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Promessa mantenuta: correzione formale a Bergoglio per sospetta eresia

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vnd:
Entropia

Vicus:

--- Citazione da: vnd - Settembre 26, 2017, 06:28:37 am ---Entropia

--- Termina citazione ---
??

Nel frattempo la Città del Vaticano ha bloccato il sito della correctio, se questa è la strategia di Bergoglio fa acqua:


Il cardinale Carlo Caffarra (uno dei quattro cardinali dei dubia)  in lacrime, pochi giorni prima di morire:

Il Signore non abbandonerà la Sua Chiesa.
Gli Apostoli erano dodici e il Signore ricomincerà con pochi.
Dobbiamo avere fede, speranza e fortezza

Vicus:
Aggiorno regolarmente questo 3D perché ritengo che la vicenda abbia conseguenze che vadano ben al di là del mondo cattolico e meriti il massimo risalto in qualsiasi sede:

http://www.marcotosatti.com/2017/09/29/correzione-filiale-piu-che-quadruplicate-le-adesioni-migliaia-di-firme-popolari-parolin-dialogare/

CORREZIONE FILIALE: QUASI QUADRUPLICATE LE ADESIONI. MIGLIAIA DI FIRME POPOLARI.

Marco Tosatti

Si sono quasi quadruplicate, a partire dalle quaranta iniziali le adesioni di studiosi, professori teologi e religiosi alla “Correzione Filiale” consegnata al Pontefice l’11 agosto a Santa Marta e resa nota domenica scorsa, dopo che non era stata ricevuta nessuna risposta agli organizzatori. Attualmente hanno aderito in 156 studiosi. A fianco dell’iniziativa, che come sappiamo è riservata a persone di una certo livello accademico o teologico, se ne sono sviluppate altre, di appoggio. Quella di Life Site News ha raggiunto, a ieri, oltre le cinquemila adesioni (5025, per l’esattezza). Mentre quella lanciata da One Peter Five, di Steve Skojec, ieri aveva raccolto più di diecimila adesioni (10624, per la precisione). So dell’esistenza di altre raccolte di firme in appoggio popolare alla “Correzione Filiale”, ma non sono in grado in questo momento di fornire dati più precisi. È da ricorda comunque che nei mesi scorsi una “Supplica filiale” al Pontefice, sempre su questo tema, aveva raccolto centinaia di migliaia di firme in tutto il mondo. Si tratta comunque di iniziative totalmente staccate e indipendenti rispetto ai “Dubia” avanzati al Papa e alla Congregazione per la Dottrina della Fede da quattro cardinali, di cui al momento sono in vita Brandmüller e Burke. E non è improbabile che a breve periodo ci possano essere novità di rilievo anche su quel fronte.

Appare sempre più evidente che non si tratta di iniziative folcloristiche, come vorrebbero far credere con maggiore o minore abilità e finezza gli agenti della propaganda iperpapista. Così come risulta sempre più incredibile e surreale il rifiuto a un confronto sui temi concreti e il silenzio del Pontefice. Non bastano certo battutine su San Tommaso, avidamente rilanciate dai tifosi papalini a sciogliere perplessità e a riportare ordine in una situazione di cui Amoris Laetitia è stata il detonatore di confusione massima.

Con toni diversi persone diverse se ne stanno rendendo conto. Una frase del Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, è indicativa. A margine di un incontro di Aiuto alla Chiesa che Soffre gli è stata posta una domanda sulla Correzione Filiale. Il braccio destro del Pontefice ha detto: “È importante dialogare anche all’interno della Chiesa”. E la persona che fino a pochi mesi fa rivestiva il ruolo più importante in Vaticano in campo teologico, il cardinale Gerhard Müller, in una intervista rilasciata a Edward Pentin, del National Catholic Register, ha detto che la Chiesa non ha bisogno di “polemiche e polarizzazioni”, ma al contrario di “più dialogo e reciproca fiducia”. Müller ha lanciato l’idea di una commissione composta da variii cardinali, nominati dal papa, che discutano teologicamente sulle parti controverse dell’Amoris Laetitia con rappresentanti dei Dubia e della Correzione. Forse si può leggere la dichiarazione del Segretario di Stato anche alla luce di questa proposta.

