Finalmente qualcuna che esce fuori dal coro, brava.
Ti pare che si vedano troppi nudi e troppe signorine scosciate in giro?«Sì, ma non faccio polemiche sull’uso del corpo femminile in Italia. Se ne è parlato abbastanza. Dico una sola cosa: le donne non sono vittime».
Come, scusa?«Chi le obbliga ad andare in giro conciate in quel modo?».
Forse il mercato cine-televisivo?«No. Sono loro che cercano di corrispondere a un’immagine dominante. Si vede sui giornali, in tv, in mezzo alla strada».
Se una ragazza vuol fare spettacolo si attiene al modello richiesto. Potrebbe resistere?«Certo. Guarda come vado in giro io: scarpe da ginnastica e maglione largo».
Tu sei un’attrice pluripremiata. Non hai bisogno di farti notare.«Ma io non parlo solo delle ragazzine che aspirano ad andare in tv. Ci sono donne, star, che hanno raggiunto il gotha del cinema mondiale, multimilionarie... Be’, continuano a fare mossette sul tappeto rosso per mostrare le chiappe. Modello “bona fatale”. Sono i-m-b-a-r-a-z-z-a-n-t-i. Non voglio fare la bacchettona, ma insomma...».
http://cinema-tv.corriere.it/cinema/speciali/2010/cannes/notizie/mezzogiorno-sette-cannes_afb00d32-5d90-11df-8e28-00144f02aabe.shtmlDa notare come il giornalista non sia affatto contento delle risposte che dà, e cerca di incalzarla per giungere a risposte più "consone"