Cameriera uccide un uomo durante gioco sadomaso

[bluerosso]

http://www.lastampa.it/2017/10/13/edizioni/aosta/una-cameriera-di-anni-confessa-lomicidio-di-fnis-lho-ucciso-dopo-un-gioco-sadomaso-k8kIiJEH9Es8QyHxMYiFRJ/pagina.html


Una cameriera di 22 anni confessa l’omicidio di Fénis: “L’ho ucciso dopo un gioco sadomaso”
In Francia la soluzione del mistero: la vittima è un informatico di Lione.

ALESSANDRO MANO
Fenis

La svolta arriva dalla Francia, a un centinaio di chilometri dal Monte Bianco. Il cadavere semicarbonizzato ritrovato in un prato lungo la pista ciclabile di Fénis, sabato 19 agosto, con ogni probabilità è quello di un informatico di Lione, nome di battesimo Jean-Luc, di 52 anni. È morto a causa di due coltellate infertegli al collo da Anaëlle Prunier, 22 anni, durante un gioco sessuale sadomaso finito male.
Lo riporta Le Progrès di Lione.
 
I due si trovavano a Divonne-les-Bains, ultimo lembo di Francia incuneato nel vallese svizzero, a due passi dal lago Lemano, lo scorso 16 agosto. Gli investigatori hanno incrociato i dati telefonici ed entrambi i cellulari agganciavano la stessa cella. È solo uno degli indizi che gli investigatori hanno seguito per risalire all’omicidio, a distanza di un mese e mezzo.
L’assenza dell’uomo era stata segnalata dalla famiglia, che non aveva sue notizie proprio da quel 16 agosto: era in vacanza, solo, in Alta Savoia, sarebbe dovuto tornare al lavoro dopo Ferragosto. Il suo telefono era sempre staccato. La sua carta di credito, invece, continuava a essere utilizzata per prelevare denaro agli sportelli da un personaggio che cercava di evitare le telecamere di sorveglianza, spesso a volto coperto.
Dai tabulati telefonici dell’uomo, la polizia di Lione ha scoperto che da tempo aveva una relazione con una giovane donna che si faceva chiamare con un nome slavo.
 
Prunier è originaria di Gex, paesino nel dipartimento dell’Ain, vicino al confine con la Svizzera. Lavorava come cameriera a Ginevra, ma il sospetto della polizia d’Oltralpe è che arrotondasse nel fine settimana come escort, spesso spingendosi a fare giochi violenti. L’ultimo di questi è finito male: «Era violento, mi ha umiliato». Da lì le coltellate.
 
Sospettata di sequestro e omicidio perché trovata in possesso di un bancomat dell’uomo, la ragazza è stata interrogata venerdì scorso. Dopo alcune ore in camera di sicurezza, la ragazza è crollata e ha ammesso: «L’ho colpito per difendermi, stava esagerando».
Alla Gendarmeria di Lione ha fornito una confessione in cui restano ancora zone d’ombra, ma che corrisponde in molti punti ai riscontri che gli agenti hanno ottenuto in settimana.
Dopo aver inferto all’uomo le ferite mortali, ha caricato il cadavere sulla Peugeot 306 e l’ha portato a Fénis, dove l’ha lasciato in un prato e lo ha dato alle fiamme: gli investigatori della polizia francese hanno avuto riscontro del suo passaggio nel tunnel del Monte Bianco. La Peugeot dell’uomo è stata ritrovata a Oyonnax, sempre nell’Ain, ed è stata sequestrata per gli esami della scientifica.
 
Per avere la certezza che il cadavere ritrovato a Fénis sia dell’informatico lionese mancano solo gli ultimi confronti scientifici. La polizia francese dovrà ora verificare la versione della donna, valutare l’eventuale legittima difesa e capire perché ha scelto di portare il corpo a 180 chilometri di distanza.



Immancabile come la pioggia d'aprile la giusta motivazione: «Era violento, mi ha umiliato»... «L’ho colpito per difendermi, stava esagerando».

Dopo di che le giustificate coltellate.

Un 'estremo atto di giustizia.

Insomma...tutto giusto. Legittimo.

[Frank]

L’ultimo di questi è finito male: «Era violento, mi ha umiliato». Da lì le coltellate.

Dunque, ipotizziamo pure che fosse così, la domanda da porsi sarebbe nuovamente questa:
"Ma le donne non sono dotate di un fantomatico sesto senso" ?
E allora come è possibile che non riescano mai a capire al volo con chi hanno a che fare...?

Son veramente fatte con lo stampino, in ogni parte del mondo.

[bluerosso]

Il vero sesto senso di cui dispongono, è quello di mettersi nelle condizioni d’avere dei guai (l’autodistruttività femminile è ormai un dogma).
E conseguentemente richiedere alla società di non doverne pagare alcun fio.
Insomma: potere senza alcun tipo di responsabilità.



p.s. – il bancomat l’avrebbe di certo riportato ai familiari. Ma poi l’hanno pizzicata, e allora…

[Sardus_Pater]

Particolare tecnico: se l'ha accoltellato, nel gioco sadomaso lei aveva sicuramente il ruolo dominante, mentre lo schiavo era lui. No, non quadra.

[freethinker]

Il vero sesto senso di cui dispongono, è quello di mettersi nelle condizioni d’avere dei guai (l’autodistruttività femminile è ormai un dogma).
E conseguentemente richiedere alla società di non doverne pagare alcun fio.
Insomma: potere senza alcun tipo di responsabilità.



p.s. – il bancomat l’avrebbe di certo riportato ai familiari. Ma poi l’hanno pizzicata, e allora…

Scusa, Blurosso, ma volevi forse che bruciasse il bancomat insieme al cadavere