Dialoghi > Natura maschile e natura femminile
Straniere libertine: mito o realtà?
Alberto1986:
--- Citazione da: Frank - Novembre 06, 2017, 23:32:11 pm ---Vicus, questa storia delle straniere che scopano a più non posso l'ascoltavo anche parecchi anni fa, quando non mi occupavo ancora della QM.
Diciamo pure che è un tipico luogo comune dell'italiano di sesso maschile - luogo comune che in parte fu anche il mio.
Resta un fatto: anche in altri Paesi (praticamente tutti) son gli uomini a doversi sbattere; e anche al di fuori dell' Italia le prostitute fanno affari che è un piacere.
Un motivo ci sarà.
E questa sarebbe la regola ?
Ovviamente no.
Ripeto: non ci si può sempre basare su casi singoli.
Peraltro è tipico degli uomini voler attribuire al sesso femminile, desideri, voglie, pulsioni, fantasie, che generalmente albergano nelle menti maschili.
Tutto il resto è consequenziale, rogne comprese.
--- Termina citazione ---
Quoto, è certamente così, tranne rari quanto eccezionali casi. Detto questo, credo che le moderne femmine italiane possano essere annoverate caratterialmente, psicologicamente, mentalmente, ecc., tra le peggiori femmine occidentali nonchè tra le peggiori femmine al mondo (forse peggio sono solo anglosassoni e scandinave).
Frank:
--- Citazione da: Vicus - Novembre 08, 2017, 14:18:29 pm ---Già, ma l'interesse scatta abbastanza più facilmente, mentre certe italiane trattano gli uomini a pesci in faccia. Inoltre non vige la nota regola che l'uomo debba pagare (locali, spettacoli, cene) per la pregevole compagnia femminile, manco fossero prostitute.
--- Termina citazione ---
Vicus, ma tu credi veramente che le straniere (quali straniere...?) non trattino mai a pesci in faccia gli uomini e in particolar modo "i loro uomini" ?
Tra l'altro vorrei farti notare che anche le italiane quando hanno a che fare con uomini non italiani sono più disponibili.
Non mi riferisco a qualche "risorsa" di passaggio, bensì a uomini bianchi e occidentali come noi.
Esempio: statunitensi, irlandesi, francesi, etc.
Ma lo sono anche con uomini italiani di altre città.
Esempio: la perugina con il romano, la reatina con il milanese, la ternana con il bolognese, etc.
--- Citazione ---Inoltre non vige la nota regola che l'uomo debba pagare (locali, spettacoli, cene) per la pregevole compagnia femminile, manco fossero prostitute.
--- Termina citazione ---
Anche in altri Paesi gli uomini pagano cene e quant'altro alle donne.
Frank:
--- Citazione da: ilmarmocchio - Novembre 08, 2017, 09:02:41 am ---Sono appena arrivato in Moldova, dove starò 2 settimane : l'aria è differente, c'è poco da fare ;)
--- Termina citazione ---
Conosco anch'io quei luoghi, anche se non mi ci reco più da anni, ma resta sempre il fatto che pure lì bisogna tirar su il portafoglio per frequentare una donna.
Le donne dell'Est non sono affatto più economiche delle italiane.
Casomai son mediamente più fiche (e non tutte).
Frank:
Comunque, quello che io contesto, è la tesi implicita di numerosi quemmisti* - sia "anziani" che "giovani" - secondo i quali le donne avrebbero sostanzialmente le medesime pulsioni sessuali degli uomini.
Anzi, secondo alcuni le suddette sarebbero decisamente più vogliose.
Ora, io mi chiedo come si possano portare avanti tesi del genere, considerando che chi deve quasi sempre sbattersi è l'uomo, che la prostituzione è un antico fenomeno a larghissimissima maggioranza femminile, etc etc.
@@
* Non mi riferisco ad Alberto, TheDarkSider, etc.
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Per inciso: i veri libertini sono gli uomini.
