Autore Topic: SSRI un grande successo economico,un fallimento scientifico  (Letto 1390 volte)

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Offline Salar de Uyuni

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SSRI un grande successo economico,un fallimento scientifico
« il: Novembre 25, 2017, 01:50:52 am »
SSRI un grande successo economico,un fallimento scientifico
https://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.it/2017/11/ssri-un-grande-successo-economicoun.html
Verrà un tempo in cui ci chiederemo come sia stato possibile trattare la depressione con questi ritrovati,così come ora ci chiediamo come abbiamo potuto per secoli trattare differenti malattie con il salasso.
Veniamo al punto:SSRI chi non li conoscesse si tratta di una categoria di antidepressivi che agiscono inibendo la ricaptazione della serotonina,il cosiddetto ormone del buonumore aumentandone la concentrazione a livello sinaptico.
Gli equivoci sono molti:
in primo luogo il fatto che la serotonina sia considerata l'ormone del buonumore è il frutto di una campagna pubblicitaria.
Esistono tumori chiamati GIST che producono (anche non solo) serotonina,le persone che ne soffrono manifestano agitazione e altre sensazioni negative.
L'idea che le persone che soffrano di depressione abbiano un deficit di trasmissione della serotonina è stata smentita da vari studi che provano come la deplezione di triptofano,amminoacido indispensabile alla produzione della serotonina non provochi alcun sentimento depressivo.
La serotonina più che responsabile dell'umore (quella semmai è la dopamina) sembra essere un regolatore energetico complessivo,e più che altro l'ormone della percezione.
L'LSD è un farmaco serotoninergico che agisce sui recettori 5 ht2a causando gravi dispercezioni.
La serotonina più che interessare il mondo interno dell'umore sembra coinvolta più nel mondo esterno della percezione.
In ogni caso quello che dovrebbe fare riflettere di più è che nel cervello solo lo 0,1% dei neuroni sono serotoninergici,la maggior parte il 90% e più è glutammatergica e questo dovrebbe riflettero su ciò che è lo scheletro della coscienza.
A riprova di ciò se si blocca il recettore NMDA glutammatergico,il cervello va in reset totale e addirittura si provocano delle allucinazioni dissociative,come è provato utilizzando l'anestetico ketamina,potente antidepressivo istantaneo.
Uno dei più grandi misteri è come mai se la concentrazione di serotonina incrementa nel giro di 48 ore i primi influssi antidepressivi arrivino dopo un mese.
Tutta la letteratura scientifica ci ha rimbambito parlando del BDNF che ci metterebbe un mesetto a venire prodotto,e della necessità di formare nuove spine dendritiche da parte del cervello.
A mio avviso un fumo negli occhi,perchè se la ketamina agisce nel giro di ore,dove va a finire tutta questa storia del BDNF?
Il punto è molto semplice:la depressione è una malattia autoimmunitaria in cui i neuroni vengono attaccati dal sistema immunitaria e quando tendono a morire attivano un processo chiamato morte da eccitotossicità da glutammato.
Il glutammato attiva i canali del calcio e questo manda il neurone in iperattività un grido di dolore,che appunto è avvertito dalla coscienza nel suo complesso,creando le sgradevolissime sensazioni depressive,la ketamina blocca l'accesso del calcio esercitando un'azione neuroprotettiva.
Questa neuroprotezione è immediata per cui il grido di dolore dei neuroni che muoiono sparisce,e il cervello può rigenerarsi e continuare a funzionare normalmente.
Gli SSRI agiscono in maniera indiretta,essi AGGREDISCONO il cervello aumentando transitoriamente la trasmissione glutammatergica.
Cioè funzionano come l'elettroshock:creano dei microfocolai epilettici (che in alcuni soggetti portano a convulsioni conclamate),il cervello se ha ancora una forza di autoprotezione si difende producendo sostanze simili alla ketamina che bloccano la neurotossicità,ma ci vuole tempo,e molti cervelli non hanno l'energia per reagire.
Il risultato è che gli SSRI agiscono solo in un terzo dei soggetti ovvero siamo alle soglie dell'effetto placebo.
Se la scarsa efficacia fosse l'unico problema saremo in una situazione non così problematica,il problema è che gli SSRI non solo sono molto spesso inefficaci,ma hanno effetti collaterali potenzialmente devastanti.
Uno di questi è la PSSD ovvero l'impotenza permanente.
Avete udito bene permanente,ovvero successiva la sospensione del trattamento con SSRI.
Sebbene rara molti soggetti hanno perso completamento l'utilizzo dei propri genitali grazie agli SSRI.
Tutto ciò non si è mai verificato con gli antidepressivi triciclici e i MAO inibitori,farmaci oltretutto più efficaci degli SSRI.
La mia opinione sugli SSRI è che siano buoni ansiolitici ma pessimi farmaci antidepressivi.
La depressione è una malattia autoimmunitaria in cui le cellule del cervello vengono aggredite,quanto prima si prenderà coscienza del problema,tanto prima emergeranno nuovi farmaci antidepressivi realmente efficaci e sicuri.
Alcuni SSRI presentano un'efficacIA antidepressiva attribuita all'inibizione della ricaptazione della serotonina ma in realtà agiscono tramite il recettore sigma oppioide.
Vi siete mai chiesti perchè i tossici perdono i denti?
Perchè gli oppioidi sono immunosoppressori tramite il recettore sigma oppioide.
Già il fatto che molecole che agiscono sul SNC regolino la risposta immunitaria dovrebbe far riflettere su come sistema nervoso e sistema immunitario siano strettamente interconnessi.
Concludendo,se potete scegliere orientatevi sui cari vecchi triciclici e se siete un pò inclini alla sperimentazione non trascurate la ketamina...
Ovviamente in dosi subanestetiche,perchè finire in un K-hole potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
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Offline Vicus

