimberti e ai giovani con poca esperienza, giovani che sono nel pieno della loro fertilità gia a 16 anni, forse davvero giovani. Volendoci spostare sui ventenni (giusto per lasciere in pace i minori) come potrebbe mettere in pratica il tuo discorso un ragazzo con poca esperienza?

L'esperienza si tramanda. Chi recepisce e tenta di mettere in pratica i consigli di chi ha avuto certe esperienze parte da un livello già più alto. Poi è ovvio che una cosa è la teoria e altra la pratica, ma sbagliando s'impara e chi sa far tesoro delle esperienze proprie e altrui e dei propri errori ha buone speranze di ottenere dei buoni risultati.

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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #39 il: Maggio 12, 2010, 20:45:13 pm »
Si ma Bertrand Russell, morto e buono, gli fa culo e controculo a sto rincoglionito di Galimberti.

Ben detto.
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« Risposta #40 il: Maggio 12, 2010, 21:15:03 pm »
Si ma Bertrand Russell, morto e buono, gli fa culo e controculo a sto rincoglionito di Galimberti.

A parte il titolo di rincoglionito, concordo.
Infatti ho scritto, in vita.
Quelli veramente tosti...so' morti tutti.
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #41 il: Maggio 12, 2010, 21:18:22 pm »
A parte il titolo di rincoglionito, concordo.
Infatti ho scritto, in vita.
Quelli veramente tosti...so' morti tutti.


Bah rincoglionito magari no perché il suo "gioco di parole" lo fa bene... e sembra incantare.

Ma quello si definisce un filosofo come un pollo che si definisce un uccello... ma un pollo non volerà mai come un'aquila  :sleep:
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #42 il: Maggio 12, 2010, 21:22:12 pm »
Bah rincoglionito magari no perché il suo "gioco di parole" lo fa bene... e sembra incantare.

Ma quello si definisce un filosofo come un pollo che si definisce un uccello... ma un pollo non volerà mai come un'aquila  :sleep:

Zoltan, tu non capisci una cippa, ed è meglio che ti stai zitto.
Galimberti è fondamentalmente uno psicologo, Russell era un matematico, è ovvio che su certi argomenti non ci sia paragone, come non ce n'è su altri (a favore di galimberti).
 
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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #43 il: Maggio 12, 2010, 21:23:40 pm »
Zoltan, tu non capisci una cippa, ed è meglio che ti stai zitto.
Galimberti è fondamentalmente uno psicologo, Russell era un matematico, è ovvio che su certi argomenti non ci sia paragone, come non ce n'è su altri (a favore di galimberti).
 

E' tutta una questione di opinioni...  :sleep:
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Offline KasparHauser

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Re: Scelta della donna: la radice dell'errore.
« Risposta #44 il: Maggio 12, 2010, 22:17:10 pm »
Conoscevo Galimberti, certo non per aver letto alcunchè di lui, ma per qualche intervento televisivo. Mi piaceva, sapeva essere profondo, illuminante e accessibile anche per i non filosofi.
Poi mi è capitato di leggere qualche sua intervista sui rapporti uomo-donna, anzi un'intervista , e lì come si dice a Roma m'è calato!!!
Ma non semplicemente perchè parlasse male degli uomini, ma perchè diceva cose davvero assurde.