Autore Topic: UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".  (Letto 14567 volte)

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Online Frank

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #15 il: Ottobre 25, 2017, 18:59:08 pm »
Allora…a freddo…alla traditora...le evidenzio che però noi (Italians) la violenza urbana che c’è in GB ce la possiamo solo sognare.
Non so perché ma dopo...e per tutta la serata, abbiamo parlato solo dei bei tempi che furono.

E hai fatto bene, perché delle morali di italiane (e italiani) esterofile, incapaci di vedere oltre il proprio naso, non se ne può veramente più.
Personalmente ne ho le palle piene da lustri di questa gente.

@@

Citazione
le evidenzio che però noi (Italians) la violenza urbana che c’è in GB ce la possiamo solo sognare.

Infatti...
http://www.cronaca-nera.it/3006/quello-che-la-tv-non-dice-omicidi-sempre-di-meno

Citazione
12 febbraio 2014

L’avreste mai detto? I numeri dei crimini più pericolosi sono quasi tutti in calo, in Italia. E non da un anno, anzi è una tendenza che va avanti da diversi anni. A dispetto di quello che vi racconta la televisione. Ci siamo fatti un giro tra le statistiche ufficiali di Eurostat, quindi i dati dell’Unione Europea: vediamo, ad esempio, i dati che vanno dal 2008 al 2010, gli ultimi disponibili.

Scopriamo che in Italia i furti d’auto da 230.000 (2008) sono scesi a 197.000 (2010), con riduzioni in tutte le regioni. Che gli omicidi sono passati da 654 a 567, anche se qui i risultati sono disomogenei per regioni. Infatti, se alcuni cali sono vistosi (Lombardia da 84 a 66, Veneto da 33 a 19, Emilia- Romagna da 37 a 28, Lazio da 54 a 36, Campania da 116 a 67) , altre regioni sono in controtendenza: Piemonte da 29 a 42, Abruzzo da 3 a 8, , Puglia da 50 a 64, Sicilia da 54 a 65.

La riduzione, poi, come spiega Marzio Barbagli (professore di sociologia all’università di Bologna) qui è anzi in atto da un bel pezzo, anche se quasi nessuno ne parla: si vede che non fa notizia. Eppure è vero: nel 1990 avevamo 1770 omicidi, nel 2012 – dice Barbagli – sono stati 528. E’ un calo impressionante.

Colpisce anche la situazione dei furti, scesi da 64.000 a 48.000, mentre crescono quelli in appartamento: da 153.000 a 171.000, con aumenti in tutte le regioni. Ma i dati Eurostat ci servono anche e soprattutto per fare raffronti tra le nostre città e quelle dei 28 stati membri dell’Unione. Tra Italia ed Europa. In questo caso le cifre vanno dal 2003 al 2012 e quindi disegnano una tendenza statisticamente interessantissima.

Sapete qual è la capitale europea col maggior numero di omicidi? Ankara, con una media di 156 l’anno. Seguono: Londra 153, Atene 62, Berlino 59, Madrid 40. Se vi sorprende Bruxelles, nona a quota 34, sarete ancora più sorpresi di sapere che Roma è “solo” quattordicesima a quota 29, ben lontana dai 36 di Parigi…


statistiche
Vediamo adesso altre cifre interessanti. Partiamo dal numero generale di crimini per nazione e facciamo sempre una media tra tutti i risultati finali dal 2003 al 2012. Sapete qual è il paese europeo che ne ha di più? La Germania, con oltre 6 milioni di reati. Seguono la Gran Bretagna con 5.300.000, la Francia con 3.700.000, poi Spagna e Italia quasi appaiate a quota 2.670.000. Subito dopo, indovinate un po’? Svezia e Norvegia, di cui abbiamo un’immagine ordinata e pacifica. Sono cifre che colpiscono: di tutte le nazioni che ci precedono abbiamo l’immagine di posti dove la legge viene fatta rispettare con più serietà e severità, dove non si sgarra. Ma allora come mai ci precedono in classifica? Proviamo a prendere in mano la calcolatrice per fare la controprova. Dividiamo il numero dei reati per quello degli abitanti. Non si sa mai. Beh, sempre primi i tedeschi in coabitazione con gli inglesi (viene da dire: che ci restino) con una media di 1 reato ogni 0,08 abitanti. Quindi i francesi alla media di 0,06; gli spagnoli a 0,05 e solo dopo noi a 0,04.

