oggi pomeriggio avevo appena finito di fare alcune spese in un negozio vicino casa.
l'allenamento al dojo era previsto per la sera e non avevo nessun altro impegno quindi mi sono infilato in un parchetto poco frequentato,mi sono seduto su una panchina e ho tirato fuori un sigaro.
Con tutta calma ho acceso il mio accendino e mi sono dedicato con piacere rituale ad avviare la precombustione del mio Doge.
rigiro alla giusta distanza dalla fiamma il piede del sigaro,con delicatezza lo ruoto per far sì che il braciere si formi regolare ed omogeneo.
Fatto ciò porto le labbra alla testa del mio sigaro e gelosamente mi porto il fumo al palato:le note di legno,di tostatura e un velatissimo sentore di miele pervadono le mie papille.
come ogni volta dedicandomi a questi piccoli gesti il tempo rallenta,si dilata e da biglia frettolosa lanciata a tutta forza divento un placido osservatore di questo piccolo spazio della città.
mentre osservo con piacere la densa nuvola di fumo disperdersi nel freddo cielo di dicembre rifletto su una cosa.
In questo mondo sempre più femminilizzato,frettoloso e superficiale si stanno perdendo questi preziosi ritagli di tempo.
fumare un sigaro in totale solitudine in un parco,passeggiare per una spiaggia con cappello,sciarpa e moffole con l'unico scopo di mischiare il sapore del fumo della pipa alla brezza marina osservando in religioso silenzio il freddo mare invernale infrangersi sulla sabbia,fare amicizia con un gatto sconosciuto incontrato a tarda notte per strada:sono tutte cose ritenute obsolete..strane..per non dire idiote.
mentre incominciavo a degustare il secondo tercio del sigaro sento chiamarmi,la sorella di un mio amico mi ha riconosciuto e invece di fare un sorriso e un veloce saluto ha tutta l'intenzione di fare conversazione.
classica conversazione femminile insipida e insignificante.
Non posso più dedicarmi con la giusta dedizione ad assaporare il mio Doge.
vengo sommerso da domandine e raccontini di un vuoto cosmico su acquisti,su capodanni all'estero,sul fatto che sono rimasto l'unico al mondo a portare la giacca in jeans(si vabbe'..).
poi mi chiede guardando il sigaro " poi mi spieghi che ci trovi a fumare quelle cose?non ti da fastidio l'odore?"...
incomincio a ridere,ma a ridere forte.
mi alzo e ancora ridendo le dico "vorrei più sigari e meno negozi di borse,più giacche in jeans e meno riviste di moda...vabbe' salutami Londra a capodanno e non mancare di postare le foto di Buckingham Palace su Facebook,ci tengo"
lei sorride"ma allora ti sei iscritto a Facebook finalmente?"
io "No"
lei"..."
"vabbe'ora devo andare,ti saluto"
mentre finisco il sigaro camminando verso casa mi arriva un messaggio dal mio amico
"Hey so che hai incontrato quella strega di mia sorella,mi ha scritto che sei simpatico ma un po' strano"
eh già..sono strano...
hahaha scusate il racconto di cui probabilmente non frega niente a nessuno ma ci tenevo a condividere queste piccole vicende sigaresche sul forum.