Weinstein accusato di "molestie"

[KasparHauser]

"Non tutti sapevano, Harvey ha sostenuto il mio lavoro intensamente ed è sempre stato rispettoso con me e molti altri con cui ha lavorato professionalmente. Non sapevo di queste azioni."

Per questa affermazione l'attrice Meryl Streep si è aggiudicato un altro oscar, quello all'ipocrisia.

[kautostar]

, siete voi che non permettete la parità di genere, perché se voi non aveste ceduto, se nessuna di voi avesse acconsentito, avreste costretto il sistema a far far carriera solo alle donne meritevoli.

Su questo punto non mi trovo molto d'accordo con la blogger Barbara Di, si presuppone che se non ci fossero donne che si prostituiscono, e uomini disponibili ad agevolare la carriera di belle fighe in cambio di sesso e/o finto amore, il mondo dello spettacolo sarebbe perfettamente meritocratico.

Invece non è proprio così, la stragrande maggioranza degli ingaggi nel cinema non sono determinati dal talento nella recitazione(che in realtà è un fattore secondario), dalla bravura, dall'esperienza, o dal "physique du rôle" ecc...MA piuttosto dall'immagine pubblica(per questo le cosiddette star ci tengono così tanto ad apparire nel modo più conveniente sui social network, ad associare il proprio volto a tutte le tendenze e le polemiche politiche più "mainstream", a fare beneficenza, ad adeguarsi al pensiero dominante di chi comanda ad Hollywood, a "rifarsi una verginità" quando scoppia qualche scandalo, ecc...), e dai rapporti sociali, cioè dall'avere molti agganci e amicizie che contano nell'ambiente, dal coltivare relazioni(sesso, amore o amicizia) con le persone giuste. Oppure per nascita, molti attori e attrici sono "figli d'arte", hanno genitori già ben radicati nel business cinematografico che anche se i figli sono degli autentici cani, riescono sempre a rimediargli qualche ingaggio!

Insomma non credo che nel cinema(come purtroppo anche in altre professioni) ci sia tanta meritocrazia, i casting non sono concorsi a punteggio "oggettivo"(che poi anche i concorsi si possono truccare, ma quella è un'altra storia...)... probabilmente se uno è un fuoriclasse e si fa anni ed anni di dura gavetta qualche parte la ottiene anche senza raccomandazioni, però penso che il grosso degli ingaggi avvenga tramite raccomandazioni, parentele, amicizie, prostituzione, matrimoni d'interesse, e roba simile.

Quindi se non ci fosse una Asia Argento(che oltre a prostituirsi è anche figlia d'arte!), probabilmente a ricoprire gli stessi ruoli(pessimi, nonostante il vantaggio di essere figlia d'arte, ha sempre volato molto basso) ci sarebbe stata qualche altra figlia di papà. E d'altra parte le attrici di vero talento e con tanto studio alle spalle, sono su un altro livello, non sono in competizione diretta con le sgualdrine senza arte né parte!

[freethinker]

Quello che dici è certamente vero. Ma il rapporto tra i sessi funziona come le leggi di mercato: ad un certa domanda corrisponde una rispettiva offerta. Per cui non è questione di educazione, ma di naturale funzionamento tra i sessi. Il problema è che le moderne e pseudo emancipate donnine hanno capito come ottenere il massimo profitto da ogni situazione che si presenti loro davanti (in perfetto stile parassitario), per cui prima ci stanno per ottenere un determinato tornaconto ma poi, dopo un certo numero di anni, si ricordano magicamente di aver subito "abusi sessuali". E questo atteggiamento subdolo femminile è stato incentivano negli anni proprio dal comportamento idiota maschile, che ha promosso attivamente il femminismo e le politiche anti-maschili. Da tener a mente che questo Weinsten era un finanziatore della Clinton, una delle peggiori nazi-femministe di potere.

Hai perfettamente ragione, Alberto: se dovessimo sintetizzare la vicenda hollywodiana in un dialogo, esso suonerebbe più o meno cosi:

- Sono stata stuprata dal produttore cattivo
- Anch'io, anch'io, anch'io
- Perchè non lo denunciaste?
- Beh, a quei tempi avevamo troppo da guadagnarci non facendolo (carriera, fama, $$)
- Perchè lo denunciate adesso?
- Beh, ora abbiamo troppo da guadagnarci facendolo (pubblicità, interviste, richieste risarcimento, $$$)
 

[Alberto1986]

Hai perfettamente ragione, Alberto: se dovessimo sintetizzare la vicenda hollywodiana in un dialogo, esso suonerebbe più o meno cosi:

- Sono stata stuprata dal produttore cattivo
- Anch'io, anch'io, anch'io
- Perchè non lo denunciaste?
- Beh, a quei tempi avevamo troppo da guadagnarci non facendolo (carriera, fama, $$)
- Perchè lo denunciate adesso?
- Beh, ora abbiamo troppo da guadagnarci facendolo (pubblicità, interviste, richieste risarcimento, $$$)
 

 

[Sardus_Pater]

Quello è il meccanismo.