Non vi viene qualche dubbio sul tipo di informazione che ricevete dalla tv, dove sembriamo costantemente un posto di omicidi, scene del crimine e pericoli in agguato?

E ora la media degli omicidi. Volete sapere il paese più pericoloso? Subito serviti. La Gran Bretagna con 841 assassinii all’anno, poi la Francia alla bella media di 803 omicidi, seguita dalla Germania a 752, Italia a 652, quindi Spagna a 456: grosso modo lo stesso ordine di prima.


I crimini violenti (e tenete conto che per Eurostat includono aggressioni, stupri e rapine con uso violenza): stravince la Gran Bretagna alla siderale media di 932.000 l’anno, poi la Francia con 319.000, poi la Germania a 207.000, Italia 137.000, Norvegia a 128.000, Belgio a 117.000,Spagna 112.000. Ancora una volta: guardate dove siamo. Vorreste abitare in Inghilterra?

La classifica dei furti in generale (Francia 118.000, Spagna 90.000, Gran Bretagna 89.000, Italia 63.000, Germania 52.000) e quella dei furti in appartamento (Gran Bretagna 314.000, Francia 182.000, Italia 164.000, Germania 119.000. Norvegia 98.000) ci riporta alla stessa domanda: davvero siamo i peggiori, in Europa, come crediamo?

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Offline Angelo

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #16 il: Ottobre 25, 2017, 20:25:06 pm »
Leggete un po' qui, guardate come i politici corrono subito a replicare le luride porcate genderfemministe d'oltremanica...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/gender-follia-regione-lazio-1456432.html

Venerdì prossimo si terrà un convegno dedicato alle "varianze di genere in età evolutiva". Tra i relatori Polly Carmichael che, nella sua clinica di Londra, somministra ormoni che inibiscono lo sviluppo sessuale ai bimbi


La Regione Lazio e il presidente Zingaretti ospiteranno, venerdì prossimo, il convegno “Le varianze di genere in età evolutiva”, organizzato dall’Osservatorio Nazionale sulle Identità di Genere.


Tra i principali relatori spicca Polly Carmichael della clinica Tavistock and Portman di Londra.

La donna, già finita in un turbinio di critiche in patria, è una delle maggiori propugnatrici delle terapie del “disordine dell’identità di genere” (Dig). Catalogato tra i disturbi mentali, il Dig consiste nell’identificazione nel sesso opposto a quello di appartenenza e può colpire anche i minori. A seconda dei casi, i piccoli pazienti della dottoressa Carmichael vengono sottoposti ad una blanda terapia psicologica oppure alla somministrazione di ormoni che inibiscono lo sviluppo, in vista di un eventuale cambiamento chirurgico del sesso. La sospensione temporanea della maturazione sessuale dei bambini che manifestano una confusione di genere viene indotta per permettergli di decidere cosa vorranno essere in futuro. Una sorta di congelamento della pubertà, in attesa di capire se si sentono maschi o femmine.

In ambito medico, molte sono le voci critiche, tra cui quella del dottor Paul McHugh. L’ex primario di psichiatria alla Johns Hopkins University di Baltimora, ha spiegato che, nel 70-80 per cento dei casi, i minori che non vengono trattati farmacologicamente tendono a perdere “spontaneamente” l’inclinazione transgender.

L’imminente arrivo della Carmichael a la Pisana ha mandato su tutte le furie il consigliere regionale Fabrizio Santori, di Fratelli d’Italia, che chiede l’annullamento dell’evento: “Un’assurdità, un delirio mascherato da approccio clinico, di cui molto probabilmente si parlerà anche in questo convegno dedicato ad operatori ed educatori sociali, primi interfaccia dell’indottrinamento, che chiediamo di annullare immediatamente”.

Ma quello che più lascia basito il meloniano è che “un tale inquietante appuntamento” sia “pubblicizzato sulle pagine del Garante dell’infanzia della Regione Lazio”. E aggiunge: “La dottrina gender e le sue assurde derivazioni, come quella della fluidità sessuale o del gender-free, non devono e non possono trovare sponda nelle istituzioni che invece dovrebbero spendersi maggiormente a tutela dell’infanzia nella sua splendida naturalezza e a sostegno della famiglia tradizionale”.
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Offline Sardus_Pater

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #17 il: Ottobre 25, 2017, 23:06:17 pm »
Se alzano le mani anche su un/a solo/a bambino/a pure qui in Italia... non auguro a nessuno di quei porci di capitarmi davanti. Son caro e buono finché non toccano degli innocenti. Può essere un padre falsoaccusato ma ancora, molto di più un cucciolo d'uomo.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Alberto1986

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #18 il: Ottobre 26, 2017, 00:48:04 am »
Leggete un po' qui, guardate come i politici corrono subito a replicare le luride porcate genderfemministe d'oltremanica...

