Autore Topic: Il blog di Salar  (Letto 12713 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #2 il: Ottobre 01, 2017, 13:10:28 pm »
La società dell'immagine e l'ascesa del potere femminile
''Io sono il signore Dio tuo,non avrai altri dei all'infuori di me,non ti farai alcuna immagine di me''

Era il primo comandamento.
Era.
Perchè tutti l'abbiamo tradito e tutti dobbiamo soffrire per questo peccato.
Nella cultura islamica la caratteristica di ogni spazio sacro e l'assenza dell'immagine,l'astrazione,l'arte come arabesco,il portare a Dio tramite raffinate e armoniose sequenze geometriche.
Nella cultura occidentale sebbene il Cristianesimo professi lo stesso monoteismo,l'immagine ha via,via rubato spazio all'astrazione.
Il potere femminile è andato di pari passo con l'esprimersi delle immagini.
La cultura è iniziata con la parola,la parola era libertà perchè ognuno interpretava la parola e la parola lasciava la mente libera di immagine di dare forma al vuoto.
Ognuno adorava Dio,ma essendone vietata ogni rappresentazione ognuno adorava il proprio Dio,e chi non riusciva a formarsi alcuna immagine non adorava niente.
La verità vi renderà liberi.
La verità è parola,l'immagine è menzogna.
L'immagine è tiranna,per questo Dio ha chiesto di credere,non si è mai manifestato,se lo avesse fatto avrebbe violato il libero arbitrio di ognuno.
Sarebbero stati tutti convertiti sconfitti dall'immagine.
La legge del mondo,è ciò che è nel tuo cuore prima è nel tuo occhio.
La legge di Dio è ciò che è prima nel tuo cuore poi sarà nel tuo occhio.
Per questo ci chiede di credere.
Per liberarci dalla tirannia dell'immagine.
Poi la chiesa vinta dalla tentazione dell'immagine ha rappresentato la parola,l'ha affrescato sulle pareti:il vangelo degli umili.
Ma perchè invece l'Islam pretende che ogni buon musulmano impari il Corano a memoria se non sa leggere?
E pretende che impari a leggere l'arabo,se ne ha i mezzi intellettuali ed anche economici,purtroppo.
Non tutti possono permettersi il lusso di studiare e non lavorare.
Ora mi si dirà,tu dici quella è la vera religione,no io dico quello è il vero Dio.
Il Dio che vuole farsi farsi rappresentazione cessa di essere volontà.
Schopenauer d'altronde ha usato questa dicotomia non a caso.
L'errore fondamentale sta nella rappresentazione (femmina) della volontà (maschio).
Primo è più grande errore:
tu darai alla luce una donna,la cui stirpe schiaccierà la testa del serpente.
La cui stirpe, non la donna.
Eppure nell'iconografia è la donna a schiacciare la testa del serpente.
Inutilmente Ratzinger il grande raffinato teologo,disprezzato dalle masse idiote che non lo comprendevano ha tentato di rimediare all'errore,e ha rimproverato chi non conosce la specifica.
Una specifica da cui nascono tutti gli errori che hanno distrutto l'occidente.
L'ortodossia ha subodorato il problema dell'immagine e ha almeno tentato un compromesso tra il primo comandamento e la sete di immagini della plebe.
Ne è nata l'icona immagine astratta,che dunque non può essere concupita,brutta,ma sacra.
Gli egizi per esempio erano politeisti ma non si sognavano di fare rappresentazioni realistiche dei loro dei,non perchè non ne fossero capaci,ma perchè era blasfemo.
La divinità è astrazione,Osiride è il Ba (astrazione) del grano.
La cultura dell'immagine ha seminato  l'errore,(chi non crede ai propri occhi?Solo chi sa che l'immagine mente perchè cristallizza il divenire nell'essere,e solo il divenire è reale).
Si dice che gli arabi non vogliano farsi fotografare,perchè così gli rubi l'anima.
Sono coscienti della potenza dell'immagine.
Chi si innamora guardando una fotografia è perduto.
E' imprigionato nell'attimo.
Per capire che quel che dico non è vaneggiamento,guardate internet.
Finchè è stato il regno della parola,dei forum,dei blog,è stata cosa buona e giusta.
Poi è arrivato facebook e internet ha iniziato a popolarsi di fantasmi,di vampiri che uccidevano la propria vita nell'ossessione di fotografarla.
E' stata la fine di internet.
E' stata la fine della vita.
Immagini di gattini hanno dato fuoco alla titanica biblioteca di Alessandria che era divenuto il web.
Immagini,instagram ha sorpassato facebook.
Internet riposi in pace.
Oggi non c'è più alcuna necessità delle armi per soggiogare una nazione,cè la tv.
E facebook.
E questo gigantico senso di impotenza degli uomini di fronte alle donne deriva proprio dall'eccesso di foto.
Nemmeno con lo stupro puoi possedere una foto.
Donne sciorinano le grazie in tv,e forti dell'onnipotenza dell'immagine inviolabile,impenetrabile eppure sempre eccitante,più eccitante della realtà stessa,così gli uomini si sono persi e hanno perso fiducia in sè stessi.
Potere all'immaginazione scandivano i sessantottini,e allora copriteli questi maledetti corpi,lasciateci immaginare.
Ciliegina sulla torta hanno colto che nell'immagine stava tutto il loro potere e hanno abilmente sviato chiunque tentasse di dirlo.
Se le donne sono diventate immagini,donne oggetto è colpa del patriarcato.
Un patriarcato che non ha rispettato il primo e fondamentale comandamento del padre:non ti farai alcuna immagine di me.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #3 il: Ottobre 01, 2017, 18:45:57 pm »
La società dell'immagine e l'ascesa del potere femminile
''Io sono il signore Dio tuo,non avrai altri dei all'infuori di me,non ti farai alcuna immagine di me''