[kautostar]

- Perchè lo denunciate adesso?

Risposta di Asia:

"Perché Harvey Weinstein era il terzo uomo più potente di Hollywood. Ora è diventato il duecentesimo e il suo potere e la sua influenza si sono sensibilmente ridotti"

Questa ogni volta che parla si da la zappa sui piedi da sola, nemmeno la furbizia di fingere un minimo di coerenza morale!

[Rivarol]

l'affermazione della Argento non fa che confermare ancora una volta il modo di ragionare femminile. Soldi, potere, solo questo conta, sia in situazioni positive che negative.

[Massimo]

La sempre immarcescibile attrice(tta) Asia Argento ha confessato di essere stata stuprata, cioè di essere andata a letto con Weinstein,
il produttore di Hollywood, per avere da lui una parte in uno dei suoi film. In un articolo da condividere in toto al 100% Vittorio Feltri ha
fatto notare che all'epoca dei fatti lei aveva 21 anni, un'età in cui si vota e in cui aveva tutta la maturità necessaria per mandarlo a quel
paese, se lei avesse voluto. Così non è stato e se lei ha accettato le profferte del signore è perchè aveva la sua bella convenienza.
"In effetti la signora Argento non si è ribellata, ha deciso di sottostare alle pretese del produttore perchè redditizio. Ci risparmi allora il
fervorino della vittima, della pecorella smarrita di Cappuccetto Rosso minacciata dal lupo cattivo. Fa ridere che una giovanotta di 21 anni non sia stata in grado di respingere le bramosie di un vecchio porco. Quel dito medio sessista fatto ai giornalisti, cara Argento, se lo tenga per lei: le può servire per evitare altri incidenti". Ora, ci voleva un Vittorio Feltri, notoriamente un giornalista "sui generis" per dire
certe cose ovvie: da secoli, da sempre, molte donne si offrono ma non soffrono. E' una verità risaputa. Ma oggi per dirla devi essere un
Vittorio Feltri. Per questo esiste questo Forum: perchè tutti i maschi possano dire quello che purtroppo solo Vittorio Feltri può scrivere.

[Frank]

Parliamo di una tizia che nel film Go Go Tales (2007),
https://it.wikipedia.org/wiki/Go_Go_Tales
baciò in bocca, e con la lingua, un rottweiler.

[Sardus_Pater]

L'orrore più grande venuto dal padre .

[Frank]

Premesso che riguardo ad Harvey Weinstein - nonché a tutti quelli come lui - la penso come Alberto,

Democratico, amichetto del femminista Obanana e della nazi-femminista misandrica Rodham Clinton, collaboratore attivo delle nefandezze del suo partito. Solidarietà? Ma neanche lontanamente. Questi viscidi personaggi meritano anche di peggio. Magari sprofondassero tutti nella merda anti-maschile di cui sono fautori.

c'è però un particolare riguardo al quale non sono per niente d'accordo con chi sul web, come altrove, lo definisce "un porco" (anche Sgarbi lo ha definito così).
Ora, se desiderare di scopare più donne possibili è sinonimo di "porcaggine" in senso negativo, allora pure io sono un "porco", nonché diversi miei amici e conoscenti.
La differenza tra lo statunitense Weinstein e il comune mortale, sta semplicemente nel fatto che lui, dall' "alto" della sua posizione di potere poteva scoparne a volontà di "povere fanciulle ingenue, indifese e vittime dello sporco sistema patriarcale-maschilista-misogino" (...), mentre l'uomo medio deve soventemente accontenarsi di ciò che passa il convento e magari andare a puttane.

[Sardus_Pater]

Infatti.

[bluerosso]

L’ho già detto, ma mi ripeto perché sia ancora più chiaro, soprattutto a chi legge come ospite questo forum.
La sessualità umana (soprattutto in occidente) si basa sul potere.
Tutto il resto sono chiacchiere da salotto, buone per infinocchiare i tordi.
Le donne non hanno bisogno di mezzi alla Weinstein (la coercizione) per arrivare dove vogliono arrivare, perché la biologia le favorisce in questo tipo di relazione umana.
Si badi bene: non una tra le tante. La relazione delle relazioni. Da cui in pratica tutto dipende. Persino la generazione della vita.
Le donne detengono un potere immenso: quello di poter controllare la sessualità maschile.
E lo usano.
Nel senso letterale del termine.
Al contrario, gli uomini hanno bisogno, per poter ambire altrettanto, del potere materiale (danaro, posizioni sociali apicali, ecc).
E’ solo una questione di scala: moltissime donne con un potere sufficiente ai loro scopi – pochi uomini con un potere enorme.
Ed è inoltre una questione morale. Direi moralistica.
Sono le convenzioni sociali a determinare l’andamento di questo potere.
Da qui la battaglia senza frontiere delle donne occidentali per poter utilizzare sempre più questo potere in maniera incontrastata.
Disinvolta.
Senza alcun limite.
Senza dover rendere conto a nulla e a nessuno.
Per questo motivo viene (furbescamente) derubricato nel campo dei diritti.
Il “potere” diviene un “diritto”.
Un diritto esclusivo s’intende. Agli uomini non è concesso nulla di simile.