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/gender-follia-regione-lazio-1456432.html

Venerdì prossimo si terrà un convegno dedicato alle "varianze di genere in età evolutiva". Tra i relatori Polly Carmichael che, nella sua clinica di Londra, somministra ormoni che inibiscono lo sviluppo sessuale ai bimbi


La Regione Lazio e il presidente Zingaretti ospiteranno, venerdì prossimo, il convegno “Le varianze di genere in età evolutiva”, organizzato dall’Osservatorio Nazionale sulle Identità di Genere.


Tra i principali relatori spicca Polly Carmichael della clinica Tavistock and Portman di Londra.

La donna, già finita in un turbinio di critiche in patria, è una delle maggiori propugnatrici delle terapie del “disordine dell’identità di genere” (Dig). Catalogato tra i disturbi mentali, il Dig consiste nell’identificazione nel sesso opposto a quello di appartenenza e può colpire anche i minori. A seconda dei casi, i piccoli pazienti della dottoressa Carmichael vengono sottoposti ad una blanda terapia psicologica oppure alla somministrazione di ormoni che inibiscono lo sviluppo, in vista di un eventuale cambiamento chirurgico del sesso. La sospensione temporanea della maturazione sessuale dei bambini che manifestano una confusione di genere viene indotta per permettergli di decidere cosa vorranno essere in futuro. Una sorta di congelamento della pubertà, in attesa di capire se si sentono maschi o femmine.

In ambito medico, molte sono le voci critiche, tra cui quella del dottor Paul McHugh. L’ex primario di psichiatria alla Johns Hopkins University di Baltimora, ha spiegato che, nel 70-80 per cento dei casi, i minori che non vengono trattati farmacologicamente tendono a perdere “spontaneamente” l’inclinazione transgender.

L’imminente arrivo della Carmichael a la Pisana ha mandato su tutte le furie il consigliere regionale Fabrizio Santori, di Fratelli d’Italia, che chiede l’annullamento dell’evento: “Un’assurdità, un delirio mascherato da approccio clinico, di cui molto probabilmente si parlerà anche in questo convegno dedicato ad operatori ed educatori sociali, primi interfaccia dell’indottrinamento, che chiediamo di annullare immediatamente”.

Ma quello che più lascia basito il meloniano è che “un tale inquietante appuntamento” sia “pubblicizzato sulle pagine del Garante dell’infanzia della Regione Lazio”. E aggiunge: “La dottrina gender e le sue assurde derivazioni, come quella della fluidità sessuale o del gender-free, non devono e non possono trovare sponda nelle istituzioni che invece dovrebbero spendersi maggiormente a tutela dell’infanzia nella sua splendida naturalezza e a sostegno della famiglia tradizionale”.

Bisogna fermarli, una volta per tutte. Informare, raccogliere genitori e gente degna di essere considerata mentalmente sana e poi prenderli a calci nel culo. Di queste folli schifezze ne parlino in UK, entro i loro confini. La sinistra non dovrà più occupare poltrone politiche se si vuole salvare questo paese.

Offline Sardus_Pater

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #19 il: Ottobre 26, 2017, 10:03:51 am »
Ci vorrebbero le Sentinelle dvaanti al posto in cui fanno il convegno.
Il femminismo è l'oppio delle donne.

Offline ilmarmocchio

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #20 il: Ottobre 26, 2017, 15:13:53 pm »
intanto , 2 parole sulle maestrine che vivendo in GB o in USA ( le sigle sono più " in " )*  :