Frank:
Questo è un vecchio scritto di "seiper1", cioè uno dei cosiddetti vecchi della QM.
http://questionemaschile.forumfree.it/?t=9946227
--- Citazione ---seiper1
view post Inviato il 10/8/2006, 12:45
Allora, come si è già detto nell'altra discussione, non si capisce per quale motivo dovrebbe esistere e proliferare, in misura tanto crescente e diffusa proprio ai nostri giorni, il fenomeno della prostituzione al quale si rivolgono milioni di uomini e non uno sparuto drappello di "sfigati".
Ma questo è esattamente il punto: se nell'altro topic abbiamo portato argomenti di carattere "socio - culturale", nel senso che alcuni di noi hanno cercato di mettere in luce il carattere oggettivo di questa diversità ormonale attraverso l'analisi del fenomeno prostituzione, in questa discussione è il carattere soggettivo della questione che si vorrebbe illuminare con un confronto aperto tra le differenti esperienze personali.
In altre parole, si tratta di capire cosa si intende per "donna vogliosa" o "arrapata", per "sesso soddisfacente", se ci sia un’effettiva coerenza di comportamento nell’andare in giro smutandata ed esserlo effettivamente anche a letto e, insomma, se tanti uomini non si ritengano soddisfatti per il solo ed unico fatto che oggi tante donne la danno molto più facilmente che in passato; bisogna anche vedere come la danno, non solo se.....
Intendiamoci, nella mia variegata esperienza personale, anch’io ho incontrato tante donne che non si sono fatte alcun problema, ad esempio, a prodigarsi in generosi rapporti orali o che si siano prestate ad altri giochi di piacere assecondando le mie richieste e le mie fantasie.
Ma il problema è che io ho spesso avvertito che quella loro partecipazione era, in un certo senso, “esterna” al fatto erotico, nel senso che ciò che facevano non corrispondeva ad una loro “voglia” effettiva, bensì ad un compiacimento della mia. Il minimo che ti puoi aspettare da una donna che si mette in mostra con minigonne, perizoma, tacchi alti, scollature profonde, trucco, trasparenze e tutti gli altri strumenti di seduzione erotica che sappiamo, richiamando in modo così pronunciato l’attenzione sul proprio corpo, è che quella sia la “troia” sperata che non aspetta altro che di farsi mettere le mani addosso e di prestarsi ai giochi di piacere più sfrenati e disinibiti.
Invece, quantomeno nella mia esperienza, la stragrande maggioranza di loro si rivela, oltre che piena di inibizioni di ogni genere (….non toccarmi lì, no così no, questo non mi va, quest’altro non l’ho mai fatto etc.), soprattutto desiderose di conferme affettive e sentimentali piuttosto che di piacere fisico.
Quelle fantasie erotiche alle quali pure partecipano svolgendo il compito con diligenza priva di fantasia, non sono le loro; sono le mie. La maggior parte delle donne alle quali ho chiesto, esplicitamente, quali fossero le loro fantasie sessuali, alle quali mi sarei prestato ben volentieri per realizzarle, non mi ha semplicemente saputo rispondere perché non ne avevano.
L’unica costante è, però, il sistematico richiamo all’aspetto sentimentale; il prevalente interesse femminile, che io ho riscontrato, è verso il romanticismo della situazione, i cuoricini rosa che sbocciano tra sospiri, caldi e stretti abbracci, tante coccole, magari tra un pupazzo di pelouche e parole d’amore da ascoltare con aria trasognata.
Che questi atteggiamenti fossero del tutto legittimi e coerenti sino ad epoche ottocentesche e pre – femministe lo posso capire ed accettare senza alcun problema; che questi atteggiamenti siano materia dell’oggi mi sembra sia solo una contraddizione stridente del mondo femminile e che, oltretutto, in queste condizioni ad essere colpevolizzata e condannata sia la sessualità maschile (il famoso maskioporco) la trovo una cosa, a dir poco, aberrante.
--- Termina citazione ---
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