Ho trascorso quattro giorni a Kiev e una cosa mi ha colpito: l'incredibile quantità di turchi (maschi). Sarà che non hanno bisogno del visto o perché era un fine settimana...si muovono in gruppi da tre o o più e cercano di raccattare figa per massimizzare il loro breve soggiorno. Alcuni di loro li senti anche parlare russo pur di apparire più interessanti, tutti agghindati come pavoni. Naturalmente la gran parte di loro non viene neanche calcolata di striscio dalle donne locali che addirittura evitano il centro di Kiev: infatti sembrava di stare più in Turchia che in Ucraina.
I turchi rappresentano la quintessenza della figadipendenza.
Mah, guarda, questa storia dei turchi è di vecchia data; tuttavia il fatto di provarci a più non posso con delle donne (straniere) non è per forza sinonimo di "figadipendenza": casomai è soprattutto voglia di scopare.
Tra l'altro va pure considerato un fatto: se un uomo non ci prova è più che sicuro che nel corso della propria esistenza non scoperà mai in almeno il 99,99% dei casi, perché è chiaro che se uno aspetta l'iniziativa femminile, beh, campa cavallo ché l'erba cresce.
@@
ps: quando avevo 20-25 anni, per me come per molti miei coetanei, era normale provarci un po' con tutte le tipe perlomeno carine (per quanto mi riguarda le racchie non le calcolavo neppure), soprattutto quando andavamo al mare a Riccione o Rimini.
@@
Per inciso: se un uomo si reca in certi paesi dell'Europa dell'est, tipo Ucraina o Russia, difficilmente può restare insensibile alla fauna femminile locale, considerando che razza di fiche ci sono da quelle parti.
Poi, che generalmente le tipe non si filino di striscio la grandissima maggioranza degli stranieri che ci provano con loro, è una storia altrettanto vecchia.