Era il primo comandamento.
Era.
Perchè tutti l'abbiamo tradito e tutti dobbiamo soffrire per questo peccato.
Nella cultura islamica la caratteristica di ogni spazio sacro e l'assenza dell'immagine,l'astrazione,l'arte come arabesco,il portare a Dio tramite raffinate e armoniose sequenze geometriche.
Nella cultura occidentale sebbene il Cristianesimo professi lo stesso monoteismo,l'immagine ha via,via rubato spazio all'astrazione.
Il potere femminile è andato di pari passo con l'esprimersi delle immagini.
La cultura è iniziata con la parola,la parola era libertà perchè ognuno interpretava la parola e la parola lasciava la mente libera di immagine di dare forma al vuoto.
Ognuno adorava Dio,ma essendone vietata ogni rappresentazione ognuno adorava il proprio Dio,e chi non riusciva a formarsi alcuna immagine non adorava niente.
La verità vi renderà liberi.
La verità è parola,l'immagine è menzogna.
L'immagine è tiranna,per questo Dio ha chiesto di credere,non si è mai manifestato,se lo avesse fatto avrebbe violato il libero arbitrio di ognuno.
Sarebbero stati tutti convertiti sconfitti dall'immagine.
La legge del mondo,è ciò che è nel tuo cuore prima è nel tuo occhio.
La legge di Dio è ciò che è prima nel tuo cuore poi sarà nel tuo occhio.
Per questo ci chiede di credere.
Per liberarci dalla tirannia dell'immagine.
Poi la chiesa vinta dalla tentazione dell'immagine ha rappresentato la parola,l'ha affrescato sulle pareti:il vangelo degli umili.
Ma perchè invece l'Islam pretende che ogni buon musulmano impari il Corano a memoria se non sa leggere?
E pretende che impari a leggere l'arabo,se ne ha i mezzi intellettuali ed anche economici,purtroppo.
Non tutti possono permettersi il lusso di studiare e non lavorare.
Ora mi si dirà,tu dici quella è la vera religione,no io dico quello è il vero Dio.
Il Dio che vuole farsi farsi rappresentazione cessa di essere volontà.
Schopenauer d'altronde ha usato questa dicotomia non a caso.
L'errore fondamentale sta nella rappresentazione (femmina) della volontà (maschio).
Primo è più grande errore:
tu darai alla luce una donna,la cui stirpe schiaccierà la testa del serpente.
La cui stirpe, non la donna.
Eppure nell'iconografia è la donna a schiacciare la testa del serpente.
Inutilmente Ratzinger il grande raffinato teologo,disprezzato dalle masse idiote che non lo comprendevano ha tentato di rimediare all'errore,e ha rimproverato chi non conosce la specifica.
Una specifica da cui nascono tutti gli errori che hanno distrutto l'occidente.
L'ortodossia ha subodorato il problema dell'immagine e ha almeno tentato un compromesso tra il primo comandamento e la sete di immagini della plebe.
Ne è nata l'icona immagine astratta,che dunque non può essere concupita,brutta,ma sacra.
Gli egizi per esempio erano politeisti ma non si sognavano di fare rappresentazioni realistiche dei loro dei,non perchè non ne fossero capaci,ma perchè era blasfemo.
La divinità è astrazione,Osiride è il Ba (astrazione) del grano.
La cultura dell'immagine ha seminato  l'errore,(chi non crede ai propri occhi?Solo chi sa che l'immagine mente perchè cristallizza il divenire nell'essere,e solo il divenire è reale).
Si dice che gli arabi non vogliano farsi fotografare,perchè così gli rubi l'anima.
Sono coscienti della potenza dell'immagine.
Chi si innamora guardando una fotografia è perduto.
E' imprigionato nell'attimo.
Per capire che quel che dico non è vaneggiamento,guardate internet.
Finchè è stato il regno della parola,dei forum,dei blog,è stata cosa buona e giusta.
Poi è arrivato facebook e internet ha iniziato a popolarsi di fantasmi,di vampiri che uccidevano la propria vita nell'ossessione di fotografarla.
E' stata la fine di internet.
E' stata la fine della vita.
Immagini di gattini hanno dato fuoco alla titanica biblioteca di Alessandria che era divenuto il web.
Immagini,instagram ha sorpassato facebook.
Internet riposi in pace.
Oggi non c'è più alcuna necessità delle armi per soggiogare una nazione,cè la tv.
E facebook.
E questo gigantico senso di impotenza degli uomini di fronte alle donne deriva proprio dall'eccesso di foto.
Nemmeno con lo stupro puoi possedere una foto.
Donne sciorinano le grazie in tv,e forti dell'onnipotenza dell'immagine inviolabile,impenetrabile eppure sempre eccitante,più eccitante della realtà stessa,così gli uomini si sono persi e hanno perso fiducia in sè stessi.
Potere all'immaginazione scandivano i sessantottini,e allora copriteli questi maledetti corpi,lasciateci immaginare.
Ciliegina sulla torta hanno colto che nell'immagine stava tutto il loro potere e hanno abilmente sviato chiunque tentasse di dirlo.
Se le donne sono diventate immagini,donne oggetto è colpa del patriarcato.
Un patriarcato che non ha rispettato il primo e fondamentale comandamento del padre:non ti farai alcuna immagine di me.