se in Italia abbiamo la mafia , ci raccontino gli inglesi dei campi di concentramento che per primi istituirono in Sud Africa per sconfiggere i Boeri.
Eh si, i lager non sono un brevetto tedesco, ma inglese.
A proposito di tedeschi e di germanici : come pretendono che i siciliani o napoletani siano testimoni non omertosi anche di un singolo omicidio,  quando loro non vedevano treni interi carichi di prigionieri destinati alle camere a gas ?
Eh si, i tedeschi che non sapevano, non vedevano e se c'erano, dormivano.
Forse erano siciliani anche loro ?
Oppure i loro amici svedesi, che facevano eugenetica ancora negli anni 70 e che durante la 2 G.M. erano filonazisti ?
Poi ci sono gli USA clintoniani e P.C. che ce l' hanno con Cristoforo Colombo.
Perbacco!!!
 e i pellirosse dove sono ?
Si, quei nativi che erano da secoli nel territorio americano ?
Si sono estinti come i nandù ? è caduto qualche asteroide ?
le maestrine, magari Erasmus, vadano a imparare a pulire per terra, visto che all' università non imparano un cazzo.
ne ho conosciute alcune : competenza zero, intelligenza ...numeri negativi.
Andando ai professoroni inglesi : quelli, per soldi e fama , farebbero di tutto.
hanno derubricato l' omosessualità e vogliono fare lo stesso con LGTB . E ti credo.
tra terapia e interventi chirurgici, quelli sono pazienti ottimi,  una miniera d' oro.
Ovviamente l' oro ce lo mette il contribuente, perchè le terapie per adattare un corpo sano a una mente malata costano assai.
Io ho fatto, a suo tempo , la tesi di andrologia e il mio relatore di allora , ammise tranquillamente che spesso di tali argomenti  non ci se sapevano un tubo.
Proprio così,  un tubo, nada, niente.
E  ora siamo sempre lì .
Del resto perchè stupirsi ?
Non si bloccavano le mestruazioni alle giovani ginnaste per non farle sviluppare in modo che rimanessero leggere ?
E poi di che ci riscaldiamo ... il gender non esiste :doh:

* la scoperta delle sigle è roba nostra : SPQR :D

Offline ilmarmocchio

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #21 il: Ottobre 27, 2017, 09:33:49 am »
http://www.uccronline.it/2012/07/03/mario-mieli-licona-gay-italiana-tra-coprofagia-e-sessualita-con-bambini/


Mario Mieli, l’icona gay italiana tra coprofagia e sessualità con bambini


Chi è stato il fondatore del movimento omosessuale italiano? Il suo nome è Mario Mieli, scrittore e autore nel 1977 del celebre “Elementi di critica omosessuale” che divenne un fondamento dei cosiddetti “lavaggi del cervello”, ovvero delle teorie di genere in Italia: approccio psicologico e antropologico dell’omosessualità (con quali competenze?), giudicato “pietra miliare per un’intera generazione di militanti gay”.

Mieli in gioventù usava vestire quasi sempre con abiti femminili, andava truccato a scuola, saliva sugli autobus nudo sotto una pelliccia, indossava i gioielli di famiglia, non a caso il professor Zapparoli, lo psichiatra che lo aveva in cura, aveva diagnosticato una sindrome maniaco-depressiva con connotazioni schizoidi. Frequentò esponenti del movimento gay inglese e fondò nel 1971 la prima associazione del movimento di liberazione omosessuale italiano, chiamata “FUORI!” (Fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano). Se staccò da essa nel 1974 perché l’associazione si fece inglobare dai soliti approfittatori del Partito Radicale, lui invece non era convinto che si dovesse passare dalla politica per cambiare il mondo (e su questo aveva ragione).

La caratteristica per cui è spesso ricordato è stata la coprofagia, ovvero l’hobby sessuale di mangiare i propri escrementi. E’ famosa la sua esibizione pubblica all’Ompo’s, durante la quale si esercitò in questi atti (anche con gli escrementi del suo cane). Il poeta gay Dario Bellezza (morto di AIDS) ironizzò così: «A Mario è rimasto altro che mangiar la m…, per far parlare di sé». Morì suicida nella sua abitazione di Milano, nel 1983 a soli 30 anni, dopo l’ennesimo periodo di depressione. A lui è intitolato il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, sorto a Roma nello stesso anno della morte da suoi estimatori, che lo ricorda così: «si esibì più volte gustando m… e bevendo il proprio p… pubblicamente come a fornire un supporto umano e pesante ai prodotti più nascosti e più inumani dell’uomo; come a farsi forte di quella m… con cui una società bigotta, borghese e clericale aveva tentato di coprirlo». Mieli era notoriamente anche necrofilo.

