In rilievo > Osservatorio sul Genderfemminismo
Intanto a Lerici...
Angelo:
Qualche soggetto venuto a conoscenza delle luride lezioni genderfemministe, ha deciso di render noto l'affetto che prova nei confronti delle insegnanti che proveranno a manipolare i bimbi delle scuole... Come sempre prima il link e poi l'articolo.
http://www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/cartelli-contro-insegnanti-gender-1.3381067
"Uccideremo gli insegnanti del gender". Cartelli choc davanti alle scuole
Blitz notturno a Lerici. Il ministro:«Minacce omofobe da non sottovalutare»
di EURO SASSARINIPubblicato il 7 settembre 2017 ore 07:53
La scuola di Lerici dove è stata affissa la locandina minacciosa
La scuola di Lerici dove è stata affissa la locandina minacciosa
3 min
Lerici (La Spezia), 7 settembre 20\17 - «Uccideremo gli insegnanti del gender che vanno nelle scuole ad imbastardire i nostri figli». E’ il cartello farneticante e minaccioso affisso ieri sui cancelli delle scuole medie e dell’infanzia di San Terenzo, della Cochrane di Pugliola e nell’atrio delle elementari di Lerici. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico la minaccia provoca sconcerto e inquietudine nel mondo della scuola.
AD ACCORGERSI del cartello è stato il sindaco Leonardo Paoletti durante un sopralluogo alla Paolo Fiori dove sono in atto i lavori di rifinitura dopo il rifacimento del tetto e dei soffitti. Paoletti si è premurato di rimuovere il cartello e consegnarlo al funzionario delle politiche sociali del Comune affinchè presentasse un esposto ai carabinieri di Lerici e disponesse un controllo negli altri plessi scolastici. E ieri mattina il personale docente e Ata hanno rinvenuto due volantini con lo stesso contenuto alle medie e all’asilo di San Terenzo e Pugliola. I militari dell’Arma hanno avviato indagini sui responsabili delle inqualificabili minacce di morte a chi insegna ai bambini a non discriminare e a rispettare chi è di sesso diverso. Le minacce di morte bastano da sole a condannare chiunque si sia reso responsabile del gesto. Cosa altrettanto inquietante, le minacce sembrerebbero profferite dal delirio di qualcuno che probabilmente ha figli che frequentano l’istituto comprensivo di Lerici.
IL MINISTRO della giustizia, lo spezzino Andrea Orlando, è intervenuto sulla vicenda: «Nel condannare il contenuto del cartello apparso sui cancelli delle scuole di Lerici sono certo che le forze dell’ordine oltre a condurre le debite indagini, metteranno in campo tutti gli strumenti necessari affinché, con l’approssimarsi dell’apertura dell’anno scolastico, sia garantita la serenità al corpo docente e agli alunni. Voglio assicurare – conclude Orlando – che le minacce di morte nei confronti degli insegnanti non saranno sottovalutate e che il governo è impegnato a sostenere la scuola italiana, gli insegnati e le famiglie nell’educazione dei giovani. Evocare il pericolo di introduzione di inesistenti “teorie gender” è un modo violento per spaventare le famiglie rispetto a questioni che nulla hanno a che vedere con l’attività formativa svolta nei diversi gradi dell’istruzione. Questo episodio, si inserisce in una campagna in atto da qualche tempo, che intende proporre l’odio nei confronti delle differenze in risposta alla necessità che si formino i bambini e i ragazzi al rispetto della dignità di tutte le persone, indipendentemente dalla loro provenienza, sesso, credo».
MESSAGGIO di condanna anche dalla Diocesi della Spezia: «Non è con la violenza o con le minacce che si può manifestare il proprio dissenso».
Sardus_Pater:
Con le minacce purtroppo non si ottiene nulla. Anche se parlare con delle zucche piene di fuffa serve a non ottenere nulla lo stesso.
bluerosso:
--- Citazione da: Angelo - Ottobre 08, 2017, 21:14:43 pm ---
hanno avviato indagini sui responsabili delle inqualificabili minacce di morte a chi insegna ai bambini a non discriminare e a rispettare chi è di sesso diverso.