Una gran bel post, Salar, particolarmente vere le frasi che ho grassettato.
Alla tua considerazione finale aggiungerei solo che le donne non solo sono diventate immagini, ma hanno anche ritoccato queste immagini con Photoshop :lol:
Those who would give up essential liberty to purchase a little temporary safety deserve neither liberty nor safety.
Benjamin Franklin, Historical Review of Pennsylvania, 1759

Offline Salar de Uyuni

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #4 il: Ottobre 01, 2017, 22:28:48 pm »
Oggi sono stato a un matrimonio.
Frasi melense.
Colonna sonora incogruente,da Jovanotti a Paolo Conte.
File rouge l'amour,che ha mietuto più vittime di Hitler e Stalin messi insieme.
Poi degenera con Bla Bla di Gigi D'Agostino (IL PEZZO MIGLIORE)
e infine il trenino come fossimo a capodanno,ho partecipato mio malgrado.
Tutti appena hanno potuto si sono defilati e seduti.
la gente guardava nervosa l'orologio e il telefono.
I matrimoni purtroppo durano di più dei funerali,nessuno guarda all'orologio mentre la bara viene inumata.
C'è tensione vibrante,la cerimonia è solenne,le parole del parroco,bla,bla di resurrezione sono zucchero inutile in un caffè amaro che risveglia le coscienze.
Tutti appena hanno potuto se ne sono andati.
Il tutto sotto un cielo grigio di ottobre.
Curioso.
Mia nonna è stata inumata a giugno,colavamo tutti di sudore.
Al capezzale gli unici fedeli,gli altri hanno accampato scuse.
E mia nonna era una stronza.
Sono giunto a una conclusione,l'unico modo degno di dare un senso al matrimonio,è terminarlo in tribunale.
Gli avvocati,gli algidi anatomopatologi che fanno l'autopsia di un cadavere.
Ode agli avvocati.
Viva il femminismo,se soppianterà questa piaga.
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Offline Vicus