Vogliamo poi riportare le parole del solo vescovo firmatario, René Henry Gracida, novantaquattro anni, emerito di Corpus Christi, che ha così spiegato le sue ragioni: “Alcuni amici – scrive Gracida – mi hanno chiesto i motivi per cui ho scelto, domenica scorsa, di firmare la correzione filiale. Sinceramente mi sorprende che qualcuno senta il bisogno di chiederlo, perché la risposta è semplice e, spero, è evidente: amo la Chiesa. Amo la Chiesa in quanto corpo mistico di Cristo. Amo la Chiesa come comunità di uomini e donne fedeli, giovani e vecchi, liberali e conservatori. Mi dispiace vedere che le persone soffrono, come soffro anch’io, per la crisi che affligge la Chiesa”. La correzione filiale “è così ben scritta, così rispettosa, così completa, così dettagliata” che il presule si attendeva “molti dei miei fratelli vescovi fossero felici di firmarla. Forse ingenuamente, ho pensato che la mia firma potesse incoraggiare altri vescovi a rendere pubblici i loro punti di vista, ma molti sono timidi e temono ritorsioni da parte di Roma”

Una delle adesioni più recenti è quella di don Andrew Pinsent don Andrew Pinsent, cinquantuno anni, di Brighton, direttore per la ricerca del Centro Iam Ramsey di Oxford su scienza e religione, sacerdote, teologo (laureato alla Gregoriana) e filosofo; inoltre è uno scienziato, con una laurea in fisica. Pinsent, ritiene “manipolato in modo ridicolo” l’ultimo sinodo, ( e chie legge questo blog, e chi leggeva San Pietro e Dintorni, sa quante prove abbiamo portato in questa direzione), ricorda che le richieste di chiarezza al Pontefice sono rimaste inevase, e che “come ha recentemente avvertito il professor Josef Seifert, prima di essere licenziato a causa delle sue posizioni, ci troviamo di fronte al rischio di una totale distruzione degli insegnamenti morali della Chiesa cattolica. Vorrei aggiungere che le contraddizioni ora introdotte negano la ragione stessa e sono catastrofiche per la missione della Chiesa. Dal momento che ho donato la mia vita al sacerdozio esclusivamente per la salvezza delle anime, ho dovuto aggiungere il mio nome alla correzione”.

Vicus:
Invito ad aderire alla raccolta di firme in sostegno del Card. Sarah che combatte da solo:

http://www.culturacattolica.it/attualit%C3%A0/in-rilievo/ultime-news/2017/10/25/scriviamo-la-nostra-amicizia-e-stima-al-card-robert-sarah

SOLIDARIETÀ AL CARD. ROBERT SARAH. CULTURA CATTOLICA LANCIA UNA RACCOLTA DI FIRME. ECCO COME ADERIRE.

Marco Tosatti

culturacattolica.it, un sito di informazione religiosa molto noto e diffuso, ha lanciato un’iniziativa che Stilum Curiae pensa sia estremamente positiva, e da condividere.
Nel momento in cui il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, subisce ogni genere di attacchi e umiliazioni, semplicemente perché cerca di fare correttamente e con piena coscienza il suo mestiere, sembra giusto fargli sapere che il lavoro che compie è apprezzato. Anche se il nuovo maccartismo presente nella Chiesa, come potete vedere dai link che presentiamo qui sotto, tenta di tacitarlo.

Ecco alcuni link che testimoniano gli attacchi al cardinale guineano.

http://www.lanuovabq.it/it/sarah-isolato-e-umiliato-ma-combatte-da-solo
http://www.tempi.it/come-il-cardinal-sarah-e-diventato-l-uomo-piu-pericoloso-della-cristianita#.WfPa1ilpFhF

Quindi pubblichiamo la lettera che culturacattolica.it ha pubblicato. E il link a cui ciascuno può porre la sua adesione all’iniziativa. Nello stesso tempo invitiamo a diffondere a livello personale e sui siti religiosi questo segno di fiducia e di stima verso un cardinale di grande spiritualità e onestà.