--- Termina citazione ---
No si sa chi sia il responsabile di quest'azione.
Ma è chiaro chi ne è il beneficiario...
bluerosso:
Storiellina edificante.
Qualche mese fa mi capita di fare da baby sitter ad una coppia di amici.
C’è da far compagnia per un paio d’ore in un pomeriggio, ad una ragazzina di undici anni (che ho visto nascere) fino a che la madre non torna da alcuni impegni.
Mi organizzo e faccio presenza mentre lei fa i compiti.
Lavoro a delle ricerche sul loro pc. In una breve pausa, faccio partire un video di un monologo Bill Hiks in inglese (la ragazzina non lo parla e non lo capisce).
Purtroppo ha i sottotitoli in italiano e compare nel titolo in alto, bene in vista, la parola sesso (quello era il tema).
D’improvviso e senza che mi accorgessi mi si para dietro le spalle...ed in modo scherzoso, da undicenne, mi dice…”ah ah...stai guardando le donne nude”.
Comincia un innocente siparietto tra me e lei (ripeto: l’ho vista nascere).
Poi ad un tratto mi gela il sangue “…sai zio (mi chiama così da sempre) che gli uomini ammazzano le donne?”
In un nanosecondo (la QM a qualcosa serve) capisco cosa sta succedendo.
Cos’è successo.
Senza fare troppa polvere chiedo delucidazioni.
E scopro ciò che mi era chiaro fin da subito.
Nella sua scuola (media) un’associazione culturale (di stampo genderfemminista) da tempo fa lezioni di educazione sentimentale.
Usano fate e gnomi e veicolano il verbo.
Comincio a farle un minicorso rapido di contro-educazione sentimentale.
Le spiego che in Italia, accadono alcune cose brutte ma che sono pochissimi casi (abbozzo anche una statistica che parla dello 0,00006%) ma che gli uomini amano le donne. E le donne amano gli uomini. Nella stragrande maggioranza dei casi. Quelle sono eccezioni.
Allo stesso tempo appena rientra la madre, la informo (in disparte) dell’accaduto, con preghiera di parlarne al padre. Contestualmente la rendo edotta che non è mia intenzione di far più loro il “favore” di rimanere solo, in casa loro con una bambina di undici anni.
La precauzione non è mai troppa. Non voglio mettermi nella condizione di avere guai.
La sera stessa interrogano la bambina e lei nega.
Dice di avere detto “alcuni uomini” (ma è quello che io le avevo detto).
I genitori insistono sulla mia versione e lei ribatte che si, in effetti ha detto uomini ma in fondo voleva dire “alcuni”. Ecc...
Decidono (saggiamente) di soprassedere.
Ma ormai il sasso è stato lanciato.
Ieri c’è stata la sua Cresima ed io naturalmente ero presente.
Il rapporto tra me e lei in questi mesi non è cambiato minimamente (sono lo zio di sempre).
La situazione è stata riacciuffata per i capelli.
Ma le domande rimangono: perché quell’affermazione?...è un caso isolato?...quante volte succede?...che conseguenze hanno queste attività nella psicologia di questi ragazzi in formazione?
Soprattutto: il ruolo delle famiglie che fine ha fatto? Perché questa supplenza?
Alberto1986:
--- Citazione da: Sardus_Pater - Ottobre 09, 2017, 09:17:30 am ---Con le minacce purtroppo non si ottiene nulla. Anche se parlare con delle zucche piene di fuffa serve a non ottenere nulla lo stesso.
--- Termina citazione ---
Le minacce sono un sintomo di una certa insofferenza al problema. E non può che essere buona cosa. Io l'ho sempre detto: l'ideologia "gender" nelle scuole si riesce a combattere solo se i genitori diventano consapevoli del problema, sono compatti e rispondono adeguatamente a ciò che vogliono somministrare ai loro figli.
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