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #5 il: Ottobre 01, 2017, 22:45:32 pm »
Le feste di matrimonio sono diventate un tale concentrato di falsità e ostentazione che non le posso più sopportare - a partire da quella in cui la sposa si mise a urlare contro lo sposo per una banalità riguardante la torta. Divorziarono 3 anni dopo.
A una che voleca sposarmi ho citato, con lieve variante, una tua poesia (avevo fondati motivi per farlo):

Il mio matrimonio è una festa
alla quale non sono stato invitato

Non vorrei essere nei panni di quell'uomo.
« Ultima modifica: Ottobre 02, 2017, 03:48:29 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #6 il: Ottobre 02, 2017, 13:34:16 pm »
La metto in breve perche' se no non mi capite youporn ha ucciso la libido
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Offline Ficacentrismo

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #7 il: Ottobre 03, 2017, 15:41:31 pm »
sono le donne che se la tirano a morte e il fatto che la maggior parte neanche un pompino sappiano fare che ha ucciso la mia libido.

Offline maveryx

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #8 il: Ottobre 03, 2017, 18:49:10 pm »

Un patriarcato che non ha rispettato il primo e fondamentale comandamento del padre:non ti farai alcuna immagine di me.


Splendido post.
Purtroppo però c'è un errore, il comandamento è rispettato, eccome se è rispettato, in un mondo che si fa immagine di tutto, l'unico a non essere raffigurato è proprio il padre, tanto che infatti è sparito.
Mentre contemporaneamente trionfa l'immagine della madre col bambino in braccio, suprema ed insuperabile raffigurazione della sottomissione e dipendenza maschile dalla donna.
"Fuggi a vele spiegate, uomo felice, da ogni genere di cultura." Epicuro

Offline maveryx

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #9 il: Ottobre 03, 2017, 19:10:22 pm »
Riguardo la dicotomia parola/verità e immagine/menzogna, direi piuttosto che l'immagine è più potente, si imprime in modo più efficace nella mente.
E' come se l'immagine fosse sempre accompagnata da una patente di verità e quindi, proprio per questo, si presta benissimo a veicolare menzogne.
Faccio un esempio. Se l'attentato alle torri gemelle fosse accaduto 70/80 anni prima e ne fosse stata diffusa la notizia solo attraverso le radio ed i giornali, cioè solo attraverso le parole, ben pochi avrebbero creduto alla versione ufficiale, per il semplice motivo che tale cosa non può accadere, cioè che due grattacieli crollino e si polverizzino a seguito di un impatto aereo e del conseguente incendio, eppure attraverso le immagini si è riusciti a renderla una cosa plausibile ed accettabile come verità.
"Fuggi a vele spiegate, uomo felice, da ogni genere di cultura." Epicuro

Offline Rivarol

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #10 il: Ottobre 05, 2017, 09:45:47 am »
Beh basta guardare a cosa è instagram per esempio. Sembra la celebrazione dell'idolatria del corpo portato alle estreme conseguenze. Tra l'altro una società atea e relativista paradossalmente non può non sfociare in idolatria.

Per quanto riguarda le immagini penso che, nel caso della chiesa cattolica, si tratti anche di una forma di propaganda, un modo per veicolare certi messaggi al popolo. Anche perché la popolazione veniva dalle esperienze pagane con tutto il corollario di culti, rituali, immagini e così via. Finché c'è stato Dio l'immagine fungeva solo da supporto. Oggi, tolto Dio, l'immagine diventa idolo.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #11 il: Ottobre 08, 2017, 11:48:07 am »
''Io sono il signore Dio tuo,non avrai altri dei all'infuori di me,non ti farai alcuna immagine di me''

