Che volete fare, il fuoco si stava spegnendo, bisognava pure attizzarlo.
Ché si rischiava, non più distratti dal fuocherello, di guardarsi il portafogli vuoto, la pensione scomparsa, la bancarotta globale imminente, e magari ci si poteva innervosire e mettere mano (finalmente) al forcone.
Poi, Hamilton ha vinto, Marquez quasi, e di cosa si sarebbe discusso la bar? Magari dei propri figli (maschi) tornati a casa da scuola con rossetto, minigonna e dildo grazie e qualche lezione gender?
Ma no, che poi la gente si incazza davvero.
Ci voleva qualcosa di grosso.
E così, al bar si parla (di nascosto, tra maschi) degli Hoffman e dei Weinstein, i quali, schioccando le dita, si trovavano circondati da bocchinar...ehm...gentili donzelle ben disposte ad uno scambio: carne per carriera, e che ora, trent'anni dopo si ritrovano nello sterco fino al collo.
E i maschi, al bar, di nascosto, poveri coglioni, ridacchiano pensando che a loro, non potrebbe mai capitare una cosa del genere: non hanno nulla da offrire a lor signore a parte loro stessi, e su 100 approcci educati e gentili, 99 volte vengono sfanculati all'istante.
Non hanno capito, i poveracci, che il segnale è chiaro: si può colpire chiunque, potente o meno, anche a mezzo secolo di distanza dai fatti, e persino capovolgendo gli stessi fatti, così che "accordi tra le parti" si trasformino in violenze inenarrabili.
Non basta (più) colpirne uno per educarne cento. Non se quell'uno è un pirla qualsiasi.
Ci vuole un Hoffman, un Weinstein, uno Spacey: funziona meglio.
E così, due o tre piccioni con una fava: distrazione di massa, pubblica gogna al maschio alfa, segnale a tutti gli altri.
I quali, purtroppo, in massima parte, continueranno a ridacchiare tra loro, al bar...
E a sperare che Dovizioso recuperi su Marquez...