Tempo fa scrissi in un blog di una giornalista (femminista) che affermava “...io rivendico persino il diritto di essere ingenue, provocanti, superficiali, seduttive ecc ecc senza che questo autorizzi nessuno a sentirsi in diritto di ridurre una donna a oggetto (da stuprare, diffondere, mettere alla berlina, sbeffeggiare, linciare…).

Le risposi:
Questo è un commento francamente desolante….oltre che non nuovissimo.
Visto che appartengo al genere che ne diviene oggetto: puoi chiarire il termine “diritto di essere provocante”? Provocazione ha un’etimologia ben precisa.
Ha una qualche relazione con l’equivalente “dovere” maschile di rimanerne eventualmente frustrato?
Anche frustrazione ha un’etimologia ben chiara…e fa rima con sofferenza.
Perché se è così è solo moralismo a buon mercato.
Che nasconde la rivendicazione di una posizione di potere. Si: il sesso è potere. Il controllo della sessualità altrui è potere.
Io non ho nulla contro la difesa delle posizioni di potere.
Ma deve essere una difesa chiara. Esplicita. Quindi opponibile.
Sennò…

Secondo voi ottenni risposta?

[kautostar]

Non credo che Sgarbi abbia usato la parola "porco" con intento moralistico, così come anche io quando in un commento precedente ho definito Weinstein "porcone", non era per condannarlo moralmente, ma semplicemente un aggettivo descrittivo.

E' verissimo che ogni uomo sessualmente sano e normale sarebbe contento di scoparsi il maggior numero possibile di donne giovani e belle, ma poi c'è modo e modo di provarci, e non tutti sono sesso-dipendenti al punto tale da spegnere completamente il cervello davanti a una bella(che poi la Argento non mi pare nemmeno tanto bella)e giovane figa, e mettersi in situazioni sconvenienti.

Weinstein, se è vero quel che si legge sui giornali, aveva un modo di trattare le donne che era sconveniente SOPRATTUTTO per se stesso, visto che col suo modo di fare si esponeva ai ricatti delle aspiranti attricette(che hanno preteso un sacco di soldi, regali e raccomandazioni per restare zitte, e appena Weinstein è finito in disgrazia economica, l'hanno sputtanato senza ritegno!)
Delle escort di lusso gli sarebbero costate molto meno!

Per fare un altro esempio celebre anche Hugh Hefner finché ha potuto si è trombato un sacco di belle fighe, ma a differenza di Weinstein aveva un modo di procurarsi le donne molto più astuto, faceva stipulare veri e propri contratti con le conigliette, in cui erano stabiliti nero su bianco diritti e doveri. In questo modo nessuna poteva fare la finta ingenua, e dire di non sapere cosa la aspettava o di essere stata molestata(poi alcune ex conigliette si sono lamentate lo stesso del trattamento subito e di quanto fosse brutto scopare con Hefner, ma sono state considerate per quello che sono, cioè ex-puttane pentite che provano a rifarsi una verginità...non vittime!)

[KasparHauser]

Interessante pezzo di Massimo Fini.

"Invece di indignarsi quando si parla di Fica Power le femministe o comunque i tanti teorici delle pari opportunità dovrebbero prestare a questo aspetto qualche attenzione, perché questo atteggiamento lede innanzitutto i diritti e le aspettative di quelle donne che sul posto di lavoro si comportano con correttezza. E’ la mortificazione della tanto decantata meritocrazia. Ma questo non si può dire. E’ tabù. Viene considerata un’intollerabile offesa all’immagine della donna che è ridiventata, come nell’Ottocento ma per motivi diversi, un essere angelicato, depurato di ogni bruttura morale. Si batte quindi sempre e solo il tasto del potere di ricatto maschile sul luogo di lavoro. Che c’è, naturalmente, ma è più limitato, se non altro perché può essere esercitato solo dall’alto in basso ed è verificabile, mentre il Fica Power è diretto a tutto campo e praticamente indimostrabile."

https://comedonchisciotte.org/il-caso-weinstein-le-ricattate-il-ricattatore-e-il-fica-power

Interessante anche la prima parte, in cui parla generalmente di approcci e conquista senza alcun riferimento alla proposta del governo Macron sulle molestie.