Era il primo comandamento.
Era.
Perchè tutti l'abbiamo tradito e tutti dobbiamo soffrire per questo peccato,che crediate o meno in Dio.
Nella cultura islamica la caratteristica di ogni spazio sacro è l'assenza dell'immagine,l'astrazione,l'arte come arabesco,il portare a Dio tramite raffinate e armoniose sequenze geometriche.
Dio viene raffigurato esclusivamente tramite la sua parola,raffigurato tramite esclusivamente i suoi 99 nomi.
Chiudendo gli occhi e provando ad immaginare Dio attraverso il suo nome si obbliga l'uomo ad aprire il suo occhio interiore.
Perchè è solo tramite questo occhio che l'uomo può vedere.
La parola libera l'uomo dall'illusione dell'immagine.
Perchè l'immagine è il veicolo principale della menzogna.
Mi si dirà,cosa centra il tuo discorso con la q.m.?centra signori centra eccome.
La natura antifenmminista dell'Islam sta nella sua ANICONICITA' nel suo radicale rifiuto dell'immagine.
Animus ne faceva un problema di Cristianesimo,ma l'Ortodossia cristiana non soffre di femminismo e l'India induista orientale è più femminista dell'occidente.
Informarsi per credere.
Il problema, dopo anni e anni di riflessione,mi sono reso conto che è la disobbedienza a quell'oscuro comandamento,non è questione di capitalismo nè di comunismo,nè di Cristianesimo,anzi se il Cristianesimo non avesse disatteso quel comandamento ''non ti farai alcuna immagine di me'' il Cristianesimo sarebbe stato un baluardo contro il femminismo.
Ma il Cristianesimo ha disatteso il comandamento.
Nella cultura occidentale sebbene il Cristianesimo professi lo stesso monoteismo,l'immagine ha via,via rubato spazio all'astrazione.
Le chiese sono diventati musei pieni di belle immagini,ma i musei rappresentano i cimeli del passato,devo correggere Nietzsche,noi abbiamo ucciso Dio trasformando i suoi templi in musei,non sepolcri.
Il potere femminile è andato di pari passo con l'esprimersi delle immagini.
Le culture dell'immagine sono colonizzabili dal femminismo.
Le culture dell'astrazione no.
Anzi sarò più preciso,le culture dell'immagine sono colonizzabili dalla falsità,qualsiasi falsità,perchè l'immagine è il falso che si atteggia a vero,perchè lo vedi con gli occhi.
Prendete per esempio l'immagine di quel bambino davanti ai soldati in Macedonia,bene ci siamo tutti ''commossi''.
''Commuovendoci'' abbiamo spento il nostro cervello razionale,infatti quel bambino è stato messo lì intenzionalmente,per commuovere,e per spegnere il ragionamento se l'Europa possa tollerare un flusso migratorio di quelle proporzioni senza balcanizzarsi.
Gli occhi spengono la visione interiore,l'occhio interiore,la razionalità e l'intuizione.
I nostri cervelli si abituano pigramente ad acquisire ''verità'' il bombardamento di immagini spegne il nostro cervello,Einstein ha capito il mistero della relatività del tempo,immaginandosi di cadere in un ascensore.
E' stato capace di ''immaginare'' aprire il suo occhio interiore da ciò l'intuizione.
I cervelli devono essere educati ad abituarsi a visualizzare le immagini ''creandole'' autonomamente'' senza essere resi inerti dall'acquisizione passiva dell'immagine.
Quello che ho cercato di far capire,ma qualcuno non ha capito è che noi possiamo parlare finchè vogliamo,le nostre parole possono raggiungere le vette della bellezza e dell'inappuntabilità di ''questa metà della terra di Rino'' ma contro le immagini non possiamo nulla.
L'immagine di una donna pesta anche se è make up vale più di un milione delle nostre parole.