Al Card. Robert Sarah

Prefetto della Congregazione per il Culto divino

Eminenza Reverendissima,

innanzitutto La ringraziamo con tutto il nostro cuore per i Suoi preziosi insegnamenti. Abbiamo imparato a conoscerLa e stimarLa leggendo la Sua intervista-autobiografia «Dio o niente» e questi sentimenti sono cresciuti leggendo «La forza del silenzio», commossi in particolare dalle parole introduttive del Papa emerito Benedetto: «Anche per la Liturgia, come per l’interpretazione della Sacra Scrittura, è necessaria una competenza specifica. E tuttavia vale anche per la Liturgia che la conoscenza specialistica alla fine può ignorare l’essenziale, se non si fonda sul profondo e interiore essere una cosa sola con la Chiesa orante, che impara sempre di nuovo dal Signore stesso cosa sia il culto. Con il Cardinale Sarah, un maestro del silenzio e della preghiera interiore, la Liturgia è in buone mani».

Amando di cuore la liturgia, da tempo, soprattutto in compagnia prima del grande Romano Guardini e poi con il solenne magistero di Papa Benedetto, La seguiamo nella Sua insistenza a suggerirci la fedeltà a ciò che il Card. Schuster indicava come «IL» metodo educativo della Chiesa con queste parole: «Esiste un sol metodo di formazione spirituale che vuole veramente essere comune a tutti: metodo assai sobrio e discreto: è quello della spiritualità stessa della Chiesa, e che perciò chiamiamo liturgia. Gli altri metodi privati, per quanto eccellenti e inaugurati da santi, sono liberi e, come i gusti per le vivande, non possono imporsi universalmente». (Ai superiori dei Collegi Arcivescovili della Archidiocesi di Milano, Viboldone 1944, pp. 14-22 passim)

Per questo, in questi momenti di certa sofferenza per le incomprensioni del Suo operato e del Suo spirito Le siamo vicini con l’affetto, la preghiera e con il desiderio di servire la Chiesa con il Suo cuore.

Grazie, Eminenza, ci benedica nel Signore.

Ripetiamo qui il link a cui è possibile affidare la nostra adesione.
http://www.culturacattolica.it/attualit%C3%A0/in-rilievo/ultime-news/2017/10/25/scriviamo-la-nostra-amicizia-e-stima-al-card-robert-sarah

Vicus:
Quanto segue ha dell'incredibile (ma è vero). Lo posto qui perché ritengo doveroso, in particolare verso i lettori cattolici, informare di fatti (quasi) senza precedenti nella Chiesa.

http://www.maurizioblondet.it/prelati-colti-incoercibile-fregola-apostatica/

In sintesi:
- E' pronta la messa unificata con i protestanti, presumo invalida, che data la celerità diabolica di queste riforme potrebbe sostituire tra non molto quella attuale

- In una terrificante Dichiarazione Congiunta tra la CEI e la chiesa evangelica si levano le scomuniche e le riserve su Lutero, ossia non c'è ufficialmente più differenza con l'eresia protestante

- E' previsto un "ripensamento della catechesi in chiave ecumenica". Quindi un pastore protestante potrà per esempio fare le catechesi preparatorie per i matrimoni cattolici o per i battesimi. E come avete letto,  sono proprio “comandate” (e non più solo raccomandate), le liturgie ecumeniche! La frase più inquietante è quella finale :“scelta irreversibile”.

Altre notizie sparse:
- A Bruxelles un pastore protestante ha predicato in chiesa, alcuni giovani hanno cominciato a recitare il Rosario e sono stati allontanati dalla polizia. E' avvenuto nell’arcidiocesi primaziale di cui era capo  monsignor André Leonard, che aveva fondato una comunità sacerdotale con molte vocazioni – ma  sciolta perché “tradizionalista”.

- Il cardinale di San Paolo del Brasile, con vari vescovi hanno celebrato - anzi incensato - il Buddha accanto alla statua della Vergine, messo sullo stesso piano della Madre di Cristo. La gente ha protestato. Loro se ne fregano: è “irreversibile”.

- Vescovi siculi omaggiano la Massoneria (no comment)

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