Il quotidiano ufficiale del Partito Comunista Italiano, “Liberazione”, lo ha celebrato più volte. L’11 marzo 2008 ha riassunto così la sua biografia: «Vestiti da donna, teatro d’avanguardia, teoria, militanza, droga, coprofagia. Venticinque anni fa, il 12 marzo 1983, usciva volontariamente di scena, suicida a 31 anni, il più grande intellettuale queer italiano». L’articolo è scritto da un suo ammiratore, che ha onorato le gesta di una «dimensione esemplare e quasi mitica, sfaccettature di una coraggiosa e coerente complessità». Il suicidio di Mieli viene definito un «capolavoro di estremo narcisismo o esempio di masochismo che può sublimare, se usato politicamente, l’istinto di morte della Norma eterosessuale». La Norma eterosessuale significava per Mieli -probabilmente segnato dall’esperienza dell’ospedale psichiatrico e dall’effetto di droghe di cui abusava-, la rimozione dell’omosessualità e della femminilità da ogni uomo, perché «la dimensione di una transessualità originaria e profonda, costituisce la cifra essenziale dell’Eros di ciascun individuo». Lui ha introdotto il concetto per cui la «la Norma eterosessuale castra il desiderio attraverso l’educazione, producendo una società di adulti “monosessuali”, repressi, intrinsecamente omofobi e per questo votati alla guerra». In poche parole, per l’icona gay italiana, «ogni uomo si trova a dover fare i conti con il frocio e con la donna repressi dentro di lui, che Mieli invita ad accettare, accogliere e liberare».

“Fissarsi” su «un singolo oggetto sessuale» (cioè, per oggetto si intende solo l’uomo o solo la donna) è -secondo Mieli- «un limite, un sintomo di repressione, di rimozione della naturale disposizione transessuale». Bisognerebbe aprirsi sessualmente ad ogni “oggetto”, dagli uomini agli animali e, perché no, fino ai propri escrementi. Solo così non si sarebbe repressi e omofobi. «Una posizione, questa, che scandalizza ancora oggi», si lamenta il suo ammiratore su “Liberazione”. Le perversioni più assurde, servono proprio per «restituire agli individui la condizione originaria di transessualità, ovvero la libera e gioiosa espressione della pluralità delle tendenze dell’Eros». Esse, secondo lo slogan da lui coniato, “Mens sana in corpore perverso” (sbagliando pure il latino), «sono tappe inevitabili, lungo il cammino dell’Eros e dell’emancipazione per la rottura di ogni tabù». L’ammiratore di Mieli scrive con stile mistico-religioso: «Elogio della m… come grimaldello che apre le porte dell’armonia, come supremo vessillo della liberazione, come fonte di ricchezza accessibile a chiunque, come comunione sublime per un’iniziazione scandalosa, per una conoscenza schizofrenica e divergente. Il Mieli “alchemico” dell’ultima parte della sua vita narra un’esperienza magico-erotica che lo vede protagonista insieme al suo fidanzato: la celebrazione di un rito di “nozze alchemiche”, con la preparazione e l’assunzione di un pane “fatto in casa”, un dolce nel cui impasto confluivano non solo m…, sangue e sperma, ma anche ogni altra secrezione corporale, dalle lacrime al cerume. Perché? “L’abbiamo mangiato – dice Mieli – e da allora siamo uniti per la pelle. Pochi giorni dopo le “nozze”, in una magica visione abbiamo scoperto l’Unità della vita. Era come se non fossimo due esseri disgiunti, ma Uno; avevamo raggiunto uno stato che definirei di comunione”». Forse è per questo che non pochi psicologi hanno cominciato a parlare di “terapie riparative”?

Anche in Mieli ritorna il pensiero della pedofilia, come nel movimento omosessuale americano Nambla. Si legge nell’articolo di “Liberazione”: «Il bambino è, secondo Mieli, l’espressione più pura della transessualità profonda cui ciascun individuo è votato. È l’essere sessuale più libero, fino a quando il suo desiderio non viene irregimentato dalla Norma eterosessuale, che inibisce le potenzialità infinite dell’Eros». Secondo l’articolista del quotidiano comunista, questo è un «discorso eversivo e scomodo oggi più che mai, in una società attanagliata dal tabù che investe senza appello il binomio sessualità-infanzia, ossessione quasi patologica che trasforma il timore della pedofilia in una vera e propria caccia alle streghe». Anche i bambini dovrebbero fare sesso, secondo Mieli, perché l’Eros, «se lasciato libero di esprimersi, può fondare una società diversa da quella in cui viviamo. Sicuramente più libera». L’adozione gay, invece, potrebbe «inculcare nel bambino i valori di una sessualità più vicina al potenziale transessuale originario?», ci si domanda su “Liberazione”.

