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Maurizio Blondet sbugiarda il femminicidio
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Vicus:
Maurizio Blondet è giornalista dal 1970. Ha scritto per testate come Gente ed altri periodici di Rusconi editore, il Giornale, l’Avvenire e La Padania, sia come autore ma anche come inviato. Ha collaborato a Italia Settimanale, diretto da Marcello Veneziani.
E’ stato inviato speciale de Il Giornale (di Montanelli) , in seguito di Avvenire – dove è stato inviato a coprire le guerre balcaniche ed altri teatri di conflitto. Attualmente dirige una testata online con decine di migliaia di lettori.
Articolo di Patrizia Stella (parti salienti evidenziate da me)
https://www.maurizioblondet.it/esaltazione-del-femminicidio-violenza-le-donne/#comment-17323
Mi rendo conto di rischiare il linciaggio se affermo, oltretutto come donna, che tutta questa montatura organizzata dai media per far credere che l’unico vero dramma da combattere sia il femminicidio, è infondata e pretestuosa. Davanti a una società intrisa di violenza, per qual motivo denunciare morbosamente solo il femminicidio, e non piuttosto, o almeno in ugual misura, altri fenomeni criminali quali: omicidio, suicidio, infanticidio, genocidio, ecc. dal momento che la violenza è in continuo aumento dappertutto e riguarda tutti gli esseri umani: uomini, donne e bambini di ogni età, categorie e situazioni. Anzi, l’ultima relazione del Ministero dell’Interno sulle attività delle forze di polizia nei reati di genere per l’anno 2014, afferma che il numero di vittime maschili è perfino maggiore del numero di vittime femminili (51,11% contro 48,89%).
Questo continuo martellare sul femminicidio presentando gli uomini come “cattivi”, che si accaniscono contro le donne che invece sono sempre “povere vittime innocenti” non fa altro che creare la guerra dei due sessi, maschile e femminile, con la conseguente demolizione della famiglia naturale fondata appunto sull’unione di un solo uomo con una sola donna, perché si comincia a guardare l’uomo con sospetto, con diffidenza, a tal punto da considerarlo una vera minaccia da cui difendersi, non certo un fedele compagno della tua vita. Ecco allora che vengono subito proposte le nuove alternative alla famiglia, quelle omosessuali, o trans o simili presentandole come il vero bene e il massimo dei rimedi.
Sappiamo invece che la vera famiglia è quella che ha retto l’umanità da sempre, che il vero amore, il perdono, la cura nella malattia, l’educazione dei figli… si trovano soprattutto, se non esclusivamente in famiglia, e se adesso accadono cose brutali anche tra giovani e bambini semi-delinquenti è perché manca loro la famiglia, mamma e papà, e non genitore A o genitore B, quella famiglia che li sappia educare e soprattutto che li sappia amare. Alla fine di ogni discorso, è proprio e solo questo che manca all’umanità di oggi: l’amore, sostituito con il piacere istintivo e passeggero, il tornaconto, l’egoismo, che sfocia poi nella vendetta e nell’omicidio. La gente non sa più amare perchè l’amore viene da Dio e se non si crede più in Dio, fonte dell’amore, diventiamo secchi, aridi, senza cuore e senz’anima, disposti a tutte le brutalità. In famiglia oggi non si prega più, non si insegna più ai bambini a farsi il segno della croce mattina e sera, a chiedere aiuto all’Angelo Custode e alla Madonna, i genitori non vanno più a Messa, unico baluardo contro le insidie del diavolo, non pregano più insieme almeno qualche Avemaria la sera e allora manca il carburante spirituale per sé e per gli altri e si diventa cattivi.
E’ vero comunque che delitti efferati contro le donne esistono, ed è altrettanto vero che, in paesi soprattutto di religione musulmana e induista-buddista, le donne, anche bambine, sono usate a piacere degli uomini che le ripudiano dopo averle sfruttate, e perfino le ammazzano con rituali così brutali da pensare a sacrifici satanici. Si tratta di costumi orribili accettati dal popolo e sanciti dalle loro leggi inique, e non di casi isolati di delinquenza, contro i quali nessuno degli altri Stati civili osa alzare la voce.
