Quando capitano situazioni tragiche (come questa) immancabilmente si pone l’accento sul coinvolgimento di donne, bambini, anziani, disabili.
Persino di animali.
Contravvenendo ad ogni retorica femminista su parità, superiorità e discorsi affini, si tratta evidentemente, per ciò che riguarda il femminile, di categoria ancora bisognosa, insieme ad altre, di particolare cura e protezione.
Suscita pena.
Questo almeno è quello che si deduce.
Non suona contraddittorio?
O forse sono solo falsi i presupposti retorici?
O vien comodo giocare su un doppio tavolo?