La cultura è iniziata con la parola,la parola era libertà perchè ognuno interpretava la parola e la parola lasciava la mente libera di immagine di dare forma al vuoto.
Ognuno adorava Dio,ma essendone vietata ogni rappresentazione ognuno adorava il proprio Dio,e chi non riusciva a formarsi alcuna immagine non adorava niente.
La verità vi renderà liberi,diceva il verbo,il verbo di Dio.
La verità è parola,l'immagine è menzogna.
L'immagine è tiranna,per questo Dio ha chiesto di credere,non si è mai manifestato,se lo avesse fatto avrebbe violato il libero arbitrio di ognuno.
Sarebbero stati tutti convertiti sconfitti dall'immagine.
La legge del mondo,è ciò che è nel tuo cuore prima è nel tuo occhio.
La legge di Dio è ciò che è prima nel tuo cuore poi sarà nel tuo occhio.
Per questo ci chiede di credere.
Per liberarci dalla tirannia dell'immagine.
Poi la chiesa vinta dalla tentazione dell'immagine ha rappresentato la parola,l'ha affrescato sulle pareti:il vangelo degli umili.
Ma perchè invece l'Islam pretende che ogni buon musulmano impari il Corano a memoria se non sa leggere?
E pretende che impari a leggere l'arabo,se ne ha i mezzi intellettuali ed anche economici,purtroppo.
Non tutti possono permettersi il lusso di studiare e non lavorare.
Ora mi si dirà,tu dici quella è la vera religione,no io dico quello è il vero Dio.
Il Dio che vuole farsi farsi rappresentazione cessa di essere volontà.
Schopenauer d'altronde ha usato questa dicotomia non a caso.
L'errore fondamentale sta nella rappresentazione (femmina) della volontà (maschio).
Primo è più grande errore:
tu darai alla luce una donna,la cui stirpe schiaccierà la testa del serpente.
La cui stirpe, non la donna.
Eppure nell'iconografia è la donna a schiacciare la testa del serpente.
Inutilmente Ratzinger il grande raffinato teologo,disprezzato dalle masse idiote che non lo comprendevano ha tentato di rimediare all'errore,e ha rimproverato chi non conosce la specifica.
Una specifica da cui nascono tutti gli errori che hanno distrutto l'occidente,che ha visto nella donna e non nella sua stirpe,colei che schiaccierà il serpente.
L'ortodossia ha subodorato il problema dell'immagine e ha almeno tentato un compromesso tra il primo comandamento e la sete di immagini della plebe.
Ne è nata l'icona immagine astratta,che dunque non può essere concupita,brutta,ma sacra.
Gli egizi per esempio erano politeisti ma non si sognavano di fare rappresentazioni realistiche dei loro dei,non perchè non ne fossero capaci,ma perchè era blasfemo.
La divinità è astrazione,Osiride è il Ba (astrazione) del grano.
La cultura dell'immagine ha seminato  l'errore,(chi non crede ai propri occhi?Solo chi sa che l'immagine mente perchè cristallizza il divenire nell'essere,e solo il divenire è reale).
Si dice che gli arabi non vogliano farsi fotografare,perchè così gli rubi l'anima.
Sono coscienti della potenza dell'immagine.
Per questo sono attenti a coprire la prima e più potente immagine,quella vivente di noi stessi,il corpo.
Chi si innamora guardando una fotografia è perduto.
E' imprigionato nell'attimo.
Per capire che quel che dico non è vaneggiamento,guardate internet.
Finchè è stato il regno della parola,dei forum,dei blog,è stata cosa buona e giusta.
Poi è arrivato facebook e internet ha iniziato a popolarsi di fantasmi,di vampiri che uccidevano la propria vita nell'ossessione di fotografarla.
E' stata la fine di internet.
E' stata la fine della vita.
Immagini di gattini hanno dato fuoco alla titanica biblioteca di Alessandria che era divenuto il web.
Immagini,instagram ha sorpassato facebook.
Internet riposi in pace.
Oggi non c'è più alcuna necessità delle armi per soggiogare una nazione,cè la tv.
E facebook.
Per questo hanno ''concesso'' la democrazia,perchè sanno di poter pilotare le masse con le immagini meglio che con i cannoni.
E questo gigantico senso di impotenza degli uomini di fronte alle donne che li rende asserviti,adoranti,sfiduciati in sè stessi, deriva proprio dall'eccesso di foto.
Nemmeno con lo stupro puoi possedere una foto.
Donne sciorinano le grazie in tv,e forti dell'onnipotenza dell'immagine inviolabile,impenetrabile eppure sempre eccitante,più eccitante della realtà stessa,così gli uomini si sono persi e hanno perso fiducia in sè stessi.
Potere all'immaginazione scandivano i sessantottini,e allora copriteli questi maledetti corpi,lasciateci immaginare.
Ciliegina sulla torta hanno colto che nell'immagine stava tutto il loro potere e hanno abilmente sviato chiunque tentasse di dirlo.
Non è un caso che insistano molto sulla ''donna oggetto'',sanno molto bene che il loro potere deriva dalla ''donna oggetto'' o meglio ''donna immagine'' e cercano di coprire il capolavoro della loro tirannia girando la colpa al supposto  ''patriarcato''.
Un patriarcato che non ha rispettato il primo e fondamentale comandamento del padre:non ti farai alcuna immagine di me.
« Ultima modifica: Ottobre 08, 2017, 14:16:33 pm da Vicus »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Vicus

