Frank:
E' grave tanto quanto ti va meglio?
Massimo Fini:
Dipende. Durante l'infanzia e l'adolescenza ho avuto a che fare con gente a cui interessavo. Se nel caso di un prof delle medie ci si è limitati a 'comportamenti inopportuni' che non è che mi abbiano toccato più di tanto (apprezzamenti, occhiate che pareva volessero spogliare me e gli altri ragazzini) a parte un certo senso di disagio, in altre occasioni si è andati decisamente ben oltre (non scendo nei dettagli), ma non è detto che la penetrazione fosse una costante necessaria, ricordo quel maledetto autista di autobus della gita in terza superiore che "si è limitato" a palpeggiarmi dappertutto, quello che ha fatto è meno grave di prenderla in quel posto? No cazzo no!
Perché una cosa è denunciare le false accuse, e va benissimo, una cosa è denunciare la sessuofobia delle femministe e sono d'accordissimo, una cosa è dire che il racconto dell'Argento è pieno di contraddizioni, ed è una cosa palese, ma se si comincia a minimizzare qualsiasi forma di violenza sia pur "pro domo sua" allora vado in bestia.
La cosa più vera, che ho già scritto in questi lidi in passato è che le false accuse danneggiano in primis le vere vittime. E così dicendo non mi riferivo in quel caso ai padri falsaccusati o ai figli plagiati dalle madri perché dessero falsa testimonianza. Mi riferivo alle vere vittime di abusi e molestie, mi riferivo anche a me!
Aspetta Sardus. Con calma. Le occhiate non sono niente dal punto di vista legale e pensare che siano qualcosa mi fa ritornare in mente quell'uomo condannato nel 2008 per aver guardato una donna su un treno. Il primo dogma femminista da combattere è l'interpretazione delle parole a loro uso e consumo. Un antifemminista deve ricordare che A=A e non che A= quello che voglio io, a seconda della mia interpretazione.
Quindi, tornando agli esempi pratici.
Fischio per strada, sguardi, approcci verbali non sono nulla e fino a qualche decennio fa venivano considerati nulla.
Palpate, manate al culo, contatti fisici OGGETTIVAMENTE molesti e non voluti, sono un fastidio che può esser punito dalla legge in maniera leggera perchè il danno è leggero.
Stupro invece se è effettivamente tale, ossia se è fatto contro la volontà della vittima, provocando lesioni, ferite, percosse,ematomi, è un reato che va punito severamente.
Omicidio è un reato che va punito molto più severamente dello stupro.
Questa è la legge italiana prima del femminismo. Dopo il femminismo lo stupro è diventato tutto quello che la donna femminista dice che secondo lei è stupro. E noi antifemministi non possiamo condividere questo modo di ragionare basato sulla SOGGETTIVITA'.