Ma noi stiamo parlando della nostra realtà occidentale, ben diversa da quella orientale e pertanto dobbiamo avere il coraggio di andare alla radice di questi fatti “di casa nostra” con obiettività per porvi rimedio, avendo l’onestà di vedere anche quanta violenza si nasconde dietro un sorriso femminile che molte volte ha come scopo quello di corrompere l’uomo, magari portandolo via alla moglie rovinandogli la famiglia. Perché se è vero che gravissima è la colpa dell’uomo che abbandona la moglie e i figli, è altrettanto vero che dietro a quest’uomo traditore c’è sempre una donna perfida e ingannatrice che, dopo averne adocchiato il portafoglio, lo insidia e lo plagia a tal punto da portarlo via dalla legittima moglie e farlo finire sul lastrico, lui e tutta la sua famiglia. E questi casi sono ormai a migliaia. Svegliati uomo!
E quando la donna, adolescente ma anche matura, va in giro d’estate in mutande e canottiera provocando la sensibilità dell’uomo e anche la sua morbosità, forse che non gli fa violenza? E quando picchia i bambini all’asilo, o li ammazza nel suo grembo prima che vedano la luce, non fa forse violenza agli innocenti che ormai sono a milioni ammazzati dalle loro madri col consenso di medici e di chi ha firmato quella legge criminale sull’aborto? Mi spiace, cara donna, ma vige sempre immancabilmente la cosiddetta “legge del contrappasso”, anche se molte volte sono colpite donne innocenti.
E la violenza contro i bambini che è diventata legge con il gender? Una violenza criminale proprio perché realizzata non da parte di uomini isolati, pedofili o criminali, ma dallo Stato che diventa peggio di quegli orchi perché, con leggi inique, impone a creature innocenti sin dalle prime classi della scuola, a dubitare di sé stessi, della propria individualità e identità sessuale per cercare la felicità fuori di sé stessi, in una vita utopistica che non esiste, con esperienze sessuali precoci, sporche, rischiose e senza amore, che li inducono spesso anche alla pazzia o al suicidio. Senza dire della follia, afferma l’Ordine di medici e pediatri americani, che consiste nel somministrare agli adolescenti da parte dei genitori, farmaci pericolosissimi che bombardano il loro corpo di ormoni al fine di dare loro la possibilità di scegliere poi il loro sesso!
Ma cosa pretendiamo di scegliere noi poveri mortali destinati a morire in pochi anni dopo aver sperimentato la precarietà di questa nostra vita piena di acciacchi e di tribolazioni? Scegliere noi il sesso che ci siamo trovato, per volontà di Dio, quando siamo nati, di cui dovremmo essere grati e gelosi come di un dono prezioso da difendere! Scegliere noi quando vivere o quando morire? Scegliere noi se essere uomo o donna, o diventare marziani, o bestie, o angeli o diavoli? Ma abbiamo perso davvero il ben dell’intelletto perdendo Dio, garante della nostra intelligenza sana e della nostra felicità. Abbiamo paura di contrastare il dominio dei potenti che ci impongono queste scelleratezze ma non abbiamo paura del giudizio di Dio? Eppure i politici, ignorando colpevolmente queste voci allarmanti di esperti che mettono in guardia da questi gravi pericoli, continuano a rovinare in massa bambini innocenti con programmi scolastici allucinanti, facendo loro credere che la scelta del sesso è segno di libertà! E questa non è forse violenza? Tra le peggiori in assoluto perché “è meglio buttarsi in mare con una pietra al collo, piuttosto che scandalizzare uno di questi innocenti” dice Gesù nel Vangelo. E qui c’è ben peggio dello scandalo! Qui ci sono migliaia di vite rovinate per sempre.
Il silenzio è ormai complice. Dobbiamo reagire parlando, chiedendo giustizia e soprattutto pregando molto perché Dio, nostro Padre, creatore dell’uomo, della famiglia e anche della felicità che si realizza nella pienezza della nostra identità di figli di Dio come maschi o femmine, venga finalmente in nostro soccorso, perché ormai l’umanità è sull’orlo del peggior baratro che mai sia esistito. E quando dovesse mai capitare qualche calamità grave o segno dal cielo, non domandiamoci, stupiti, il perchè, ma cominciamo a batterci il petto chiedendo perdono a Dio per aver rifiutato lui e la sua legge d’amore.
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