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De Girolamo rivela che «da madre...
Da madre e, aggiungo io, da completa ignorante in materia informatica (come la maggior parte delle femminucce e dei politici), dato che quello che propone è facilmente aggirabile da qualunque individuo malintenzionato che volesse usare il web per insultare o fare altre attività ben più gravi, senza, ovviamente, essere identificato e tracciato. Insomma, la De Girolamo conferma i soliti contributi inutili e disastrosi apportati dalle quote rosa in politica ed alla società. Notare, comunque, che la loro "preoccupazione" è perennemente rivolta ai social network (come se internet fosse solo quello
), luogo virtuale in cui le femminucce costruiscono la loro seconda vita, in cui riversano tutte le idiozie e le porcherie che combinano nella loro vita e che, quindi, devono essere sempre più considerati un luogo virtuale ad uso e consumo esclusivo di lor signore femminucce o del potente di turno.
Ps: i social network sono nient'altro che siti privati appartenenti a colossi informatici e come tali seguiranno sempre linee guida politicamente corrette ed estremamente censorie in base alla corrente di pensiero predominante del momento nonchè alle richieste del potente di turno. Il bello di Internet sta proprio nel fatto che, a differenza della tv, non esiste il monopolio del pensiero e che quindi tutti quei siti privati, sono facilmente scartabili a favore di altre piattaforme di aggregazione e comunicazione (come i forum e i blog).