I valori cristiani e quelli familiari naturali, secondo Mieli sono «pregiudizi di certa canaglia reazionaria» che, trasmessi con l’educazione, hanno la colpa di «trasformare il bambino in adulto eterosessuale». I pedofili invece possono “liberare” i bambini: «noi checche rivoluzionarie», ha scritto l’icona gay italiana, «sappiamo vedere nel bambino l’essere umano potenzialmente libero. Noi, si, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega» (da “Elementi di critica omosessuale”, 1977).

Offline ilmarmocchio

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #22 il: Ottobre 27, 2017, 09:34:51 am »
come vediamo , queste pazzie hanno cominciato a diffondersi anni fa e andavano contestate con molta più decisione

Offline Vicus

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #23 il: Ottobre 27, 2017, 09:48:58 am »
Già ma poi ci ritroviamo questa gente negli spazi maschili (qui e su AVFM) a mentire come baldracche,* con un bel po' di utenti a prenderli sul serio se non addirittura a trattarli da maîtres à penser.

* Quelle mentono molto meno. :lol:
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline ilmarmocchio

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #24 il: Ottobre 27, 2017, 13:55:37 pm »
Già ma poi ci ritroviamo questa gente negli spazi maschili (qui e su AVFM) a mentire come baldracche,* con un bel po' di utenti a prenderli sul serio se non addirittura a trattarli da maîtres à penser.

* Quelle mentono molto meno. :lol:
 

nessun problema, rintuzzeremo le loro opinioni dimostrando la fondatezza delle nostre

Offline Vicus

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #25 il: Ottobre 27, 2017, 22:35:29 pm »
 

nessun problema, rintuzzeremo le loro opinioni dimostrando la fondatezza delle nostre
Mah si grida tanto (vedi articoli sul gender di AVFM) ma quando certi soggetti vengono negli spazi maschili (provocati magari dai suddetti strilli) molti si mettono a 90°.
Poiché i suddetti deficienti che accorrono nel forum non capiscono la differenza, è il caso di ripetere l'ovvio: una cosa è il gender, ossia l'imposizione di modelli educativi dannosi, contro il consenso dei genitori e degli stessi minori, altra cosa le preferenze sessuali di adulti di cui a me (e credo a quasi tutti gli utenti del forum) non importa assolutamente nulla.
Spero di essere stato chiaro.
« Ultima modifica: Ottobre 27, 2017, 23:07:37 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Angelo

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #26 il: Ottobre 27, 2017, 23:35:38 pm »
Mah si grida tanto (vedi articoli sul gender di AVFM) ma quando certi soggetti vengono negli spazi maschili (provocati magari dai suddetti strilli) molti si mettono a 90°.
Poiché i suddetti deficienti che accorrono nel forum non capiscono la differenza, è il caso di ripetere l'ovvio: una cosa è il gender, ossia l'imposizione di modelli educativi dannosi, contro il consenso dei genitori e degli stessi minori, altra cosa le preferenze sessuali di adulti di cui a me (e credo a quasi tutti gli utenti del forum) non importa assolutamente nulla.
Spero di essere stato chiaro.

A questi dubbiosi, noi facciamo vedere qualche prova --->
Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.

Gilbert Keith Chesterton

Alberto1986

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #27 il: Novembre 16, 2017, 00:23:49 am »
.....una cosa è il gender, ossia l'imposizione di modelli educativi dannosi, contro il consenso dei genitori e degli stessi minori, altra cosa le preferenze sessuali di adulti di cui a me (e credo a quasi tutti gli utenti del forum) non importa assolutamente nulla.
....

Concetti, d'altronde, già espressi anni fa in questo topic che si trova in primo piano: https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,4901.msg50860.html#msg50860

Offline Vicus

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #28 il: Novembre 16, 2017, 00:28:49 am »
Bene, allora vediamo di ricordarcelo.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Alberto1986

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Re:UK:"Ritardare la crescita dei bambini per capire se sono gay".
« Risposta #29 il: Novembre 16, 2017, 00:34:07 am »
Bene, allora vediamo di ricordarcelo.

Non mi pare che nessuno di noi se ne fosse dimenticato: il nostro nemico sono le folli imposizioni ideologiche "gender", nonchè le lobby LGTB strettamente legate alle lobby femministe che propagandano ed incentivano tutto ciò. Certamente non i gay in quanto tali. La QM riguarda tutti gli uomini, quindi anche i gay. Ma siamo OT, per cui se si vuole riprendere l'argomento direi di usare quel topic in primo piano.