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #12 il: Ottobre 08, 2017, 12:03:06 pm »
Ci sono studi che ipotizzano che le immagini falsino una corretta informazione.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline COSMOS1

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #13 il: Ottobre 08, 2017, 12:15:36 pm »
ricordo una polemica simile su musica e parola, quasi che le preghiere si dovessero recitare e non cantare, in opposizione ad Agostino: chi canta prega tre volte.
Non c'è dubbio: non si può in alcun modo fare una immagine di Dio. Eppure il mondo (il mondo visibile) straripa di immagini del divino: il sesso, l'eros. Nessuna immagine ha senso se in qualche modo non rinvia all'appetito sessuale.
E l'icona del sesso è l'immagine femminile. Un uomo "erotizzato" in qualche modo è femminilizzato.
Ma questo attacco della società a cosa è rivolto? All'autonomia individuale, alla capacità di critica del singolo, all'indipendenza intellettuale.
Che poi in primis attacchi il maschio (la donna sembra meno colpita dalle immagini) forse è perchè il maschio rappresenta la resistenza la potere globale.
Dio cè
MA NON SEI TU
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Offline Vicus

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Re:Il blog di Salar
« Risposta #14 il: Ottobre 08, 2017, 12:33:24 pm »
Che poi in primis attacchi il maschio (la donna sembra meno colpita dalle immagini) forse è perchè il maschio rappresenta la resistenza la potere globale.
:clapping:
Da uno dei primi libri antifemministi, scritto nel 1924:

The Meaning of the “Sex War”

The woman was the chattel or slave of this terrible little despot, the father of the family. There were millions of such despicable little despots. Their power must be broken.
“Socialism wishes to abolish family life, because it costs too much,” was Proudhon’s explanation of feminism.
When feminism first assumed the proportions of a universal movement it was popularly regarded as a movement directed to the righting of a little series of political wrongs.
A thousand chivalrous gentlemen leapt to arms and rushed to the assistance of this matron in distress.
How the sex war links up with the class war, the age war, and the war of the high and the low-brow, is as follows. “The prevalent dominance of men” is a phrase used commonly. Man in himself is a symbol of authority.
So, in the sex department (conterminous with that of administrative political power, or of the master-man relationship in industry or in domestic life, and with the family relation of parent and child), the revolutionary attack would, in its most generalized form, have the character of an attack on man and on masculinity. Man as man tout court is an anachronism, is “unscientific.”
The object of the capitalo-socialist promoters of the sex war was dual. One object was the quite temporary one of discrediting authority, and reducing this smallest and feeblest of kings, the little father of the family squatting rather miserably in his shabby, uncomfortable little castle, like a “king” of Alice in Wonderland. But the break-up of this expensive and useless unit, the family, and the releasing of the hordes of idle women, waiting on little “kings,” for industrial purposes, was the principal object. Ten housewives daily performed in the way of washing, cooking, and so forth, what two could perform under a communal system of the Fourier type, or that being introduced in communist Russia. The remaining eight would then be available for other forms of work. That is the economic object of the destruction of the idea of the family and the home.
In the mind of the most villainous and black-hearted of “capitalists,” no doubt, it presented itself solely as a problem to get hold of cheap female labour.
“Woman’s rights” was, from the point of view of many of the most influential of its supporters, simply an expedient to reverse this position. The pretentious claims of the white male had to be broken.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.