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Re:SSRI un grande successo economico,un fallimento scientifico
« Risposta #1 il: Novembre 25, 2017, 02:12:50 am »
Gli antidepressivi sono una miserabile strategia di guerra chimica contro il bombardamento delle nostre sensibilità da parte dell'ambiente tecnologico.
(Cf. Counterblast, pg. 7)
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:SSRI un grande successo economico,un fallimento scientifico
« Risposta #2 il: Novembre 25, 2017, 02:24:23 am »
Sono parzialmente d'accordo.
Già al liceo quando il professore di religione ci diceva che dovevamo sentirci fortunati,perchè sai in Africa i nostri coetanei soffrono sono sbottato in un ''ma non è vero stanno meglio di noi!''.
Le isole Figi sono ribattezzate le isole della felicità,non bastasse il clima e la bellezza del posto essi usano una pianta che andrebbe studiata meglio per le sue proprietà antidepressive ansiolitiche:la kava.
Vivono quasi vent'anni meno di noi,ma ho il sospetto che vivano molto meglio.
Detto questo non possiamo trasferirci in massa nelle isole Figi,io un pensiero ce lo sto facendo,viviamo in un sistema complesso,industrializzato e altamente competitivo,con tendenze sociali disgreganti e antiumane.
Detto questo c'è un confine oltrepassato il quale la depressione diventa una vera e propria malattia debilitante e una qualche strategia farmaceutica alternativa a quelle attuali bisogna pure tentarla.
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Offline Vicus

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Re:SSRI un grande successo economico,un fallimento scientifico
« Risposta #3 il: Novembre 25, 2017, 02:42:54 am »
Sono parzialmente d'accordo.
Già al liceo quando il professore di religione ci diceva che dovevamo sentirci fortunati,perchè sai in Africa i nostri coetanei soffrono sono sbottato in un ''ma non è vero stanno meglio di noi!''.
Le isole Figi sono ribattezzate le isole della felicità,non bastasse il clima e la bellezza del posto essi usano una pianta che andrebbe studiata meglio per le sue proprietà antidepressive ansiolitiche:la kava.
Vivono quasi vent'anni meno di noi,ma ho il sospetto che vivano molto meglio.
Detto questo non possiamo trasferirci in massa nelle isole Figi,io un pensiero ce lo sto facendo,viviamo in un sistema complesso,industrializzato e altamente competitivo,con tendenze sociali disgreganti e antiumane.
Detto questo c'è un confine oltrepassato il quale la depressione diventa una vera e propria malattia debilitante e una qualche strategia farmaceutica alternativa a quelle attuali bisogna pure tentarla.
Un sacerdote disse una volta "Ai miei tempi non c'erano depressi, mangiavamo pane e cipolla". Forse è per questo - e non per la dieta - che in certe zone del globo la gente è felice. Lo ha detto anche Vittorio De Seta (e Pasolini con altre parole), in Italia c'era molta povertà un tempo ma c'era un solido tessuto sociale, autentici momenti comunitari come compensazione alle durezze della vita. Oggi abbiamo "tutto" ma in mezzo a
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tendenze sociali disgreganti e antiumane.

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non possiamo trasferirci in massa nelle isole Figi,io un pensiero ce lo sto facendo,
Lo sto facendo anch'io.

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una qualche strategia farmaceutica alternativa a quelle attuali
I problemi dell'inumano ambiente tecnologico non si risolvono ingoiando pillole, che come hai detto un giorno saranno considerate come oggi il salasso o il mercurio (che apparentemente faceva "bene" perché mascherava i sintomi), diversi studi evidenziano come aumentino il rischio di suicidi e comportamenti devianti.
Una sana vita interiore fortifica il carattere e ci rende meno dipendenti dalla nostra parte sensibile, per il resto vedere buona gente (quella poca che c'è) e impegnarsi per un mondo migliore fanno meglio di qualsiasi ritrovato chimico.*

* Tuttavia diversi studi sembrano evidenziare come alcune spezie, trattate in modo particolare come la curcuma e lo zafferano, avrebbero "effetti mille volte superiori al Prozac".
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:SSRI un grande successo economico,un fallimento scientifico
« Risposta #4 il: Novembre 25, 2017, 03:15:39 am »
Il prozac è il peggiore degli antidepressivi,quindi non fa testo

Per mia conoscenza le alternative funzionanti sono

1)in primo luogo la kava del pacifico,però con molti caveat,costa abbastanza cara,meglio prendere la polvere che è fatta con le radici centrali e non laterali (in gergo waka) e non le pillole che sono fatte prendendo gli scarti.
Le pillole contenendo la parte laterale possono essere epatotossiche,il caso di alcuni soggetti che hanno riportato un epatite in Germania è dovuto all'utilizzo delle parti laterali scartate dagli isolani.
Presso gli isolani non sono mai stati riportati casi di epatite.

2)L'erba di San Giovanni o Iperico,c'è da dire che non è molto potente e gli studi che ne attestano l'efficacia sono controversi,cosa che accade per molti antidepressivi di sintesi,ma qui essendo un'erba e non essendoci interessi commerciali in gioco sono più obbiettivi

3)Sceletium Tortuosum o Kanna,pianta sudafricana con discrete capacità di elevare l'umore

4)La Maca peruviana,con depressioni lievi e senso di affaticamento la Maca peruviana è abbastanza efficace,da notare che è un afrodisiaco,non per sentito dire ma esistono studi scientifici.

Il ginseng a mio avviso è molto caro e più che essere un antidepressivo è un eccitante.

Detto questo tutti questi rimedi hanno i loro limiti.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''