https://www.facebook.com/dirittimaschili/posts/1460739347377470Altro articolo dell'ottimo Icarus
I media dicono che esiste una discriminazione "salariale" contro le donne. Cosa ne pensiamo noi? Ovviamente, questa del gender pay gap è una distorsione mediatica nata negli Usa (e diffusa ovunque) smontata ovunque. Noi Antisessisti ovviamente non contestiamo i numeri (che sono oggettivi) delle "ricerche" che attestano questo gap, contestiamo semplicemente l'interpretazione che viene data a questi numeri da parte dei Media.
Infatti, è vero che gli uomini guadagnano più delle donne, ma questo a livello di dati globali "mediati" aritmeticamente, cioè facendo la media aritmetica dei guadagni di tutti gli uomini e di quella di tutte le donne, si trova che quella della donne è minore. Questo scarto ovviamente non indica una discriminazione, in quanto questa media aritmetica non viene fatta a parità di lavoro e tutto il resto, ma globalmente , alla rinfusa. Di qui la frittata, con dati del 25%/30% di gap tra uomini e donne.
Va detto che da alcuni anni le ricerche si stanno concentrando a parità di lavoro. Ma anche a parità di lavoro non è sufficiente, perchè lo stipendio dipende non solo dal tipo di lavoro ma anche da tanti e vari altri fattori. Vediamone alcuni:
Ruolo. Anni di servizio. Ore. Straordinari. Turni notturni. Trasferte. Tipologia di contratto (un contratto part time prevede un salario minore di quello full time). Congedi di maternità . Inotre, ci sono lavori non a stipendio fisso ma in base al lavoro (risultati) prodotto. Inoltre, conta anche la contrattazione, cioè il pattuire con il datore di lavoro lo stipendio (e questo è vero soprattutto negli USA, infatti lì è nato questo mito del gender pay gap).
Capirete quindi che è difficilissimo se non impossibile, poter fare una ricerca impeccabile che tenga conto di tutti questi fattori. Inoltre, gli uomini, rispetto alle donne, mediamente svolgono più ore , fanno più straordinari , più turni notturni, più trasferte, e le donne tendono a ricorrere più degli uomini ai contratti parti time e ai congedi genitoriali. Questo abbassa la media dello stipendio femminile rispetto a quello degli uomini, ma ovviamente questo abbassamento non è dovuto a discriminazione, ma a queste cause prima dette. Una ricerca dell' Istat di pochi anni fa ha rilevato appena un 5% di scarto salariale tra uomini e donne, ma non ha tenuto conto di tutti questi fattori elencati Se ne avesse tenuto conto, quel gap già di per sè esiguo, si sarebbe annullato. E alcuni anni fa (nel 2009) una ricerca della Bocconi di Milano rilevò una parità sostanziale tra uomini e donne (appena un 2% di scarto, che però è intrinseco nell'errore statistico):
http://www.corriere.it/…/stipendi_parita_uomini_donne_rita_…
Spesso per avvalorare questo presunto pay gap si cita anche una "indagine" dell'UE (così come anche alcune altre "indagini" internazionali fatte per dimostrare un "gap" contro le donne) che parla di un 16% di gap, ma è anche vero che quella indagine oltre a non tenere conto dei fattori sopra elencati non ha tenuto conto nemmeno del fattore a parità di lavoro, infatti parla a "parità di lavori simili". Simili? Un concetto troppo vago.
Per finire, vi rimandiamo a questo video in cui è spiegata da quale distorsione nasce il mito del gender pay gap tra uomini e donne:
Passo e chiudo.